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Odessa (2 maggio 2014)

Banda POPolare dell'Emilia Rossa
Lingua: Italiano


Banda POPolare dell'Emilia Rossa

Lista delle versioni e commenti


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Testo e musica Banda POPolare dell'Emilia Rossa & Massimo Ovo Gilioli
dall'album "Viva la lotta partigiana" (2016)





Trascritta all'ascolto (ci può essere qualche imprecisione).

Canzone dedicata all'eccidio di Odessa alla Casa dei Sindacati ad opera dei nazisti ucraini, il caso di stragismo terrorista più rimosso nella storia recente.

Si veda Donbass: da che parte stare su Carmilla online.
Se accosti l'orecchio puoi ancora soffrire
le grida strazianti di questo morire

di abusi, torture, silenzi e vergogne
di loschi uncinati, di topi di fogna
di loschi uncinati, di topi di fogna

Forte era il vento ma senza più fiato
con i rifugiati dentro al sindacato
lasciati ammazzare in santa pazienza
dalla ferocia dell'indifferenza
dalla ferocia dell'indifferenza

Oggi come allora
non passerà
Oggi come allora
non passerà

È quasi l'alba nel cuore di Odessa
dopo il 2 maggio non è più la stessa
non trasmetteranno le penne civili
ed ora balliamo, prendiamo i fucili
ed ora balliamo, prendiamo i fucili

Oggi come allora
non passerà
Oggi come allora
non passerà

Questa è una storia
di strage annunciata
le vostre menzogne
l'hanno coltivata

La bestia più nera è di nuovo tornata
e come in passato
sarà combattuta
e come in passato
sarà combattuta

Oggi come allora
non passerà
Oggi come allora
non passerà

28/7/2016 - 22:50


Al proposito si veda anche אדעסאַ מאַמאַ.

Bernart Bartleby - 28/7/2016 - 23:19


E voi continuate a credere che sono stati quelli famigerati sanguinari fascisti ucraini. Beati voi. Certo, dal vostro punto di vista meglio stare con PutinZar. E' se fosse una delle meglio riuscite provocazioni russe degli ultimi anni?
Ricordate chi ha cominciato questa rissa e chi veniva protetto dalla polizia filorussa. O tacete trombe belleciauesche.
Dicit

Krzysiek

Krzysiek - 29/7/2016 - 00:12


Qui nessuno sta dalla parte di PutinZar, caro Krzysiek, soltanto sappiamo chiamare il nazifascismo con il suo nome quando agisce da nazifascismo usando i simboli del nazifascismo. Punto.

CCG Staff - 29/7/2016 - 23:35


Un viaggio sul Baltico con passaggio in Polonia, compiuto nel 2005, mi ha mostrato una realtà da villan rifatti in cui non si tiene alcun conto della giustizia sociale ed in cui domina su tutto il consumismo più ebete e ridicolo. Pareva fossero chic persino quei cosi statunitensi che consumano quanto una locomotiva e che qui si vedono in qualche rara comparsata pubblicitaria.

In Lituania uscimmo dall'aeroporto di Vilnius per andare in centro con un autobus urbano che scoprimmo affollato di uomini tra i venti ed i quaranta tutti sotto l'effetto dell'eroina.
Tutti, ripeto.
L'hotel dove alloggiavamo aveva tre funzioni: hotel, casino' e casino senza accento. Quest'ultimo cespite doveva essere il più consistente visto il libro fotografico presente in ogni stanza.
Musei e luoghi di visita in genere intrisi di vittimismo piagnucoloso. Ma quanto son cattivi i tedeschi, e i russi peggio dei tedeschi, e noi povero popolo conculcato e oppresso che gli occidentali ci hanno abbandonato [così imparate a fidarvi, cialtroni...!], e la collina delle croci, e i martiri della repressione, e beh sì, va beh, qualche centinaio di migliaia di ebrei ammazzati, ma cosa volete che sia.
Una perentoria lapide su una parete del municipio in cui l'ubriacone Bush statuiva che i nemici della Lituania erano i nemici dell'AmeriKKKa mi fece includere Vilnius e la Lituania in generale come posti dove non tornare per alcun motivo.

La NSP (Nuova Stronzàggine Polacca©) all'aeroporto Chopin trasudava persino dai visi delle hostess. E con questo ho detto tutto.

Io non sto con Oriana - 30/7/2016 - 10:05


L'intervento di Io non sto con Oriana incentrato molto, ma molto sull'argomento di cui sopra, mi ha ricordato il peggio lato degli italici che ho avuto l'occasione incontrare sulla mia strada, una miscella di presunzione e buffonaggine.
Che c'entrino poi Lituani del 2005, drogati sull'autobus, saprà soltanto l'autore di questo commento, lo spero.
Ma almeno adesso si sa per bene, quale è l'opinione del nostro caro l'eroe di Piazza Gaetano Alimonda, sui polacchi in generale.
Mah...

Krzysiek - 31/7/2016 - 23:03


Mah un accidente.
Se non si vuole essere trattati da villan rifatti, è ottima partenza evitare di comportarsi come tali.

Se non era Piazza Alimonda era -che so- la Boldrini; anni fa mi sarebbe invece toccata senza dubbio un'amicizia con Massimo d'Alema... e con la sua barca a vela!
Si vede che i morti in piazza vanno bene solo a Odessa!

Che poi su internet si assimili a buffonaggine qualunque cosa presenti una componente anche minima di realtà come cose viste di persona, è cosa abituale. Nulla per cui scomporsi.

Io non sto con Oriana - 1/8/2016 - 06:58


"Mah" lo dico anch'io...

Mah, perchè non mi piacciono le generalizzazioni, specie quando involgono interi popoli. Credo che persino un lituano, per quanto tossico, o un polacco, per quanto stronzo, potrebbero trovarsi in imbarazzo in certi posti e con certe persone qui nella nostra ridente Italia.

Mah, perchè non c'è dubbio che il massacro ad Odessa nel 2014 sia stato opera dei nazifascisti ucraini, con vittime in numero infinitamente inferiore ma ammazzate con la stessa efferatezza e crudeltà che adoperarono i nazifascisti rumeni 70 anni prima, quando nell'ottobre del 1941, in poche ore, spazzarono via l'intera popolazione ebraica della città.

Mah, perchè credo che anche nei commenti bisognerebbe restare aderenti alla canzone che in qualche modo li giustifica, e qui si parlava per l'appunto del feroce eccidio avvenuto ad Odessa il 2 maggio del 2014: almeno 42 morti barbaramente trucidati dai nazifascisti ucraini.

Bernart Bartleby - 1/8/2016 - 13:29


Io non sto con Oriana infila sui Baltici e sui Polacchi una serie di generalizzazioni inaccettabili: sembra di leggere «l'anti-italiano» tipo, di cultura azionista o di sinistra, che parla male dei suoi concittadini – ma neppure gli italiani sono tutti come vengono descritti.

L.L. - 1/8/2016 - 13:48


No, L.L.

Non i baltici in generale. La Lituania in particolare!
La Lituania della comunicazione politica e della propaganda innanzitutto, poi -ahinoi- anche quella del genius loci. In Lettonia ed in Estonia non ho provato affatto la stessa sensazione. Troppi i russi in giro perché i lèttoni avessero voglia di discriminare con tanta gagliardia, per esempio. E gli estoni non ne hanno bisogno, siderei erano prima e siderei sono rimasti oggi, si direbbe. In entrambi i paesi era -e probabilmente è- meno evidente questa corsa ai consumi e all'ingiustizia sociale intesa come dogma.

La NSP (Nuova Stronzàggine Polacca©) viene denunciata da parte di estesi settori della stessa società polacca; non mi sono inventato niente.

Io non sto con Oriana - 2/8/2016 - 08:48




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