Author Letizia Fuochi
Discendenza (Il tempo della Scelta)
È stato l'anno del dolore, è stato il tempo della scelta (Continues)
Contributed by Dq82 2025/4/14 - 11:06
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
La protesta
2025
La scelta

Alle Madres de Plaza de Mayo che perdettero i loro cari, vittime della violenza della dittatura militare argentina è dedicata La protesta. In particolare a Vera Vigevani Jarach, portavoce dell’associazione delle madri dei desaparecidos che ebbe una vita stravolta dalla violenza criminale fascista: con la sua famiglia a dieci anni dovette trasferirsi in Sudamerica per sfuggire alle leggi razziali e in Argentina, tempo dopo perse la figlia a causa della dittatura militare che oppresse il paese per lunghi anni. La protesta è lo strazio di una generazione il cui sacrificio non va dimenticato e la cui memoria pesa sul presente: trentamila fantasmi sono potenti e rumorosi. Destini senza ritorni, matite spezzate senza traccia né gloria, ragazzi torturati, fosse senza nome, ma anche dignità sono parole che pesano e si fanno eco nella voce della cantautrice fiorentina di sangue partenopeo-croato Sara Rados.
Patria indipendente.it
La scelta

Alle Madres de Plaza de Mayo che perdettero i loro cari, vittime della violenza della dittatura militare argentina è dedicata La protesta. In particolare a Vera Vigevani Jarach, portavoce dell’associazione delle madri dei desaparecidos che ebbe una vita stravolta dalla violenza criminale fascista: con la sua famiglia a dieci anni dovette trasferirsi in Sudamerica per sfuggire alle leggi razziali e in Argentina, tempo dopo perse la figlia a causa della dittatura militare che oppresse il paese per lunghi anni. La protesta è lo strazio di una generazione il cui sacrificio non va dimenticato e la cui memoria pesa sul presente: trentamila fantasmi sono potenti e rumorosi. Destini senza ritorni, matite spezzate senza traccia né gloria, ragazzi torturati, fosse senza nome, ma anche dignità sono parole che pesano e si fanno eco nella voce della cantautrice fiorentina di sangue partenopeo-croato Sara Rados.
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Sventolavano le bandiere sulla piazza rossa come il fuoco,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/4/10 - 19:52
Song Itineraries:
Argentinian military dictatorship 1976-1982. The desaparecidos
Quel giorno di settembre
2025
La scelta

Non manca il Cile, la cui vicenda politica è richiamata dalla canzone Quel giorno di settembre, uno dei pezzi più suggestivi dell’album.
“Quel giorno di settembre è veramente una follia perché è una canzone solo vocale, per i giovani di oggi potrebbe essere quasi rappata, ma non lo è, è una canzone a cappella a tre voci con due grandi voci, Anna Maria Castelli e Anna Granata, ed è dedicata a Victor Jara, uno dei più grandi artisti della rivoluzione culturale cilena, brutalmente torturato e ucciso dei militari di Augusto Pinochet”.
Una canzone dal forte impatto, che sceglie il silenzio di ogni strumento in favore della voce. Come nel silenzio si spense la voce di Victor Jara che si era levata a cantare la protesta e fu messa a tacere, mentre le sue mani furono spezzate perché anche la chitarra restasse muta.
Patria indipendente.it
La scelta

Non manca il Cile, la cui vicenda politica è richiamata dalla canzone Quel giorno di settembre, uno dei pezzi più suggestivi dell’album.
“Quel giorno di settembre è veramente una follia perché è una canzone solo vocale, per i giovani di oggi potrebbe essere quasi rappata, ma non lo è, è una canzone a cappella a tre voci con due grandi voci, Anna Maria Castelli e Anna Granata, ed è dedicata a Victor Jara, uno dei più grandi artisti della rivoluzione culturale cilena, brutalmente torturato e ucciso dei militari di Augusto Pinochet”.
Una canzone dal forte impatto, che sceglie il silenzio di ogni strumento in favore della voce. Come nel silenzio si spense la voce di Victor Jara che si era levata a cantare la protesta e fu messa a tacere, mentre le sue mani furono spezzate perché anche la chitarra restasse muta.
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Al secondo piano quel giorno di settembre
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/4/9 - 12:00
Song Itineraries:
Víctor Jara
Blanca mariposa
2025
La scelta

Blanca Mariposa, brano originale, ricorda anch’esso quanto dura fu la repressione franchista contro gli uomini e le donne della resistenza spagnola. Ma anche quanto le forze dei combattenti seppero reagire ai soprusi e alle violenze. Una sposa che danza come una farfalla sulle macerie della città, simbolo di rinascita e del potere della cultura come arma contro le barbarie umane, è ispirata alla vita della fotografa di guerra, la tedesca Gerda Taro, travolta a ventisei anni da un carro armato durante la Guerra civile spagnola. A raccontare questa resistenza di nuovo al femminile l’incanto di un duetto con Francesca Breschi, storica voce del quartetto vocale di Giovanna Marini.
Patria indipendente.it
La scelta

Blanca Mariposa, brano originale, ricorda anch’esso quanto dura fu la repressione franchista contro gli uomini e le donne della resistenza spagnola. Ma anche quanto le forze dei combattenti seppero reagire ai soprusi e alle violenze. Una sposa che danza come una farfalla sulle macerie della città, simbolo di rinascita e del potere della cultura come arma contro le barbarie umane, è ispirata alla vita della fotografa di guerra, la tedesca Gerda Taro, travolta a ventisei anni da un carro armato durante la Guerra civile spagnola. A raccontare questa resistenza di nuovo al femminile l’incanto di un duetto con Francesca Breschi, storica voce del quartetto vocale di Giovanna Marini.
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Vuela en la noche negra la roja falda de Carmela,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/4/9 - 11:51
Song Itineraries:
The Spanish Civil War 1936-1939 and Franco's Dictatorship
Se equivocó la paloma
Letizia Fuochi
2025
La scelta

La terza canzone non originale è Se equivocò la paloma, una poesia di Rafael Alberti, poeta e figura di spicco della guerra civile spagnola e della Resistenza degli intellettuali antifascisti a Madrid. Con l’insediamento della dittatura franchista sarà esule in vari paesi. Nella poesia, musicata dal compositore argentino Carlos Vicente Guastavino, una colomba, simbolo di pace, vaga a vuoto, sembra aver perso la strada della speranza per un mondo migliore. Nata da un poeta spagnolo, in realtà la canzone è diventata rappresentativa della sofferenza del popolo argentino, una delle interpretazioni più struggenti, infatti, è quella della cantora del pueblo Mercedes Sosa. A restituire la connaturata malinconia del pezzo qui è il dialogo tra la voce e il commovente canto del violino.
Patria indipendente.it
2025
La scelta

La terza canzone non originale è Se equivocò la paloma, una poesia di Rafael Alberti, poeta e figura di spicco della guerra civile spagnola e della Resistenza degli intellettuali antifascisti a Madrid. Con l’insediamento della dittatura franchista sarà esule in vari paesi. Nella poesia, musicata dal compositore argentino Carlos Vicente Guastavino, una colomba, simbolo di pace, vaga a vuoto, sembra aver perso la strada della speranza per un mondo migliore. Nata da un poeta spagnolo, in realtà la canzone è diventata rappresentativa della sofferenza del popolo argentino, una delle interpretazioni più struggenti, infatti, è quella della cantora del pueblo Mercedes Sosa. A restituire la connaturata malinconia del pezzo qui è il dialogo tra la voce e il commovente canto del violino.
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Dq82 2025/4/9 - 11:43
Li vidi tornare
Letizia Fuochi
2025
La scelta
L’album riporta alla luce anche l’originaria versione di Ciao amore ciao di Luigi Tenco, che si scopre essere una canzone sulla Resistenza. Ai più sconosciuta e davvero poco eseguita, qui è riproposta rispettando l’originale, ma riarrangiata in una scrittura musicale più personale, in cui si ascolta l’inaspettata melodia della viola di Silvia Poli e il compatto coro di voci femminili a sostenere il noto ritornello (Cinzia Blanc, Oretta Giunti, Francesca Torselli).
Qual è la singolare vicenda di questa canzone?
“Li vidi tornare era il testo che Tenco presentò a Sanremo ma che fu bocciato – racconta Fuochi – nel contesto di un evento popolare come quello non era ammessa una canzone che avesse uno sfondo politico. Così la commissione artistica chiese all’autore di ricostruire il testo intorno al ritornello, che aveva un richiamo a Bella Ciao, ma decontestualizzato... (Continues)
2025
La scelta
L’album riporta alla luce anche l’originaria versione di Ciao amore ciao di Luigi Tenco, che si scopre essere una canzone sulla Resistenza. Ai più sconosciuta e davvero poco eseguita, qui è riproposta rispettando l’originale, ma riarrangiata in una scrittura musicale più personale, in cui si ascolta l’inaspettata melodia della viola di Silvia Poli e il compatto coro di voci femminili a sostenere il noto ritornello (Cinzia Blanc, Oretta Giunti, Francesca Torselli).
Qual è la singolare vicenda di questa canzone?
“Li vidi tornare era il testo che Tenco presentò a Sanremo ma che fu bocciato – racconta Fuochi – nel contesto di un evento popolare come quello non era ammessa una canzone che avesse uno sfondo politico. Così la commissione artistica chiese all’autore di ricostruire il testo intorno al ritornello, che aveva un richiamo a Bella Ciao, ma decontestualizzato... (Continues)
Dq82 2025/4/9 - 11:40
Dante Di Nanni
Letizia Fuochi
2025
La scelta
Nell’album sono presenti tre cover di brani, alcuni dei quali salvati dall’oblio. Come Dante di Nanni di Stormy Six, incisa nel concept album, Un biglietto del tram (1975).
Perché la scelta di un brano così poco conosciuto?
“Dante Di Nanni racconta di un giovane pugliese che viveva a Torino, secondo il quale l’ignoranza che il fascismo aveva generato doveva essere sconfitta, e dunque combattuta con l’istruzione, infatti lui amava lo studio. Io ho realizzato uno spettacolo che si intitola La cura? La cultura, e questa figura mi ha sempre colpito per la forza delle sue scelte. Inoltre c’è un’analogia con il fiorentino Bruno Fanciullacci che è stato un partigiano, discutibile per un’azione che fece, fu uno degli assassini di Giovanni Gentile, ma è stato un grande patriota e a Firenze è morto come il giovane Dante Di Nanni, lanciandosi dalla finestra dopo... (Continues)
2025
La scelta
Nell’album sono presenti tre cover di brani, alcuni dei quali salvati dall’oblio. Come Dante di Nanni di Stormy Six, incisa nel concept album, Un biglietto del tram (1975).
Perché la scelta di un brano così poco conosciuto?
“Dante Di Nanni racconta di un giovane pugliese che viveva a Torino, secondo il quale l’ignoranza che il fascismo aveva generato doveva essere sconfitta, e dunque combattuta con l’istruzione, infatti lui amava lo studio. Io ho realizzato uno spettacolo che si intitola La cura? La cultura, e questa figura mi ha sempre colpito per la forza delle sue scelte. Inoltre c’è un’analogia con il fiorentino Bruno Fanciullacci che è stato un partigiano, discutibile per un’azione che fece, fu uno degli assassini di Giovanni Gentile, ma è stato un grande patriota e a Firenze è morto come il giovane Dante Di Nanni, lanciandosi dalla finestra dopo... (Continues)
Dq82 2025/4/9 - 11:38
La strada di Berto
2025
La scelta

Dalla stessa raccolta da cui è tratto Silenzio e cammino, è tratto il testo “Cantata per la morte di Berto” scritto da Raffaello Ramat, partigiano docente di letteratura all’Università di Firenze che durante la Liberazione della città assistette alla morte di Alberto Casini dell’Antella per mano di un cecchino, franco tiratore al soldo di Alessandro Pavolini, fondatore delle Brigate Nere. Il testo, messo in musica da Fuochi ed Ettore Bonafé è diventato La strada di Berto. Alberto, il cui passo sicuro di capopattuglia si appoggia al ritmo delle percussioni, del cajon bongò, del cowbell, dei piatti, trascinato dall’organetto del Maestro Riccardo Tesi, sulla strada da percorrere ha lasciato le sue orme.
Patria indipendente.it
La scelta

Dalla stessa raccolta da cui è tratto Silenzio e cammino, è tratto il testo “Cantata per la morte di Berto” scritto da Raffaello Ramat, partigiano docente di letteratura all’Università di Firenze che durante la Liberazione della città assistette alla morte di Alberto Casini dell’Antella per mano di un cecchino, franco tiratore al soldo di Alessandro Pavolini, fondatore delle Brigate Nere. Il testo, messo in musica da Fuochi ed Ettore Bonafé è diventato La strada di Berto. Alberto, il cui passo sicuro di capopattuglia si appoggia al ritmo delle percussioni, del cajon bongò, del cowbell, dei piatti, trascinato dall’organetto del Maestro Riccardo Tesi, sulla strada da percorrere ha lasciato le sue orme.
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Al casone dei ferroviari, ragazzi, seguitano a sparare. Nonno c'è riuscito ieri, ma oggi li dobbiamo scovare.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/4/9 - 11:35
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Silenzio e cammino
2025
La scelta

E così nella canzone “Silenzio e cammino” (musica di Fuochi e Francesco Frank Cusumano) scopriamo le parole crude ma ardimentose di Carlo Coccioli, scrittore livornese, comandante della 3ª Brigata Rosselli, catturato dai tedeschi, incarcerato e liberato dai gappisti che infine collaborò con gli Alleati. Il testo con titolo “Cantilena del comandante” – un incoraggiamento a proseguire il cammino e la lotta necessaria, perché Ci hanno spezzato la patria, capite compagni, la patria, appuntava – proviene dalla raccolta “11 agosto. Scritti partigiani” pubblicata dal Comitato Regionale Toscano dell’Anpi nell’agosto ’45. E proprio per la sua intensità richiede in più parti di essere declamato da una voce che possa incidere le parole, come quella di Chiara Riondino, il cui recitato si alterna al cantato più lirico della Fuochi, in un avvicendarsi tra luce e buio, desolazione e speranza.
Patria indipendente.it
La scelta

E così nella canzone “Silenzio e cammino” (musica di Fuochi e Francesco Frank Cusumano) scopriamo le parole crude ma ardimentose di Carlo Coccioli, scrittore livornese, comandante della 3ª Brigata Rosselli, catturato dai tedeschi, incarcerato e liberato dai gappisti che infine collaborò con gli Alleati. Il testo con titolo “Cantilena del comandante” – un incoraggiamento a proseguire il cammino e la lotta necessaria, perché Ci hanno spezzato la patria, capite compagni, la patria, appuntava – proviene dalla raccolta “11 agosto. Scritti partigiani” pubblicata dal Comitato Regionale Toscano dell’Anpi nell’agosto ’45. E proprio per la sua intensità richiede in più parti di essere declamato da una voce che possa incidere le parole, come quella di Chiara Riondino, il cui recitato si alterna al cantato più lirico della Fuochi, in un avvicendarsi tra luce e buio, desolazione e speranza.
Patria indipendente.it
Avanti ragazzi, la notte è già scura, partiamo per l'avventura.
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/4/8 - 10:10
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Il mio testamento
2025
La scelta

Il mio testamento, interpretata in duetto con la Fuochi da un solido Alberto Morselli fa rivivere Piero Calamandrei a cui la canzone è dedicata. Grande scrittore fiorentino, politico antifascista tra i fondatori del Partito d’Azione e tra i fautori della Costituzione repubblicana, fu anche tra le firme più prestigiose agli esordi di Patria Indipendente, qui è immaginato come autore di un testamento scritto nel vento, un canto sulla memoria che possa farsi futuro e sul sangue dei partigiani, concime per seminare speranza e giustizia.
Patria indipendente.it
La scelta

Il mio testamento, interpretata in duetto con la Fuochi da un solido Alberto Morselli fa rivivere Piero Calamandrei a cui la canzone è dedicata. Grande scrittore fiorentino, politico antifascista tra i fondatori del Partito d’Azione e tra i fautori della Costituzione repubblicana, fu anche tra le firme più prestigiose agli esordi di Patria Indipendente, qui è immaginato come autore di un testamento scritto nel vento, un canto sulla memoria che possa farsi futuro e sul sangue dei partigiani, concime per seminare speranza e giustizia.
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Il sole mi fa male, brucia nell'arsura Troverò sollievo solo col tempo dell'uva matura
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/4/8 - 09:59
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
Tutti quanti mi chiamano Passione
2025
La scelta
“Il 31 maggio 2024 – spiega Fuochi – è uscito in anteprima Tutti quanti mi chiamano passione. Questo perché ho voluto creare un ponte che collegasse il 2024-2025 e il 1944-1945 e ricordare così Firenze liberata nel ’44 come Roma, insieme agli 80 anni della Resistenza che cadono in questo 2025. La canzone, infatti, è stata presentata contemporaneamente proprio a Firenze e a Roma. La protagonista di Tutti quanti mi chiamano Passione è Maria Teresa Regard, una delle gappiste della Resistenza romana”.
Combattente, Medaglia d’Argento al Valor Militare, a lei, che durante la guerra partigiana conobbe e poi sposò Franco Calamandrei, figlio di Piero Calamandrei, e a Lydia Buticchi Franceschi, altra combattente, è dedicata la canzone. Alla Regard, ma a tutte le donne che presero parte alla Resistenza, Fuochi restituisce la voce, una voce intransigente che fa dire loro, nonostante... (Continues)
La scelta
“Il 31 maggio 2024 – spiega Fuochi – è uscito in anteprima Tutti quanti mi chiamano passione. Questo perché ho voluto creare un ponte che collegasse il 2024-2025 e il 1944-1945 e ricordare così Firenze liberata nel ’44 come Roma, insieme agli 80 anni della Resistenza che cadono in questo 2025. La canzone, infatti, è stata presentata contemporaneamente proprio a Firenze e a Roma. La protagonista di Tutti quanti mi chiamano Passione è Maria Teresa Regard, una delle gappiste della Resistenza romana”.
Combattente, Medaglia d’Argento al Valor Militare, a lei, che durante la guerra partigiana conobbe e poi sposò Franco Calamandrei, figlio di Piero Calamandrei, e a Lydia Buticchi Franceschi, altra combattente, è dedicata la canzone. Alla Regard, ma a tutte le donne che presero parte alla Resistenza, Fuochi restituisce la voce, una voce intransigente che fa dire loro, nonostante... (Continues)
Tutti quanti mi chiamano passione,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/4/8 - 09:44
Song Itineraries:
Resistance against Nazi-Fascism in Italy and Europe
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La scelta
Chiude l’album la canzone forse più personale Discendenza – Il tempo della scelta in cui è l’autrice a dichiarare il senso dell’intero percorso e dunque il proprio impegno nell’adesione a quei valori nati ottant’anni fa dei quali si è eredi, e verso i quali si ha una responsabilità: farne comprendere il valore per un futuro in cui ognuno possa scegliere ogni giorno da che parte stare. Sull’esempio di Sandro Pertini, il cui pensiero lampante sul fascismo, di censura delle libertà, viene riportato a corredo del testo.
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