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Speranza disperata

Edoardo De Angelis
Lingue: Italiano, Siciliano (Ennese)


Edoardo De Angelis

Lista delle versioni e commenti


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[2011]
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SPERANZA DISPERATA è ispirata al libro di Erri De Luca “Solo andata. Righe che vanno troppo spesso a capo”. Dice dei migranti di oggi, e della nostra poca consapevolezza nel rifiutare la loro e insieme la nostra salvezza, nel respingere e allontanare un necessario, evidente “metodo del futuro”. Ospiti Mario Incudine, che ancora scrive, arrangia e canta, e gli archi di Valter Sivilotti.
Fonte :Sito Ufficiale
Vento di poca fortuna a battere le vele
E l’eco della luna sulle nostre ombre nere
Merce senza valore anime da rubare
Ossa di pelle salata un tappeto sopra il mare

Nsignami comu si mori, ‘unni m’haiu a ‘mmucciari
dimmi cu quali pedi putissi caminari
suli senza li stiddi nè punti cardinali
cori senza patruni, semu carni pi l’animali

Orfani della stella dei punti cardinali
Siamo meno di niente siamo cibo per animali
Viaggio di solo ritorno speranza disperata
Metodo del futuro salvezza rifiutata

Dimmi comu si scappa a stu tintu distinu
ca tra lu mari arriva, ‘un cci basta na manu
forsi chista è la vita ca dura na nuttata
e nni lassa dintra l’occhi spiranza dispirata

Quello che fa più male in fondo a questa storia
È assistere al silenzio al silenzio della memoria

Partivano i bastimenti per terre assai lontane
Facce coi nostri nomi che cercavano il pane
Non avevamo niente solo le nostre mani
Sulla rotta dell’America eravamo gli africani

Ventu di scarsa sorti ciusciava ncapu li varchi
e ‘a vuci di la luna è sulu sciatu di st’umbra scura
ca forsi semu nenti o forsi semu li mani
pi spinciri li mura pi scriviri lu dumani

inviata da adriana - 8/5/2011 - 10:50


Stupenda!! Brava Adriana.

giorgio - 8/5/2011 - 12:03



Lingua: Italiano

Versione italiana dei versi in siciliano
Insegnami come si muore o dove mi devo nascondere,
dimmi con quali piedi potremmo mai camminare
soli senza orientamento
cuori senza padrone siamo carne da macello..

Dimmi come si scampa a questo destino infame
che giunge col mare non è sufficiente dare una mano
forse questa è la vita che dura solo una notte
che ci lascia negli occhi solo speranza disperata!

Vento di poca fortuna a battere le vele
e l'eco della luna sulle nostre ombre nere
Siamo niente o siamo forse le mani
che devono abbattere le mura e scrivere il domani?

inviata da giorgio - 8/5/2011 - 12:13


Molto bello è anche il canto a due voci, quella di Mario e di Edoardo De Angelis e due lingue, il dialetto ennese e l’italiano, del brano “Speranza disperata” che vede, in una sinergia di contributi, anche la presenza dell’Orchestra “Canzoni di confine” proveniente dal lontano Friuli. Fanno riflettere i bei versi finali “Quello che fa più male / in fondo a questa storia / è assistere al silenzio / al silenzio della memoria” giusto prima di quel lungo finale d’archi, qui determinanti e ancora una volta diretti da Valter Sivilotti.

Bielle.org

DonQuijote82 - 25/1/2012 - 11:01




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