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Noi che desideriamo senza fine

Francesco Pelosi
Lingua: Italiano


Francesco Pelosi


Abbiamo vissuto secoli oscuri
Illuminati dai chiarori lontani dell'alba,
Mentre l'inverno sognava, lentamente,
La sua primavera che dalle ceneri arriva
Intonando la canzone di Orfeo,
Imparando gli incantesimi di Orfeo.

Una canzone per noi
Che desideriamo senza fine, senza fine, senza fine.
Una canzone per noi
Che desideriamo senza fine, senza fine.

In piedi, dannati della terra!
In piedi, in piedi, forzati della fame! [1]
Il sonno dell'immaginazione
Ha generato questi mostri della ragione.
In piedi, popolo di schiavi!
In piedi! Siamo niente, saremo tutto. [2]
In piedi, popolo di schiavi!
In piedi! Siamo niente, saremo tutto.

Ripenso spesso a Guido Picelli, mentre cammino:
I suoi borghi in questi giorni del '22.
La primavera intanto tarda ad arrivare, [3]
Ma “Libertà o morte!” dice quella canzone.

Una canzone per noi
Che desideriamo senza fine, senza fine, senza fine.
Una canzone per noi
Che desideriamo senza fine, senza fine.

Una canzone per noi
Che desideriamo senza fine, senza fine, senza fine.
Una canzone per noi
Che desideriamo senza fine, senza fine.
[1] I due versi iniziali dell'Internazionale nell'originale francese di Eugène Pottier, tradotti in italiano.

[2] Anche questi versi sono ripresi dalla prima strofa dell'Internazionale in francese.

[3] Verso ripreso da Povera patria di Franco Battiato (è il verso finale)



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