Lingua   

Musicista ad Auschwitz

Mario Mantovani
Lingua: Italiano


Mario Mantovani


Scendevo dal treno
tenendo ben strette nelle mani
due cose che ormai giustificavano il mio domani
a sinistra la mia dolce Nora
con un figlio da sgravare
piegata e rinsecchita da quel viaggio allucinante
da tutto quel morire
e nella destra quasi fosse un figlio di legno
tenevo il mio violino
al quale mi appoggiavo di nascosto di Nora
mentre gli ebrei mi cadevano vicino
un grido e un colpo
e Nora me la portarono lontano
un grido e un colpo
e mi strapparono il violino dalla mano
E adesso Nora, come dice una canzone famosa
è andata su per il camino
e un ufficiale tedesco è venuto a sapere che io
so suonare il violino
mi fa restare qui davanti
e la primavera sta per arrivare
e come se niente fosse
tra i fili spinati e le bocche aperte
mi fanno suonare
io suono di Mozart il concerto in Do maggiore
che tanto piaceva a Nora dopo l'amore
e suono ogni volta il concerto in Do maggiore
che tanto piaceva a Nora dopo l'amore



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