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La Pernette

anonimo
Lingua: Romanza (Altra) (Francoprovenzale)


Lista delle versioni e commenti


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[XV Secolo]
Testo e melodia dal Manoscritto di Bayeux
[1490-1500]
Incisione del testo e della melodia originali:
Vincent Dumestre
Le Poème Harmonique, Aux marches de palais, 1997

[Xvème Siècle]
Texte et mélodie d'après le Manuscrit de Bayeux
[1490-1500]
Enregistrement du texte et de la mélodie originale:
Vincent Dumestre
Le Poème Harmonique, Aux marches de palais, 1997

pernette


La Pernette: Dal medioevo al rock psichedelico
(Passando per Bella Ciao)

di Riccardo Venturi


Il Manoscritto di Bayeux (Bibliothèque Nationale de Paris, Ms. fr. 9346), risalente alla fine del XV secolo, è forse il più importante codice contenente canzoni medievali in lingua francese, sia di corte che popolari. Contenente principalmente canzoni di origine normanda, fu edito per la prima volta in edizione critica da Thédore Gerold nel 1921; tra le 103 canzoni che vi sono contenute, La Pernette, nota anche come La Pernette se lève dalle sue parole iniziali.

Il manoscritto di Bayeux (1490-1500)
Il manoscritto di Bayeux (1490-1500)
La Pernette è chiaramente più antica della sua prima attestazione manoscritta; un particolare del testo, però, permette di situarla al massimo alla fine del XIV secolo. Si tratta del petit tor (petit tour), vale a dire dell' “arcolaio” (detto modernamente rouet in francese). Tale attrezzo per la filatura e la tessitura, infatti, non comparve prima di tale data e sarebbe quindi assai improbabile vederlo nominato in un testo anteriore al 1370/1380. Il Manoscritto di Bayeux riporta, per ogni canzone, la notazione musicale; è stato così che il tesoro delle canzoni francesi medievali è stato conservato. Nella sua forma originale (anche testuale), la canzone è stata incisa dal gruppo Le Poème Harmonique del liutista Vincent Dumestre, nell'album intitolato Aux marches de palais (1997): si tratta del video presente all'inizio.

La Pernette è una canzone che è stata presente nella tradizione orale francese finché è durata la civiltà rurale, ed è probabile che ancora non sia stata dimenticata del tutto nelle campagne più profonde, soprattutto nella sua forma più “edulcorata”, nota come Ne pleure pas, Jeannette. L'origine della canzone è probabilmente da situarsi nell'antica regione centrale del Forez, corrispondente circa a una parte del moderno dipartimento della Loira e ad altre parti dei dipartimenti dell'Alta Loira e del Puy-de-Dôme; per questo motivo la lingua originale della canzone è una forma media non tanto di francese, quanto di francoprovenzale. A chiunque abbia soltanto scorso il testo, sarà apparso chiaro che la lingua è di passaggio tra i caratteri propri dell'occitano e quelli propri della lingua d'oïl, e del resto il francoprovenzale era la lingua parlata nella zona fino a tempi relativamente recenti (mentre l'alverniate propriamente detto appartiene al sistema linguistico occitano).

La cosa ha la sua ben precisa importanza anche per il titolo della canzone. A prima vista sembra un nome proprio di ragazza, ma in realtà Pernette è un comune appellativo per le ragazze di giovanissima e giovane età: deriva dalla perna, il copricapo tradizionale femminile più diffuso per secoli. Pernette quindi è un termine generico per “ragazza” (ciò non toglie che, poi, sia divenuto veramente un nome proprio: si veda ad esempio la poetessa Pernette du Guillet [1520-1545]).

Nelle prime strofe appare evidente anche la natura originaria della canzone: si tratta di una chanson à toile, vale a dire una canzone che le tessitrici, anche in ambito familiare, cantavano sedute alle loro giornaliere occupazioni femminili. La vicenda inizia infatti con una madre che si accorge dei tormenti della giovane figlia proprio mentre esse sono intente a filare fin da prima dell'alba (in alcune varianti, la Pernette o Jeannette si mette a guardare sospirando da una finestra prima di iniziare il lavoro).

Come in tutte le più antiche canzoni tradizionali, ci vuole un po' di tempo prima di riuscire a sapere il perché delle pene della protagonista; si tratta, naturalmente, di pene d'amore, e delle più serie. Sebbene la madre tenti di consolarle promettendo alla figlia di farle sposare un “barone” o un “principe” (e, in un ambiente rurale, si tratta chiaramente di finte promesse quasi a voler calmare una bambina coi personaggi delle fiabe), la Pernette ha ben altro per la testa. Ha in testa il suo giovane fidanzato, di nome Pierre (il nome maschile più comune nelle antiche canzoni francesi), che è imprigionato e in procinto di essere impiccato. La tradizione del Forez si spinge a fare di Pierre un giovane contadino impiccato per essersi ribellato all'imposizione di una qualche gabella, e questo riporta a casi assai reali e all'ordine del giorno. Questo spiega anche l'estrema diffusione della ballata non solo in Francia, ma un po' in tutta Europa; in effetti le versioni francesi, sebbene tutte abbastanza omogenee dal punto di vista testuale, sono innumerevoli (ma più o meno sullo stesso tema -mutatis mutandis- si vedano ad esempio Geordie, or My Geordie Will Be Hanged In A Golden Chain e Seven Curses). Esistono anche versioni che lasciano intravedere un lieto fine (“En route, amis, en route, / Nous les dépendouill'rons.”); ma, generalmente (come nella versione originale) è la stessa madre che dice brutalmente alla figlia di non farsi alcuna illusione: Pierre sarà impiccato. La ribellione si paga cara.

(Da questo punto di vista, il fatto che la madre dica “noi lo impiccheremo” sembra quasi lasciar trasparire una sorta di punizione collettiva che si uniforma passivamente alle imposizioni dell'ordine costituito feudale: la comunità rurale stessa non tollera le ribellioni al padrone, e questo aggiunge ancor più drammaticità agli eventi. Ed il fatto che la Pernette risponda comunque a muso duro alla madre di non volere “né principi e né baroni” ma solo il suo Pierre, un contadino, sembra dare alla forza dell'amore anche un valore di ribellione elementare).

La specificità della Pernette, che la ha resa così cara e che senz'altro ha contribuito alla diffusione e alla fama della ballata, è che la ragazza chiede immediatamente di seguire in tutto e per tutto il destino del suo innamorato: non muore di “crepacuore”, ma chiede di essere impiccata come lui. Aderisce cioè alla ribellione del ragazzo e partecipa del suo destino. Inoltre, fatto assolutamente rimarchevole e praticamente unico, chiede di essere seppellita assieme al suo innamorato sul “cammino di San Giacomo”, vale a dire il Cammino di Santiago de Compostela, che diviene così il luogo dove chi si ama si unisce per l'eternità. In questo caso, i “pellegrini” divengono i passatori delle anime defunte, proprio come avviene ne Lo boièr; è evidente qui l'intreccio di diverse tradizioni, dove il pellegrinaggio compostellano è assimilato al viaggio delle anime nell'aldilà.

La Pernette non è più generalmente cantata sull'aria antica, che tant'è vero è stata incisa soltanto di recente da un apprezzato specialista di musica antica. Presentava, naturalmente, delle tonalità troppo inconsuete affinché la tradizione la continuasse. La melodia con la quale La Pernette è conosciuta ancora oggi, peraltro straordinariamente bella, è tardo-settecentesca: fu attestata e notata nel 1761. Ciononostante, un'attenta analisi musicale dimostra che i caratteri originali vi sono ancora presenti. E' questa melodia che è passata fino alla modernità, fino ad arrivare allo stupefacente arrangiamento dei Malicorne, del 1974, ascrivibile al progressive rock psichedelico e affidato alla voce di Marie Yacoub.

E poi...e poi c'è Bella Ciao. Ma questa è un'altra storia o, forse, la stessa storia, o almeno una parte di essa. [RV]
La Pernette se lève,
tra lala lala lala lalala
la Pernette se lève,
tres ores d'avant jor,
tres ores d'avant jor,
tres ores d'avant jor.

Elle prend sa colognete,
tra lala lala lala lalala
elle prend sa colognete,
avoi son petit tor,
avoi son petit tor,
avoi son petit tor.

A chacun tor qu'elle vire,
tra lala lala lala lalala
a chacun tor qu'elle vire,
fait un sospir d'amor,
fait un sospir d'amor,
fait un sospir d'amor.

Sa mare li vient dire:
tra lala lala lala lalala
sa mare li vient dire:
Pernette, qu'arrès vos?
Pernette, qu'arrès vos?
Pernette, qu'arrès vos?

Av'os lo mau de teste,
tra lala lala lala lalala
av'os lo mau de teste,
o bien lo mau d'amor,
o bien lo mau d'amor,
o bien lo mau d'amor?

N'ai pas lo mau de taste,
tra lala lala lala lalala
n'ai pas lo mau de taste,
mais bien lo mau d'amor,
mais bien lo mau d'amor,
mais bien lo mau d'amor.

No ploras pas Pernete,
tra lala lala lala lalala
no ploras pas Pernete,
nos vos maridaron,
nos vos maridaron,
nos vos maridaron.

Vos donnaron un prince,
tra lala lala lala lalala
vos donnaron un prince,
o lo fi d'un baron,
o lo fi d'un baron,
o lo fi d'un baron.

Jo no vuolh pas un prince,
tra lala lala lala lalala
jo no vuolh pas un prince,
ni lo fi d'un baron,
ni lo fi d'un baron,
ni lo fi d'un baron.

Jo vuolh mon ami Piere,
tra lala lala lala lalala
jo vuolh mon ami Piere,
qu'est dedans la prison,
qu'est dedans la prison,
qu'est dedans la prison.

Tu n'auras pas mie Piere,
tra lala lala lala lalala
tu n'auras pas mie Piere,
nos lo pendolaron,
nos lo pendolaron,
nos lo pendolaron.

Se vos pendolas Piere,
tra lala lala lala lalala
se vos pendolas Piere,
pendolas mei itot,
pendolas mei itot,
pendolas mei itot.

Au chemin de Saint-Jacques,
tra lala lala lala lalala
au chemin de Saint-Jacques,
enteras nos tos dos,
enteras nos tos dos,
enteras nos tos dos.

Cuvrés Piere de roses
tra lala lala lala lalala
cuvrés Piere de roses
e mei de mile flors,
e mei de mile flors,
e mei de mile flors.

Los pelerins que passent
tra lala lala lala lalala
los pelerins que passent
en prendront quauque brot,
en prendront quauque brot,
en prendront quauque brot.

Diront: Dio aye l'ame
tra lala lala lala lalala
diront: Dio aye l'ame
dous povres amoros,
dous povres amoros,
dous povres amoros.

L'un per l'amor de l'autre,
tra lala lala lala lalala
l'un per l'amor de l'autre,
ils sont morts tos los dos,
ils sont morts tos los dos,
ils sont morts tos los dos.

inviata da Bartleby + CCG/AWS Staff - 10/9/2010 - 09:27




Lingua: Italiano

Traduzione italiana di Riccardo Venturi
22 aprile 2014

La Pernette nella melodia del 1761.
La Pernette nella melodia del 1761.
LA PERNETTE

La Pernette si alza,
tra lala lala lala lalala
la Pernette si alza,
tre ore prima dell'alba,
tre ore prima dell'alba,
tre ore prima dell'alba.

Prende il suo aspo,
tra lala lala lala lalala
prende il suo aspo
assieme all'arcolaio,
assieme all'arcolaio,
asseme all'arcolaio.

A ogni giro che fa,
tra lala lala lala lalala
a ogni giro che fa,
sospira d'amore,
sospira d'amore,
sospira d'amore.

Sua madre le viene a dire:
tra lala lala lala lalala
sua madre le viene a dire:
Pernette, ma che hai?
Pernette, ma che hai?
Pernette, ma che hai?

Hai forse mal di testa,
tra lala lala lala lalala
hai forse mal di testa,
oppure è mal d'amore,
oppure è mal d'amore,
oppure è mal d'amore?

Non ho il mal di testa,
tra lala lala lala lalala
non ho il mal di testa,
ma ho il mal d'amore,
ma ho il mal d'amore,
ma ho il mal d'amore.

Non piangere, Pernette,
tra lala lala lala lalala
non piangere, Pernette,
noi ti darem marito,
noi ti darem marito,
noi ti darem marito.

Ti daremo un principe,
tra lala lala lala lalala
ti daremo un principe
o il figlio d'un barone,
o il figlio d'un barone,
o il figlio d'un barone.

Io non voglio un principe,
tra lala lala lala lalala
io non voglio un principe
né il figlio d'un barone,
né il figlio d'un barone,
né il figlio d'un barone.

Io voglio il mio ragazzo, Pierre,
tra lala lala lala lalala
io voglio il mio ragazzo, Pierre,
che sta dentro in prigione,
che sta dentro in prigione,
che sta dentro in prigione.

Tu Pierre non lo avrai,
tra lala lala lala lalala
tu Pierre non lo avrai,
noi lo impiccheremo,
noi lo impiccheremo,
noi lo impiccheremo.

Se impiccherete Pierre,
tra lala lala lala lalala
se impiccherete Pierre,
impiccate anche me,
impiccate anche me,
impiccate anche me.

Sul cammino di San Giacomo,
tra lala lala lala lalala
sul cammino di San Giacomo,
seppelliteci assieme,
seppelliteci assieme,
seppelliteci assieme.

Coprite Pierre di rose,
tra lala lala lala lalala
coprite Pierre di rose
e me di mille fiori,
e me di mille fiori,
e me di mille fiori.

I pellegrini, passando,
tra lala lala lala lalala
i pellegrini, passando,
ne prenderanno un boccio,
ne prenderanno un boccio,
ne prenderanno un boccio.

Diranno: Dio abbia l'anima,
tra lala lala lala lalala
diranno: Dio abbia l'anima
di quei poveri innamorati,
di quei poveri innamorati,
di quei poveri innamorati.

L'uno per amor dell'altro,
tra lala lala lala lalala
l'uno per amor dell'altro
sono morti assieme,
sono morti assieme,
sono morti assieme.

22/4/2014 - 04:30




Lingua: Francese

La versione dei Malicorne (1974)
La version de Malicorne (1974)




Sulla melodia del 1761.
Arrangiamento: Gabriel Yacoub / Marie Yacoub
Canto: Marie Yacoub
Album: Colin ("Malicorne 1")

Sur la mélodie de 1761.
Arrangement: Gabriel Yacoub / Marie Yacoub
Chant: Marie Yacoub
Album: Colin ("Malicorne 1")
LA PERNETTE

La Pernette se lève
Tra la la la la la la
La Pernette se lève
Trois heures avant le jour
Trois heures avant le jour

Sa mère lui demande
Tra la la la la la la
Sa mère lui demande:
Pernette, qu'avez-vous?
Pernette, qu'avez-vous?

Avez-vous mal de tête
Tra la la la la la la
Avez-vous mal de tête
Ou bien le mal d'amour?
Ou bien le mal d'amour?

N'ai pas le mal de tête
Tra la la la la la la
N'ai pas le mal de tête
Mais bien le mal d'amour,
Mais bien le mal d'amour.

Ne pleurez pas, Pernette
Tra la la la la la la
Ne pleurez pas, Pernette
Nous vous marierons,
Nous vous marierons

Avec le fils d'un prince
Tra la la la la la la
Avec le fils d'un prince
Ou celui d'un baron
Ou celui d'un baron

Je ne veux pas d'un prince
Tra la la la la la la
Je ne veux pas d'un prince,
Encore moins d'un baron
Encore moins d'un baron

Je veux mon ami Pierre
Tra la la la la la la
Je veux mon ami Pierre,
Celui qui est en prison
Celui qui est en prison

Tu n'auras point ton Pierre
Tra la la la la la la
Tu n'auras point ton Pierre,
Nous le pendoulerons,
Nous le pendoulerons.

Si vous pendoulez Pierre
Tra la la la la la la
Si vous pendoulez Pierre,
Pendoulez-moi avec,
Pendoulez-moi avec.

Au chemin de Saint Jacques,
Tra la la la la la la
Au chemin de Saint Jacques,
Enterrez-nous tous deux,
Enterrez-nous tous deux.

Couvrez Pierre de roses,
Tra la la la la la la
Couvrez Pierre de roses,
Et moi de mille fleurs,
Et moi de mille fleurs.

inviata da Riccardo Venturi - 22/4/2014 - 04:43




Lingua: Italiano

La versione italiana interpretata da Daisy Lumini

Testo italiano di Beppe Chierici - Elaborazione musicale di Daisy Lumini

"Uno dei temi più diffusi nella canzone popolare, non solo francese, è quello della ragazza che respinge innamorati nobili e ricchi perché ama un giovane povero. Il tema dà vita a canzoni di tono generalmente scherzoso e a lieto fine.
L'interesse di questa canzone è dato dal fondersi di due temi, quello suddetto e quello del brigante condannato a morte, amato dalla fanciulla che sceglie di dividerne la sorte. Evidentemente lo stato sociale dell'innamorato capovolge la struttura narrativa propria del tipo, e la situazione lieta e scherzosa di partenza si risolve in tragedia."

Questa seta che filiamo
NON PIANGERE, GIANNETTA

Non piangere Giannetta
Trala la la ...
Non piangere Giannetta
che sposa ti faremo un di
noi ti darem mari
Ti sposeremo a un principe
Trala la la ...
Ti sposeremo a un principe
o ad un figlio di un baron
o a un figlio di un baron
Non vo' sposare un principe
Trala la la ...
Non vo' sposare un principe
e ancora meno un baron
e ancor meno un baron
Voglio il mio amico Piero
Trala la la ...
Voglio il mio amico Piero
colui che sta nella prigion
colui che sta in prigion.
Tu non avrai mai Piero
Trala la la ...
Tu non avrai mai Piero
lo impiccheremo fra tre dì
perché lui è un bandì
Se impiccherete Piero
Trala la la ...
Se impiccherete Piero
dovrete appendere anche me
appendere anche me
E impiccheremo Piero
Trala la la ...
E impiccheremo Piero
e la Giannetta insieme a lui
Giannetta insieme a lui.

inviata da Gianfranco + CCG/AWS Staff - 20/10/2014 - 18:02


Tragica e magica. Una melodia incantatrice e un'antica e moderna storia di amore, ribellione e morte. Grata a chi la ha fatta scoprire, dai secoli più lontani come sospesa nel tempo. Questo non è un sito, ma una raccolta di tesori lontani e dimenticati che non cessano di risplendere.

Gabriella Vajanich - 16/10/2014 - 14:12


I pellegrini, passando,
tra lala lala lala lalala
i pellegrini, passando,
ne prenderanno un boccio,
ne prenderanno un boccio,
ne prenderanno un boccio.

Diranno: Dio abbia l'anima,
tra lala lala lala lalala
diranno: Dio abbia l'anima
di quei poveri innamorati,
di quei poveri innamorati,
di quei poveri innamorati.

Mi viene in mente la strofa finale di Bella Ciao;

E le genti che passeranno
O bella ciao ecc.
Diranno che bel fior
E questo è il fiore
Del partigiano
morto per la libertà
Morto per la libertà.

Il riferimento al passante, il ritornello che ritarda il verbo, il riferimento al fiore e, infine, alla causa nobile della morte e il compianto.

Che sia una ripresa testuale diretta sembra strano, la struttura è elementare e si può spiegare, sono queste immagini così diffuse nella canzone popolare da essere una pura coincidenza?
A intuito ci potrebbe stare, ma nel mio studio molto amatoriale e parziale sul canto popolare, non le ho mai trovate

M. Morelli - 18/3/2019 - 02:29


Carissimo M. Morelli, parrebbe proprio che, col tuo intuito (e col tuo studio), tu “ci abbia dato” in pieno, come si suol dire. Spinto dal tuo intervento a ricontrollare a fondo il capitale saggio di Georges Doncieux, La Pernette. Origine, histoire et restitution critique d'une chanson populaire romane (pubblicato sulla rivista Romania nel 1891, 77, pp. 86-135 e fortunatamente disponibile in Rete), mi sono accorto che il canto, oltre a essere diffuso un po' in tutta la Francia dal sud alla Normandia, ha precise propaggini in Italia. Particolarmente in Piemonte, come fu messo in luce da Costantino Nigra nei suoi Canti popolari piemontesi, ma con addentellati fino al Veneto e a Pontelagoscuro (Ferrara).

Orbene, le versioni piemontesi sembrano afferire proprio a quella Fior di tomba che è indicata tra le principali fonti possibili di Bella Ciao. La derivazione di Fior di tomba da una “canzone popolare francese del 1500” era stata del resto ipotizzata anche da Costantino Nigra stesso, e in maniera precisa dalle versioni francesi sudoccidentali della Pernette (nella pagina di “Bella Ciao” ho riprodotto la versione monferrina data dal Nigra come “tipica” di quelle piemontesi di Fior di tomba).

Saluti e grazie ancora per il tuo intervento assai proficuo, che ci permette di approfondire la storia sia di questa canzone, sia di Bella Ciao. Vista l'ora a cui lo hai inserito, si potrebbe dire che è stata una notte ben spesa!

Riccardo Venturi - 18/3/2019 - 11:01


Sono ben contenta quando, nell'affrontare la disamina di una ballata antica o tradizionale che dir si voglia, la trovo già dissezionata dal buon Venturi.
Così in procinto di scrivere sulla ballata piemontese Fiore di Tomba con il Cantè Bergera da un lato e i Canti popolari piemontesi del Nigra dall'altro ho cominciato dalle origini.
Io sono un'incurabile ascoltatrice di musica medievale per me ascoltare La Pernette nella versione dei Le Poème Harmonique è una sublime delizia.
Bando alle ciance e veniamo al sodo nel post pubblicato in Terre Celtiche blog thumb

Da La Pernette a Fiore di Tomba | Terre Celtiche Blog

La Pernette Testo e melodia dal Manoscritto di Bayeux Incisione del testo e della melodia originali: Vincent DumestreLe Poème Harmonique, Aux marches de
accanto a quanto scritto dal Venturi (di cui ho stralciato buona parte del suo intervento) ho anche scritto di una seconda chiave di lettura della ballata in cui la nostra "pernette" è l'allegoria di Santa Petronilla e nel canto si simboleggia il suo percorso come sposa in Cristo. Ho aggiunto inoltre la versione raccolta a Charvensod (Valle d'Aosta) da Joseph-Siméon Favre e pubblicata sul giornale Le Mont Blanc n. 46 del 13.11.1896.

Cattia Salto - 13/9/2020 - 19:14




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