Mama mia, mi sun stufa
anonyme
Originale | Una canzone di Maria Monti evidentemente ispirata alla canzone... |
MAMA MIA, MI SUN STUFA Mama mia, mi sun stufa o de fà la filerina: ol cal e el poc a la matina, (1) ol pruvìn du voeult al dì. (2) Mama mia, mi sun stufa tutt ol dì a fà andà l’aspa; voglio andare in Bergamasca, in Bergamasca a lavorar. El mesté de la filanda l’è el mesté degli assassini; poverette quelle figlie che son dentro a lavorar. Siam trattati come cani, come cani alla catena; non è questa la maniera o di farci lavorar. Tucc me disen che sun nera, e l’è el fumm de la caldera el mio amor me lo diceva di non far quel brutt mesté. Tùcc me disen che sun gialda, l’è ol filur de la filanda, quando poi sarò in campagna miei color ritornerà. | LA FILANDA È finita la filanda È finito il mio lavoro Se il padron mi manda via Io non voglio star più qui Il mestiere alla filanda È un mestiere da assassin Poverette tutte noi Che siam dentro a lavorar Siam trattate come cani Come cani alla catena Non è questa la maniera Di costringerci al lavoro Sono nera, sono gialla Per il fumo di caldaia Il mio amore me lo diceva Di non fare quel mestier Quel mestiere io lo lascio Il padron mi manda via Col mio amore andrò in campagna E il color mi tornerà Voglio avere tanti figli Da tirare su bei sani Ma nessuno alla filanda Dovrà andare a lavorar Ma nessuno alla filanda Dovrà andare a lavorar Ma nessuno alla filanda Dovrà andare a lavorar |
(1) “Cal” e “poc” (o pocch) erano prove di quantità sul filato prodotto, in particolare il cal si verificava quando la quantità di scarto superava i limiti consentiti; il poc invece quando la filandera, pur rispettando la proporzione fra filato e scarto, aveva prodotto poco filato.
(2) Il “pruvìn” era una verifica sulla qualità del filato. Dopo un certo numero di esiti positivi, la filandera poteva guadagnare la mansione di Maestra o Mistra, con un incremento significativo della paga.