)Cosa vuol dire essere stato partigiano?
Può dirlo solo chi in montagna ci ha salito.
Cosa vuol dire aver vissuto una stagione
Di ferro e fuoco e di sangue e di passione
Non sono stati giorni facili e belli
Anche se dopo noi li abbiamo ricordati
Con il rispetto e quella grande ammirazione
Che si ha per chi ha riscattato una nazione
Quello che è stato e quello che è successo
Ormai si sa in tanti lo hanno pure scritto
C'era il fascismo e c'era un dittatore
Che regalavano la morte del terrore
C'era il fascismo e c'erano i tedeschi
Che torturavano e ammazzavano ridendo
La gente allora vide atrocità mai viste
Ma alcuni dissero la basta, si resiste
E si imbracciò il fucile e si salì in montagna
Due panni in tasca e vent'anni sulle spalle
Non è che fu una passeggiata od un bel sogno
Ma si sentiva che di andar c'era il bisogno
E si sapeva era una scelta assai rischiosa
Se ti prendevano quelli in camicia nera
Prima di ucciderti affondavano i pugnali
Dentro ai tuoi occhi le tue mani e i genitali
Ma nonostante tutto si restò nel giusto
La vendetta non fu all'ordine del giorno
Si combatteva col coraggio e la lealtà
Di chi combatte per giustizia e libertà
E se tra noi ci fu chi vinto dal furore
Di vedere torturati i padri e i figli
Fece dei boia una sommaria esecuzione
Non fu rara ora ma solo un'eccezione
Può non piacere ma così stanno le cose
Può non piacere ma è così che sono andate
Coi fascisti per pecunia o fanatismo
Coi partigiani per ragione ed altruismo
Può dirlo solo chi in montagna ci ha salito.
Cosa vuol dire aver vissuto una stagione
Di ferro e fuoco e di sangue e di passione
Non sono stati giorni facili e belli
Anche se dopo noi li abbiamo ricordati
Con il rispetto e quella grande ammirazione
Che si ha per chi ha riscattato una nazione
Quello che è stato e quello che è successo
Ormai si sa in tanti lo hanno pure scritto
C'era il fascismo e c'era un dittatore
Che regalavano la morte del terrore
C'era il fascismo e c'erano i tedeschi
Che torturavano e ammazzavano ridendo
La gente allora vide atrocità mai viste
Ma alcuni dissero la basta, si resiste
E si imbracciò il fucile e si salì in montagna
Due panni in tasca e vent'anni sulle spalle
Non è che fu una passeggiata od un bel sogno
Ma si sentiva che di andar c'era il bisogno
E si sapeva era una scelta assai rischiosa
Se ti prendevano quelli in camicia nera
Prima di ucciderti affondavano i pugnali
Dentro ai tuoi occhi le tue mani e i genitali
Ma nonostante tutto si restò nel giusto
La vendetta non fu all'ordine del giorno
Si combatteva col coraggio e la lealtà
Di chi combatte per giustizia e libertà
E se tra noi ci fu chi vinto dal furore
Di vedere torturati i padri e i figli
Fece dei boia una sommaria esecuzione
Non fu rara ora ma solo un'eccezione
Può non piacere ma così stanno le cose
Può non piacere ma è così che sono andate
Coi fascisti per pecunia o fanatismo
Coi partigiani per ragione ed altruismo
inviata da Dq82 - 6/12/2025 - 20:11
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testo di Doriano Pela e musica di Francesco Coltorti
dedicata alla memoria di un partigiano che abbiamo avuto il piacere di conoscere: Aurelio Ricciardelli
Francesco Coltorti