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Naufragio Steccato di Cutro

Paolo Rizzi
Lingua: Italiano


Paolo Rizzi


Siamo corpi viventi emaniamo calore
E lo san molto bene i soldati di Frontex
Che dall' alto dei cieli con il loro sensore
Ci possono vedere di giorno e di notte

Sono cani da guardia non sentono l'odore
Ma sanno fiutare la nostra paura
Con le telecamere scrutano il mare
Noi lasciamo una traccia di temperatura

Prima di dover partire
Prima di dover pagare
Prima di dover rischiare
Prima di lasciare la terra
Prima c'era il terrore
Prima tanto pregare
Prima forte il dolore
Prima solo la guerra

Ci hanno scoperto sul vecchio barcone
Sopra il ponte uno solo ma sotto in duecento
A terra han mandato la segnalazione
Il mare in burrasca agitato dal vento

Sono uscite due navi per fare pattuglia
Le ha fatte rientrare il Mar Ionio agitato
La guardia costiera è rimasta nel porto
Nessun SOS è stato lanciato

Dopo le onde lo schianto
Dopo le urla il silenzio
Dopo tenebre il buio
Dopo il mare la terra
Dopo il naufragio il pianto
Dopo tanto cercare
Per le vittime umane
Non c'è mai un dopoguerra

Alle quattro di notte un’inutile fuga
Sulla libera spiaggia di nome Steccato
Finisce in tragedia superstiti : pochi
Soccorsi : nessuno è strage di Stato

I corpi son freddi si è spento il calore
Non servon coperte ma bianchi lenzuoli
Poi l'abbraccio del mare depone sul fondo
Anonimi figli per sempre da soli

Ora basta negare
Ora serve giustizia
Ora basta annegare
Ora serve accoglienza
Se non ora quando
Se non ora quando
Se non ora quando
Se non ora quando



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