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Al centro de la injusticia

Violeta Parra
Lingua: Spagnolo


Violeta Parra

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violpar
[1966]
Seguidillas escritas por Violeta en 1966
y musicalizadas en forma de sirilla por Isabel Parra.

"Seguidillas" scritte da Violeta Parra nel 1966
e musicate in forma di "sirilla" da Isabel Parra.
Incisione: Isabel Parra, "Volumen II", 1968.
isabparr

Le seguidillas scritte da Violeta Parra nel 1966, l'anno prima della sua morte, erano già state musicate dalla figlia Isabel in forma di sirilla (una danza tipica dell'isola di Chiloé e, peraltro, derivata direttamente proprio dalla seguidilla spagnola); Isabel Parra le interpretò nel suo "Volumen II" del 1968. Come in parecchie sue canzoni (si pensi, ad esempio, a La exiliada del sur) Violeta Parra non usa soltanto la storia, ma la geografia del Cile: percorritrice del suo (enormemente lungo) paese, dall'arido e rovente nord di Atacama fino al sud polare, alla ricerca di canzoni e tradizioni, Violeta Parra ebbe modo di conoscere ogni sorta di ingiustizia e vessazione declinandole davvero in senso geografico, come esponendo il loro orrore nella sua distribuzione sul territorio. Dal confine settentrionale col Perù fino a Capo Horn il Cile si trova "al centro dell'ingiustizia"; profondamente legata al suo paese, tra le caratteristiche e tra le tematiche di Violeta Parra sarebbe difficile trovare quel "latinoamericanismo" che caratterizza altri autori anche cileni. Violeta Parra è, inutile negarlo, specificamente cilena. Eppure, canzoni come questa potrebbero agevolmente riferirsi ad ogni paese del Sud America. Non molto tempo dopo, basandosi sulla primitiva composizione poetica della madre e sul ritmo originale da lei stessa scritto, Isabel parra preparò una seconda versione della canzone, che può essere considerata autonoma, o una riscrittura. Era il 1970, e la canzone doveva servire per il movimento di opinione che sosteneva la candidatura presidenziale di Salvador Allende. [RV, 8/7/13]
Chile limita al norte
con el Perú
y con el Cabo de Hornos
limita al sur.
Se eleva en el oriente
la Cordillera
y en el oeste luce
la costanera.
Al medio están los valles
con sus verdores
donde se multiplican
los pobladores.
Cada familia tiene
muchos chiquillos;
con su miseria viven
en conventillos.

Claro que algunos viven
acomoda’os,
pero eso con la sangre
del degollado.
Delante del escudo
más arrogante
la agricultura tiene
su interrogante:
la papa nos la venden
naciones varias
cuando del sur de Chile
es originaria.
Delante del emblema
de tres colores
la minería tiene
muchos bemoles:

el minero produce
buenos dineros,
pero para el bolsillo
del extranjero;
exuberante industria
donde laboran
por unos cuantos reales
muchas señoras.
Y así tienen que hacerlo
porque al marido
la paga no le alcanza
pa’l mes corrido.
Pa’ no sentir la aguja
de este dolor
en la noche estrellada
dejo mi voz.

Linda se ve la Patria,
señor turista,
pero no le han mostrado
las callampitas…
Mientras gastan millones
en un momento,
de hambre se muere gente
que es un portento.
Mucho dinero en parques
municipales,
y la miseria es grande
en los hospitales.
Al medio de Alameda
de las Delicias
Chile limita al centro
de la injusticia.

inviata da Marcia Rosati - 21/10/2007 - 23:18



Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
8 luglio 2013

Capo Horn, Cile. 55°58′47″S. Bajo los cinquenta no hay ley, bajo los cuarenta no hay Dios. (Proverbio cileno)
Capo Horn, Cile. 55°58′47″S. Bajo los cinquenta no hay ley, bajo los cuarenta no hay Dios. (Proverbio cileno)


Si vedano le Note alla traduzione
AL CENTRO DELL'INGIUSTIZIA

Il Cile confina a nord
con il Perù
e con il Capo Horn
confina a sud.
S'innalza ad oriente
la Cordigliera,
mentre a ovest splende
la costiera.
Nel mezzo stan le valli
verdeggianti
dove si moltiplicano
gli abitanti.
Ogni famiglia tiene
tanti bambini,
con la miseria vivon
nei conventillos. 1

Beh, certo, qualcuno vive
ben sistemato,
ma questo grazie al sangue
dello sgozzato.
Di fronte all'arroganza
del gran blasone
l'agricoltura è messa
un po' in questione:
ci vendon le patate
nazioni varie
quando del sud del Cile
son originarie.
Rispetto all'emblema
tricolore 2
l'industria mineraria
ci ha stonature:

Produce il minatore
tanto bel "dinero"
però va tutto in saccoccia
allo straniero;
nell'industria dal progresso velce
ci sgobban per ore
per due quattrini in croce
tante signore,
e questo devon farlo
perché al marito
non gli basta il salario
per tutto il mese.
Per non sentire questo
dolore atroce
nella notte stellata
lascio la voce.

E' proprio un bel paese,
signor turista,
però non le han mostrato
le bidonvilles... 3
Mentre spendon milioni
in un momento,
di fame crepa gente
che è un portento.
Tanto denaro in parchi
municipali,
e la miseria è nera
negli ospedali.
In mezzo al Gran Viale
della Delizia, 4
il Cile confina col centro
dell'ingiustizia.
NOTE alla traduzione

[1] I conventillos sono, in tutto il Sudamerica, dei caseggiati poveri, fatti spesso di materiali vari (muratura, legno), e soggetti naturalmente a incendi. Sono detti anche inquilinatos e, generalmente, sono pitturati con colori vivacissimi. Si è rinunciato ad una qualsiasi traduzione italiana; il nome di “conventillos” (piccoli conventi, “conventini”) è derivato dalla vita in comune (o promiscua) che vi si svolge.

Un conventillo a Buenos Aires.
Un conventillo a Buenos Aires.


[2] La bandiera nazionale cilena ha tre colori (bianco, rosso e azzurro).

[3] Così per il termine originale callampitas, diminutivo di callampas. Le callampas (propriamente: población callampa) sono le bidonvilles sorte spesso da una notte all'altra nella Santiago degli anni '50 e '60, con la fortissima inurbazione dell'epoca; dei veri e propri inferni spuntati come funghi (callampa è termine generico per “fungo”). In pratica sono le favelas di Santiago.

Una población callampa di Santiago.
Una población callampa di Santiago.


[4] A Santiago, la Alameda de las Delicias (“Gran Viale delle Delizie”), o Paseo de las Delicias (ove “alameda” significa “viale alberato” e “paseo” corrisponde al “corso” torinese o al “boulevard” parigino) è il nome tradizionale della principale e più elegante arteria della città, la Avenida Libertador General Bernardo O'Higgins. Il vialone è lungo più di otto chilometri e la sua costruzione è antica quanto Santiago: già nella primitiva città del 1541, la Santiago de Nueva Extremadura fondata da Pedro de Valdivia, era presente il suo nucleo, chiamato Cañada de San Francisco. La storia del Cile si confonde con quella di questa strada: ad esempio, il Palazzo della Moneda (il palazzo presidenziale) sorge sul suo lato nord.

La Alameda de las Delicias nel 1906.
La Alameda de las Delicias nel 1906.

8/7/2013 - 02:43




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