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Մախմուր Աղջիկ

Silva Kaputikian
Lingua: Armeno


Silva Kaputikian

Lista delle versioni e commenti


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Makhmur Aghjik
[1960]

բանաստեղծություն / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Silva Kaputikian [Սիլվա Կապուտիկյան]

Երաժշտություն / Musica / Music / Musique / Sävel :
Khachatur Avetisyan [Խաչատուր Ավետիսյան]

Կատարող / Interprete / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
1.Arpi Alto [Արփի Ալտո]

2. Varduhi Khachatryan[ Վարդուհի Խաչատրյան]

3. Ani Kharatyan [Անի Խառատյան]

Armenia, Erevan, Archivio Riccardo Gullotta
Armenia, Erevan, Archivio Riccardo Gullotta


I versi che seguono sono della poetessa armena contemporanea Tatev Chakhian . La traduzione in inglese è di Lucille Janinyan.

RETROSPETTIVA

Un tempo vivevamo lentamente
in tempo di pace.
Ciò che era perduto alla fine fu ritrovato
la vita era un posto sicuro in cui vivere,
e anche svanire volontariamente.
Dio veniva ricordato nelle occasioni importanti,
nella sfortuna, lo invocavamo
per tenerci presenti... e Dio lo ha fatto!

La nostra vita -
un'ora guadagnata in un tempo regolato
questo fu il rinvio della guerra...
Il lusso della pigrizia mattutina,
il rito sereno della preparazione del caffè,
i nostri amori lasciati per essere amati,
i nostri libri non terminati,
gli stessi giocattoli sull'albero di Natale ripetutamente
i nostri padri che invecchiano nelle foto,
i nostri litigi ridicoli,
le nostre rovine superficiali;
ogni giorno come fosse un giorno del giudizio!

Un tempo morivamo lentamente
in tempi di pace
mantenendo il giusto ordine;
dagli anziani ai giovani,
con tutta la vita per lamentarsi
il graduale declinoo dei nostri cuori
in ospedali ben attrezzati
progettati per una vita dignitosa
[traduzione dall’inglese: Riccardo Gullotta]

RETROSPECTIVE

We used to live slowly
in times of peace.
Lost was found eventually,
life was a safe place to live in,
moreover, to fade away willingly.
God was recalled on good occasions,
in misfortune, we called him
to bear us in mind… and God did!

Our life –
a gained hour in an adjusted time
was the postponement of the war…
The luxury of morning laziness,
the serene ritual of coffee-making,
our loves left to be loved,
our books unfinished,
the same toys on the Christmas tree over and over,
our fathers ageing in the photos,
our ridiculous quarrels,
our superficial ruins;
every day a doomsday!

We used to die slowly
in times of peace
keeping the right order;
from the aged to the young,
having a life-long time to moan
the gradual slowdown of our hearts
in well-equipped hospitals
designed for a dignified life

ՀԵՏԱՀԱՅԱՑ

Դանդաղ էինք ապրում,
որովհետև խաղաղություն էր։
Կորածը վաղ թե ուշ գտնվում էր,
և այնքան ապահով տարածք էր կյանքը,
որ տնից դուրս էինք գալիս ու կորչում ինքնակամ։
Աստծու մասին հիշում էինք լավ առիթներով,
վատ առիթներով՝ հիշեցնում մեր մասին
․․․ ու Աստված հիշում էր:

Մեր կյանքը՝
ժամացույցի սլաքները հետ տալիս շահած ժամ,
պատերազմի հետաձգումն էր -
անկողնում ծուլորեն պտտվելու ճոխությունը,
կրակին հանդարտ բարձրացող սուրճը,
ամեն տարի կախվող նույն խաղալիքը տոնածառին,
լուսանկարներում ծերացող մեր հայրերը,
մեր հետաձգվող սերերը,
կիսատ թողած գրքերը,
մեր մանրախնդիր վեճերը,
որ աշխարհի վերջն էին թվում,
մեր փլատակները կենցաղային...

Քանի որ խաղաղություն էր,
մենք մեռնում էինք դանդաղ, հերթով, կարգով՝
մեծից փոքր,
սրտի զարկերի աստիճանական խլությամբ,
լավ կահավորված հիվանդասենյաներում՝
հարմարեցված արժանապատիվ ապրելու համար։


Una ragazza di nome Armenia

E’ ragionevole pensare che quando compose i versi di questa canzone Silva Kaputikian si rivolgesse alla sua terra martoriata come ad una ragazza triste ma dolce e, nonostante tutto, capace di sognare. L’autrice visse in un’epoca in cui il genocidio armeno pesava drammaticamente, tutta la sua opera ne è rimasta permeata. Oggi più che mai gli Armeni avranno bisogno di non seppellire quel poco che è rimasto delle loro speranze.
L’ Armenia, isolata, sta affrontando ora difficoltà estreme: ancora profughi dal Nagorno Karabakh sotto gli occhi dell’Occidente e della Russia. Sono 85mila, in continuo aumento i disgraziati e i disperati che subiscono le scelte sbagliate dell’Unione Sovietica del secolo scorso, subiscono le politiche fallimentari successive, subiscono ritorsioni e violenze per le atrocità commesse da entrambi i lati. Comunità Europea e Russia per motivi diversi ma con lo stesso obiettivo hanno lasciato campo libero all’Azerbaigian. Non si può non rilevare che in questa circostanza i circoli mediatici europei e statunitensi non trovano nulla da ridire su Putin e sulla politica russa.
Tutta l’Armenia continua a pagare: paga per la sua posizione geografica, paga per il rimescolamento di alleanze a causa della guerra russo-ucraina, paga per la sua storia, pioggia sul bagnato, paga perché povera di risorse interessanti, di gas e di petrolio.

Silenzio: l’Occidente in questa circostanza non dà fiato alle trombe, nessuna campagna sull’aggressione e sull’aggressore che é un fornitore strategico di idrocarburi da mantenere saldamente come alleato funzionale ai propri interessi. Ancora una volta assistiamo impotenti al doppio standard. Ancora una volta l’opinione internazionale non è indotta a porsi domande, tra le quali come dare un nome e un cognome ai pupari che ora tirano i fili, ora li lasciano tirare, a salvaguardia. A salvaguardia dei valori , della democrazia e della prosperità economica (PIL) affidata alla produzione dei beni materiali di difesa marchiati “mors tua vita mea”.

Le interpretazioni della canzone

La prima è quella della cantante armena contemporanea Arpi Alto. Il videoclip è interessante anche per l’esecuzione coreografica di Susana Najaryan che conferisce intensità alla poesia e alla melodia.
La seconda è interessante come documento storico. Fu eseguita negli anni ’60 , l’interprete fu una celebre soprano. Abbiamo dato il link alle scarne informazioni in rete, che offre invece molte notizie su una soprano omonima contemporanea.
L’interprete della terza esecuzione trasmessa dalla TV armena è della cantante Ani Kharatyan.
[Riccardo Gullotta]
Մախմուր աղջիկ,[1]
Քիչ տխուր աղջիկ,
Աչքերդ հազարախոս,
Շուրթդ լուռ աղջիկ:

Երնեկ նրան,
Ով որ կանգնի քո դռան,
Ջուրդ խմի կաթնաղբյուր, աղջիկ:
Ով որ կանգնի քո դռան,
Ջուրդ խմի կաթնաղբյուր, աղջիկ:

Նազով աղջիկ,
Թուխ մազով աղջիկ,
Ծաղիկ ես չթառամես,
Մուրազով աղջիկ:

Մնա քնքուշ,
Բուրիր բույրով քո անուշ,
Աշխարհ լցրու երազով, աղջիկ:
Բուրիր բույրով քո անուշ,
Աշխարհ լցրու երազով, աղջիկ:
[1] Transcription / Trascrizione

Maxmowr aġǰik,
K̕ič txowr aġǰik,
Ačk̕erd hazaraxos,
Šowrt̕d lowṙ aġǰik:

Ernek nran,
Ov or kangni k̕o dṙan,
J̌owrd xmi kat̕naġbyowr, aġǰik:
Ov or kangni k̕o dṙan,
J̌owrd xmi kat̕naġbyowr, aġǰik:

Nazov aġǰik,
T̕owx mazov aġǰik,
Çaġik es čt̕aṙames,
Mowrazov aġǰik:

Mna k̕nk̕owš,
Bowrir bowyrov k̕o anowš,
Ašxarh lc̕row erazov, aġǰik:
Bowrir bowyrov k̕o anowš,
Ašxarh lc̕row erazov, aġǰik:

inviata da Riccardo Gullotta - 30/9/2023 - 22:42




Lingua: Inglese

English translation / Անգլերեն թարգմանություն / Traduzione inglese / Traduction anglaise / Englanninkielinen käännös:
youtube
SOFT GIRL

Soft girl
A little sad girl
thousand words eyes
Silent lips girl!

Bless her,
Whoever stands at your doorstep
Let them drink your water, milk source girl.
Whoever stands at your doorstep
Let them drink your water, milk source girl.

Graceful girl
Dark haired girl
You are a flower.
May you not wilt
Full of hopes girl,

Stay soft
with your sweet scent
Fill the world with dreams, girl.
with your sweet scent
Fill the world with dreams, girl.

Graceful girl
Dark haired girl ….

inviata da Riccardo Gullotta - 30/9/2023 - 22:44




Lingua: Italiano

Traduzione italiana / Իտալերեն թարգմանություն / Italian translation / Traduction italienne / Italiankielinen käännös:
Riccardo Gullotta
RAGAZZA DOLCE

Ragazza dolce
Ragazza un po' triste
occhi dalle mille parole
Ragazza dalle labbra taciturne!

Benedicila,
Chiunque si affacci alla tua porta
che beva della tua acqua, ragazza fonte di latte.[1]
Chiunque si affacci alla tua porta
che beva della tua acqua, ragazza fonte di latte

Ragazza piena di grazia
Ragazza dai capelli scuri
Sei un fiore.
Possa tu non appassire
Piena di speranze ragazza,

Rimani tenera
Con il tuo dolce profumo
Riempi il mondo di sogni, ragazza.
Con il tuo dolce profumo
Riempi il mondo di sogni, ragazza.

Ragazza piena di grazia
Ragazza dai capelli scuri ….
[1] È una metafora diffusa nella cultura mediorientale da secoli. Tra i testi più antichi citiamo l’ Esodo, il Levitico e il Deuteronomio dove si parla di una terra in cui “scorrono latte e miele”. Si ritrova nelle poesie di Rumi , sufi del XIII sec. Porta con sé l’idea di vita, di ricchezza, di fertilità.
Anche in Occidente l’immagine ha avuto una notevole diffusione. SI trova infatti con un significato diverso, in senso spirituale, nella Patristica medievale, S.Agostino, Tertulliano, Pseudo-Bonaventura, Etelredo di Rievaulx , Nigel de Longchamps , Jacopo da Varazze, Bernardo di Chiaravalle, Guglielmo di Saint Thierry e molti altri che avrebbero dato materia fertile al compianto Umberto Eco.

inviata da Riccardo Gullotta - 30/9/2023 - 22:55




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