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I ragazzi della via Paal

Pippo Pollina
Lingua: Italiano


Pippo Pollina

Lista delle versioni e commenti


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[1999]
Dall'album "Rossocuore"
Testo e musica di Pippo Pollina

puf


Qualche tempo fa si cominciò a parlare della Rivolta ungherese del '56, su questo sito, con una serie di canzoni provenienti da ambienti dell'estrema destra. Canzoni che abbiamo inserito con un necessario dialogo con il contributore, dialogo assai fruttuoso conclusosi con la promessa, da parte mia, di ricercare in rete altri testi che parlassero di quell'avvenimento e della sua repressione. Non scordo le promesse, e comincio a farlo con questa bella canzone di Pippo Pollina tratta da un suo album del 1999. Pippo Pollina non è certamente di destra, tutt'altro. E' un artista cosmopolita (pur legatissimo alle sue radici siciliane) e impegnato per la pace e nella pace da posizioni diametralmente opposte. Proprio per questo, non ha nessun "tabù" da osservare, un tabù che -effettivamente- ancora è in una certa qual misura presente.
Della canzone Pippo Pollina stesso ha eseguito una traduzione tedesca, che riporto. Io stesso, a mo' di omaggio, mi occuperò di redigerne una in ungherese, lingua che ho la fortuna di conoscere.[RV]

Il titolo è un riferimento al romanzo per ragazzi dell'ungherese Ferenc Molnár. Tutti i titoli delle canzoni di questo album, infatti, rimandano ad alcuni titoli di classici della letteratura mondiale.
Volano gli uccelli sul Balaton
qualcuno li ha visti tornare
sulle note incantate di un carillon
su un passato da dimenticare
e i caffé fra gli arazzi di Buda
per le strade tardo pomeriggio
aspettando l'abbraccio di Giuda
fra l'oblio di un sogno e di un miraggio.
E le sere son calde qui a Miskolc
nell'estate del cinquantasei
gli stallieri giocano a carte
fra le distese dei girasoli
mentre i muri cadono a Pest
e noi si brinda col rosso Tokay
mentre i muri si ergono ad est
dietro le colline dei bonsai.
Ma tu corri Boka
corri sul filo di una fionda
e di una pietra-rasoio
ci sarà tempo per andare in giro
e ci sarà modo per ingannare l'odio.
Ma tu corri Boka
corri più forte
i ragazzi stanno lì ad aspettare
il coraggio sarà più della morte
si parte per vedersi ritornare.
Ma tu corri Boka
corri più forte
della nostra madre memoria
è presto ancora per andare in giro
a rincorrere la notte vanagloria.
Libera.
Szabadság.

inviata da Riccardo Venturi - 4/1/2006 - 12:34




Lingua: Tedesco

Versione tedesca di Pippo Pollina
Deutsche Fassung von Pippo Pollina
DIE KINDER DER PAULSTRASSE

Die Vögel fliegen über den Balaton
Jemand hat sie zurückkehren sehen
bei dem warmen Gesang eines Carillon
über einer Vergangenheit, die man vergessen möchte
Die Kaffeehäuser mit Wandteppichen in Buda
In den Strassen spätnachmittags
warten sie auf die Umarmung von Judas
und vergessen einen Traum, eine Fata Morgana.
Die Abende sind warm in Miskolc
im Sommer sechsundfünfzig
die Stallburschen spielen Karten
in den Sonnenblumenfeldern
während die Mauern fallen in Pest
Und man anstösst mit rotem Tokay
Mauern errichtet werden im Osten
hinter grünen Hügeln der Bonsai.
Du lauf Boka, lauf auf der Schnur
einer Schleuder und der Kante eines Steins
es kommt die Zeit frei zu spazieren
ein Weg den Hass zu täuschen.
Lauf Boka, lauf schneller
die Jungs warten dort auf dich
Euer Mut ist grösser als der Tod
Man nimmt Abschied um wiederzukommen
doch jetzt lauf Boka, auf der Schnur
der grossen Mutter Erinnerung
es ist noch zu früh zum Spazieren
zu früh, der eitlen Nacht hinterherzulaufen.

inviata da Riccardo Venturi - 4/1/2006 - 13:36




Lingua: Ungherese

Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi 2006.01.04-án
Versione ungherese di Riccardo Venturi, 4 gennaio 2006
A PÁL UTCAI FIÚK

A Balaton fölött a madarak repülnek,
de látta valami visszarepülni
egy harangjáték elbűvölt hangjaiban
az elfelejtendő mult fölé.
S a kávéházak, Buda szőnyegei közt,
az utcákon késő délután
várva Júdás ölelkezését
álom és délibáb feledésében.
S itt Miskolcben melegek az esték
ötvenhat nyarában,
a lovászok kártyáznak
egy végtelen napraforgóföldön
míg a falak bedőlnek Pesten
és mi iszunk vérvörös tokajit
míg a falak épülnek keleten
a bonsaifadombok mögött.
De fuss, fuss Boka,
fuss egy parittya
s egy borotvakő sodrában,
időd lesz kirándulni, s majd módod ejtsz,
hogy a gyűlöletet agyonütni.
De most fuss Boka
fuss gyorsabban
a fiúk ott várnak
a bátorság a halálnál erősebb,
megyunk el, hogy lássunk egymást visszatérni.
De most fuss Boka,
fuss gyorsabban
emlékezetanyjuknál
még túl korán, hogy elmenni
a hivalkodó éj után futni.
Szabad vágy.
Szabadság.

4/1/2006 - 18:28




Lingua: Francese

Version française de Riccardo Venturi
2 juillet 2006
cette traduction est pour CLAUDIA.
LES GARÇONS DE LA RUE PAAL

Les oiseaux volent sur le Balaton,
quelqu’un les a vus revenir
sur les notes enchantées d’un carillon
sur un passé à oublier
et les cafés parmis les tapisseries de Buda
dans les rues tard dans l’après-midi
en attendant le baiser de Judas
entre l’oubli d’un rêve et d’un mirage.
Les soirs sont si chauds ici, à Miskolc
dans l’été de ‘56
les garçons d’écurie jouent aux cartes
dans les étendues de tournesols
tandis que les murs tombent à Pest
et qu’on trinque au Tokaï rouge
tandis que les murs se dressent à l’est
derrière les collines des bonsaïs.
Mais toi, cours donc, Boka,
cours au fil d’une fronde
et d’une pierre-rasoir
y en aura de temps pour errer
y aura moyen pour tromper la haine.
Mais toi, cours donc, Boka,
cours plus vite
les garçon sont là qui t’attendent
le courage sera plus que la mort
on part pour se voir revenir.
Mais toi, cours donc, Boka
cours plus vite
que notre mère la mémoire
il est encore tôt pour s’en aller
poursuivre la nuit vantarde.
Libre.
Szabadság.

inviata da Riccardo Venturi - 2/7/2006 - 22:31


Mi fa commuovere! E poi Boka è il mio personaggio preferito...

g.o. - 17/4/2006 - 17:36


Anche per me Boka è il mio preferito! E le parole mi piacciono molto...

Emilia92 - 2/7/2006 - 18:38


Bella, veramente bella. Se fossi un po' più brava, la tradurrei in francese...

Ti abbiamo fatto un omaggio con dedica...[RV]

Claudia - 2/7/2006 - 18:40


è bellissima e poi boka è il mio preferito(e daltronde è bello pure lui)

norma - 16/7/2006 - 21:55


Sono una ragazza ungherese, che adora Italia e la lingua italiana, e di cui nonno ha prese parte nella guerra d`indipendenza di 1956. Mi sono commossa molto di questa bellissima canzone. Grazie tanto a Pippo per questa meravigliosa canzone, e mi congratulo con Riccardo Venturi della traduzione bellissima e perfetta!!

Köszönöm, Niki, a nagyon szép szavaidért. Szeretem Magyarországot és a magyar nyelvet! [RV]

Niki Torjay - 21/7/2006 - 22:10




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