Wir stehen in Dachau beim Prügeln, habt acht,
Wir kleben in Tegel Tüte um Tüte ...
Bis hierher hat uns Gott gebracht
In seiner großen Güte.
Halleluja!
Wir trotten in Feldgrau, Schub um Schub
Zum Arbeitsdienst, Werke des Friedens zu schaffen ...
Ein' feste Burg ist unser Krupp,
Ein' gute Wehr und Waffen.
Halleluja!
Wir sprachen am Wahltag mit frohem Gesicht,
(Denn unsere Häscher standen daneben):
Hitler meine Zuversicht
Und mein Heiland ist im Leben.
Halleluja!
Wir stehen habt acht, wir gehen in Reihn
Am Henker vorüber, verzerrten Gesichtes,
Zum Letzten entwürdigt, in Schmach und in Pein,
Die Letzten werden die Ersten sein,
Am Tage des Gerichtes.
Amen.
Wir kleben in Tegel Tüte um Tüte ...
Bis hierher hat uns Gott gebracht
In seiner großen Güte.
Halleluja!
Wir trotten in Feldgrau, Schub um Schub
Zum Arbeitsdienst, Werke des Friedens zu schaffen ...
Ein' feste Burg ist unser Krupp,
Ein' gute Wehr und Waffen.
Halleluja!
Wir sprachen am Wahltag mit frohem Gesicht,
(Denn unsere Häscher standen daneben):
Hitler meine Zuversicht
Und mein Heiland ist im Leben.
Halleluja!
Wir stehen habt acht, wir gehen in Reihn
Am Henker vorüber, verzerrten Gesichtes,
Zum Letzten entwürdigt, in Schmach und in Pein,
Die Letzten werden die Ersten sein,
Am Tage des Gerichtes.
Amen.
inviata da Bernart Bartleby - 11/10/2016 - 16:27
Lingua: Italiano
Versione italiana / Italienische version / Italian version / Version italienne / Italiankielinen versio:
Riccardo Venturi, 11-10-2025 10:20
Riccardo Venturi, 11-10-2025 10:20
Nota del traduttore. Buona parte della Chiesa Riformata Tedesca (almeno la parte organizzatasi nella cosiddetta Reichskirche “Chiesa di Stato”) sostenne Hitler fin dalla sua ascesa. Il canto di Jura Soyfer vuole intenzionalmente riprodurre un canto “evangelico”.
Canzone della Chiesa Riformata Tedesca
A Dachau ci facciam pestare, attenzione!
A Tegel, invece, infiliamo un sacco dietro l’altro… [1]
Il buon Dio ci ha portati fin qui
Nella sua infinita bontà.
Alleluia!
Sgobbiamo in grigioverde a forza di botte [2]
Al servizio del lavoro, per creare opere di pace…
Forte rocca è il nostro Krupp, [3]
Nostra speme in lui si fonda.
Alleluia!
Con volti giojosi ci esprimemmo alle elezioni,
(Perché i nostri sbirri eran nei dintorni):
Abbiamo fiducia in Hitler,
Vivo è il mio Salvatore.
Alleluia!
Attenzione! Stiamo in piedi e marciamo in fila
Col boia davanti, col volto distorto,
Fino in fondo umiliati, in vergogna e dolore,
Ma gli ultimi saranno i primi
Nel Giorno del Giudizio.
Alleluia!
A Dachau ci facciam pestare, attenzione!
A Tegel, invece, infiliamo un sacco dietro l’altro… [1]
Il buon Dio ci ha portati fin qui
Nella sua infinita bontà.
Alleluia!
Sgobbiamo in grigioverde a forza di botte [2]
Al servizio del lavoro, per creare opere di pace…
Forte rocca è il nostro Krupp, [3]
Nostra speme in lui si fonda.
Alleluia!
Con volti giojosi ci esprimemmo alle elezioni,
(Perché i nostri sbirri eran nei dintorni):
Abbiamo fiducia in Hitler,
Vivo è il mio Salvatore.
Alleluia!
Attenzione! Stiamo in piedi e marciamo in fila
Col boia davanti, col volto distorto,
Fino in fondo umiliati, in vergogna e dolore,
Ma gli ultimi saranno i primi
Nel Giorno del Giudizio.
Alleluia!
[1] Jura Soyfer si riferisce probabilmente qui alla costruzione del radiotrasmettitore di Berlino-Tegel, che avvenne precisamente nel 1933. A Tegel fu in seguito impiantato anche un lager, però svariati anni dopo.
[2] Il Feldgrau (“grigio da campo”) è, fin dagli inizi del XX secolo, il colore delle divise da campo dell’esercito tedesco, simile al nostro grigioverde. Ai prigionieri nei campi di concentramento venivano fatte indossare divise del medesimo colore.
[3] Parodia di quello che, probabilmente, è il più famoso inno protestante tedesco, usato tuttora nelle liturgie protestanti e evangeliche: Ein feste Burg ist unser Gott (tradotto in italiano come Forte rocca è il nostro Dio). Fu composto direttamente da Martin Lutero tra il 1527 e il 1529. Qui la “forte rocca” non è Dio, ma la Krupp!
[2] Il Feldgrau (“grigio da campo”) è, fin dagli inizi del XX secolo, il colore delle divise da campo dell’esercito tedesco, simile al nostro grigioverde. Ai prigionieri nei campi di concentramento venivano fatte indossare divise del medesimo colore.
[3] Parodia di quello che, probabilmente, è il più famoso inno protestante tedesco, usato tuttora nelle liturgie protestanti e evangeliche: Ein feste Burg ist unser Gott (tradotto in italiano come Forte rocca è il nostro Dio). Fu composto direttamente da Martin Lutero tra il 1527 e il 1529. Qui la “forte rocca” non è Dio, ma la Krupp!
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Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione. Originariamente pubblicati sull’“Arbeiter-Zeitung” nel novembre del 1933, si trovano nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979. Il testo è riportato su Projekt Gutenberg-DE
La poesia è stata musicata dal cantante e compositore austriaco Ferdinand Silhanek (Fred Silla) ed interpretata dal coro Quergesang di Monaco di Baviera, guidato dallo stesso Silhanek e da Stephan Schindlbeck.
Una poesia che contiene un funesto presagio, l’evocazione di Dachau, il primo campo di sterminio nazista, inaugurato già nel marzo del 1933, dove lo stesso Jura Soyfer fu internato alcuni anni più tardi, nel 1938, e dove compose il suo Dachaulied insieme ad Herbert Zipper. L’anno seguente Jura Soyfer fu trasferito a Buchenwald dove morì di tifo. Aveva 26 anni.