Il capitan de la compagnia
e l’è ferito e sta per mori.
El manda a dire ai suoi Alpini
perché lo vengano a ritrovar.
I suoi Alpini ghe manda a dire
che non han scarpe per camminar.
“O con le scarpe, o senza scarpe,
i miei Alpini li voglio qua”.
“Cosa comanda sior capitano,
che noi adesso semo arrivà?”
“E io comando che il mio corpo
in cinque pezzi sia taglià.
Il primo pezzo alla mia Patria,
secondo pezzo al Battaglion.
Il terzo pezzo alla mia Mamma
che si ricordi del suo figliol.
Il quarto pezzo alla mia Bella,
che si ricordi del suo primo amor.
L’ultimo pezzo alle Montagne
che lo fioriscano di rose e fior”.
L’ultimo pezzo alle Montagne
che lo fioriscano di rose e fior!
e l’è ferito e sta per mori.
El manda a dire ai suoi Alpini
perché lo vengano a ritrovar.
I suoi Alpini ghe manda a dire
che non han scarpe per camminar.
“O con le scarpe, o senza scarpe,
i miei Alpini li voglio qua”.
“Cosa comanda sior capitano,
che noi adesso semo arrivà?”
“E io comando che il mio corpo
in cinque pezzi sia taglià.
Il primo pezzo alla mia Patria,
secondo pezzo al Battaglion.
Il terzo pezzo alla mia Mamma
che si ricordi del suo figliol.
Il quarto pezzo alla mia Bella,
che si ricordi del suo primo amor.
L’ultimo pezzo alle Montagne
che lo fioriscano di rose e fior”.
L’ultimo pezzo alle Montagne
che lo fioriscano di rose e fior!
inviata da DonQuijote82 - 21/6/2014 - 15:12
Lingua: Italiano
‘L TESTAMENT DËL MARCHEIS ‘D SALUSSE
Sor Capitani di Salusse
l’à tanta mal ch’a murirà.
Manda a ciamè sor Capitani,
manda a ciamè li sò soldà.
Quand ch’a l’avran montà la guardia
O ch’a l’andèiso ‘n pò a vedè.
Ii so sòldà j’an fait rispòsta
Ch’à l’an l’arvista da passè.
Ouand ch’a l’avran passa l’arvista,
sor Capitani andrìo vedè.
«Còsa comandlo, Capitani,
còsa comandlo ai sò soldà?»
«V’aricomand la vita mia,
che di quat part na debje fà.
L’è d’una part mandèla ‘n Franza
e d’una part sël Monferà. »
Mandè La testa a la mia mama
ch’a s’aricòrda ‘d so prim fieul.
Mandè ‘l corin a Margarita
ch’a s’aricòrda dël sò amor».
La Margarita in su la pòrta
l’è cascà ‘n tèra di dolor.
La Margarita in su la pòrta
l’è cascà ‘n tèra di dolor.
Sor Capitani di Salusse
l’à tanta mal ch’a murirà.
Manda a ciamè sor Capitani,
manda a ciamè li sò soldà.
Quand ch’a l’avran montà la guardia
O ch’a l’andèiso ‘n pò a vedè.
Ii so sòldà j’an fait rispòsta
Ch’à l’an l’arvista da passè.
Ouand ch’a l’avran passa l’arvista,
sor Capitani andrìo vedè.
«Còsa comandlo, Capitani,
còsa comandlo ai sò soldà?»
«V’aricomand la vita mia,
che di quat part na debje fà.
L’è d’una part mandèla ‘n Franza
e d’una part sël Monferà. »
Mandè La testa a la mia mama
ch’a s’aricòrda ‘d so prim fieul.
Mandè ‘l corin a Margarita
ch’a s’aricòrda dël sò amor».
La Margarita in su la pòrta
l’è cascà ‘n tèra di dolor.
La Margarita in su la pòrta
l’è cascà ‘n tèra di dolor.
inviata da DonQuijote82 - 21/6/2014 - 15:14
dq82 - 5/12/2014 - 14:04
Dq82 - 31/10/2018 - 13:32
×

Tra le varie incisioni, quella di Massimo Bubola nell'omonimo disco del 2014
2014
Il testamento del capitano
Quale guerra è veramente necessaria? Quale guerra si è mai dimostrata veramente giusta al punto da restituirci un mondo migliore? O ancora: quale guerra ha realmente raddrizzato il corso della storia giustificando il sacrificio di “alcuni” per il “bene” di tutto il mondo?
Il re del folk-rock Massimo Bubola torna a interpretare e rivisitare le canzoni della Grande Guerra con il nuovo album Il testamento del capitano a distanza di 9 anni dal successo di Quel lungo treno del 2005, proprio nel centesimo anniversario dall’inizio del conflitto mondiale.
Massimo Bubola riprende e riarrangia, caratterizzandoli profondamente col suo sound e la sua poetica grandi brani tradizionali come: Ta pum, Il Testamento del Capitano, Sul ponte di Perati, Monti Scarpazi, Bombardano Cortina, La tradotta e propone anche nuove e intense ballate, che nei testi e nelle sonorità riprendono il tema della Grande Guerra come: Da Caporetto al Piave, L'alba che verrà, Neve su neve, Vita di trincea.
Chiudono il disco le reinterpretazioni di due memorabili brani scritti da Massimo Bubola sul tema della Grande Guerra: Rosso su verde e Noi veniam dalle pianure cantati dal prestigioso coro ANA- Milano, diretto dal maestro Massimo Marchesotti.
Il tutto rivisitato con la sensibilità e l'esperienza di un grande autore, scrittore e musicista, autore di capolavori della canzone italiana e non, come Fiume Sand Creek, Don Raffaè e Il cielo d’Irlanda, solo per citarne alcuni.
“Molte di questi brani li conoscevo fin dalla più tenera età, sono stati il mio primo approccio con la canzone, le cantavo con mio nonno,con mio padre, coi miei zii. Tante volte mi è stato chiesto perché, negli anni, avessi io stesso scritto tante canzoni sulla guerra e in particolare sulla Prima Guerra Mondiale; riflettendo ho capito che mi è rimasto dentro una sorta di imprinting a partire da queste esperienze infantili, da questo primo approccio alla musica popolare. La mia prima canzone connessa con questa tematica fu Andrea, che poi cantò Fabrizio De André.
Dopo l’album Quel Lungo Treno, Il Testamento del Capitano è la seconda tappa di un percorso nella musica popolare di area veneta. Ho voluto anche qui unire canzoni tradizionali, che hanno cento anni, con mie canzoni nuove, che hanno un anno di vita, un po’ come in un film che accosta immagini di repertorio e immagini nuove, sotto un’unica regia. Un artificio realizzato anche nei due film sulla Prima Guerra Mondiale: Uomini contro di Rosi e La Grande Guerra di Monicelli.
Queste sono canzoni che ho voluto riportare ad una visione individuale, visto che oramai sono da sempre più un repertorio corale e, contemporaneamente, ho voluto portare alla coralità due mie nuove composizioni Rosso su verde e Noi Veniàm dalle painure, con l’esecuzione del coro Ana Milano con la direzione del maestro Massimo Marchesotti, per arricchire una letteratura dei canti di montagna e della Guerra, che in Italia è poco visitata - spiega Massimo Bubola – Il Testamento del Capitano è un’altra importante tappa del mio lungo lavoro di rivisitazione e riscoperta delle radici musicali e letterarie del folk di area lombardo-triveneta».
- Recensione di Salvatore Esposito su blogfoolk
Le canzoni dell'album:
Neve su neve - Bombardano Cortina - Sul ponte di Perati - Il testamento del capitano - Da Caporetto al Piave - Vita di trincea - Sui Monti Scarpazi - La tradotta che parte da Torino - Tapum - L'alba che verrà - Rosso su verde - Noi veniam dalle pianure