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Im Röseligaarte z Mailand

anonimo
Lingua: Alemannico


Lista delle versioni e commenti


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(anonimo)
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(anonimo)
Si hei dr Wilhälm Täll ufgfüert
(Mani Matter)


[ca. 1914]

Nel 1914, allo scoppio della prima guerra mondiale, diversi giovani svizzeri si arruolarono negli eserciti europei (gli svizzeri tedeschi particolarmente in quello austroungarico) per andare a combattere -forse ancora qualcuno come mercenario, secondo la secolare tradizione elvetica; ma molti anche volontariamente.
In questa canzone popolare, tratta dalle raccolte di canzoni popolari svizzere alemanniche "Im Röseligarte" ("Nel giardino delle roselline") di Otto von Greyerz"Anderi Lieder" ("Altre canzoni") di Urs Hostettler e "Z'underscht und z'oberscht" ("Più in su e più in giù") di Hanspeter Treichler, si parla di un "Cimitero delle Rose" a Milano, dove i soldatini svizzeri sarebbero andati a finir sepolti.

Hostettler avverte che la canzone sarebbe stata composta attorno al 1914 da tale Karl Geiser; ma la notizia non è Fu sicura e preferiamo quindi inserirla anonimamente. Fu resa popolare con la mobilitazione (ricordiamo la "neutralità armata" della Svizzera, che durante le due guerre mondiali ha comunque comportato una mobilitazione generale del paese pur non essendo direttamente impegnato nei conflitti) dal cantastorie Hanns in der Gand, che spesso si recava a intrattenere le truppe.

La canzone è nel dialetto svizzero alemannico (lo "Schwyzertüütsch"). La traduzione italiana che seguirà è ovviamente di massima, non essendo il traduttore particolarmente a suo agio con quell'ostico dialetto.
S wott aber e luschtige Summer gèh, die Buebe salbe d Schueh.
Mit Trummele und mit Pfyffe wänd sii uf Mailand zieh – Oli - he!
Mit Trummele und mit Pfyffe wänd sii uf Mailand zieh.

Ach Hansli blyb doch hie, susch hani längi Zyt,
was wotsch au uf das Mailand ueh, das isch ja gar so wyt – Oli - he!
was wotsch au uf das Mailand ueh, das isch ja gar so wyt.

Und wänn das Mailand wyter wèr, wie tuusig Stund vo Fuess,
mit Trummele und mit Pfyffe wänd jez die Buebe zieh – Oli - he!
mit Trummele und mit Pfyffe wänd jez die Buebe zieh.

Wänns aber e luschtige Summer git, so bliibt käin Bueb bim Schatz,
dänn im Röseligaarte z Mailand hätts na für mänge Platz – Oli - he!
im Röseligaarte z Mailand hätts na für mänge Platz.

inviata da Riccardo Venturi - 10/8/2005 - 17:21



Lingua: Italiano

Versione italiana (di massima) di Riccardo Venturi
10 agosto 2005
IL CIMITERO DELLE ROSE A MILANO

Si vuol partire nell’allegra estate, i ragazzi ingrassano le scarpe.
Con tamburi e zampogne vogliono andare a Milano – Oli – he!
Con tamburi e zampogne vogliono andare a Milano.

Ah, Hansli, ma tu rimani qui! E rimanici a lungo,
che vuoi andare a fare a Milano, che è così lontana – Oli – he!
che vuoi andare a fare a Milano, che è così lontana?

Ma anche se Milano fosse più lontana, mille ore a piedi,
con tamburi e zampogne i ragazzi vogliono andarci – Oli – he!
con tamburi e zampogne i ragazzi vogliono andarci.

E anche se c’è un’allegra estate, nessun ragazzo resta dalla sua bella,
e al Cimitero delle Rose a Milano c’è posto per tanti – Oli – he!
Al Cimitero delle Rose a Milano c’è posto per tanti.

10/8/2005 - 17:30




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