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Οι ρήτορες

Dimos Moutsis / Δήμος Μούτσης


Dimos Moutsis / Δήμος Μούτσης

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(Dimos Moutsis / Δήμος Μούτσης )


Oi rítores
Στίχοι: Νίκος Γκάτσος
Μουσική: Δήμος Μούτσης
Πρώτη εκτέλεση: Μανώλης Μητσιάς
LP: "To Δρομολόγιο" - 1979

I rìtores
Testo di Nikos Gatsos
Musica di Dimos Moutsis
Prima esecuzione di Manolis Mitsiàs
LP: "To Δρομολόγιο/Itinerario" - 1979

todromo


Appena finito di vedere la diretta del dibattito parlamentare sull' ennesima fiducia, avevo bisogno di una piccola dose di antipolitica, ed ecco la prima che ho trovato nella mia... farmacia. Non è una canzone di eccelso valore, ma ci si può fraternizzare grazie anche al testo di Gatsos, il quale, per quanto mitissimo uomo, ogni tanto perdeva la pazienza. Anch'io, del resto. Nella canzone, gli oratori di Gatsos parlano nelle piazze; i nostri oggi parlavano dai loro sudatissimi banchi d'onorevole con l'occhio alla telecamera: ma poco cambia. Una differenza, però: i poeti non ci sono più nelle piazze. Stanno a casa a contemplarsi l'ombelico adolescenziale e sognano il prossimo premio letterario. (gpt)
Έρημες κι άδειες οι πλατείες
τα καταστήματα κλειστά
Θέ μου, σαν πόσες αμαρτίες
του ανθρώπου η μοίρα σου χρωστά.
Óλοι τραβούν στην αγορά
κι οι ρήτορες απ΄το μπαλκόνι
ποτίζουν τις ψυχές μ΄αφιόνι
και κόβουν χέρια και φτερά.

Πότε θα βγει να σκούξει κάποιος:
Αυτός ο κόσμος είναι σάπιος!

Άλλοι κοιτάν αριστερά
κι άλλοι δεξιά γυρνάν το μάτι
και περιμένουν όλοι κάτι
σαν στρατιωτάκια στη σειρά.
Και προχωρούν κι οι ποιητές
με χρώματα και ουράνια τόξα
να μοιραστούνε λίγη δόξα
με του λαού τους μαυλιστές.

inviata da Gian Piero Testa - 14/9/2011 - 15:27



Lingua: Italiano

Gian Piero Testa.
Gian Piero Testa.

Versione italiana di Gian Piero Testa
GLI ORATORI

Vuote e deserte le piazze
chiuse le botteghe
Dio mio, chissà di quanti peccati
deve renderti conto la sorte dell'uomo.
Tutti vanno al mercato
e gli oratori dal balcone
innaffiano d'oppio le anime
e fanno un raccolto di braccia e ali.

Quando sbucherà qualcuno a gridare:
Questa gente è putrefatta !

Gli uni guardano a sinistra
e gli altri girano lo sguardo a destra
e tutti aspettano qualcosa
come soldatini nei ranghi.
E i poeti pure loro si fanno avanti
con colori e arcobaleni
per spartirsi un po' di gloria
a braccetto coi magnaccia del popolo.

inviata da Gian Piero Testa - 14/9/2011 - 15:29




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