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La pobrecita (Zamba del Tucumán)

La pobrecita (Zamba del Tucumán)
[1946]
Parole e musica di Héctor Roberto Chavero, in arte Atahualpa Yupanqui (1908-1992)
Un brano inciso anche nella sua sola parte strumentale.
Il primo album in cui è contenuto questo singolo è stato “Campo abierto”, 1969

Pure nel repertorio di Mercedes Sosa (in “Hasta la victoria”, 1972)
Testo trovato su Cancioneros.com

Una canzone recentemente riproposta dall'italiano Antonio Francesco Quarta nel suo album del 2015 interamente dedicato ad Atahualpa Yupanqui, intitolato “Amores de Tierra”, (per il quale rimando alla recensione di Flavio Poltronieri su Estatica)
Le llaman la pobrecita
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/16 - 22:21

La Pizzeria lucana de New-York

La Pizzeria lucana de New-York
La Pizzeria lucana de New-York

Chanson française – La Pizzeria lucana de New-York – Marco Valdo M.I. – 2017
Canzone léviane tirée du récit de Carlo Levi : La pizzeria lucana (in Il pianeta senza confini, Donzelli, 2003).



Souvent, Lucien l’âne mon ami, je me demande ce que deviennent les émigrés.

Les émigrés ?, répond Lucien l’âne. Quels émigrés ? Depuis le temps que je marche, j’en ai croisé des milliers et des milliers. De quels émigrés veux-tu me parler ?

Lucien l’âne mon ami, tu as raison de poser ainsi la question. On ne sait trop de qui ou de quoi on parle quand on parle d’émigration. Le colon est un émigré, l’envahisseur est un émigré, le cadre d’affaires est un émigré, le fonctionnaire lui-même est souvent un émigré. Il y a des émigrés riches et des émigrés misérables. Il y en a qui courent après la belle vie ; il en est qui fuient la mort. Enfin, je veux parler de ceux qui... (Continues)
Dans la jungle très
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/9/16 - 21:45
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Seimila anni fa...

Seimila anni fa...
[1917]
Versi di Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa, in “Tutte le poesie”, Mondadori, 1951.
Originariamente contenuti nella raccolta “Le cose” del 1922

Messi in musica da Giuseppe Micheli nel disco “Trilussa e il suo tempo (e la sua Roma)”
Interpretazione di Alba Bosi, Marcello Baldassarini e i solisti del gruppo Folkloristico Romano.
… Iddio fece un'inchiesta er primo giorno
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/16 - 21:19
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L'omo e l'arbero

L'omo e l'arbero
[1928-32]
Versi di Carlo Alberto Salustri, detto Trilussa, dalla raccolta “Giove e le bestie”, pubblicata nel 1932

Messi in musica da Giuseppe Micheli nel disco “Trilussa e il suo tempo (e la sua Roma)”
Interpretazione di Alba Bosi, Marcello Baldassarini e i solisti del gruppo Folkloristico Romano.
Mentre segava un arbero d'olivo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/16 - 20:45
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Who Owns Who

Who Owns Who
(2017)

Un inno alla rivolta alla rivolta e alla disobbedienza. Attraversa i loro confini, nuota nelle loro acque, rifiuta i loro ordini, ama le loro figlie, cambia le loro abitudini...
The bridge, the call
(Continues)
2017/9/16 - 16:17
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Radical Eyes

Radical Eyes
(2017)

Brano d'apertura dell'album d'esordio dei Prophets of Rage

Tom Morello - guitar
Timmy C - bass
Brad Wilk - beats
Chuck D - vocals
B-real - vocals
DJ Lord - turntables


"The Western world has created biased structures and stereotypes. Opposing viewpoints and movements are seen as radical rather than diversity. 'Radical Eyes' is the lens everything is viewed through, any life movement in opposition is considered radicalized."

"Il mondo occidentale ha creato strutture e stereotipi tendenziosi. I movimenti di opposizione e punti di vista diversi sono visti come estremisti invece che essere considerati pluralità. Gli occhi radicali sono la lente attraverso cui si guarda al mondo, per cui ogni movimento di opposizione è bollato come estremista."

(Chuck D.)
If speed is what you need
(Continues)
2017/9/16 - 15:56

E allora noi vili

E allora noi vili
23 novembre 1945]
Versi di Cesare Pavese, nella raccolta “La terra e la morte” (1947), in seguito compresa, dopo la morte del poeta, in “Verrà la morte e avrà i tuoi occhi”.
Musica di Anna Jenček, compositrice, cantante, insegnante, autrice nel 2008 del progetto musicale “Terra rossa, terra nera”, nel centenario dalla nascita di Cesare Pavese.

Riprendo da “Cesare Pavese in musica”, un bell'articolo di Flavio Poltronieri di cui consiglio la lettura integrale:

Anna Jencek prende in ordine cronologico tutte le nove liriche racchiuse ne “La terra e la morte” titolando ciascuna canzone con le proprie prime parole e le veste con raffinatezza a tempo di jazz avvalendosi, tra gli altri, del contributo del fisarmonicista Danilo Boggini (che ricordiamo anni fa nella Svizzera italiana in un sentito omaggio a Jacques Brel con l'Accordion Project). Questi versi che sanno di mitologia mediterranea,... (Continues)
E allora noi vili
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/16 - 14:07
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A Fire Burns for Freedom

A Fire Burns for Freedom
(2011)

An early version/acoustic version of “A Fire Burns For Freedom” is available on the Patagonia music sampler.

A revised version of this song appears as the title track on Ziggy’s album Wild and Free, and includes Woody Harrelson on vocals!
A fire burns for freedom
(Continues)
2017/9/16 - 12:30
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See Dem Fake Leaders

See Dem Fake Leaders
(2017)
See dem fake leaders
(Continues)
2017/9/16 - 11:56
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Sunshine

Sunshine
(1971)

"It was just at the time of the Vietnam War and Nixon. It was looking bad out there. That song meant a lot to a lot of people during that time--especially me."
(Jonathan Edwards)

I wrote ‘Sunshine’ in 1970 in probably less time than it takes to sing it. It was the height of the Vietnam-Cambodia adventure there in Southeast Asia. I was really saddened by that and really angry… It’s an angry young man’s complaint about what was going on politically and militarily in our name. I was knowing people that were coming back from the war and they were never the same – if they came back at all.

I had just undergone a really violent draft board pre-induction physical, where I ended up in an emergency room and ended up in a sanitarium I guess you’d call it. It was all in the interest of not going to Vietnam, but it left an indelible mark on me for life.

We were in Ohio and I moved my band... (Continues)
Sunshine go away today, I don't feel much like dancing
(Continues)
2017/9/16 - 00:23
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Fiume

Fiume
[2017]
All'Italia

Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.

Un uomo ritorna, ormai anziano, nel pezzo di terra istriano che da bambino aveva dovuto lasciare insieme alla madre. Quanto era avvenuto in quelle terre negli anni della sua infanzia è ben noto. Suo padre non era riuscito ad andarsene in tempo, in difesa ostinata di una piccola attività con la quale dava da vivere alla moglie e al figlio. E la vita di chi all’epoca visse sfollato in Italia fu difficile. Anche per una sorta di diffidenza, diciamo di tipo storico e politico, che spesso circondava questi esuli italiani. Una frase del padre accompagnerà quest’uomo per tutta la sua vita, ritornando anche nel momento in cui, dopo tanto tempo, egli decide di tornare là dove era partito.

Nell’appartamento... (Continues)
Ricordo quel giorno come fosse ieri
(Continues)
Contributed by dq82 2017/9/15 - 11:49
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Aquitania

Aquitania
[2017]
All'Italia

Un album che parla di emigrazione, un vero e proprio concept-album che omaggia storie di vita degli Italiani di ieri e di oggi, parlando di rinascita, di rinnovamento, di forza.

Un giovane parte verso la Francia Sud Occidentale per spendere la propria vita di contadino. Viene da un mondo in cui anche la possibilità di imparare a scrivere e a leggere, durante l’infanzia, non era data. Per questa ragione, cerca aiuto per poter comunicare il suo amore alla giovane donna che non è potuta partire con lui. Dalla quale vuole tornare. Perché la sua vita è rimasta idealmente in una valle del Trentino da dove è partito e dove alla fine riuscirà a tornare per bussare alla porta di chi lo ha aspettato.

Sapevo fin da ragazzino che una parte di parenti della mia famiglia, dal versante di mia madre, se n'era migrata verso mete lontane. Questa mia gente abitava la collina veneta che... (Continues)
Son partito che era fine estate
(Continues)
Contributed by dq82 2017/9/15 - 11:38
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London

London
2017
All'Italia

E’ una canzone contemporanea e felice. Dove un ragazzo parte per Londra conservando l’amore che lo lega a chi invece rimane. Col desiderio e la certezza che questo amore può sopravvivere al cambiamento di vita. Chissà, forse perché l’odierna possibilità di muoversi rende ogni orizzonte molto più vicino di ieri. Dunque, si può magari partire anche con leggerezza di sentimenti e con entusiasmo. Per provare a modellare la propria vita in una direzione che si ritiene più giusta. Per scoprire nuove opportunità. Senza che per questo un amore vero sia destinato a finire ma, anzi, aspettandolo il prima possibile allo scalo dell’aeroporto.

Il ragazzo del video, per inciso, è Tommaso Priviero figlio di Massimo, che a Londra ci vive (o ci ha vissuto per un periodo).

Andarsene via con cuore leggero e un sorriso stampato negli occhi senza aver niente in tasca che non sia la tua giovinezza... (Continues)
Partirò amore mio
(Continues)
Contributed by dq82 2017/9/15 - 11:26
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Bryd one brere

Anonymous
Bryd one brere
[XIV secolo / 14th Century]
Testo e musica / Lyrics and music:
King's College, Cambridge
MS Muniment Roll 2 W 32v Index 521 [1199]

Uno dei capisaldi di questo sito (a suo tempo coniato da Davide Giromini) è che “ogni canzone d'amore è contro la guerra”. Può anche darsi, sebbene, e lo dico in tutta sincerità, io abbia a volte qualche ragionevole dubbio. Ciononostante i casi son tanti e variopinti, e vorrei quindi raccontare sia pure per sommi capi la storia di questa canzone, che è ritenuta la prima canzone d'amore completa in lingua inglese. O meglio, in quella lontana fase dell'inglese che va sotto il nome di “inglese medio” (Middle English), l'inglese medievale che si venne formando a partire dal 1066 con la conquista Normanna, e che sfociò poi, a partire dal XVI secolo, nell'inglese moderno. Completa, dato che ne è tramandata anche la notazione musicale.

La canzone è nota come... (Continues)
1. Bryd one brere,            
(Continues)
Contributed by L'Anonimo Toscano del XXI secolo 2017/9/15 - 02:11
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Pablo pueblo

Pablo pueblo
[1977]
Parole e musica di Rubén Blades
Nel suo disco intitolato “Metiendo mano!”
Testo trovato su Genius
Eh le le le le le le le
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/14 - 10:22
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CapaRezza: Prisoner 709

CapaRezza: Prisoner 709
[2017]
Singolo: Prisoner 709

In un carcere in cui i prigionieri sono colpevoli di "delitti musicali" (per aver suonato metal, rap, reggae), CapaRezza è "colpevole di tutto" e scrive un nuovo pezzo che mette in chiaro quale sia la sua idea della musica, lontana dall'importanza dei numeri e dei premi.
Da soundsblog
Nel buio di una galera dalle barre chiuse
(Continues)
Contributed by adriana 2017/9/14 - 07:40
Song Itineraries: From World Jails
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Stop

Stop
(2017)

Da un giovane rapper di Marsiglia, un nuovo singolo promettente che denuncia le violenze della polizia, accompagnato da un videoclip frenetico in cui una banda di giovani fuggono da poliziotti che non si vedono mai chiaramente.

Le jeune marseillais Reef, nouvelle recrue du label Orfevre, frappe fort avec un clip réalisé par ASC & Arsedi. Lancé par le rappeur Espiiem, Reef s’était fait remarquer en avril avec son premier titre « Merci ». Beaucoup moins détendu, la vidéo de son nouveau titre titre « Stop » rappelle que les violences policières sont plus que jamais d’actualité – en témoignent les rebondissements très récents sur les conditions du décès d’Adama Traoré, mort il y a un an des suites d’une interpellation.

La vidéo de « Stop », tournée de nuit à Marseille, met en scène une bande de jeunes dans leur quartier, fuyant des policiers fictifs. Une menace que l’on ne voit... (Continues)
Il y a une différence entre le vivre et le voir
(Continues)
2017/9/13 - 23:41
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Santiago Maldonado

Santiago Maldonado
[2017]

¿Dónde está Santiago Maldonado?
Ellos saben dónde estás
(Continues)
Contributed by adriana 2017/9/13 - 13:40
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Cançó de la bruixa cremada

Cançó de la bruixa cremada
[1979]
Versi di Maria Mercè Marçal i Serra (1952-1998), poetessa, scrittrice, docente catalana. Femminista, omosessuale, attivista per l’indipendenza catalana, comunista.
Musica di Maria del Mar Bonet
Una canzone dallo spettacolo teatrale “La sala de les nines”, su testi di Mercè Rodoreda (1908-1983, importante scrittrice catalana) e Maria Mercè Marçal, tributo al romanzo “Bearn o La sala de las muñecas” (1956, in catalano “Bearn o La sala de nines”) dello scrittore Lorenzo Villalonga y Pons.
Più recentemente nella raccolta collettiva intitolata “Maria Mercè Marçal. Catorze poemes, catorze cançons”, 2009
Testo trovato su Cancioneros.com
Bruixa, que és de matinada,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/13 - 13:34
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La esquina de los paraos

La esquina de los paraos
[1977]
Scritta da José María Carrillo
Nell’album del gruppo intitolato “Sevillanas Democráticas”
Testo trovato su questo blog dedicato ai Gente del Pueblo
Hay una esquina en mi pueblo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/13 - 11:42
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Tienes que aprender

Tienes que aprender
[1979]
Scritta da José María Carrillo e Lorenzo Gómez Holgado
Nell'album del gruppo intitolato “Tierra y libertad”
Testo trovato su La Zamarra de Gustavo, il blog di Gustavo Sierra Fernández.
Tienes que aprender
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/12 - 20:50
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Pedagogía popular

Pedagogía popular
[1976]
Scritta da Joaquín Carbonell e Pilar Navarrete
Nell'album di Joaquín Carbonell intitolato "Con la ayuda de todos"
Es una línea curva
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/12 - 20:34
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¿Dónde Está?

¿Dónde Está?
[2017]

Letra: Leo Parigi
Música: Leo Parigi, Tavo Suárez

¿Dónde está Santiago Maldonado?
¿Cómo empuja la vida?
(Continues)
Contributed by adriana 2017/9/12 - 19:42
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Si morimos

Si morimos
[1978]
Parole e musica di Pablo Milanés
Nel disco intitolato “No me pidas”
Testo trovato su Cancioneros.com
Ustedes lo sabrán, mis hijos, lo sabrán
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/12 - 18:29
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L'autrer jost'una sebissa

L'autrer jost'una sebissa
XII sec.
Pastorella
Parole di Marcabru

Marcabruno, in provenzale Marcabru(n) pronuncia occitana marˈkaβɾy (... – ...), è stato un trovatore occitano originario della Guascogna (forse di Auvillar), di cui ci rimangono 43 componimenti a carattere principalmente satirico, scritti tra il 1130 e il 1150.

Le informazioni biografiche che abbiamo di lui sono attinte da due vidas accluse ai suoi componimenti e raccontano storie diverse, poco attendibili, in quanto entrambe elaborate, evidentemente, su riferimenti contenuti nelle sue poesie". Secondo una delle sue vidas Marcabru fu "figlio di una donna povera di nome Marcabruna, fece cattive poesie e cattive satire, parlando male delle donne e dell'amore".

L'altra sua biografia ci racconta che Marcabru venne abbandonato alla porta di un uomo ricco, e nessuno seppe la sua origine. Allevato da Aldric del Vilar ed educato alla poesia da Cercamon,... (Continues)
L'autrier jost' una sebissa
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/9/12 - 17:52
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Ezin uka

Ezin uka
[1969]
Parole e musica di Benito Lertxundi
La traccia che apre l’album d’esordio, eponimo, di questo cantautore basco.
Ezin uka
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/12 - 08:31
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¿Por qué?

¿Por qué?
[1977]
Scritta da José Luis Armenteros, Juan José Oña e Pablo Herrero Ibarz
Nell’album dal titolo “En el nombre de España, paz
¿Quién fabrica las pistolas? ¿Quién?
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/12 - 08:16
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Allende Presidente

Allende Presidente
(2003)
dall'album Venceremos!
(Ángel Parra - Mauro Di Domenico)

Un pezzo rap dedicato a Allende, interpretato dal grande Ángel Parra che lo ha scritto insieme al chitarrista italiano Mauro Di Domenico. Ne esiste anche una versione francese interpretata insieme a Mouss & Hakim degli Zebda (non ho trovato il testo).
Contributed by Lorenzo 2017/9/11 - 22:33
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I Hear Them All

I Hear Them All
di Ketch Secor e David Rawlings
pubblicata in Big Iron World (2006)

incisa anche da David Rawlings in A Friend of a Friend (2009)
il video ufficiale, diretto da Danny Clynch di ricorda il disastro dell'uragano Katrina sulla popolazione di New Orleans

Una canzone di disperazione e di speranza, con qualche riferimento all'attentato dell'11/9
"I hear soldiers quit their dying, one and all"
(sento i soldati che smettono le loro morti, uno e tutti)
vale da solo la presenza della canzone in questo sito
I hear the crying of the hungry in the deserts where they're wandering.
(Continues)
Contributed by Piersante Sestini 2017/9/11 - 22:30
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Alguna vez

Alguna vez
[1970]
Versi di Carlos Álvarez Cruz (1933-), poeta spagnolo, nella raccolta “Tiempo de siega y otras yerbas” pubblicata nel 1970
Musica di Rosa León, nel suo disco intitolato “Al alba”, pubblicato nel 1975

Carlos Álvarez era nato in una famiglia di fede repubblicana. Suo padre fu fucilato dai fascisti. Lui stesso a causa del regime franchista subì il carcere e l'esilio. Tutto questo segnò indelebilmente la sua opera poetica.
Alguna vez a todos a mí mismo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/11 - 21:37
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El Salustiano

El Salustiano
[1976]
Parole e musica di Carlos Cano
Nel suo disco intitolato “A duras penas”

Canzone sulla condizione degli spagnoli andalusi costretti dalla miseria ad emigrare verso altri paesi Europei. Lo stesso Carlos Cano negli anni 60 dovette lasciare la natale Granada per cercare lavoro in Svizzera e Germania. La canzone è quindi sicuramente autobiografica.
Hasta un pueblo d’Alemania ha llegao el Salustiano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/11 - 21:01
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Aguaviva: Apocalipsis

Aguaviva: Apocalipsis
[1971]

Realizzazione di Manolo Díaz.
Edizione italiana dell'album Apocalipsis


Avvertenza. Alcune canzoni erano già presenti nel sito, sia nell'interpretazione di Aguaviva, sia di altri. Poiché la seguente pagina è dedicata coralmente all'album, abbiamo deciso di lasciare le pagine già esistenti linkandole nell'elenco seguente. [CCG/AWS Staff]
Lato 1
1. Y NACE EL SOL (J.A. Muñoz - M. Diaz)
2. LOS JINETES (J.A. Muñoz - M. Diaz)
3. EL HAMBRE (J.A. Muñoz - M. Diaz)
4. LA CIUDAD ES DE GOMA (G. Celaya - M. Diaz)
5. EL NINO HA MUERTO (M. Diaz)
6. LA GUERRA (J.A. Muñoz - M. Diaz)
7. LA GUERRA QUE VENDRÁ (B. Brecht - M. Diaz)
8. CUANDO MI HIJO NACIÓ (N. Hikmet - M. Diaz)

LATO 2
1. LA MUERTE (J.A. Muñoz - M. Diaz)
2. ME QUEDA LA PALABRA (B. de Otero - M. Diaz)
3. NO NOS DEJAN CANTAR (N. Hikmet - M. Diaz)
4. LA PESTE (J.A. Muñoz - M. Diaz)
5. LA NINA DE HIROSHIMA (N. Hikmet - M. Diaz)
6. MASA (C. Vallejo - Pepe Nieto)
7. HIMNO (M. Diaz)
Dopo il primo LP, in cui Aguaviva ha cantato poesie spagnole della generazione del '27 su musiche di Manolo Diaz, in questo secondo LP, intitolato al biblico tema dell’«Apocalisse», le liriche, sempre musicate da Manolo Diaz, sono di poeti di varie nazionalità. Il tema dell'Apocalisse è affrontato in chiave moderna: dei quattro cavalieri biblici, mentre la Guerra mantiene il suo significato tradizionale, la Fame è vista come frustrazione, la Morte come oppressione, come negazione dei valori della libertà, e la Peste come effetto della radioattività dopo una guerra nucleare.
(Continues)
Contributed by dq82 2017/9/11 - 17:14
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El meu país

El meu país
Versi di Miquel Martí i Pol (1929-2003), poeta e scrittore catalano.

Musica di Teresa Soler i Pi, meglio conosciuta con il suo nome d’arte di Teresa Rebull (1919-2015), comunista, internazionalista, femminista e cantautrice catalana, esule in Francia dopo la Guerra Civile.

Nell’album della Rebull intitolato “També per tu”, pubblicato nel 1981.
Ignoro se la poesia sia tratta da qualche raccolta oppure scritta apposta dal poeta per il disco.

Interpretata anche da Lluís Llach
Tots els anys que he hagut de viure
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/11 - 14:48
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El rey de la casa

El rey de la casa
[1981]
Parole e musica di Gloria van Aerssen (1932-2015) y Carmen Santonja (1934-2000)
Nell’album “El tigre del Guadarrama”
Ha nacido el rey de la casa esta mañana
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/11 - 13:15
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La ballata del bambino senza tempo

La canzone si ispira al libro di Michele Iacono " Il bambino senza tempo " e prende spunto dalle brevi, terribili parole pronunciate da un bambino siriano prima di morire: Lo dirò a Dio!
Se il tempo fosse un sogno, allora resterei,
(Continues)
Contributed by fernando ianeselli 2017/9/11 - 12:54

En aquel tiempo que los ríos eran limpios

En aquel tiempo que los ríos eran limpios
[1979]
Parole e musica di Joaquín Carbonell
Nel disco intitolato “Sin ir más lejos”
En aquel tiempo que los ríos eran limpios
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/11 - 11:06
Song Itineraries: War on Earth
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La ballena azul

La ballena azul
[1971]
Parole e musica di Gloria van Aerssen (1932-2015) y Carmen Santonja (1934-2000)
Nell’album d’esordio delle Vainica Doble, eponimo, pubblicato nel 1972
Nel disco la canzone era interpretata da Laura de Cárdenas, figlia di Gloria van Aerssen
La ballena azul está triste y sola,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/11 - 10:36

Abolición

Abolición
[1978]
Parole e musica di Paco Ortega Bermejo (1957-), cantante, compositore e produttore musicale spagnolo.
Nel disco collettivo intitolato “¡Abolición! (Canciones y textos contra la pena de muerte)”
Testo trovato in “Veinte años de canción en España, 1963-1983”, di Fernando González Lucini.
El silencio en la noche,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/11 - 10:19
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Vint bales

Vint bales
[1981]
Versi di Maria Mercè Marçal i Serra (1952-1998), poetessa, scrittrice, docente catalana. Femminista, omosessuale, attivista per l’indipendenza catalana, comunista (insomma, ce le aveva tutte!)

Musica di Teresa Soler i Pi, meglio conosciuta con il suo nome d’arte di Teresa Rebull (1919-2015), comunista, internazionalista, femminista e cantautrice, esule in Francia dopo la Guerra Civile.

Una canzone dedicata a Francesc Layret i Foix (1880-1920), politico ed avvocato catalano, repubblicano e indipendentista, assassinato a Barcellona nel novembre del 1920 da sicari del cosiddetto “Sindacato Libre”, organizzazione sindacale paramilitare “carlista”, monarchica e di estrema destra.

Nell’album di Teresa Rebull intitolato “També per tu”, pubblicato nel 1981
Vint bales foren, vint bales
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/11 - 08:49
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Berta

Berta
2016
Testo trovato su Berta Cáceres
Testo dedicato a Berta Cáceres, sindacalista E ambientalista indigena Lueca: la Chico Mendes Hondureña.


Berta Cáceres è l’ultima vittima del business dello sviluppo

Gabriele Crescente, giornalista di Internazionale

7 marzo 2016 15.05

Mentre la visita di Obama a Cuba e la firma degli accordi di pace in Colombia sembrano rappresentare la fine degli strascichi della guerra fredda, si può essere tentati di pensare che l’America Latina sia ormai un continente pacificato e avviato verso lo sviluppo, e che la violenza sia limitata alle guerre tra bande criminali. Ma l’omicidio di Berta Cáceres, uccisa in Honduras il 3 marzo, dimostra che la violenza politica non è affatto scomparsa, ed è in gran parte motivata proprio da quello che chiamiamo sviluppo.

Berta Cáceres non era un’ambientalista, com’è stata descritta negli ultimi giorni dai mezzi d’informazione.... (Continues)
Tu Lucha es un ejemplo de honor y sentimiento
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/10 - 22:18
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Me lo dijo el rio

2016
Brano inedito del gruppo hondureño Son de pueblo
Testo trovato su Berta Cáceres

Canción dedicada a Berta Cáceres, luchadora social asesinada en Honduras el pasado 3 de marzo 2016
Volviste a la tierra mujer
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/10 - 22:01
Song Itineraries: War on Earth

Nino Buenaventura: Ritratto d'amore con l'assassino

Nino Buenaventura: Ritratto d'amore con l'assassino
2016
Testo di Nino Buenaventura.
È una poesia perciò entra tra gli Extra, chissà che qualcuno voglia darle una musica...


¡Berta Cáceres presente!

Pubblicato il 29 marzo 2016 · in America Latina, Bologna non più Bologna, Poesia ·

di Helena Scully Gargallo e Nino Buenaventura

[Presentiamo un testo di Helena Scully Gargallo sull’attivista Berta Cáceres, vilmente uccisa il 3 marzo scorso in Honduras. La sua lotta e la memoria non si fermano. Il testo è stato letto il 23 Marzo 2016, ore 19.34, calendario Mediterraneo, Circolo Anarchico Berneri, Bologna. Di seguito riportiamo una poesia di Nino Buenaventura dedicata a Berta, “Ritratto d’amore con assassinio”, scritta in italiano e tradotta in spagnolo dallo stesso Nino. F.L.]

Difficile parlare con la rabbia e il dolore che percorrono tutto il corpo, bloccando la gola, impedendo alla parola e al pensiero di fluire.

Difficile sfidare l’impotenza... (Continues)
Le tue figlie sono minute,
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/10 - 15:50
Song Itineraries: War on Earth
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El presidente

El presidente
2017
Circo manicomio
Discúlpame presidente
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/10 - 15:21
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El pueblo

El pueblo
2017
Circo manicomio
Contributed by Dq82 2017/9/10 - 15:19

Les Routes parfumées (2017)

Les Routes parfumées (2017)
Les Routes parfumées (2017)

Chanson française – Les Routes parfumées – Marco Valdo M.I. – 2017



Décidément, Marco Valdo M.I. mon ami, les titres de tes canzones sont souvent bien étranges ou assez inattendus. Celui-ci est porteur d’une poésie lointaine qui me ravit tellement. On a comme une sensation d’immenses espaces un peu déserts et où le vent ramasse en un parfum unique le thym, la menthe, le pin, la rose et l’odeur puissante de la lavande et du mimosa. Ça sent le chardon et l’ortie en fleurs, mille couleurs envahissent ma bouche et mille saveurs tourbillonnent en ma pauvre tête d’âne soudain éwaré. D’où peuvent-elles bien venir tes routes parfumées que j’ai l’impression de sillonner depuis l’aube des siècles ?

Elles viennent, Lucien l’âne mon ami, via Carlo Levi, tout droit d’un poète du Sud, d’un poète mort trop vite et trop tôt, qui s’appelait de son vivant et qu’on appellera... (Continues)
Sans scrupules et sans respect,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/9/10 - 12:13

Le Voyage en Russie

Le Voyage en Russie
Le Voyage en Russie

Chanson française – Le Voyage en Russie – Marco Valdo M.I. – 2017
Canzone léviane tirée de « Il futuro ha un cuore antico » de Carlo Levi.



Les voyages ont toujours titillé l’imagination, la curiosité; l’ailleurs, l’autre, le différent, l’étranger, l’étrange m’ont toujours fasciné, dit Marco Valdo M.I.

Moi aussi, dit l’âne, j’ai toujours aimé aller ailleurs, aller voir plus loin, rencontrer d’autres paysages, d’autres ânes, d’autres gens, d’autres herbes. J’ai toujours aimé voir le soleil se lever de l’autre côté de la montagne. J’aime aller dans les villages, j’aime voir les pays inconnus et marcher sur des chemins ancestraux ou sur les routes qu’ont chantés les aèdes.
Fort bien, dit Marco Valdo M.I, et depuis les temps reculés où tu es en route, tu as eu le temps d’en voir du pays ; mais, dis-moi, Lucien l’âne mon ami, que sais-tu de la Russie et des grands espaces... (Continues)
On m’avait dit surtout
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/9/9 - 23:18
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No queremos volver atrás

No queremos volver atrás
[1977]
Versi di Luis Díaz Viana (1951-), antropologo, scrittore e poeta spagnolo
Musica di Joaquín Díaz González (1947-), musicista e ricercatore folklorico di Zamora
Canta Maria Salgado, cantante anche lei originaria della provincia di Zamora, nella comunità autonoma di Castilla y León
Nell'album di Joaquín Díaz e Maria Salgado intitolato “Recuerdo y profecía por España”
Hemos roto las rejas
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/9 - 21:37
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Chile

Chile
[1976]
Parole e musica di Xabier Lete
Nell'album intitolato “Kantatzera Noazu”
Zail da eskuratzen zatia, zail da ixiltzen gosea
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/9 - 20:49
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Mercy on Me

Mercy on Me
Chanson de Champion Jack Dupree de 1962. Un texte simple et prenant à propos du racisme ordinaire, chanté à la manière d'un gospel.
Mercy on me
(Continues)
Contributed by D Laloë 2017/9/9 - 18:37
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Canción para Santiago Maldonado

Canción para Santiago Maldonado


Emilio y Bruno Jones Huala son familiares del Lonko [líder] mapuche Facundo Jones Huala, actualmente detenido. Se difundió en las redes un video donde ambos cantan una canción dedicada a Santiago Maldonado, joven anarquista desaparecido desde hace un mes durante durante un violento operativo contra la comunidad mapuche de Pu Lof en el departamento de Cushamen, que protesta a diario por las tierras que les robó el magnate italiano Benetton

La familia Jones Huala se ha hecho conocida por la detención de Facundo que ya lleva casi tres años, a la espera de un polémico juicio de extradición a Chile. Pero también el resto de la familia ha sufrido la represión. Un ejemplo de esto es el disparo que impacto sobre la mandíbula de Emilio Jones Huala, hermano del Lonko, quien recibió un balazo durante un operativo el 12 de enero cuando la Gendarmería “llego a los tiros al Lof”. Emilio fue detenido el día anterior a la desaparición de Santiago Maldonado junto a Romina, prima del Lonko.

Da la haine.org
No callara mi pueblo
(Continues)
Contributed by adriana 2017/9/9 - 16:28
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Donde dijeron digo decid Diego

Donde dijeron digo decid Diego
[1978]
Parole e musica di Joaquín Sabina
Nel disco intitolato “Inventario”
Nos enseñaron a tener paciencia
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/8 - 22:34
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Ryszard płonie

Ryszard płonie
[2015]
Antybiotyka
Parole e musica di Krzysztof Rodak

Il brano è dedicato alla memoria di Ryszard Siwiec.

Nell 49-simo anniversario.

Ryszard Siwiec (7 March 1909 — 12 September 1968) was a Polish accountant and former Home Army resistance member who was the first person to commit suicide by self-immolation in protest against the Warsaw Pact invasion of Czechoslovakia. Although his act was captured by a motion picture camera, Polish press omitted any mention of the incident, which was successfully suppressed by the authorities. Siwiec prepared his plan alone, and few people realized what he tried to achieve with his sacrifice. His story remained mostly forgotten until the fall of communism, when it was first recounted in a documentary film by Polish director Maciej Drygas. Since then, Siwiec has been posthumously awarded a number of Czech, Slovak, and Polish honors and decorations.

Siwiec's... (Continues)
Na stadionie ludzie chórem
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/9/8 - 22:26
Song Itineraries: Prague Spring 1968
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Pasodoble de las majas

Pasodoble de las majas
[1977]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nell'album “No hay derecho” pubblicato nel 1977.

La dedica apposta a questa canzone è a Pepe Infante. Credo si tratti di José Infante Martos (Málaga, 1946), poeta, scrittore e giornalista spagnolo.

Secondo questa recensione, il brano si riferisce all'intolleranza quando non alla persecuzione di Stato verso gli omosessuali, uno dei tanti aspetti aberranti del regime franchista e clericale spagnolo.
¡No hay derecho
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/8 - 22:15
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Black Athena

Black Athena
Album: Lingo (1998)

Un altro grande classico degli Almamegretta che, come Figli di Annibale, ci ricorda che tutte le grandi civiltà sono meticce e frutto degli incontri tra popoli diversi.



Come dice Martin Bernal, l'antropologo inglese autore di un testo che si chiama Black Athena e che ci ha ispirato il brano omonimo, - tutte le grandi civiltà sono meticce, dalla purezza nasce solo sterilità -.

Questa potrebbe essere la bandiera degli Almamegretta. Ispirato al libro di Bernal, il brano "Black Athena" lancia una provocazione, ipotizzando che Atena, dea greca della sapienza, e quindi l'intera Grecia, culla della civiltà europea, fosse di origine nera, "look back look back Athena was black Athena was black if you look back".

Tale ipotesi presuppone che alle origini di tutte le grandi civiltà vi è un incrocio di razze e culture. Tale incrocio è alla base dell'evoluzione dei popoli,... (Continues)
Sienteme bbuono chiammame cu' o nomme mio
(Continues)
2017/9/8 - 22:05
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Castles Burning

Castles Burning
Questa canzone , parte dell'album "Handful of Rain" del 1994 ,è stata dedicata all'omicidio di Falcone (fonte risposta dell'autore, l'italoamericano Jon Oliva, a Metal Shock)
Castles burningIn the dark and bleeding
(Continues)
Contributed by Lucone 2017/9/8 - 12:10
Song Itineraries: Mafia and Mafias

L’Homme en gris

L’Homme en gris
L’Homme en gris

Chanson française – L’Homme en gris – Marco Valdo M.I. – 2017
chanson inspirée de Morto sul selciato – Marco Valdo M.I. – 2005



Pour faire sourdre le caractère éminemment poétique de l’écriture de Carlo Levi, son traducteur Marco Valdo M.I. (c’est-à-dire le soussigné) s’est essayé à moduler sous forme de chansons – chansons, au sens italien de canzone, comme l’entendaient Pétrarque ou Umberto Saba ou Pier Paolo Pasolini, c’est-à-dire de poèmes destinés (éventuellement) à être chantés et en tous cas, de paroles teintées d’une musicalité intérieure, quelques passages des « romans » ou des « écrits » de Carlo Levi. Il en présente le résultat ci-après. Celle-ci (et d’autres canzoni leviane ou comme j’aime les appeler en français canzones lévianes) fut écrite dans les deux langues qui se font écho l’une à l’autre, comme dans un duo de deux sœurs.
Avec les amis de la Fondazione... (Continues)
Sur la place ensoleillée,
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/9/8 - 10:18
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تصور کن

تصور کن
Tasavor kon
[ 2005 ]

متن ترانه / Testo / Lyrics / Paroles / Sanat:
Yaghma Golrouee [ یغما گلرویی ]

موسیقی / Musica / Music / Musique / Sävel:
Siavash Ghomayshi

آواز خوانده شده توسط / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:
Siavash Ghomayshi

آلبوم / Album:
Roozhaye Bikhatereh [ روزهای بی خاطره ]

(Riccardo Gullotta)

Sulla falsa riga di Imagine, una canzone contro la guerra del cantante iraniano Siavash Ghomayshi
تصور کن اگه حتی تصور کردنش سخته!
(Continues)
2017/9/7 - 21:12
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New Immigration Law

New Immigration Law
1997
Single: New Immigration Law / Holy Mount Zion

Holy Mount Zion
America Yeah na Am talking about the law in america The new immigration law Man no hear bout the new immigration law Tabled in congress in America Say what hear me now The new law all yall man nor fit talk
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/7 - 17:55
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Անտունի

Անտունի
1915
Andouni (Homeless)
Testo trovato qui

Armenian priest and folksong collector, Komitas Vardapet (1869-1935), wrote down the words and tunes of Armenian folksongs and those of a few other ethnic groups as well. He wrote new choral arrangements for some of them for more formal singing. He also wrote original compositions based on the traditional music that he studied. He was imprisoned during WWI and, although he was released, he never fully recovered from what he had suffered. Some of the songs he wrote or arranged have become symbolically tied to that period. “Andouni,” a song of longing for the homeland that predates WWI, is a folksong that Komitas arranged for voice. This version, sung by Ruben J. Baboyan, may be Komitas’s arrangement of the original tune. Today the song is sung to a different tune, usually in an operatic style, as it has become emblematic of the Armenian diaspora and loss of life during WWI.
blogs.loc.gov
Սիրտս նըման է էն փլած տըներ, [1]
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/7 - 17:07
Song Itineraries: The Armenian Genocide
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Keep the Home Fires Burning (Till the Boys Come Home)

Keep the Home Fires Burning (Till the Boys Come Home)
1914
Music by Ivor Novello
Words by Lena Gilbert Ford

Ivor Novello, born in Cardiff, was only 21 when he wrote Keep the Home Fires Burning (Till the Boys Come Home) in 1914, which touched all families at the outbreak of war with its hopeful message. It was an instant hit. Novello’s war service was less glorious. After a stint in the Royal Navy Air Service, crashing two planes, he enjoyed a long postwar career as an actor, writer and composer of musicals. The Ivor Novello awards are named in his honour. The words of the song are by the American Lena Gilbert Ford, who was divorced and living with her son in London. Both were killed by a German air raid on London in March 1918.
theguardian.com
They were summoned from the hillside
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/9/7 - 16:20
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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The Maid and the Palmer and the Well Below the Valley

Anonymous
The Maid and the Palmer <I>and</I> the Well Below the Valley
Child #21
a. The Maid and the Palmer
Da / From: Percy Folio Manuscript, XVII secolo / 17th Century (senza titolo / untitled)
Child #21B.: Charles Kirkpatrick Sharpe, 1851, Scots Musical Museum communicated by Walter Scott around 1825
b. The Well Below the Valley
First recorded by / Registrata originariamente da Tom Munnelly, 1965
Cantore / Folksinger: John Reilly (1925-1969)
Incisa da vari artisti e gruppi / Recorded by various artists and bands

Maddalene.

Nel famoso manoscritto del Percy (il Percy Folio probabilmente seicentesco), le ballate che vi sono contenute a volte non hanno un titolo ben preciso. Fu quindi Francis James Child a dare a questa oscura, cupa e controversa ballata il titolo di The Maid and the Palmer (Child #21). Il prof. Bronson, l'importantissimo raccoglitore e studioso delle melodie delle ballate tradizionali britanniche, a proposito di King Orfeo (ballata... (Continues)
THE maid shee went to the well to washe,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2017/9/7 - 12:51
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La luz de la libertad

La luz de la libertad
[1977?]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.

Poesia dedicata a José Manuel Yanes, tastierista degli Aguaviva e produttore musicale (per esempio delle Vainica Doble)

Non conosco il significato dell’invocazione contenuta nell’ultima strofa. Ignoro chi sia “don Luis Meneo”, mentre il “Peñón de Gibraltar” è la Rocca di Gibilterra…
La luz de la libertad
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/7 - 09:26
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Labrador de campo seco

Labrador de campo seco
[1977?]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
¡Me está doliendo la entraña
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/7 - 09:03
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La víspera

La víspera
[1977?]
Versi di Pedro Cobos (1928-1989), giurista, scrittore e poeta originario di Jumilla, nella comunità autonoma spagnola di Murcia.
Nella raccolta intitolata “La Vida Perdularia”, pubblicata solo nel 1989, dopo la morte dell’autore
Musica di José “Pepe” Nieto, arrangiatore, compositore e produttore degli Aguaviva
Nel disco degli Aguaviva intitolato “No hay derecho”, 1977.
Escrito está en un papel
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/7 - 08:42
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Les pays n'existent pas

Les pays n'existent pas
Paroles et musique: Môrice Benin
Album: Peut-Être (1972)

"Contre tous les petits nationalismes étatiques ou ceux du quotidien, des petits drapeaux accrochés aux fenêtres, sortis les jours d'anniversaire, qui n'ont d'autres sens que d'affirmer un bellicisme conscient ou inconscient. Réaffirmer sa frontière nationale physique et intellectuelle est le début de la guerre!"
Non, ce pays n'existe pas
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2017/9/7 - 00:01
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Federico

Federico
[1970]
Parole e musica di Manolo Díaz
Nell'album d'esordio degli Aguaviva intitolato “Cada vez más cerca”
Federico
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/6 - 21:10
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Ease My Revolutionary Mind

Ease My Revolutionary Mind
[1946]
Parole e musica di Woody Guthrie
Una canzone mai incisa dall’autore, riprese recentemente da Tom Morello negli album di tributo collettivo “Note Of Hope: A Celebration Of Woody Guthrie” (2011) e “Woody Guthrie At 100! Live At The Kennedy Center” (2013)


[Nell’immediato secondo dopoguerra] quella di Guthrie era una voce sempre più isolata che, dal deserto, invocava la ricostituzione della società americana e la distruzione del capitalismo. Nel luglio del 1946, scrisse così ad Asch:

“Questo è il sistema che vorrei vedere estinguersi. Ha ammazzato diversi membri della mia famiglia, ne ha gassati diversi e ne ha traumatizzati molti di più nell'ultima guerra mondiale e, in questa guerra mondiale appena passata, ne ha dispersi molti altri. Ha fatto fuggire famiglie di miei parenti e amici, centinaia di migliaia di persone, costringendole a vagare, senza una casa, peggio che se fossero... (Continues)
Night is here again, baby,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/6 - 15:49
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Takin' It Easy

Takin' It Easy
[1953]
Parole e musica di Woody Guthrie
Testo trovato su sitodella Woody Guthrie Publications, Inc.
Parrebbe una canzone inedita. Tuttavia il titolo lo trovo nella corposa raccolta “American Radical Patriot”, nel quinto CD intitolato “War Effort Songs”, realizzata dalla Rounder Records nel 2013

Non so se il testo sia in slang dell’Oklahoma, resta il fatto che si tratta di una canzone sull’amore ai tempi della bomba atomica. Molto attuale anche oggi, purtroppo.
Cisco Houston ne diede una versione semplificata in americano corrente.
I bought me a paper cause I wanted to know
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/6 - 10:59
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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Domenico Tiburzi

Domenico Tiburzi
Buonasera, volevo sapere se esistono midi delle canzoni popolari maremmane...della pampanini ed altri autori d epoca. Per citarne : l ultimo buttero, il brigante tiburzi, la mia terra e quaklsiasi altra voi siate in grado di indicarmi!!! Grazie..Marzia
marziadegliesposti@yahoo.it 2017/9/5 - 22:06
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Bob Dylan: Subterranean Homesick Blues

Bob Dylan: Subterranean Homesick Blues
[1965]
Parole e musica di Bob Dylan
Singolo poi contenuto nell’album “Bringing It All Back Home”

“Non c’è bisogno di ascoltare le previsioni del tempo per sapere da che parte soffia il vento”, un verso celeberrimo che, nonostante l’apparente nichilismo del brano, all’epoca venne preso in prestito addirittura dal gruppo armato rivoluzionario, la “Weather Underground Organization”(WUO), meglio conosciuta per l’appunto come “Weatherman”, nata nel 1969 nell’Università del Michigan all’interno del movimento “Students for a Democratic Society” (SDS)

Nella canzone chiari i riferimenti a Jack Keruac (il racconto del 1958 intitolato The Subterraneans e a Chuck Berry (con la sua Too Much Monkey Business). Su moltissimi siti si riferisce anche di una relazione tra alcuni versi di “Subterranean Homesick Blues” con il testo della canzone Takin' It Easy di Woody Guthrie, ma francamente né nel testo... (Continues)
Johnny's in the basement
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/9/5 - 14:32




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