Madres
GwennynTesto francese / French lyrics / Paroles en français / Ranskankieliset sanat: | |
Madres | Madres |
Cerchi infiniti Anime perse Cuore stritolato nell'angoscia [1] Da sole davanti alla faccia dell'inferno | Cercles infinis Âmes perdues Coeurs broyés d‘angoisse Seules face au visage de l‘enfer |
“Mio Dio, che ne è stato di loro? Noi ci siamo battute per la vita, Mai lo avremmo immaginato: I nostri figli morti?” [2] | „Que sont-ils devenus, mon Dieu ? Nous nous sommes battues pour la vie Jamais nous n’aurions imaginé cela Nos enfants trépassés ? » |
Ogni giovedì nel tardo pomeriggio [3], per una mezz'ora, Davanti alla Casa Rosada [4], a Buenos Aires, Implorare assieme a tutte: [5] Perché? Rimettere indietro l'orologio Del tempo... [6] | Tous les jeudis après-midi, pendant une demi-heure Devant la Casa Rosada à Buenos Aires Implorer le soleil Pourquoi ? Remonter Les poids de l’horloge Le temps… |
“Non venderemo mai il sangue dei nostri figli, L'oro che c'è al mondo non potrà riscattare la vita Di coloro che l'hanno data al loro paese, Andiamo in Plaza de Mayo.” | « Jamais nous ne vendrons le sang de nos enfants Tout l’or du monde ne pourra racheter la vie De ceux qui l’ont donnée à leur pays Allons sur la Place de Mai » |
Ogni giovedì nel tardo pomeriggio, per una mezz'ora, Davanti alla Casa Rosada, a Buenos Aires, Implorare assieme a tutte: Come mai? Rimettere indietro [7] le lancette dell'orologio Del tempo Ogni giovedì... | Tous les jeudis après-midi, pendant une demi-heure Devant la Casa Rosada à Buenos Aires Demander au monde Comment ? Remonter Les aiguilles de l’horloge Le temps… |
Cerchi infiniti Anime perse Cuore di madre [8] stritolato nell'angoscia | Cercles infinis Âmes perdues Coeurs de mères broyés d‘angoisse |
Voci in lontananza Madri prostrate Da sole davanti al potere dell'inferno. | Des voix au lointain Mères abattues Seules face au pouvoir de l‘enfer |
[2] In lingua bretone, anaon è un sostantivo (esclusivamente plurale) che significa: “le anime dei morti”. Mont d'an anaon = “morire, trapassare”; “d'an anaon” = “morto, trapassato, deceduto”.
[3] Rispetto al testo francese, abbiamo qui voluto specificare che, in bretone, che è maniacalmente preciso nella suddivisione della giornata, abardaez significa “tardo pomeriggio” e sconfina in ciò che per noi sarebbe già la “sera”. Il “pomeriggio” inteso come dopo mezzogiorno e primo pomeriggio, è enderv (o endervezh).
[4] Il palazzo presidenziale argentino.
[5] In bretone, goûl (variante compressa del più comune gouelañ) significa semplicemente “piangere”; goûl gant “implorare con qcn., assieme a qcn.”. Qui, il trascrittore del testo bretone ha confuso an holl “tutti, -e” con an heol “il sole”.
[6] pouezioù e la forma plurale (non mutata) di pouez “peso” (dell'orologio a pesi); ma l'espressione sevel pouezioù an eurier significa semplicemente “rimettere indietro l'orologio” (qualsiasi orologio). Il trascrittore del testo bretone (v. fonte) aveva qui messo bouezioù, forma scorretta dal punto di vista della grammatica bretone; ma le consonanti iniziali delle parole bretoni, come si sa, sono soggette a autentici sconquassi morfosintattici (le famose “mutazioni” delle lingue celtiche).
[7] treiñ significa semplicemente “tirare”.
[8] Anche qui l'espressione, rispetto al testo francese, è tutta al singolare (kalon ar vamm “cuore della madre”, forma mutata di mamm).