Vysotskij, la Tv, la Guerra del Golfo
Caro Volodja
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2025/10/6 - 12:51
Очи черные-II. Чужой дом
Ennesimo capolavoro (del 1974) di Vysotskij piuttosto ignorata in Occidente, che dice tutto molto meglio di una pagina di un libro di storia.
Что за дом притих,
(Continues)
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Contributed by Flavio Poltronieri 2025/7/19 - 12:56
"forse ho cantato di te in modo maldestro"
Leggere questa frase dopo un testo così incredibile e disperato esalta ancora di più la poetica di Vysotskji.
Grazie Flavio Senza di te non lo avremmo mai letto
Leggere questa frase dopo un testo così incredibile e disperato esalta ancora di più la poetica di Vysotskji.
Grazie Flavio Senza di te non lo avremmo mai letto
Paolo Rizzi 2025/7/22 - 07:27
Caro Paolo Rizzi se ti interessa Volodja, l'elenco completo delle mie originali traduzioni italiane fino ad oggi pubblicate da https:wysotsky.com comprende 17 canzoni:
I due destini
Le Stelle
Canzone sull’amico
Canzone sull’amicizia
Il piccolo difetto di un bravo dottore
Canto sulla Terra
Le giubbe nere
Si sciolgono le candele
Il Monumento
La caccia con l’elicottero
Cupole
Non portatemi via dalla primavera
Lettera a un amico
Il Funambolo
Vivo nel migliore dei mondi
Grazie d’esser ancora vivo
Le corde d’argento
Che razza di casa è questa?
Un caro saluto
Flavio Poltronieri
I due destini
Le Stelle
Canzone sull’amico
Canzone sull’amicizia
Il piccolo difetto di un bravo dottore
Canto sulla Terra
Le giubbe nere
Si sciolgono le candele
Il Monumento
La caccia con l’elicottero
Cupole
Non portatemi via dalla primavera
Lettera a un amico
Il Funambolo
Vivo nel migliore dei mondi
Grazie d’esser ancora vivo
Le corde d’argento
Che razza di casa è questa?
Un caro saluto
Flavio Poltronieri
Flavio Poltronieri 2025/8/7 - 07:53
Ленинградская блокада
Riccardo Venturi, 30-6-2025 10:07
Dicevo recentemente che era un po’ di tempo che non traducevo Vysotskij, e che mi ero forse un po’ scordato a chi si è di fronte e con chi si ha a che fare. E anche che va coltivato e tenuto caro, cosa che ho intenzione di fare, per quanto mi è attualmente possibile, in questa estate rovente. Il moscovita Vysotskij, nato nel 1938, non ha vissuto l’assedio di Leningrado; quando iniziò, aveva tre anni. Questa non può essere una canzone seppur minimamente “autobiografica”. Eppure, come in buona parte delle sue canzoni che parlano del periodo della guerra, sembra di stare lì, con quella caratteristica tutta russa di far proprie, ed in prima persona, le esperienze, le sofferenze, gli slanci e le miserie della propria gente. Ho fatto una traduzione il più fedele possibile al testo originale; altrove si leggeranno (e si canteranno) versioni e traduzioni d’arte. Così ho ritenuto opportuno spiegare anche qualche cosa non immediata. [RV]
Dicevo recentemente che era un po’ di tempo che non traducevo Vysotskij, e che mi ero forse un po’ scordato a chi si è di fronte e con chi si ha a che fare. E anche che va coltivato e tenuto caro, cosa che ho intenzione di fare, per quanto mi è attualmente possibile, in questa estate rovente. Il moscovita Vysotskij, nato nel 1938, non ha vissuto l’assedio di Leningrado; quando iniziò, aveva tre anni. Questa non può essere una canzone seppur minimamente “autobiografica”. Eppure, come in buona parte delle sue canzoni che parlano del periodo della guerra, sembra di stare lì, con quella caratteristica tutta russa di far proprie, ed in prima persona, le esperienze, le sofferenze, gli slanci e le miserie della propria gente. Ho fatto una traduzione il più fedele possibile al testo originale; altrove si leggeranno (e si canteranno) versioni e traduzioni d’arte. Così ho ritenuto opportuno spiegare anche qualche cosa non immediata. [RV]
L’assedio di Leningrado
(Continues)
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2025/6/30 - 10:08
A integrazione di quello a cui si riferisce Volodja nell'ultima riga della canzone (punto 5 delle note di Riccardo): i membri volontari di questa forza di polizia ausiliaria non erano retribuiti e recavano delle fascette identificative al braccio. Formavano una specie di milizia che pattugliava le strade impedendo furti, schiamazzi e ubriachezze moleste o risse e veniva reclutata tramite appunto gli uffici localiIl ВЦСПС (VCSPS) che tenevano un fascicolo aggiornato per ogni cittadino sovietico dove annotare informazioni varie e ovviamente eventuali suoi arresti o condanne.
Flavio Poltronieri 2025/7/31 - 15:53
Баллада о детстве
Bałłada o dietstvie
[1975]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vladimir Vysotskij
Владимир Высоцкий: Текст, музыка
La sterminata Баллада о детстве di Vysotskij non era mai stata tradotta in italiano, e sfido io. Trentasette strofe, scritte perdipiù nel russo mica semplicissimo del grande briaco moscovita, che qui offre, da par suo, una specie di autobiografia della sua infanzia e anche la biografia di un quartiere popolare negli anni della guerra e del primo dopoguerra, la biografia del quartiere Mešćanskij dov’era nato (il 25 gennaio 1938), la sua famiglia, il vicinato, i bombardamenti, le galere, i coltelli e tutto il resto. Scritta nel 1975, la “Ballata dell’Infanzia” appartiene in tutti i sensi all’età matura di Vysotskij (che aveva trentasette anni): personale, sociale, ideologica, creativa. E’ una canzone retrospettiva, uno sguardo al passato... (Continues)
[1975]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vladimir Vysotskij
Владимир Высоцкий: Текст, музыка
La sterminata Баллада о детстве di Vysotskij non era mai stata tradotta in italiano, e sfido io. Trentasette strofe, scritte perdipiù nel russo mica semplicissimo del grande briaco moscovita, che qui offre, da par suo, una specie di autobiografia della sua infanzia e anche la biografia di un quartiere popolare negli anni della guerra e del primo dopoguerra, la biografia del quartiere Mešćanskij dov’era nato (il 25 gennaio 1938), la sua famiglia, il vicinato, i bombardamenti, le galere, i coltelli e tutto il resto. Scritta nel 1975, la “Ballata dell’Infanzia” appartiene in tutti i sensi all’età matura di Vysotskij (che aveva trentasette anni): personale, sociale, ideologica, creativa. E’ una canzone retrospettiva, uno sguardo al passato... (Continues)
Час зачатья я помню неточно, -
(Continues)
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Contributed by Riccardo Venturi 2025/7/11 - 11:50
Song Itineraries:
Anti-war Movies Soundtracks
37 strofe, 37 anni...37 applausi a Riccardo e alla sua titanica impresa...il 1975 fu anche l'anno nel quale Volodja trascorse venti giorni, ospite in Bulgaria dovè potè registrare un disco presso la Balkanton, finalmente senza i condizionamenti e le trattative infinite russe. Però dubito che ciò sarebbe mai potuto accadere senza l'allora ok di Mosca!! Registrarono di notte, in uno studio radiofonico, così, buona la prima, senza troppo pensarci...eppure ne uscirono capolavori da farmi commuovere ancora oggi! Lo accompagnavano Dmitrij Mezevic e Vitalij Sapovalov che erano come lui, attori della Taganka ma anche musicisti...Vysoskij diceva: "comincio in sol minore, seguitemi!" Ovviamente non avrà neanche quella volta la soddisfazione di veder realizzato il progetto discografico che sarà pubblicato solamente nel 1981 a un anno dalla sua prematura scomparsa. Una curiosità: l'Autoritratto bianco... (Continues)
Flavio Poltronieri 2025/7/12 - 14:54
Riccardo Venturi, 8/13 - 7 - 2025.
Due parole del traduttore. La presente è, credo, la prima traduzione (o presunta tale) in italiano della monumentale Баллада о детстве di Vladimir Vysotskij. Della ballata esistono traduzioni e versioni d’arte, integrali o solo parziali, in svariate lingue, alcune delle quali peregrine assai; mentirei se dicessi che, qua e là, non me ne sono servito, almeno di quelle nelle lingue con le quali ho maggiore dimestichezza. Ma, in linea di massima, ho preferito procedere à ma façon e fornire una traduzione, come si dice in traduttorese, “il più fedele possibile all’originale”. La traduzione è corredata di note (alcune mie, alcune riprese da Flavio Poltronieri).
Due parole del traduttore. La presente è, credo, la prima traduzione (o presunta tale) in italiano della monumentale Баллада о детстве di Vladimir Vysotskij. Della ballata esistono traduzioni e versioni d’arte, integrali o solo parziali, in svariate lingue, alcune delle quali peregrine assai; mentirei se dicessi che, qua e là, non me ne sono servito, almeno di quelle nelle lingue con le quali ho maggiore dimestichezza. Ma, in linea di massima, ho preferito procedere à ma façon e fornire una traduzione, come si dice in traduttorese, “il più fedele possibile all’originale”. La traduzione è corredata di note (alcune mie, alcune riprese da Flavio Poltronieri).
Ballata dell'infanzia
(Continues)
(Continues)
Molto originale questo racconto di infanzia.
La prima galera nell'utero materno e una immagine folgorante.
La prima galera nell'utero materno e una immagine folgorante.
P.r. 2025/7/14 - 10:06
Felice che anche tu, Paolo, apprezzi il grande Vysotskij !
NB. La pagina deve ancora essere terminata, o "limata". Purtroppo, ultimamente i miei "tempi di lavorazione" sono parecchio lenti.
NB. La pagina deve ancora essere terminata, o "limata". Purtroppo, ultimamente i miei "tempi di lavorazione" sono parecchio lenti.
Riccardo Venturi 2025/7/14 - 16:03
Essendo una pagina non ancora terminata, mi permetto qualche sintetico e superficiale contributo, giusto per inquadrare storicamente la prima parte della canzone:
gli anni '30 in Unione Sovietica erano tempi molto duri: proibiti per decreto liberi spostamenti di lavoratori, ugualmente sussidi di disoccupazione o assenze ingiustificate dal lavoro (punite con licenziamento in tronco). Si aggiungevano alla miseria della carenza di beni di consumo e di alloggi, quindi dopo collettivizzazione e industrializzazione era arrivata la volta di una forzata coabitazione per moltissime famiglie. Il disegno finale era quello della sostituzione della famiglia come nucleo sociale, con cellule di partito e a questo fine la crisi degli alloggi giocava a favore. In tutte le città sovietiche andavano per la maggiore quindi gli appartamenti in coabitazione. In uno di essi nacque anche Volodja, all'interno di... (Continues)
gli anni '30 in Unione Sovietica erano tempi molto duri: proibiti per decreto liberi spostamenti di lavoratori, ugualmente sussidi di disoccupazione o assenze ingiustificate dal lavoro (punite con licenziamento in tronco). Si aggiungevano alla miseria della carenza di beni di consumo e di alloggi, quindi dopo collettivizzazione e industrializzazione era arrivata la volta di una forzata coabitazione per moltissime famiglie. Il disegno finale era quello della sostituzione della famiglia come nucleo sociale, con cellule di partito e a questo fine la crisi degli alloggi giocava a favore. In tutte le città sovietiche andavano per la maggiore quindi gli appartamenti in coabitazione. In uno di essi nacque anche Volodja, all'interno di... (Continues)
Flavio Poltronieri 2025/7/15 - 07:24
Dato che ho istigato un povero traduttore toscano ferito e sofferente a lavorare faticosamente con la sua parte sinistra, lo invito per ristorarsi, all'ascolto di una canzone più leggera interpretata dall'attrice Оксана Александровна Акиньшина a un evento moscovita organizzato dal figlio di Volodja. Oddìo, leggera è un parolone, l'aspetto filosofico non manca di certo neanche qui, in quanto chi porta felicità (come questo raro elefante bianco) alla fine viene sacrificato per diventare un amuleto portafortuna per qualcuno. Comunque la canzone è cantata benissimo e anche Nikita Vysotsky alla fine dimostra tutto il suo entusiasmo.
Flavio Poltronieri 2025/7/15 - 16:36
Ecco, ora si può finalmente dire che la pagina sia terminata (per festeggiare la fine di questo "tur de fràns", come diceva un'indimenticabile vicina di casa di mia madre, mi sono concesso un autentico ghiacciolo al limone senza zucchero). Naturalmente, chiunque (Poltronieri e altri) potranno intervenire come e quando lo desiderano con commenti, integrazioni, migliorie ecc.; in questo senso, nel sito le pagine in realtà non finiscono mai. Per aspera ad astra!
Riccardo Venturi 2025/7/16 - 16:55
Ultima annotazione: ascoltando questa canzone (anche senza conoscere il russo) appare particolarmente evidente la particolarissima tecnica di canto di Vysotskij, direi più unica che rara. Vysotskij, quando di trattava di prolungare un verso per questioni metriche, non si appoggiava su una vocale, come fanno tutti: si appoggiava su una consonante, prolungandola e dando un’impressione uditiva tutta “sua” e peculiare. Trasformava, si potrebbe dire, il russo in sardo: invece di pronunciare nel canto ...na svabòòòdu (esempio a caso), diceva na svabòdddu. Capìttto mi hai…?!?
Riccardo Venturi 2025/7/16 - 17:05
Relativamente all'infanzia di Volodja.
Quando il padre, dopo quattro anni, tornò dalla guerra (da sottotenente a colonnello e con una ventina di medaglie sul petto) la famiglia di Volodja inizia a sfasciarsi. Lui ripartirà quasi subito per Eberswalde e l'anno seguente avverrà il divorzio. Trova una nuova donna e per tre anni circa viene inviato in Germania Est con lei e il piccolo Volodjia. In quella situazione il bambino, in mezzo a una nuova città devastata dai bombardamenti, scopre un deposito di armi in abbandono e con i suoi amichetti che fa? decide di giocare...alla guerra! Si divertono a far esplodere delle granate. Risultato: tre bambini restano ciechi e sfigurati. A lui va meglio poiché se la cava con escoriazioni varie ma la sua è la vita di un cucciolo mutilato emotivamente. E' stato catapultato di brutto, con una nuova madre, nella realtà quotidiana di una guarnigione di occupazione... (Continues)
Quando il padre, dopo quattro anni, tornò dalla guerra (da sottotenente a colonnello e con una ventina di medaglie sul petto) la famiglia di Volodja inizia a sfasciarsi. Lui ripartirà quasi subito per Eberswalde e l'anno seguente avverrà il divorzio. Trova una nuova donna e per tre anni circa viene inviato in Germania Est con lei e il piccolo Volodjia. In quella situazione il bambino, in mezzo a una nuova città devastata dai bombardamenti, scopre un deposito di armi in abbandono e con i suoi amichetti che fa? decide di giocare...alla guerra! Si divertono a far esplodere delle granate. Risultato: tre bambini restano ciechi e sfigurati. A lui va meglio poiché se la cava con escoriazioni varie ma la sua è la vita di un cucciolo mutilato emotivamente. E' stato catapultato di brutto, con una nuova madre, nella realtà quotidiana di una guarnigione di occupazione... (Continues)
Flavio Poltronieri 2025/7/17 - 08:47
Иван да Марья
Ivan da Maŕia
[1974]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vladimir Vysotskij
Владимир Высоцкий: Текст, музыка
In russo, il Melampyrum nemorosum (in italiano: Spigarola violacea), il bel fiore delle Orobancacee dalle brattee variamente colorate e vagamente velenoso, è chiamato popolarmente Иван-да-Mарья “Giovanni e Maria”. Formato da ciò che sembrano due fiori totalmente differenti ed ugualmente belli (la parte viola, in realtà, sono le foglie), sembra appunto una coppia di innamorati, Ivan e Mar’ja, uniti per l’eternità in un vincolo indissolubile. “Finché morte non vi separi”; ma in questo caso, quando la pianta muore, muoiono tutti e due. Senza nessuna separazione. Come ben deve sapere l’Anonimo Polacco che ha inviato questa canzone, di fronte a Vladimir Semënovič Vysotskij non c’è altro che alzarsi in piedi, togliersi il cappello (anche se non lo... (Continues)
[1974]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vladimir Vysotskij
Владимир Высоцкий: Текст, музыка
In russo, il Melampyrum nemorosum (in italiano: Spigarola violacea), il bel fiore delle Orobancacee dalle brattee variamente colorate e vagamente velenoso, è chiamato popolarmente Иван-да-Mарья “Giovanni e Maria”. Formato da ciò che sembrano due fiori totalmente differenti ed ugualmente belli (la parte viola, in realtà, sono le foglie), sembra appunto una coppia di innamorati, Ivan e Mar’ja, uniti per l’eternità in un vincolo indissolubile. “Finché morte non vi separi”; ma in questo caso, quando la pianta muore, muoiono tutti e due. Senza nessuna separazione. Come ben deve sapere l’Anonimo Polacco che ha inviato questa canzone, di fronte a Vladimir Semënovič Vysotskij non c’è altro che alzarsi in piedi, togliersi il cappello (anche se non lo... (Continues)
Вот пришла лиха беда, [1]
(Continues)
(Continues)
2025/6/24 - 20:35
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, From World Jails
Riccardo Venturi, 25-6-2025 09:37
Ivan e Mar’ja
(Continues)
(Continues)
"...forse mi ero un po’ scordato che cosa vuole dire e a chi si è di fronte. Va coltivato e tenuto caro. Altro non c’è da dire..."
Meno male che te lo dici da solo! Sottoscrivo!
Meno male che te lo dici da solo! Sottoscrivo!
Flavio Poltronieri 2025/6/25 - 12:22
La canzone fu scritta per la colonna sonora del film omonimo, pero' fu scartata.
Chi sa perche'?
Chi sa perche'?
E' stato questo purtroppo un dato ricorrente della biografia artistica di Volodja, succedeva spesso. Vysotskij era prolifico in genere e sempre ispirato dai copioni dei films a cui partecipava ma quando le pellicole arrivavano nelle sale di molte delle sue canzoni non c'era più traccia. Sovente erano capolavori, l'elenco è lungo, te ne cito solo una: "La fucilazione dell'eco" (dal film di guerra "L'Unica Via", prod. sovietico-jugoslava). Una canzone immensa che, direi, trascende ampiamente l'episodio bellico a cui viene riferita diventando assoluta, universale ed essenziale raffigurazione di ogni tipo di violenza. A quale perfido delirio di onnipotenza umana verrebbe mai in mente di fucilare l'eco di un monte che al contrario è sempre e incondizionatamente, disponibile ad accogliere il grido d'aiuto di chiunque?
Flavio Poltronieri 2025/7/10 - 13:42
Nel frattempo, lo dico a Flav Kadorvrec'her in particolare, non mi sono arreso con la Баллада о детстве. E' che sono caduto vittima del dovere: mezzo braccio destro e tutta la relativa mano gonfia come un pallone, in preda a un dolore atroce per il quale sono costretto a fare tutto con la sinistra (= handicappato totale) e a sorbirmi antibiotici. Ma non demordo.
Riccardo Venturi 2025/7/11 - 09:01
Non ho dubbi sulla tua tenacia, lo so che non sei secondo a nessuno, come in capacità filologiche, lessicologiche, lessicografiche, glottologiche, grammaticali, traduttorie...certo che anche in quanto a sfighe comunque...sembri far concorrenza a Guillaume Le Gentil!!!
Flavio Poltronieri 2025/7/11 - 12:47
Баллада о любви
Riccardo Venturi, 1-7-2025 22:45
Video presumably contributed by Anonymus Polonicus
Video presumably contributed by Anonymus Polonicus
Ballata dell’amore
(Continues)
(Continues)
2025/7/1 - 22:46
Bravo! Dopo la ballata dell'amore e quella dell'odio manca solo Баллада о детстве.
Flavio Poltronieri 2025/7/2 - 09:14
Белла фиха, si dice a Firenze sull'Arbat! Esattamente la più lunga canzone di Vysotskij, che veramente non finisce più! :-) Ma sai che a te non posso dire di no...insomma, ho già cominciato ...
Riccardo Venturi 2025/7/2 - 12:21
Guarda che era solamente una battuta...comunque grazie mille Big Ric, effettivamente 37 quartine...però ne vale la pena, no? trovo assai "breliana" la frase "come noi anche voi non vi siete risparmiati, vi siere russificati, i miei sono spariti, i vostri, detenuti innocenti"
Flavio Poltronieri 2025/7/3 - 09:37
Баллада о ненависти
Ballada o nienavisti
[1975]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vladimir Semënovič Vysotskij
[1975]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Vladimir Semënovič Vysotskij
Торопись - тощий гриф над страною кружит! [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2025/7/1 - 20:25
Song Itineraries:
Anti-war Movies Soundtracks
Riccardo Venturi, 1-7-2025 20:27
Ballata dell’odio (Continues)
Песня о друге
Una canzone strepitosa, i cui insegnamenti DEVONO essere utilizzate nella vita quotidiana da chiunque.
2025/5/12 - 19:04
Chanson russe – Песня о друге – Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович - Высоцкий – 1966
Chanson du film VERTICALE – 1966
Deux mots à propos de Vlad et de Marina
Dans le livre, « Ballades – Recueil bilingue » (Éditions de Janus, Paris, 2003), on peut lire ceci :
« … Il n’est pas question ici de Vladimir Vissostky (1938-1980) l’acteur phare de la Taganka, l’inoubliable interprète de Hamlet, mais du poète, chanteur, interdit de publication de son vivant, pourtant suivi par une foule toujours plus nombreuse dans ses concerts clandestins dont les enregistrements passent de main en main. Il était devenu un des maîtres à penser de la jeunesse soviétique, le porte-parole officieux des peuples d’URSS… »
Puis, c’est Marina Vlady, qui de 1970 à 1980 fut son épouse jusqu’au décès de Vissotsky, qui expose :
« Il y a trente cinq ans, j’entendais la voix de Vladmimir Vissotsky pour... (Continues)
Chanson du film VERTICALE – 1966
Deux mots à propos de Vlad et de Marina
Dans le livre, « Ballades – Recueil bilingue » (Éditions de Janus, Paris, 2003), on peut lire ceci :
« … Il n’est pas question ici de Vladimir Vissostky (1938-1980) l’acteur phare de la Taganka, l’inoubliable interprète de Hamlet, mais du poète, chanteur, interdit de publication de son vivant, pourtant suivi par une foule toujours plus nombreuse dans ses concerts clandestins dont les enregistrements passent de main en main. Il était devenu un des maîtres à penser de la jeunesse soviétique, le porte-parole officieux des peuples d’URSS… »
Puis, c’est Marina Vlady, qui de 1970 à 1980 fut son épouse jusqu’au décès de Vissotsky, qui expose :
« Il y a trente cinq ans, j’entendais la voix de Vladmimir Vissotsky pour... (Continues)
L’AMI
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2025/5/14 - 11:48
Очи черные-I. Погоня
Oči čërniye-I. Pogonja
[1974]
стих и музика / Poesia e musica/ A Poem and music by / Poème et musique / Runo ja sävel:
Vladimir Semënovič Vysotskij
Фильм / Film / Movie / Elokuva :
Iosif Efimovič Chejfic [Иосиф Ефимович Хейфиц]
Edinstvennaja [Единственная]
Альбом /Album: Песни о...
Nel film del 1975 Edinstvennaja / L’unica Vysotskij interpreta il personaggio di Boris Iljić . Canta anche la canzone proposta, registrata a 43’30’’ dall’inizio del film
[1974]
стих и музика / Poesia e musica/ A Poem and music by / Poème et musique / Runo ja sävel:
Vladimir Semënovič Vysotskij
Фильм / Film / Movie / Elokuva :
Iosif Efimovič Chejfic [Иосиф Ефимович Хейфиц]
Edinstvennaja [Единственная]
Альбом /Album: Песни о...
Nel film del 1975 Edinstvennaja / L’unica Vysotskij interpreta il personaggio di Boris Iljić . Canta anche la canzone proposta, registrata a 43’30’’ dall’inizio del film
Во хмелю слегка, [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2024/7/18 - 23:50
Song Itineraries:
Bridges
Sergio Secondiano Sacchi
OCCHI NERI-I. L’INSEGUIMENTO (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2024/7/18 - 23:52
Kirill Tolmachev
DARK EYES.PART I. THE CHASE (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2024/7/19 - 07:37
Mikola Popov [Микола Попов].
ОЧІ ЧОРНІ-I. ПОГОНЯ (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2024/7/19 - 07:39
Caro Riccardo Gullotta, mi servirebbero alcune delucidazioni in merito a questa pagina. A me risulta che il titolo del film in questione si traduca "L'unica via" e che delle quattro canzoni composte appositamente nell'occasione da Volodja ne sia sopravvissuta solamente una. Non conosco il suo titolo originale ma suppongo che non possa essere questo poiché è traducibile con "In marcia, forza!". Premetto che sono assolutamente ignorante di questioni filmiche o teatrali ma conosco e ho più volte parlato delle vicende musicali di Vysockij (che per un pelo non ho anche incontrato personalmente a Roma nel luglio 1979). Il regista in questione era jugoslavo e questa pellicola di guerra raccontava di eventi realmente successi nella Jugoslavia del 1944. Volodja fu uno dei primi a venire ucciso, evidentemente interessavano di più le sue canzoni. Rimarrà un solo giorno a girare le scene a Uzgorod... (Continues)
Flavio Poltronieri 2024/7/19 - 15:01
Caro Flavio, dal dizionario russo-inglese si evince che il titolo Единственная [Edinstvennaja
corrisponde all’aggettivo “unica”. Ad ulteriore comprova : единственный.
Il film fu girato in Ucraina, non narra di guerra ma delle vicende travagliate di una coppia. Se vuoi notizie in dettaglio di Vysotskij in relazione al film le puoi trovare in un articolo archiviato che ho letto grazie all’automatica: articolo
Quanto alla canzone ti confermo che quella che puoi ascoltare al tempo 43’30’’ dall’inizio del film è proprio la canzone in questione, con il titolo esatto che ho riportato, priva però delle 4 strofe seguenti: 3,4,5,6,10 e con aggiunta delle ultime due presenti in una variante successiva della canzone, che riporto di seguito:
...Сколько кануло,
сколько схлынуло!
Жизнь кидала меня -
не докинула.
Может, спел про вас
неумело я,
Очи чёрные,
скатерть белая?!
Romanizzazione:
Skol’ko... (Continues)
corrisponde all’aggettivo “unica”. Ad ulteriore comprova : единственный.
Il film fu girato in Ucraina, non narra di guerra ma delle vicende travagliate di una coppia. Se vuoi notizie in dettaglio di Vysotskij in relazione al film le puoi trovare in un articolo archiviato che ho letto grazie all’automatica: articolo
Quanto alla canzone ti confermo che quella che puoi ascoltare al tempo 43’30’’ dall’inizio del film è proprio la canzone in questione, con il titolo esatto che ho riportato, priva però delle 4 strofe seguenti: 3,4,5,6,10 e con aggiunta delle ultime due presenti in una variante successiva della canzone, che riporto di seguito:
...Сколько кануло,
сколько схлынуло!
Жизнь кидала меня -
не докинула.
Может, спел про вас
неумело я,
Очи чёрные,
скатерть белая?!
Romanizzazione:
Skol’ko... (Continues)
Riccardo Gullotta 2024/7/20 - 00:14
Probabilmete l'inghippo è semplicemente che non stiamo parlando dello stesso film.
Nel link che mi ha inviato comunque leggo come traduzione del titolo in inglese "SINGLE CAUSE".
In quell'anno '74 il cantante partecipò anche a "La fuga di mister McKinley", il film di cui parli tu è opera del regista russo Joseph Kheifitz mentre quello che cito venne girato dal regista jugoslavo Vladimir Pavlovic ed è una co-produzione tra la Mosfil'm e gli studi cinematografici di Titograd in Montenegro. Come ulteriore legame con Volodja tra gli attori vi figurava anche il direttore del Teatro Taganka, Nikolaj Duoak.
Comunque vediamo se Riccardo Venturi ci capirà qualcosa in più, grazie, ciao.
Nel link che mi ha inviato comunque leggo come traduzione del titolo in inglese "SINGLE CAUSE".
In quell'anno '74 il cantante partecipò anche a "La fuga di mister McKinley", il film di cui parli tu è opera del regista russo Joseph Kheifitz mentre quello che cito venne girato dal regista jugoslavo Vladimir Pavlovic ed è una co-produzione tra la Mosfil'm e gli studi cinematografici di Titograd in Montenegro. Come ulteriore legame con Volodja tra gli attori vi figurava anche il direttore del Teatro Taganka, Nikolaj Duoak.
Comunque vediamo se Riccardo Venturi ci capirà qualcosa in più, grazie, ciao.
Flavio Poltronieri 2024/7/20 - 08:40
La canzone scrivi essere del 1974, mentre la partecipazione al film "The One" risale al 1975. Le quattro canzoni che cito io risalgomo al 1974, Vysockij era solito scrivere sempre dei pezzi nuovi quando partecipava ai films.
Flavio Poltronieri 2024/7/20 - 08:52
Senz'altro mi ci dedicherò un po' in riva al mare ad ore impossibili, tipo le 7 del mattino o le 8 la sera, oppure, meglio, sul Monte Perone all'ombra de' pini secolari. Prima però devo finire la super-spatafiata sul Draumkvede, che oramai mi sta sopraffacendo... A presto!
Riccardo Venturi 2024/7/20 - 09:28
ok, grazie, e io a orari meno vacanzieri, senz'altro contribuirò ancora al tuo Draumkvede, buon tutto!
Flavio Poltronieri 2024/7/20 - 11:01
Моя Цыганская
Moja Cyganskaja
[1988]
Текст и музика / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Vladimir Semënovič Vysotskij
Альбом /Album: Vlady / Vissotsky
[1988]
Текст и музика / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Vladimir Semënovič Vysotskij
Альбом /Album: Vlady / Vissotsky
...мы, больше ничего не знача,
сойдём в костёр своих костей.
Иван Жданов
… quando non avremo più senso
scenderemo nel falò delle nostre ossa
Ivan Ždanov
сойдём в костёр своих костей.
Иван Жданов
… quando non avremo più senso
scenderemo nel falò delle nostre ossa
Ivan Ždanov
Моя Цыганская [1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2023/9/27 - 23:14
Audio link to the song performed by Mika and Turkka Mali on their 1989 album Vysotskia:
KULJEN JA KIERRÄN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2023/9/28 - 11:32
Questa è la traduzione attribuita ad un certo Eugenio (di cui non conosco il cognome) risalemnte al 2021. E' incompleta in quanto manca il ritornello traducibile con:
"Eh, ancora una volta, ancora una volta,
molte, molte altre volte...
Eh, ancora una volta, ancora una volta,
molte, molte altre volte..."
che vedo non essere però neppure nel testo originale di Vysotskij.
Ne esistono altre versioni complete in italiano (nel sito https://wysotsky.com/index.htm in cui in molti traduttori lo proponiamo in tutte le lingue da moltissimi anni), questa in particolare (nella traduzione di Sergio Secondiano Sacchi) è stata anche ufficialmente cantata (da Ligabue) in una ottima interpretazione nel cd Il volo di Volodja" (1993).
La canzone proviene da una cassetta ben precedente al disco a cui viene attribuita qui sopra, che risulta (come tutte quelle che vi sono inserite) musicalmente "normalizzata"... (Continues)
"Eh, ancora una volta, ancora una volta,
molte, molte altre volte...
Eh, ancora una volta, ancora una volta,
molte, molte altre volte..."
che vedo non essere però neppure nel testo originale di Vysotskij.
Ne esistono altre versioni complete in italiano (nel sito https://wysotsky.com/index.htm in cui in molti traduttori lo proponiamo in tutte le lingue da moltissimi anni), questa in particolare (nella traduzione di Sergio Secondiano Sacchi) è stata anche ufficialmente cantata (da Ligabue) in una ottima interpretazione nel cd Il volo di Volodja" (1993).
La canzone proviene da una cassetta ben precedente al disco a cui viene attribuita qui sopra, che risulta (come tutte quelle che vi sono inserite) musicalmente "normalizzata"... (Continues)
Flavio Poltronieri 2023/9/28 - 12:26
@ Flavio
Sì, certo che puoi permetterti, ma non ho inteso apporre una caricatura. Anche se non si conoscessero i fatti occorsi all’autore, l'irriverenza di una caricatura non sarebbe stata consona. Va letta invece come una nota di relativa levità, un tentativo di sorriso impotente, un respiro smarrito, come avviene spesso a tutti noi quando tra accadimenti recenti ed eventi contemporanei non riusciamo ad intravedere una via di uscita. Un modo, forse poco leggibile, di interporre un sottile diaframma nel quotidiano, per evitare di attraversare con rigore logico e lucida coerenza alcune scelte vissute dai Vysotskij come punto di rottura sulla propria pelle: l’alcol, gli oppiacei e talvolta il suicidio.
Sì, certo che puoi permetterti, ma non ho inteso apporre una caricatura. Anche se non si conoscessero i fatti occorsi all’autore, l'irriverenza di una caricatura non sarebbe stata consona. Va letta invece come una nota di relativa levità, un tentativo di sorriso impotente, un respiro smarrito, come avviene spesso a tutti noi quando tra accadimenti recenti ed eventi contemporanei non riusciamo ad intravedere una via di uscita. Un modo, forse poco leggibile, di interporre un sottile diaframma nel quotidiano, per evitare di attraversare con rigore logico e lucida coerenza alcune scelte vissute dai Vysotskij come punto di rottura sulla propria pelle: l’alcol, gli oppiacei e talvolta il suicidio.
Riccardo Gullotta 2023/9/28 - 17:18
Mi accorgo, purtroppo in ritardo, di avere tralasciato nel commento precedente una nota introduttiva essenziale, che integro.
L’immagine rappresenta i Rom della regione siberiana di Krasnojarsk. La scheda in cui l’immagine è inserita fa parte del materiale scolastico regionale come si legge nella descrizione del sito . E’ escluso quindi un minimo intento caricaturale dell’ autore e, debbo presumere, del revisore.
Mi rendo conto che nella canzone proposta l’universo gitano è una metafora della condizione di Vysockij; occorre però precisare che i Rom ricevettero la sua attenzione continua. In altre parole, oltre a escludere cenni di impertinenza, l’immagine non é fuori tema.
Va da sé che riguardo alla semiotica, su quanto il significante riesca a trasmettere il significato, il dibattito rimane sempre aperto e influenzato da una serie nutrita di fattori di vario genere per i quali non si può che rinviare alla letteratura specifica. Comunque in re ipsa la materia non è oggettivabile.
L’immagine rappresenta i Rom della regione siberiana di Krasnojarsk. La scheda in cui l’immagine è inserita fa parte del materiale scolastico regionale come si legge nella descrizione del sito . E’ escluso quindi un minimo intento caricaturale dell’ autore e, debbo presumere, del revisore.
Mi rendo conto che nella canzone proposta l’universo gitano è una metafora della condizione di Vysockij; occorre però precisare che i Rom ricevettero la sua attenzione continua. In altre parole, oltre a escludere cenni di impertinenza, l’immagine non é fuori tema.
Va da sé che riguardo alla semiotica, su quanto il significante riesca a trasmettere il significato, il dibattito rimane sempre aperto e influenzato da una serie nutrita di fattori di vario genere per i quali non si può che rinviare alla letteratura specifica. Comunque in re ipsa la materia non è oggettivabile.
Riccardo Gullotta 2023/10/2 - 18:25
Цыганская песня
Tsyganskaja pesnja
[1968]
Фильм / Film / Movie / Elokuva:
Georgi Emilyevich Yungvald-Khilkevich [Георгий Эмильевич Юнгвальд-Хилькевич]
Opasnyye gastroli[Опасные гастроли]
Текст и музика / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Vladimir Semënovič Vysotskij
ЦЫГАНЫ
[…]«Отец мой, — дева говорит, —
Веду я гостя; за курганом
Его в пустыне я нашла
И в табор на́ ночь зазвала.
Он хочет быть как мы цыганом;
Его преследует закон,
Но я ему подругой буд
Его зовут Алеко — он
Готов идти за мною всюду».
Старик
Я рад. Останься до утра
Под сенью нашего шатра
Или пробудь у нас и доле,
Как ты захочешь. Я готов
С тобой делить и хлеб и кров.
Будь наш — привыкни к нашей доле,
Бродящей бедности и воле —
А завтра с утренней зарей
В одной телеге мы поедем;
Примись за промысел любой:
Железо куй — иль песни пой
И селы обходи с медведем […].
[Пушкина... (Continues)
[1968]
Фильм / Film / Movie / Elokuva:
Georgi Emilyevich Yungvald-Khilkevich [Георгий Эмильевич Юнгвальд-Хилькевич]
Opasnyye gastroli[Опасные гастроли]
Текст и музика / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Vladimir Semënovič Vysotskij
ЦЫГАНЫ
[…]«Отец мой, — дева говорит, —
Веду я гостя; за курганом
Его в пустыне я нашла
И в табор на́ ночь зазвала.
Он хочет быть как мы цыганом;
Его преследует закон,
Но я ему подругой буд
Его зовут Алеко — он
Готов идти за мною всюду».
Старик
Я рад. Останься до утра
Под сенью нашего шатра
Или пробудь у нас и доле,
Как ты захочешь. Я готов
С тобой делить и хлеб и кров.
Будь наш — привыкни к нашей доле,
Бродящей бедности и воле —
А завтра с утренней зарей
В одной телеге мы поедем;
Примись за промысел любой:
Железо куй — иль песни пой
И селы обходи с медведем […].
[Пушкина... (Continues)
Камнем грусть висит на мне, в омут меня тянет.[1]
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2023/9/29 - 16:52
Song Itineraries:
Rom, Racism, Porrajmos
Volodimir Tulenko [Володимир Туленко]
ЦИГАНСЬКА ПІСНЯ (Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2023/9/29 - 21:42
d’après la traduction italienne - UNA CANZONE ROM – Riccardo Gullotta – 2023
d’une chanson russe Цыганская песня (Tsyganskaja pesnja) - Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий - 1968
Paroles et musique : Vladimir Semënovič Vysotskij
d’une chanson russe Цыганская песня (Tsyganskaja pesnja) - Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий - 1968
Paroles et musique : Vladimir Semënovič Vysotskij
CHANSON TZIGANE
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2023/9/30 - 12:13
Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий: Сыт я по горло
Chanson russe — Сыт я по горло — Vladimir Semënovič Vyssotsky / Владимир Семёнович Высоцкий — 1969
Dialogue maïeutique
Oh, Marco Valdo M.I., bonne idée de mettre en français cette chanson russe. Je me souviens de ce que tu en disais, il y a quelque temps déjà et de ce commentaire, j’imaginais bien que tu en viendrais à proposer une version de ta manière. Que disais-tu ? Voici :
« Comme toujours, il convient de réfléchir à la situation des disons dissidents (dans n’importe quelle société et a fortiori dans la russe, de surcroît soviétique) pour comprendre pourquoi dans cette société, on étouffe et pourquoi on tente de se cacher au plus profond, de, dit-on en français, faire le mort. C’est une attitude de résistance (Ora e sempre : Resistenza !) et vouloir ramener l’étouffement et l’ataraxie à un sentiment personnel et purement psychologique revient à nier l’oppression, qui n’est rien d’autre... (Continues)
Dialogue maïeutique
Oh, Marco Valdo M.I., bonne idée de mettre en français cette chanson russe. Je me souviens de ce que tu en disais, il y a quelque temps déjà et de ce commentaire, j’imaginais bien que tu en viendrais à proposer une version de ta manière. Que disais-tu ? Voici :
« Comme toujours, il convient de réfléchir à la situation des disons dissidents (dans n’importe quelle société et a fortiori dans la russe, de surcroît soviétique) pour comprendre pourquoi dans cette société, on étouffe et pourquoi on tente de se cacher au plus profond, de, dit-on en français, faire le mort. C’est une attitude de résistance (Ora e sempre : Resistenza !) et vouloir ramener l’étouffement et l’ataraxie à un sentiment personnel et purement psychologique revient à nier l’oppression, qui n’est rien d’autre... (Continues)
COMME UN SOUS-MARIN
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2023/4/4 - 19:57
Тот, который не стрелял
Lo Sfucilato lo trovo perfetto sintetizza la Svista di chi non ha preso la mira e drammatizza ancora di più la mira del cecchino.
Grazie
Oggi per caso ho ritrovato la cassetta e i testi del volo interrotto e poi ho continuato sul sito
Grazie
Oggi per caso ho ritrovato la cassetta e i testi del volo interrotto e poi ho continuato sul sito
Paolo rizzi 2023/3/26 - 14:55
d’après la traduction italienne de Riccardo Venturi — UNO CHE NON HA SPARATO — 2015
d’une chanson russe — Тот, который не стрелял — Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий — 1972
Dialogue maïeutique
Cette chanson, Lucien l’âne mon ami, est forcément un peu ancienne ; elle a au moins cinquante ans. Et son auteur-interprète Vladimir Semënovič Vysotsky, dont il faut souligner la nationalité, la langue et la culture russes, est mort en 1980 et pour autant, son argument n’est en rien périmé ; tout au contraire, l’actuel Guide du Kremlin s’échine à donner une nouvelle actualité à cette chanson contre la guerre et le destin guerrier.
Oui, dit Lucien l’âne, j’ai entendu dire qu’il menait une guerre contre un pays voisin en s’échinant à lui prendre ses territoires, à massacrer ses populations et à enlever ses enfants. J’ai aussi entendu parler de crimes de guerre. Même si à... (Continues)
d’une chanson russe — Тот, который не стрелял — Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий — 1972
Dialogue maïeutique
Cette chanson, Lucien l’âne mon ami, est forcément un peu ancienne ; elle a au moins cinquante ans. Et son auteur-interprète Vladimir Semënovič Vysotsky, dont il faut souligner la nationalité, la langue et la culture russes, est mort en 1980 et pour autant, son argument n’est en rien périmé ; tout au contraire, l’actuel Guide du Kremlin s’échine à donner une nouvelle actualité à cette chanson contre la guerre et le destin guerrier.
Oui, dit Lucien l’âne, j’ai entendu dire qu’il menait une guerre contre un pays voisin en s’échinant à lui prendre ses territoires, à massacrer ses populations et à enlever ses enfants. J’ai aussi entendu parler de crimes de guerre. Même si à... (Continues)
CELUI QUI N’A PAS TIRÉ
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2023/3/27 - 19:35
Живу я в лучшем из миров
d’après la traduction italienne de Flavio Poltronieri – VIVO NEL MIGLIORE DEI MONDI
d’une chanson russe
– Живу я в лучшем из миров – Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий – 1976
Dialogue maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, la chanson s’intitule « Le Meilleur des Mondes ».
Hou là, dit Lucien l’âne, quel titre ! Ce doit être une chanson philosophique, un conte utopique ; rien que ce titre est déjà toute une histoire. C’est tout à coup Candide qui sort de la boîte où on l’avait rangé ; Candide et Mademoiselle Cunégonde et le Docteur Pangloss. Pangloss – de toutes les langues, ce pourrait être le saint patron des Chansons contre la Guerre, qui sont aussi optimistes que lui avec leur combat à la Sancho Pança contre les cavaliers de l’Apocalypse. Et puis, Leibniz moqué par Voltaire et puis, et puis, Huxley, lequel renvoie immanquablement à Orwell et aux Cavaliers... (Continues)
d’une chanson russe
– Живу я в лучшем из миров – Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий – 1976
Dialogue maïeutique
Cette fois, Lucien l’âne mon ami, la chanson s’intitule « Le Meilleur des Mondes ».
Hou là, dit Lucien l’âne, quel titre ! Ce doit être une chanson philosophique, un conte utopique ; rien que ce titre est déjà toute une histoire. C’est tout à coup Candide qui sort de la boîte où on l’avait rangé ; Candide et Mademoiselle Cunégonde et le Docteur Pangloss. Pangloss – de toutes les langues, ce pourrait être le saint patron des Chansons contre la Guerre, qui sont aussi optimistes que lui avec leur combat à la Sancho Pança contre les cavaliers de l’Apocalypse. Et puis, Leibniz moqué par Voltaire et puis, et puis, Huxley, lequel renvoie immanquablement à Orwell et aux Cavaliers... (Continues)
LE MEILLEUR DES MONDES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2022/1/11 - 12:25
Аисты
d’après les versions italienne – LE CICOGNE – Silvana Aversa – 1992
et anglaise – THE CRANES – www.wysotsky.com -
d’une chanson russe – Аисты – Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий – 1967
Texte et musique de Vladimir Vysotsky
De temps en temps, je prends le petit livre de la vieille série “Millelire” de Stampa Alternativa avec les chansons de Vladimir Vysotsky, ou je cherche quelque chose sur le web. Car Vysotsky est un puits sans fond, ou au fond du puits se trouve l’âme et la vie de l’homme, de nous tous. Ainsi, chaque fois que je décide de rouvrir la conversation avec le vieux Vladimir, il y a toujours quelque chose de nouveau. Quelque chose qui a échappé. Quelque chose que vous n’aviez pas remarqué avant. Cela vaut pour cette chanson, datant de 1967, pour laquelle ce terme est certainement réducteur. Car c’est de la poésie pure, car le lire sans musique ne lui... (Continues)
et anglaise – THE CRANES – www.wysotsky.com -
d’une chanson russe – Аисты – Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий – 1967
Texte et musique de Vladimir Vysotsky
De temps en temps, je prends le petit livre de la vieille série “Millelire” de Stampa Alternativa avec les chansons de Vladimir Vysotsky, ou je cherche quelque chose sur le web. Car Vysotsky est un puits sans fond, ou au fond du puits se trouve l’âme et la vie de l’homme, de nous tous. Ainsi, chaque fois que je décide de rouvrir la conversation avec le vieux Vladimir, il y a toujours quelque chose de nouveau. Quelque chose qui a échappé. Quelque chose que vous n’aviez pas remarqué avant. Cela vaut pour cette chanson, datant de 1967, pour laquelle ce terme est certainement réducteur. Car c’est de la poésie pure, car le lire sans musique ne lui... (Continues)
LES CIGOGNES
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2022/1/10 - 19:29
Спасибо, что живой
(2) Questo mi sembra il modo migliore per augurare a tutti voi un buon passaggio dal 2021 al 2022.
Tratto dal sito: "Vladimir Vysotsky in different tongues"
Tratto dal sito: "Vladimir Vysotsky in different tongues"
Подумаешь - с женой не очень ладно!
(Continues)
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2021/12/31 - 10:32
d’après la version italienne de Flavio Poltronieri : GRAZIE D’ESSER ANCORA VIVO
D’une chanson russe – Спасибо, что живой – Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий – ca. 1970
Dialogue maïeutique
On traverse parfois des époques bizarres, dit Marco Valdo M.I., et dans ces moments, les gens en sont assez déboussolés. Par exemple, depuis un certain temps, une pandémie tracasse l’humaine nation.
Oh, dit Lucien l’âne, j’ai déjà vu ça maintes fois et selon mon expérience, ça finit toujours par passer et par la suite, on n’en parle plus trop ; on finit même par oublier. Il en va de même pour les guerres et les massacres, souvent occultés, que l’humanité s’inflige à elle-même.
Soit, dit Marco Valdo M.I, mais la chanson aborde la question sur le mode individuel et elle propose un motif consolateur.
Quel est donc ce propos consolateur ?, demande Lucien l’âne.
Il est tout entier... (Continues)
D’une chanson russe – Спасибо, что живой – Vladimir Semënovič Vysotskij / Владимир Семёнович Высоцкий – ca. 1970
Dialogue maïeutique
On traverse parfois des époques bizarres, dit Marco Valdo M.I., et dans ces moments, les gens en sont assez déboussolés. Par exemple, depuis un certain temps, une pandémie tracasse l’humaine nation.
Oh, dit Lucien l’âne, j’ai déjà vu ça maintes fois et selon mon expérience, ça finit toujours par passer et par la suite, on n’en parle plus trop ; on finit même par oublier. Il en va de même pour les guerres et les massacres, souvent occultés, que l’humanité s’inflige à elle-même.
Soit, dit Marco Valdo M.I, mais la chanson aborde la question sur le mode individuel et elle propose un motif consolateur.
Quel est donc ce propos consolateur ?, demande Lucien l’âne.
Il est tout entier... (Continues)
SOYEZ CONTENT D’ÊTRE ENCORE EN VIE !
(Continues)
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2022/1/5 - 18:59
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XI°
Scritta nel 1993
per Vladimir Vysotskij, testimone di crudeltà idiote