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Greenwashing da Sanremo a Mantova

Paolo Rizzi
Lingua: Italiano


Paolo Rizzi

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Dopo il festival di Sanremo scrissi questa filastrocca per ironizzare sull'operazione di Greenwashing attuata dagli sponsor del festival capitanati da ENI. Al successivo festival della letteraura di Mantova ,evento che amo molto, il 10 settembre è successo un episodio sgradevole che ha coinvolto Sofia Pasotto una militante di Friday for future. Ferdinado Cotugno, giovane e bravo giornalista de Il domani, autore del libro Primavera ambientale ne ha fatto un articolo che vi allego.

La canzone ha trovato il suo epilogo. Buon ascolto

Attivisti schedati a Mantova. Se Eni sponsorizza l’evento non si può protestare

A Sofia Pasotto, attivista dei Fridays for future, è stato impedito di mostrare i cartelli di protesta
A Sofia Pasotto, attivista dei Fridays for future, è stato impedito di mostrare i cartelli di protesta


SANREMO: Tanti annunci, ma pochissimi fatti quindi. Come già denunciato da Fridays for Future e Greenpeace Italia con campagne social e azioni di protesta pacifica che hanno contribuito ad accendere i riflettori, anche durante il Festival dello scorso anno, su questo fenomeno sempre più dilagante chiamato greenwashing. Talmente pervasivo, ormai, da spingere di recente l’Istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale (Ispra) a creare una task force contro questa forma di “ambientalismo di facciata. A far scendere in campo la Commissione Europea, con la preparazione di un provvedimento ad hoc. E qualche mese fa, durante la Cop27, a indurre le Nazioni Unite a presentare un rapporto con dieci raccomandazioni rivolte a investitori, aziende e amministrazioni di città e regioni per evitare il greenwashing. Secondo gli esperti Onu, nessuna azienda e nessun governo può dirsi sostenibile se continua a investire nello sfruttamento dei combustibili fossili, a contribuire alla deforestazione o a perseverare in altre attività distruttive per l’ambiente. È anche grazie agli extraprofitti da record derivanti da gas e petrolio, in grandissima crescita da mesi, che Eni può sponsorizzare eventi come il Festival di Sanremo: sponsorizzazioni che servono solo a ripulirsi l’immagine e a sviare l’attenzione dalle gravi responsabilità dell’azienda nella crisi climatica. È ora di liberare il mondo della musica, della cultura, dello sport, dell’informazione e dell’istruzione dalla propaganda tossica dell’industria fossile, così come già da tempo abbiamo fatto con le pubblicità e le sponsorizzazioni dell’industria del tabacco. Perché Sanremo è Sanremo. Ma anche il greenwashing è greenwashing.

MANTOVA : Scrive il giornalista Fernando Cotugno : Al Festivaletteratura un esponente di Fridays for Future è stata fermata e identificata. Voleva mostrare due cartelli durante un incontro organizzato dalla società petrolifera . Intanto però l’azienda rimane il primo finanziatore e ottiene in cambio il palco principale (quello dei premi Nobel) tutto per sé per un evento, durante il quale domenica è stato impedito dalla polizia a un’attivista di Fridays for Future, Sofia Pasotto, di mostrare due cartelli. La ragazza era da sola, era anche ospite e speaker del festival. Sui cartelli c’era scritto «Ma non sentite il caldo» e «People over profit», non esattamente l'immagine della sovversione, eppure è stata bloccata e identificata dalla Digos, circondata da sei poliziotti, cartelli requisiti.
Io ero presente. Non esattamente rassicurato dall’immagine di sei poliziotti intorno a una ragazza mi sono avvicinato. Risultato: identificato anche io, senza un motivo apparente che non fosse la mia vicinanza ai cartelli rivoluzionari. L’identificazione è stata brusca e non esattamente piacevole, corredata da una frase sessista nei confronti di Pasotto, la cosa si è risolta in poco tempo, quello di permettere all’evento di finire, e ognuno per la sua strada. Pasotto ha raccontato la storia sui suoi canali social e due giorni dopo la deputata di Alleanza verdi sinistra, Eleonora Evi, ha annunciato un’interrogazione parlamentare al ministro dell’interno Matteo Piantedosi, dicendosi «incredula di fronte alla vicenda che ha coinvolto la giovane attivista di Fridays For Future, fermata, identificata e trattenuta dalla questura di Mantova per aver portato con sé dei cartelli critici nei confronti di Eni, sponsor dell’evento, e del greenwashing che sistematicamente mette in atto».


Vi allego il link una intervista fatta dalla stessa Sofia Pasotto per presentare il suo libro a Mantova

C'è Plenitude a Sanremo al festival della bugia
Tanti gli sponsor in gara chi sceglie è la giuria

C'è ancora Costa Crociere e la new entry Suzuki
La Rai ha scaldato i motori e fa il pieno di contributi

50 Milioni di euro un record di pubblicità
Assicurazioni Generali e perfino Poltrone e sofà

Cristina di Vera lab la star di estetica cinica
Compete con Chiara Ferragni per l'influencer più mitica

Ci sta perfino un green carpet fatto con dell'erba vera
I ragazzi di Friday for future non perderanno una sera

Tutti davanti allo schermo ci sarà un record di ascolti
Tra lo sberleffo e lo scherno per divertire i più stolti

Gli spettatori daranno il premio della falsità
E chi rispetta l'ambiente al festival trionferà

Greenpeace ha già assegnato il premio alla carriera
Il prestigioso green washing ad ENI la meno sincera

Alcuni mesi più tardi a Mantova letteratura
Gli artisti sul palco di ENI cantano e fanno cultura

Una ragazza ha un cartello c’è scritto che il clima è un po' caldo
Gli uomini della questura le dicon che è meglio non dirlo

Una ragazza ha un cartello c’è scritto che il clima è un po' caldo
Gli uomini della questura le dicon che è meglio non dirlo

inviata da Paolo Rizzi - 18/9/2023 - 15:45


Plenitude a Sanremo un successo garantito. Potrei aggiungere una strofa alla mia canzonetta
ciao bip bip wilcoyote bip bip. A qualcuna ex vicepresidente consiglio Rai piace di più il bau bau!

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Spottone Eni

P.r. - 13/2/2025 - 11:43


Sanremo 2025 è stato un festival politico, sono scomparsi i migranti di seconda generazione e ogni argomento scomodo. Bell'articolo di analisi dello scrittore Walter Siti

P.r. - 17/2/2025 - 09:24


Walter Siti non solo nella musica ma anche in letteratura c'è un buonismo che avanza

P.r. - 17/2/2025 - 09:39


Rolling Stone non vede tutto nero ma chiude l'analisi con le parole.... Un bel po' più di audacia per fare uscire la musica dallo stallo.

P.r - 17/2/2025 - 09:59


La destra entusiasta di Sanremo. Eco cosa scrive A. Gnocchi su Il Giornale ..... la chiudo qui viva antiwarsongs

L'agenda politicamente corretta non deve essere poi così interessante.
Nessuno ne ha sentito la mancanza. E nessuno ha rimpianto le scaramucce da talk show o i monologhi più o meno propagandistici dedicati alle cause giuste. Agli italiani interessano invece le canzoni, anche brutte, e la mamma, sempre bella. Quest'ultima, anche nella variante nonna, è la grande protagonista del Sanremo più nazionalpopolare di sempre, dal brano di Simone Cristicchi ai ricordi con lacrime di Carlo Conti in conferenza stampa. Ha vinto ciò che unisce e perso ciò che divide. Non è un giudizio di valore, l'Italia mammona può anche non piacere, ma è un dato di fatto di cui tenere conto. La vittoria della normalità è stata avvertita dal mondo dei commentatori di sinistra come una sventura anzi: un torto. Pensavano forse che l'opposizione ripartisse da Sanremo, e invece... Addirittura Cristicchi, reo di aver scritto un bellissimo testo sulla madre colpita dalla malattia, è diventato il simbolo dell'Italia tutta Dio, patria e famiglia, tanto invisa a chi la vorrebbe progressista e arcobaleno.

p.r - 17/2/2025 - 10:24




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