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Ballad Of Claudy

James Simmons
Lingua: Inglese


James Simmons

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Claudy, 31 luglio 1972.
Claudy, 31 luglio 1972.
31 luglio 1972. Proprio mentre, nella non lontana Derry, le truppe britanniche iniziano la micidiale « Operazione Motorman » per la « riconquista » della città, il fino a quel momento tranquillo paese di Claudy viene scosso da un terribile attentato attribuito all’IRA (che però negò sempre di esserne autrice). Alle 10,20 del mattino un’autobomba parcheggiata appena fuori il Mc Ilhenny’s Pub in Main Street, la strada principale del paese, esplode uccidendo sul colpo tre persone e ferendone quattordici. Tre altre persone moriranno nei giorni successivi in seguito alle ferite riportate nell’attentato. Quindici minuti dopo, una donna si presenta dalla vicina Dungiven alla locale stazione del RUC per avvertire che qualcuno le aveva detto che sarebbe esplosa una seconda bomba, piazzata in un furgone parcheggiato di fronte all’ufficio postale ; gli attentatori avevano provato a telefonare, ma le linee erano saltate per la prima esplosione. Mentre la polizia sta facendo sgomberare la zona, la folla si sposta di fronte all’Hotel Beaufort, dove esplode una terza bomba che uccide altre tre persone e ne ferisce sedici. In tutto, gli attentati di quella terribile mattina di Claudy faranno nove morti e trenta feriti.

Il McIlhenny's Pub devastato dalla prima esplosione.
Il McIlhenny's Pub devastato dalla prima esplosione.
L’IRA, come detto, negò sempre di avere organizzato quell’attentato vile e inutile, che colpì oltretutto indiscriminatamente cattolici e protestanti di un paese dove la convivenza era stata sempre abbastanza buona. Le vittime furono le seguenti :

- Elizabeth McIlhenny, 59 anni, sposata, cattolica. Era la moglie del gestore del pub. In quel momento stava facendo benzina al distributore davanti al pub, dall’altro lato della strada.

- Joseph McCluskey, 39 anni, celibe, cattolico. Stava passando sul marciapiede.

- Kathryn Eakin, 9 anni, protestante. La bambina viveva in Main Street, dove i genitori avevano un negozietto di alimentari. Al momento dell’esplosione, Kathryn stava pulendo la vetrina del negozio, da sola perché la madre era rientrata un attimo per servire un cliente (entrambi rimasero feriti gravemente).

- Rose McLaughlin, 52 anni, sposata, madre di 8 figli, cattolica. Rimasta ferita in Main Street, morì alcuni giorni dopo senza avere ripreso conoscenza.

- Patrick Joseph Connolly, 15 anni, cattolico. Rimase ferito in Main Street, colpito dai frammenti metallici dell’esplosione. Morì otto giorni dopo.

- James McClelland, 65 anni, cattolico. Ucciso all'istante dalla bomba in Main Street.

- David Miller, 60 anni, celibe, protestante. Ucciso all’istante dalla terza bomba davanti al Beaufort Hotel.

- William Temple, 16 anni, protestante. Garzone di lattaio. Di Donemana, contea di Tyrone. La mattina del 31 luglio si era alzato alle 4 e mezza per il suo giro giornaliero che includeva Claudy. Ucciso sul colpo dalla terza bomba davanti al Beaufort Hotel.

- Arthur Hone, 38 anni, sposato e padre di 2 figli (di 2 e 4 anni), cattolico. Rimasto ferito davanti al Beaufort Hotel, muore il 13 agosto.

Un alto responsabile dell’IRA a quell’epoca, Séan MacStiofain, scrisse nel suo libro « A Revolutionary In Ireland » : « Accesi la TV. Le notizie erano agghiaccianti. Una terribile tragedia aveva colpito il paese di Claudy, nella contea di Derry. Tre autobombe erano esplose e sei persone avevano trovato la morte. Oltre trenta erano rimaste ferite, e tre ne morirono in seguito. Il mio cuore e tutto quanto mi si strinsero, sentii come un pugno allo stomaco. ‘Madonna mia’, pensai, ‘chi è il responsabile di tutto questo ?’. MacStiofain ordinò una severa inchiesta interna, dalla quale non emerse nessuna responsabilità. L’IRA in seguito, caso unico, collaborò con le autorità nelle indagini sull’attentato.

il 31 luglio 1992, ventesimo anniversario della strage di Claudy, la vedova di Arthur Hone dichiarò : « Solo i miei figli mi hanno fatto andare avanti. Mia figlia si sposerà il mese prossimo. Sarà un giorno felice, ma le mancherà il babbo che la porti all’altare.»
The Sperrins surround it, the Faughan flows by
At each end of Main Street the hills and the sky
The small town of Claudy at ease in the sun
Last July in the morning, a new day begun

How peaceful and pretty, if the moment could stop
McIlhenny is straightening things in his shop
His wife is outside serving petrol and then
A child takes a cloth to a big window-pane

And McCluskey is taking the weight off his feet
McClelland and Miller are sweeping the street
Delivering milk at the Beaufort Hotel
Young Temple's enjoying his first job quite well

And Mrs. McLaughlin is scrubbing her floor
Artie Hone's crossing the street to a door
Mrs. Brown, looking around for her cat
Goes off up an entry, what's strange about that

Not much, but before she comes back to the road
The strange car parked outside her house will explode
And all of the people I've mentioned outside
Will be waiting to die or already have died

An explosion too loud for your eardrums to bear
Young children squealing like pigs in the square
All faces chalk-white or streaked with bright red
And the glass, and the dust, and the terrible dead

For an old lady's legs are blown off, and the head
Of a man's hanging open, and still he's not dead
He is shrieking for mercy while his son stands and stares
And stares, and then suddenly - quick - disappears

And Christ, little Katherine Eakin is dead
Mrs. McLaughlin is pierced through the head
Meanwhile to Dungiven the killers have gone
And they're finding it hard to get through on the phone

The Sperrins surround it, the Faughan flows by
At each end of Main Street the hills and the sky
The small town of Claudy at ease in the sun
Last July in the morning, a new day begun.

inviata da Riccardo Venturi - 26/8/2006 - 17:33




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