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There Are Too Many Saviours On My Cross

Richard Harris
Lingua: Inglese


Richard Harris

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(Phil Coulter)


[1972]
Written by Richard Harris
Music by Jimmy Webb
Scritta da Richard Harris
Musica di Jimmy Webb
Percussion by Hal Blaine
Album: Slides [1972], then: My Boy/Slides [2005, remastered]

Richard Harris.
Richard Harris.
Jimmy Webb.
Jimmy Webb.



harrisslides

Richard Harris, scomparso nel 2002, è stato uno dei più grandi attori cinematografici irlandesi: lo ricordiamo, tra i tanti film che ha interpretato nelle più svariate parti, nei Cannoni di Navarone, in Io sono un campione, nell'Ammutinamento del Bounty e in Sierra Charriba, il “capolavoro perduto” (a causa dei massicci tagli effettuati) di Sam Peckinpah. Sul finire della vita è apparso anche nei primi due film della “saga” di Harry Potter, che rimpianse perché temeva di essere ricordato solo per quei due bloody films (parole testuali sue). Meno note, ma non meno importanti, sono state due sue carriere collaterali; la prima, interrotta quando si ammalò di tubercolosi, è stata come giocatore di rugby alle soglie della notorietà internazionale; la seconda è stata come folksinger e interprete. Nel 1972, ancora nel pieno della collaborazione con Jimmy Webb (autore anche di The Yard Went On Forever, contenente l'omonima canzone) pubblicò l'album Slides, contenente questa drammatica There Are Too Many Saviours On My Cross, l'unica il cui testo è dovuto a Harris stesso. Harris era irlandese di Limerick, e come tale non poteva non essere coinvolto nelle vicende dell'Irlanda del Nord; dal 1975 al 1983 espresse appoggio alla causa dei Provisionals dell'IRA, ma anteriormente era stato fortemente critico nei confronti di ogni tipo di violenza settaria (e tornò ad esserlo nel dopo il 1983); alla sua precedente decisione, come appare chiaro anche da questo testo dove è espressamente nominata, non furono estranei gli eventi della Bloody Sunday. Il testo, decisamente raro, lo abbiamo trovato su questa pagina nella quale, però, si riporta una diversa inserzione in album (da "Slides" del 1971) con la seguente, interessante nota: "This was written with regards to the fighting in Northern Ireland which was particularly bloody around that time. I think its application is much more universal." Il brano comporta parti cantate e recitate, il che ne fa una vera e propria performance teatrale, o, se si vuole, un potente apologo, dallo spirito e dalla forza tutta teatrale, contro le lotte fratricide, contro le divisioni dei popoli, contro le guerre combattute da tutte le parti "in nome di Dio", anche se, nel contempo, legato a doppio filo alla guerra civile nordirlandese; ma è proprio dei capolavori riuscire ad essere universali pur mantenendosi nel solco di un dato avvenimento. Un canto di indipendenza e di libertà dove è Gesù stesso che parla; un Gesù per nulla misericordioso, ma incollerito, indignato, tuonante contro chiunque lo usi per i suoi sporchi fini di morte; un Gesù che riesce a pronunciare questi indimenticabili versi, applicabili ad ogni guerra e ad ogni dio:

Io, nella Mia povertà, solo e senza che nessuno abbia fede in Me,
vi grido: vergognatevi! Vergogna a voi, e vergogna ancora,
per avermi trasformato in proiettile e per avermi sparato nel cuore della gente.

Un brano di grande poesia che ci fa scoprire un autore forse da molti inatteso. [CCG/AWS Staff]
There are too many saviours on my cross
lending their blood to flood out my ballot-box
with needs of their own.

Who put you there?
Who told you that that was your place?

You carry me secretly naked in your hearts,
and clothe me publicly in armour, saying
"God is on our side,"
Yet I openly cry "Who is on My side? Who, tell Me who?
You who buried your sons and crippled your fathers
whilst you buried My Father in crippling His Son."

The antiquated Saxon sword, rusty in its scabbard of time, now rises.
You gave it cause in My name,
bringing shame to the thorned head that once bled for your salvation.
I hear your cries in the far-off byways, and your
mouth pointing north and south,
and my Calvary looms again, desperate in rebirth.
Your earth is partitioned but in contrition
it is the partition in your hearts that you must abolish.

You nightly watchers of Gethsemane,
who sat through my nightly trial delivering me from evil,
now, deserted, I watch you share your silver.
Your purse, rich in hate, bleeds my veins of love,
shattering my bone in the dust of the Bogside
and the Shankill Road.

There is no issue stronger than the tissue of love,
no need as holy as the palm outstretched in the
run of generosity,
no monstrosity greater than the anger you inflict.

Who gave you the right to increase your fold while
decreasing the pastures of My flock?
Who gave you the right? Who gave it to you, who?
and in whose name do you fight?

I am not in heaven,
I am here, hear Me.
I am with you, see Me,
I am in you, feel Me,
I am of you, be Me,
I am for you, need Me.
I am all mankind, only through kindness will you reach Me.

What masked and bannered men can rock the ark
and navigate a course to their own anointed kingdom come?
Who sailed their captain to waters that they troubled
in My font, sinking in the ignorant seas of prejudice?

There is no virgin willing to conceive in the heat of any Bloody Sunday.
You children, lying in cries on Derry streets,
pushing your innocence into the full-flushed face of Christian guns,
battling the blame on each other,
Do not grow tongues in your dying dumb wounds speaking My name.
I am not your prize in your death,
you have exorcised Me in your game of politics.

Go home to your knees, and worship Me in any cloth,
for I was never tailor-made.
And who told you I was? Who gave you the right to think it?
Take your beads in your crippled hands.
Can you count My decades?
Take My love in your crippled hearts.
Can you count the loss?

I am not orange, I am not green,
I am a half-ripe fruit, needing both colors to grow into ripeness,
and shame on you to have withered my orchard!
I, in my poverty, alone and without trust,
cry shame on you and shame on you again and again
for converting Me into a bullet and shooting Me into men's hearts.

The ageless legend of My trial grows old, and the youth of your pulse,
staggering shamelessly from barricade to grave,
filing in the book of history My needless death one April,

Let Me in My betrayal lie low in My grave,
and you in your bitterness lie low in yours,
for our measurements grow strangely,
dissimilar.

Our Father, who art in Heaven, sullied be Thy Name.

inviata da Riccardo Venturi - 20/10/2008 - 10:36



Lingua: Italiano

Versione italiana di Riccardo Venturi
20/21 ottobre 2008
Si vedano le note alla traduzione

Un testo drammatico, dall'andamento incalzante, e redatto in uno stile altamente poetico e reminiscente in diversi punti del testo biblico. Un impegno gravoso per il traduttore, che è dovuto necessariamente ricorrere a delle estese note per chiarirlo in modo accettabile. Idealmente, una traduzione che, pur nella natura estremamente diversa, si rende “sorella”, quanto a difficoltà e motivazioni, a quella di Supper's Ready, con la speranza di offrire al pubblico un testo veramente da conoscere e mai tradotto prima in lingua italiana.
TROPPI SALVATORI SULLA MIA CROCE

Ci sono troppi salvatori sulla mia croce
che offrono il loro sangue per gli affari loro,
tanto da svuotarmi l'urna elettorale. [1]

Ma chi vi ci ha messi, qui?
Chi vi ha detto che questo era il vostro posto?

Segretamente mi portate nudo nei vostri cuori,
rivestendomi in pubblico d'un armatura, e dicendo
“Dio è dalla nostra parte”.
Ma io grido apertamente: “Chi è dalla mia parte? Chi, ditemi, chi?
Voi che avete seppellito i vostri figli e massacrato i vostri padri
mentre seppellivate mio Padre massacrando suo Figlio.”

L'antiquata spada Sassone, arrugginita nel fodero del tempo, ora si erge.
Lo avete fatto in Mio nome,
adducendo vergogna alla testa coronata di spine
che un tempo sanguinò per la vostra salvezza.
Sento le vostre grida in lontane vie traverse
e la vostra bocca che mira a nord e a sud,
e il mio Calvario appare ancora in lontananza, senza speranza di rinascita.
La vostra terra è divisa, ma è la divisione
che avete nei vostri cuori che dovete, contriti, abolire.

Voi guardiani notturni del Gethsemani,
che al mio processo, di notte, siete stati là seduti a liberarmi dal male,
ora, abbandonato, vi guardo spartirvi il denaro [2].
La vostra borsa, ricca d'odio, dissangua le mie vene d'amore,
spargendo le mie ossa nella polvere del Bogside [3]
e per Shankill Road. [4]

Non esiste questione più importante del tessuto dell'amore,
nessun bisogno più sacro della mano tesa
nell'impulso di generosità,
nessuna mostruosità più grande della rabbia che infliggete.

Chi vi ha dato il diritto di accrescere il vostro ovile
diminuendo i pascoli del Mio gregge?
Chi ve ne ha dato il diritto? Chi ve lo ha dato, chi?
E in nome di chi combattete?

Non sono nei cieli,
io sono qui. Ascoltatemi.
Sono con voi, guardatemi,
sono in voi, sentitemi,
sono vostro, voi siate Me,
sono per voi, abbiate bisogno di Me.
Sono tutta l'umanità, solo con la gentilezza Mi raggiungerete.

Quali uomini mascherati e recanti stendardi possono dondolar l'arca [5]
e navigare un fiume verso la loro terra promessa? [6]
Chi ha portato il loro stesso capitano in acque che essi hanno agitato [7],
alla Mia fonte, affondando nei mari d'ignoranza del pregiudizio?

Non c'è nessuna vergine disposta a concepire nel fuoco d'una Domenica di Sangue,
e voi, bambini, che giacete in lacrime per le strade di Derry,
spingendo la vostra innocenza fin nella bocca sovreccitata dei cannoni Cristiani,
facendo a gara a chi più disprezza l'altro,
non vi cresca la lingua nelle ferite mortali al ventre, pronunciando il Mio nome.
Non sono il premio per la vostra morte,
Mi avete esorcizzato giocando alla politica.

Andate a casa in ginocchio, e adoratemi in ogni straccio,
perché nessun sarto mi ha mai fatto su misura.
E chi vi ha detto che lo fossi? Chi vi ha dato il diritto di pensarlo?
Prendete il rosario nelle vostre mani storpie.
Vi rendete conto dei miei anni?
Prendete il Mio amore nei vostri cuori storpi.
Vi rendete conto che mi avete perso?

Non sono Arancione, non sono Verde, [8]
sono un frutto ancora acerbo, ho bisogno di entrambi i colori per maturare,
vergognatevi, voi che avete disseccato il mio orto!
Io, nella Mia povertà, solo e senza che nessuno abbia fede in Me,
vi grido: vergognatevi! Vergogna a voi, e vergogna ancora,
per avermi trasformato in proiettile e per avermi sparato nel cuore della gente.

La leggenda senza età della mia pena diventa vecchia,
con la giovinezza del vostro polso che batte
vacillando invereconda dalla barricata alla tomba
e archiviando nel libro della storia la Mia inutile morte in un aprile.
Lasciatemi giacere nella tomba col Mio tradimento,
e voi, con la vostra amarezza, giacete nella vostra
ché le nostre misure stanno diventando stranamente diverse.

Padre nostro, che sei nei cieli, sia sconciato il Tuo nome!
NOTE alla traduzione

[1] In questi primi tre versi, ancora non si delinea bene che è Gesù Cristo colui che parla. L'autore e Gesù sembrano essere ancora, volutamente, “confusi”, quasi che il crocifisso rigurgiti di troppi salvatori senza alcun titolo, e con una recisa dichiarazione di non voto: più inutile sangue viene versato, e meno si è disposti a sostenere politicamente chi lo fa versare. Il titolo stesso (e il primo verso) riprende il proverbio Too many cooks spoil the kitchen “Troppi cuochi rovinano la cucina”; qui si potrebbe dire: “Troppi Salvatori conducono tutt'altro che alla salvezza, ma alla rovina”...

[2] Propriamente silver è “argento”, ma nell'inglese sostenuto e arcaico è semplicemente “denaro” (tale significato è palese nel francese argent, sia “argento” che “denaro”).

[3] Il Bogside è il quartiere popolare di Derry (il nome Londonderry fu imposto alla città dai protestanti unionisti, che vollero così riaffermare l'appartenenza al Regno Unito della città nordirlandese) dove si svolsero tutte le più sanguinose lotte a partire dalla Bloody Sunday del 30 gennaio 1972. Si trattava in origine di una zona paludosa (Bogside = “parte, quartiere del pantano”). Ovviamente qui è simbolo dell'Ulster cattolica, e delle stragi e delle occupazioni che vi sono state commesse (come l' “Operazione Motorman”)

Il Bogside, a (London)Derry.
Il Bogside, a (London)Derry.


[4] Viceversa, Shankill Road è il quartiere operaio più fortemente protestante di Belfast, roccaforte degli Unionisti. Tra i numerosi attentati che vi furono commessi, si ricorda quello del 23 ottobre 1993, quando una bomba, sistemata nella pescheria Frizzells, provocò nove morti (tra i quali uno degli attentatori). Ovviamente simbolo dell'Ulster protestante, e delle stragi che vi sono state commesse; ma anche delle più feroci bande paramilitari unioniste, antagoniste dell'IRA, come la banda di Gusty Spence e gli Shankill Butchers di Lenny Murphy. Il quartiere, segnato dalla lunga Shankill Road dalla quale prende nome (il nome “Shankill” deriva dalla denominazione gaelica della strada, Bóthar na Seanchille “via della vecchia chiesa”), è attiguo a quello cattolico di Falls Road, dal quale è tuttora diviso da una terra di nessuno (o “linea di pace”, come la si chiama oggi). Passare anche inavvertitamente da un quartiere all'altro, per un cattolico o un protestante, significava automaticamente porsi in pericolo di vita.

Shankill Road, Belfast.
Shankill Road, Belfast.


[5] Il senso è: “Come possono degli uomini in armi pretendere di portare l'Arca dell'Alleanza (che, essendo portata a spalla, oscillava)?

[6] La traduzione proposta, “terra promessa”, è una necessaria semplificazione rispetto all'espressione biblica utilizzata da Harris nel testo originale, their own anointed kingdom come, vale a dire, alla lettera: “il proprio regno unto (=messianico) venuto”. Anointed è ovviamente la resa authorized di mashiah, “l'Unto, il Messia”.

[7] In questo particolare contesto, l'uso della forma verbale they have troubled non può che riportare alla “denominazione ufficiale” della guerra civile nordirlandese: con un tipico understatement (qui tragicamente umoristico), viene chiamata The Troubles “le agitazioni, i tumulti”.

[8] Il riferimento è ovviamente ai colori di battaglia delle due fazioni in lotta: i protestanti unionisti “Oranges” (orangisti) e i “Verdi” cattolici nazionalisti (il verde è il colore storico dell'Irlanda).

21/10/2008 - 01:26




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