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The Green Fields of England

The Green Fields of England
1977
The Transports

This unique project relates the true story of Henry Cabell and Susannah Holmes, convicts transported to Australia on the “First Fleet” in 1787 and the trials and tribulations which culminated in that historic voyage. The tale is presented as a cycle of new compositions in the idiom of traditional English folk song, linked by narrative passages in the style and to the melodies of broadsheet ballads of the time. The orchestral passages and arrangements for the accompanied songs have been conveived in such a way as to underline the overall feeling of “period” and the instruments used are those likely to have been heard in the church bands or “quires” of East Anglian villages in those days. The singers have been chosen from the front rank of the English folk song revival, and the melodies composed to suit their individual style. A detailed account of the historical background... (Continues)
Farewell to our lovers and our kind relations,
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/4 - 15:16
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The Humane Turnkey

The Humane Turnkey
1977
The Transports

This unique project relates the true story of Henry Cabell and Susannah Holmes, convicts transported to Australia on the “First Fleet” in 1787 and the trials and tribulations which culminated in that historic voyage. The tale is presented as a cycle of new compositions in the idiom of traditional English folk song, linked by narrative passages in the style and to the melodies of broadsheet ballads of the time. The orchestral passages and arrangements for the accompanied songs have been conveived in such a way as to underline the overall feeling of “period” and the instruments used are those likely to have been heard in the church bands or “quires” of East Anglian villages in those days. The singers have been chosen from the front rank of the English folk song revival, and the melodies composed to suit their individual style. A detailed account of the historical background... (Continues)
Part 1
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/4 - 15:08
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The Ballad of Henry and Susannah

The Ballad of Henry and Susannah
1977
The Transports

This unique project relates the true story of Henry Cabell and Susannah Holmes, convicts transported to Australia on the “First Fleet” in 1787 and the trials and tribulations which culminated in that historic voyage. The tale is presented as a cycle of new compositions in the idiom of traditional English folk song, linked by narrative passages in the style and to the melodies of broadsheet ballads of the time. The orchestral passages and arrangements for the accompanied songs have been conveived in such a way as to underline the overall feeling of “period” and the instruments used are those likely to have been heard in the church bands or “quires” of East Anglian villages in those days. The singers have been chosen from the front rank of the English folk song revival, and the melodies composed to suit their individual style. A detailed account of the historical background... (Continues)
Part 1
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/4 - 14:46
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Andreas Gryphius: Menschliches Elende

Andreas Gryphius: Menschliches Elende
[1637]
Versi di Andreas Gryphius, nella raccolta intitolata "Lissaer Sonette", pubblicata nel 1637.
Un brano caro a parecchi gruppi metal teutonici, ma interpretato in musica anche da Barbara Sukowa, attrice prediletta del regista tedesco "maledetto" Reiner Werner Fassbinder. Nell'album "Devouring Time" del 2010, con il gruppo jazz avantgarde The X-Patsys.

Il poeta e drammaturgo tedesco aveva nel 1637 solo 21 anni, eppure il suo sguardo era già quello di un vecchio al termine dell'esistenza... Ciò che può produrre sulla psiche umana l'attraversamento di un lungo periodo oscuro e feroce come fu quello della Guerra dei 30 anni, in cui Gryphius e i suoi contemporanei furono loro malgrado sprofondati per quasi tutta la vita...
Was sind wir Menschen doch! Ein Wohnhaus grimmer Schmerzen,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/4 - 14:34
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Juarez, Mexico

Juarez, Mexico
2013
Thom Chacon

Ciudad Juarez è una città messicana, al confine con gli Stati Uniti, da cui è separata dal Rio Grande (dall'altra parte del fiume vi è El Paso, una volta erano un'unica città), una delle città più malfamate del mondo, per anni con il più alto tasso di omicidi procapite al mondo. I cartelli criminali contrabbandano droga e, ovviamente, clandestini, negli Stati Uniti. Negli ultimi 15 anni, la città ha perso quasi il 20% della popolazione, esasperata dalla violenza del luogo e allettata da un futuro migliore al di là del fiume.
Ciudad Juarez è tristemente nota anche per i numerosissimi femminicidi, particolarmente giovani ragazze, che lavorano nelle maquilladoras che producono beni per gli USA. Jennifer Lopez produsse anche un film, Bordertown (2007), in cui lei interpreta una giornalista che indaga su tutte queste morti.

Once I was driving east on Interstate 10 and I went... (Continues)
I can see across the border
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/4 - 13:09
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Rezept

Rezept
[1966]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Nella raccolta "Die paar leuchtenden Jahre", 2003
Una poesia molto nota della Kaléko, proposta in musica, per esempio, dal Metronome Quintett con Gert Westphal.

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.

Nel... (Continues)
Jage die Ängste fort
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/4 - 10:53
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Kein Kinderlied

Kein Kinderlied
[1968]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia musicata, per esempio, da Jörg Hofmann nel suo album "Mascha Kaléko - Den Herbst im Herzen, Winter im Gemüt"

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine Lesebuch für Grosse” del 1935, incontrarono immediatamente la censura nazista.

Nel 1938 Mascha Kaléko fuggì negli USA... (Continues)
Wohin ich immer reise,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/4 - 10:28
Song Itineraries: Exiles and exilees
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Heimweh, wonach?

Heimweh, wonach?
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Trovo la poesia in "Mein Lied geht weiter. Hundert Gedichte" pubblicata nel 2007, ma certamente faceva parte di qualche raccolta precedente, pubblicata quando l'autrice era ancora in vita.
Interpretata, per esempio, da Judith C. Jakob su musica di Joachim M. Jezewski

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft”... (Continues)
Wenn ich "Heimweh" sage, sag ich "Traum".
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/4 - 09:53
Song Itineraries: Exiles and exilees

Chanson für Morgen

Chanson für Morgen
[1945]
Versi di Mascha Kaléko (nata Golda Malka Aufen, 1907-1975), poetessa ebrea polacca, originaria della Galizia austro-ungarica.
Una poesia che già di per sè è dichiaratamente una canzone. Comunque è stata anche messa in musica, per esempio dal compositore tedesco Hans-Dieter Kuhn
Nella raccolta "Verse für Zeitgenossen", pubblicata nel 1945
Testo trovato su qui

Anche la famiglia di Golda Malka Aufen, come centinaia di migliaia di galiziani, abbandonò il paese negli anni a ridosso della Grande Guerra, all’epoca della grande crisi economica che attanagliò la regione. Si stabilirono a Berlino, dove nel 1928 la giovane Mascha sposò l’insegnante Saul Aaron Kaléko.
Mascha Kaléko cominciò a pubblicare poesie fin dal 1929 e venne subito apprezzata da poeti ed intellettuali come Erich Kästner e Kurt Tucholsky.
Le sue prime due raccolte, “Lyrisches Stenogrammheft” del 1933 e “Das kleine... (Continues)
Wir wissen nicht, was morgen wird.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/3 - 21:11
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McCafferty

Anonymous
McCafferty
[XIX° secolo]
Una canzone irlandese molto nota – con i titoli di McCafferty, o McCaffery o McKaffery - che trovo nel repertorio di artisti come Dominic Behan, The Spinners, Roy Harris, ma soprattutto Ewan MacColl e The Dubliners
Sulla melodia de The Croppy Boy

Il testo che propongo – quello della versione dei Dubliners – racconta la storia vera di Patrick McCaffery, nato nel 1842 nella contea irlandese di Kildare. Orfano di madre, abbandonato dal padre, Patrick ebbe un'infanzia difficilissima, con il corollario dell'allora inevitabile lavoro precoce in una fabbrica. A 18 anni si arruolò ma, forse per il suo carattere riottoso e insubordinato, forse soltanto perchè irlandese, fu subito accolto male dai suoi diretti superiori. La canzone racconta che gli bastò esitare a compiere l'ordine di identificare dei bambini, figli di militari, che facevano chiasso perchè Patrick McCaffery fosse condannato... (Continues)
When I was eighteen years of age
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/3 - 13:41
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The Light Horse

Anonymous
The Light Horse
[XIX° secolo, o anche prima]
Una ballata irlandese, un'anti-recruiting song, che sta al n. 3027 delle Bodleian Libraries e che è nota anche con il titolo alternativo de "The Black Horse"
L'interpretazione più nota è quella di Kevin Mitchell, musicista scozzese, nel suo "Free and Easy.
Irish Traditional Songs and Ballads", pubblicato nel 1977.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Il soprannome "Black Horse" era quello dato al 7th (The Princess Royal's) Dragoon Guards, reggimento di cavalleria della British Army, quando a metà 700 fu posto sotto conduzione irlandese, integrato nel 4th Regiment of Horse, prendendo parte alla Guerra dei 7 Anni (1756-1763). Per questo penso che la canzone possa essere anche più vecchia delle date riportate sui fogli volanti delle Bodleian Libraries...
Come all you airy bachelors and be advised by me:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/3 - 11:05
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When Cathy Runs

When Cathy Runs
[2000]
2016
Searching for Rewind

Cathy Freeman medaglia d'oro sui 400 metri alle Olimpiadi di Sidney. Nel giro d'onore sfilò anche con la bandiera aborigena, nonostante il divieto, così come aveva fatto già ai giochi del Commonwealth nel 1994.
Dopo il suo ritiro sportivo si è dedicata a svariate attività sociali ed educative per gli aborigeni.


I soprusi vendicati in pista dall'oro di Cathy Freeman

di Emanuela Audisio

Partì, arrivò, vinse. Era la sua corsa, il suo paese, il suo pubblico. Fece una cosa umile: stette lì inginocchiata sulla pista, davanti a 112.524 spettatori. Finalmente non era più prigioniera, ma simbolo di un paese, di una riconciliazione, di un futuro.

Aveva la bocca e la lingua secca, e un body integrale che la faceva sembrare una crociata fuori posto. Invece Cathy Freeman era al posto giusto: prima nei 400 metri, primo oro aborigeno e prima atleta, ultima tedofora,... (Continues)
Not the best of starts - Just five and a half - Family torn apart
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/1/2 - 14:38
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The Flyting o' Life and Daith

The Flyting o' Life and Daith
[1963]
Hamish Henderson completò questa canzone nel 1963, ma essa si basa sulla poesia “Streitlied zwischen Leben und Tod” di anonimo autore tedesco, di cui Henderson venne a conoscenza durante il suo servizio nella seconda guerra mondiale. Mi risulta infatti che conoscesse parecchie lingue, tra cui proprio il tedesco.
Nel repertorio di Alasdair Roberts ed Alison McMorland
Testo trovato su Mudcat Café
Quo life, the warld is mine.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/2 - 13:04

My Darling Sleeps in England

Anonymous
My Darling Sleeps in England
[1940-43?]
Una canzone raccolta nella Contea di Leitrim, Irlanda, dal giornalista, musicista e ricercatore folklorico britannico Karl Frederick Dallas (1931-2016), che la incluse nella sua raccolta “The Cruel Wars: 100 soldiers' songs from Agincourt to Ulster”, pubblicata nel 1972 (qui i titoli contenuti)

Sulla melodia della tradizionale “The Boston Burglar”
Testo trovato su Mudcat Café
Credo che la canzone si riferisca ai prolungati bombardamenti tedeschi su Birmingham e dintorni, avvenuti tra il 1940 ed il 1943 durante la cosiddetta “Battaglia d’Inghilterra”.
My darling sleeps in England across the Irish Sea
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/2 - 11:32
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Te vengo a cercà

Te vengo a cercà
[2016]

Singolo de La Maschera feat. Laye Ba.

Il video ufficiale è stato realizzato tra Dakar, in Senegal, e Napoli

"Te vengo a cercà” è il mio grido di gioia generato da un abbraccio – racconta Colella – ho scritto i versi “chest’è Napule e nun è Africa” perché ognuno è il Sud di qualcun altro. Perché quelle che ci spacciano per differenze in realtà non sono altro che paure. Perché in qualsiasi parte del mondo, di fronte a un figlio costretto a lasciare sua madreterra, nun se po’ sta fermi a guardare”
Da questa pagina
Nioo booke faniuu diogue
(Continues)
Contributed by adriana 2018/1/2 - 09:16
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Come Love Come

Come Love Come
[2017]
Parole e musica di Rhiannon Giddens.
Nell'album "Freedom Highway"

La preghiera d'amore di una giovane schiava, poi liberata, durante la Guerra Civile americana...
Come love come, the road lies low
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/1 - 19:05
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Julie

Julie
[2017]
Parole e musica di Rhiannon Giddens
Nell'abum "Freedom Highway"

"Sono una figlia del Sud, della classe operaia bianca, della classe operaia nera, dei democratici, dei repubblicani, dei gay, degli etero, e posso dirvi una cosa, noi siamo molto più simili di quanto sembriamo diversi. Non possiamo lasciare che l'odio ci divida, non possiamo lasciare che l'ignoranza ci sminuisca, non possiamo lasciare che coloro la cui avidità riempie ogni loro ora di veglia, conquistino il nostro paese. Non possono prendersi l’America, a meno che noi non gliela lasciamo prendere". (Rhiannon Giddens, nella recensione di Gianfranco Marmoro su OndaRock)

"Ogni canzone possiede in verità una doppia chiave di lettura: da una parte la Giddens cattura l’ascoltatore sottolineando con calibrato pathos il dolore e il tormento di chi subisce violenze e soprusi; dall’altro lato la costruzione dei brani tende a... (Continues)
Julie, oh Julie
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/1 - 18:10
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The Nightingale

Anonymous
The Nightingale
[XVIII° secolo]
Una shanty & love ballad settecentesca, classificata al n. 1093 delle Bodleian Libraries. Qui le date dei riscontri sono tutte ottocentesche ma The Nightingale è stato sicuramente il nome di una nave da guerra inglese impiegata contro i francesi negli ultimi due decenni del 700, durante la guerra d'indipendenza americana o le guerre rivoluzionarie.

Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music, come interpretato da Eliza Carthy e Norma Waterson, rispettivamente figlia e moglie di Martin Carthy, nel loro album "Gift" del 2010.
In precedenza la canzone è stata incisa anche da Cyril Tawney, da The Clancy Brothers con Louis Killen, Frankie Armstrong e altri.

Una storia di amore impossibile, di sopruso e di guerra.
Un giovane contadino s'innamora, ricambiato, di una ragazza di famiglia benestante. I genitori di lei non solo osteggiano la relazione... (Continues)
Both young and old, I pray lend an ear
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/1 - 16:44
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Gegen die Objektiven

Gegen die Objektiven
[1933]
Versi di Bertolt Brecht, in "Gedichte, 1933-1938"
Una poesia che Wolf Biermann ha messo in musica nel suo album "Trotz Alledem!" del 1978.
Wenn die Bekämpfer des Unrechts
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/1/1 - 00:31
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Black Is the Color (of My True Love's Hair)

Black Is the Color (of My True Love's Hair)
[XIX° secolo]
Una canzone di origine scozzese che poi fu assorbita nella tradizione americana, tanto che John Jacob Niles (1892-1980), compositore, straordinario cantante e musicista e ricercatore folklorico del Kentucky la rivendicava quasi come sua, comunque della tradizione dei monti Appalachi.
In effetti il brano compare nelle ricerche che l'inglese Cecil Sharp (1859-1924), il padre del folk revival in Gran Bretagna dei primissimi decenni del 900, condusse in North Carolina, ma in seguito fu Alan Lomax a riportare correttamente il brano in Scozia, sulle rive del Clyde, peraltro espressamente citato nella versione di certo più vicina all'originale.

Propongo la canzone perchè intanto è possibile che racconti di un amato partito per la guerra o costretto all'emigrazione. In secondo luogo, nella splendida versione di Nina Simone (a cominciare da "Nina Simone at Town Hall" del 1959), questo... (Continues)
But Black is the colour of my true love's hair.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/31 - 23:17
Song Itineraries: Anti War Love Songs
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An den Schwankenden

An den Schwankenden
[1933]
Versi di Bertolt Brecht, appena divenuto esule, nella raccolta "Svendborger Gedichte" pubblicata nel 1939.

Per quel che ne so, questa famosa poesia è stata proposta in musica da Franz Josef Degenhardt nel suo album del 1992 intitolato "Und am Ende wieder leben"
Du sagst:
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/31 - 20:52
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Getting Things Done

Getting Things Done
[1979]
Parole e musica di Mark Wilkins, in arte Mark Astronaut
Nell'EP "Restricted Hours". Poi anche come extra nell'LP "It's All Done By Mirrors" (1983)
Testo trovato sul sito ufficiale di questa "one man band" post punk inglese
There's a woman on the corner and she's carrying a banner
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/31 - 19:09
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Blood

Blood
[1983]
Parole e musica di Mark Wilkins, in arte Mark Astronaut
Nel disco intitolato "It's All Done By Mirrors"
Testo trovato sul sito ufficiale di questa "one man band" post punk inglese

"Noi siamo i nuovi superuomini e tutto quello che vogliamo è SANGUE!"
In the hemisphere of hypotheses
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/31 - 18:53
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Lovely on the Water

Anonymous
Lovely on the Water
[XIX° secolo?]
Una canzone raccolta nel 1908 a South Walsham, nel Norfolk inglese, da Ralph Vaughan Williams (1872-1958), compositore britannico. L'informatore era tal Mr Hilton.
Il brano, non molto noto, è stato interpretato dagli Steeleye Span, nel loro disco del 1971 intitolato "Please to See the King" e poi l'anno successivo da Frankie Armstrong, che ci intitolò un intero album. La Armstrong è un'interprete grandissima e misconosciuta, anche su queste pagine, dove non ha ancora una canzone a suo nome.
Molti altri artisti l'hanno proposta successivamente.
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Andare sul mare, a combattere le guerre della Regina e rischiare la pelle per 4 sterline, per un pugno di soldi che serviranno a mantenere i genitori anziani, E intanto a Tower Hill, sul Tamigi, davanti al palazzo della capitaneria di porto a Londra, si raccolgono le donne che piangono i loro uomini in partenza per la guerra, là dove ruggiscono i cannoni...
As I walked out one morning
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/31 - 18:28
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Guerra

Guerra
1994
Belli E Dannati
Dicono che è un gioco e presto o tardi finirà
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/31 - 18:05
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Padre nostro

Padre nostro
1994
Belli E Dannati

Un moderno e pacifista "Padre nostro"
Padre nostro che sei nei cieli
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/31 - 17:51
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I colori dei dolori

I colori dei dolori
1992
Indiani Padani

...rossa la guerra, ed il nero l'accompagna...
per una canzone che si intitola "i colori dei dolori", più CCG /AWS di così.
Band anni '90, in questo album una collaborazione con Luciano Ligabue in Fuoritempo, che poi Ligabue reinciderà in "A che ora è la fine del mondo"; decisamente diverse le sorti. I RATS ora sono band di nicchia che ogni tanto fa qualche concerto reunion.
Bianche terre bianche tette
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/31 - 17:39
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Agosto 1945

Agosto 1945
2017
3

Attivi dalla fine degli anni 80, i grandi VLE tornano con un nuovo album dopo anni di silenzio. Ed è come riabbracciare un vecchio amico che non ti ha mai tradito: il quartetto di Cremona propone sempre un ottimo hard rock psichedelico, ponte immaginario tra Jimi Hendrix e Dinosaur Jr, con chitarre acide e voci incazzate. Splendidi i testi: indisciplinati e ribelli. Proprio come ai vecchi tempi.
classic Rock Italia - gennaio 2018
Venti di strada, arrivano come
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/31 - 17:15
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Non ci son re

Non ci son re
2017
3

Attivi dalla fine degli anni 80, i grandi VLE tornano con un nuovo album dopo anni di silenzio. Ed è come riabbracciare un vecchio amico che non ti ha mai tradito: il quartetto di Cremona propone sempre un ottimo hard rock psichedelico, ponte immaginario tra Jimi Hendrix e Dinosaur Jr, con chitarre acide e voci incazzate. Splendidi i testi: indisciplinati e ribelli. Proprio come ai vecchi tempi.
classic Rock Italia - gennaio 2018

Una canzone che ricorda molto, nel contenuto, Tu che farai: E' inutile accumulare ricchezze e potere, tanto dopo la morte non conteranno più nulla
Solitario passero che canti:
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/31 - 11:55
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Nostra bianca civiltà

Nostra bianca civiltà
2017
3

Attivi dalla fine degli anni 80, i grandi VLE tornano con un nuovo album dopo anni di silenzio. Ed è come riabbracciare un vecchio amico che non ti ha mai tradito: il quartetto di Cremona propone sempre un ottimo hard rock psichedelico, ponte immaginario tra Jimi Hendrix e Dinosaur Jr, con chitarre acide e voci incazzate. Splendidi i testi: indisciplinati e ribelli. Proprio come ai vecchi tempi.
classic Rock Italia - gennaio 2018
Ho visto la nostra bianca civiltà avanzare
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/31 - 11:50
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Maid on the Shore

Anonymous
Maid on the Shore
[prima metà dell'800, ma forse ben più antica]
Quello che riporto è il testo della versione della grandissima Frankie Armstrong, dal suo "Lovely on the Water" del 1972, di una delle canzoni tradizionali inglesi più femministe di sempre, al pari di The Crafty Maid's Policy, Lady Maisry, Wreccan wifes ged [The Wife's Lament; The Wife's Complaint] e altre già presenti sul sito.

"Maid on the Shore", o "The Mermaid", è stata incisa anche da A.L. Lloyd, Peggy Seeger, Martin Carthy, Stan Rogers, Cyril Tawney e molti altri artisti
Testo trovato su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music

Anche questo un bel racconto di riscossa e vendetta femminile contro la meschinità e la brutalità maschili. La ragazza sulla spiaggia – quasi certamente una sirena – accetta docilmente di essere trasportata a bordo della nave di un grezzo capitano, uno che mastica e sputa tabacco e che la saluta senza... (Continues)
Well it's of a sea captain who sailed the salt sea
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/30 - 23:43
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Do You Hear What I Hear?

Do You Hear What I Hear?
La canzone natalizia fu scritta nel 1962 da Gloria Shayne Baker (per la musica) e Noël Regney (per il testo) come un inno alla pace durante la crisi missilistica cubana. Una lunga lista d'interpreti hanno reso celebre la canzone in tutto il mondo.
Said the night wind
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2017/12/30 - 11:01
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Woobinda

Woobinda
[1978]
Parole di Marina Fabbri (che qui si firmava Kronos), cantante, modella, ballerina e performer attiva tra 70 e 80, e Andrea Lo Vecchio (1942-), noto paroliere, produttore e compositore (p.e., l'autore di "Luci a San Siro" di Vecchioni)
Musica di Riccardo Zara (1946-), cantante, compositore e paroliere, leader de I Cavalieri del Re, un gruppo specializzato in sigle di cartoni animati
Interpretata da Riccardo Zara e le Mele Verdi, un coro di bambine fondato nel 1974 dalla cantautrice Mitzi Amoroso e attivo fino al 1987, con repertorio di musica per bambini e sigle televisive.

"Woobinda" è stata una serie televisiva australiana di fine anni 60 che da noi fu comprata e andò in onda una decina d'anni dopo, nel 1978. Il protagonista era il Dr. Stevens, soprannominato "Woobinda" (= uomo di medicina) dagli aborigeni, un veterinario che lottava per difendere gli animali dai bracconieri...
Là nel deserto australiano due cacciatori spiano
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/29 - 22:56
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Prendiamoci le città

Prendiamoci le città
sulla musica di Universal Soldier
Questa nostra lotta è la lotta di chi
(Continues)
Contributed by ZugNachPankow 2017/12/29 - 19:27
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Ewelina

Ewelina
[2017]

Parole e musica di Bardziej

EXTRA SILVESTRIACO
Nikt dziś tempa nie na narzuca,
(Continues)
Contributed by krzyś Ѡ 2017/12/28 - 23:15
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Bells Over Belfast

Bells Over Belfast
Album: Songs of Christmas

Una canzone sul Natale che porta speranza sugli accordi di Belfast del 1998
The Antrim hills (1) are dark and still
(Continues)
Contributed by Cattia Salto 2017/12/28 - 10:17
Song Itineraries: Conflicts in Ireland
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Il coraggio della pace

Il coraggio della pace
Se tu stai cercando il coraggio per la guerra,
(Continues)
Contributed by Enzo Cianci 2017/12/27 - 18:33
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This Old Earth

This Old Earth
[1974]
Parole e musica di Bob Zentz, musicista, autore e polistrumentista da Norfolk, Virginia.
Nell'album "Mirrors And Changes"
Testo trovato sul sito dell'autore
Fragments of another sunset
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/26 - 22:40
Song Itineraries: War on Earth
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Òran do dh’Iain Dòmhnallach

Òran do dh’Iain Dòmhnallach
2017
An Dàn

Word came home that renewed sorrow and sadness for us”

MA: My father, Alasdair, came from Tiree, a low, sandy, fertile island, farthest out into the Atlantic of the Inner Hebrides – the first port-of-call on the Shipping Forecast. He would have been quietly satisfied at seeing this Tiree collaboration.

In 2015, I had the honour of writing the soundtrack to a BBC documentary following fellow Tirisdeach, Prof. Donald Meek, in the footsteps of his great-uncle John MacDonald, killed in the Great War, and those of the man whose life he saved in sacrificing his own – 2nd Lt. Jock Stewart. At the heart of the music were two poems, one of which was this one. Ìrig’s words are as poignant and eloquent as any in the great Gaelic poetic tradition of eulogy and elegy. Jock spent most of his post-war life in Ghana and South Africa: I used a Tswana song about homeland, ‘Ko Gae, Ko Gae’,... (Continues)
Thàinig naigheachd don dùthaich
(Continues)
Contributed by Dq82 2017/12/26 - 17:40
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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The Crafty Maid's Policy

Anonymous
The Crafty Maid's Policy
[XIX° secolo]
Una ballada risalente alla prima metà dell'800, ma fors'anche precedente, che nelle Bodleian Libraries sta al n. 1624 e che è nota in molte versioni con i titoli alternativi de "The King and the Fair Maid" o "Sweet Joan" e altri.
La ballata fu anche raccolta nel 1907 da Henry Edward Denison Hammond ad Upway, Dorset, dalla testimone Marina Russell. Si trova infatti nel volume "Folk-songs from Dorset" (1908) della collana "Folk-songs of England" curata da Cecil J. Sharp.
Testi trovati su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music e Contemplator
L'incisione forse più nota è quella di Frankie Armstrong nel suo "Lovely on the Water" del 1972, ma in seguito l'hanno interpretata anche Oak, Ash & Thorn, Martin Carthy, Mick Ryan & Pete Harris.

Un bel racconto di riscossa e vendetta femminile contro la meschinità e la brutalità maschili.
La dolce Joan, infatti, sembra... (Continues)
Come listen awhile and I'll sing you a song
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/26 - 17:14
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It Was Jesus

It Was Jesus
(1959)
Words and music by Johnny Cash
dall'album: "Hymns by Johnny Cash"




Pur non essendo trasformato in un eroe proletario come il Jesus Christ di Woody Guthrie, anche il Gesù del grande Johnny Cash in questo vero e proprio nuovo spiritual è principalmente un condannato a morte. La sua storia è cantata da uno che ha esperienza della vita, che l'ha vissuta a vari livelli e che ne conosce le vicissitudini anche tragiche.
Well a man walked down by Galilee
(Continues)
2017/12/25 - 11:51
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Piazza Indipendenza

Piazza Indipendenza
[2017]

Singolo:Piazza Indipendenza

A un anno dall’uscita di “Mille Gruppi Avanzano” (nono album), questa canzone apre una nuova stagione di Assalti Frontali... faremo uscire singoli a breve scadenza per i prossimi mesi. Poesia che parla di realtà.

Piazza Indipendenza è una piazza centrale di Roma, vicino alla Stazione Termini. Quest'estate il 24 agosto, sono stati sgomberati con lacrimogeni e idranti un gruppo di migranti, per lo più rifugiati eritrei, che occupavano i giardini sulla piazza dopo essere già stati sgomberati da via Curtatone.
Premetto che per noi nessuno è clandestino, che non esistono differenze tra i cosiddetti migranti economici e i rifugiati. Per noi esistono persone.
Però questo episodio è stato particolarmente grave per diversi motivi: i tempi, si è deciso di sgomberare in pieno agosto quando Roma è semideserta, quasi che così i romani non se ne accorgessero; le... (Continues)
Giocavo con mio figlio all’isola del Giglio
(Continues)
Contributed by adriana & DonQuijote82 2017/12/25 - 09:39

Eye for Eye

Eye for Eye
[2014]
Nell'EP intitolato "Crime", dal quale è tratta anche War Crime
The jury came in eleven to one
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/24 - 20:38
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Uchodźca

Uchodźca
[2017]
Parole e musica di Bardziej
A Józef lampę nieba trzymał w dłoni,
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2017/12/24 - 18:46
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Korespondent

Korespondent
[2017]
Parole e musica di Bardziej
Korespondent świeżym kurzem pokryty
(Continues)
Contributed by Krzysiek 2017/12/24 - 18:22
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U mari unnavi curpi

U mari unnavi curpi
Mi dispiace mamma, perché la barca è affondata e non sono riuscito a raggiungere l’Europa.
Mi dispiace mamma, perché non riuscirò a saldare i debiti che avevo fatto per pagare il viaggio.
Non ti rattristare se non trovano il mio corpo, cosa potrà mai offrirti,
se non il peso delle spese di rimpatrio e sepoltura?

Mi dispiace mamma,
perché si è scatenata questa guerra ed io, come tanti altri uomini, sono dovuto partire.
Eppure i miei sogni non erano grandi quanto quelli degli altri…
Lo sai, i miei sogni erano grandi quanto le medicine per il tuo colon e le spese per sistemare i tuoi denti…
A proposito… i miei denti sono diventati verdi per le alghe.
Ma nonostante tutto, restano più belli di quelli del dittatore!

Mi dispiace amore mio,
perché sono riuscito a costruirti solo una casa fatta di fantasia:
una bella capanna di legno, come quella che vedevamo nei film… una casa povera,
ma... (Continues)
daniela -k.d.- 2017/12/24 - 18:06

Lunga è la notte

Lunga è la notte
La poesia che intitola il volume "Giuseppe Impastato. Lunga è la notte. Poesie, scritti, documenti", a cura di Umberto Santino, Palermo 2002.
Messa in musica da Alfonso De Pietro, nel suo album del 2015 intitolato "Di notte in giorno"
Lunga è la notte
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/24 - 16:59
Song Itineraries: Peppino Impastato
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Aquitania

Aquitania
Canzone stupenda. Molto poetica.
2017/12/24 - 16:47
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Per amore del mio popolo

Per amore del mio popolo
La recensione di cui sopra è tratta da La Brigata Lolli, esperienza purtroppo interrotta un anno fa.

Era di Mario Bonanno e s'intitolava "Alfonso De Pietro, (In)canto civile. Album apodittico per un’ideale Spoon River del III Millennio".
B.B. 2017/12/24 - 16:43
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Never Again

Never Again
Album: Alibi

Si definisce "una lesbica nera con un cognome musulmano, che vive in un Inghilterra post-Brexit nell'era di Trump". Testi impegnati su un mix di rock ed elettronica.

I started writing the lyrics during the Israel/Gaza conflict of 2014 – then Ferguson hit international headlines and the rise of the Black Lives Matter movement followed and finally completed the song at the beginning of the refugee crisis in Syria. It’s about how humanity constantly finds itself in situations that we swear should never happen again except we clearly only feel that way in hindsight. Never is a place and time.
Still, silent and bruised, waiting on the truth
(Continues)
2017/12/24 - 00:33
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Merry Crassmas

Merry Crassmas
[1981]
Stupendo 7" (A & Bside) natalizio dai Crass, che si firmarono come Creative Recording And Sound Services.

Probabilmente i Crass sono una delle pochissime band salite alla ribalta che possono realmente definirsi punk nel pieno senso della parola, sopratutto in un’epoca come gli inizi degli anni ’80 in cui il punk era visto ormai come una moda più che come un movimento.
I Crass erano anzitutto fortemente critici del punk comunemente inteso, ma non si fermavano lì; i loro testi velenosi, diretti e incisivi avevano come bersaglio la realtà sociale e politica mondiale specialmente della natia Gran Bretagna: consumismo, antimilitarismo, ecologia… Proprio per questo divennero bersaglio dei media e dei politici inglesi, in primis dall’acerrima nemica Margaret Thatcher, a cui giocarono spesso pesanti tiri mancini, come quella volta che nel 1982 crearono un vero e proprio caso internazionale... (Continues)
Hello everybody, it’s Santa here to say to you all – have fun!
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/12/23 - 20:29

Attento, Colonnello!

Attento, Colonnello!
Chanson italienne – Attento, Colonnello ! – Dario Fo – 1973
Texte et musique : Dario Fo



Ces derniers temps, souviens-toi Lucien l’âne mon ami, on avait rencontré deux chansons qui mettaient en scène un colonel. Enfin, ce n’était pas à chaque fois le même colonel, mais – disons-le ainsi – la figure, la silhouette, le personnage du colonel nous était apparu.

Pour sûr que je m’en rappelle, rétorque Lucien l’âne en riant. Il y avait La Chanson du Colonel et La Chanson du Colonel (et du régiment au couvent), qui m’avait bien fait rire.

Eh bien, Lucien l’âne mon ami, j’en ai trouvé une encore, mais en italien, cette fois. J’en ai donc établi une version française. Le titre italien « Attento, Colonnello  ! » est facile à comprendre ; il signifie « Attention, colonel  ! » ; elle a cependant une caractéristique un peu particulière, que je m’en vais t’expliquer. Il te souviendra que La Chanson... (Continues)
ATTENTION, COLONEL  !
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2017/12/22 - 22:46
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Coloured Bows

Coloured Bows
D'accordo con te, Riccardo.

Però penso che bambini costretti a bere alle pozzanghere così come marinai costretti a scendere nelle profondità, inutilmente e per di più su di un sommergibile varato nel 1983 (millenovecentottantatrè), siano entrambe immagini forti di una nazione allo sbando, dove un popolo dovrebbe soltanto spazzare via la propria classe dirigente.

E invece, in Argentina come qui da noi, non succede nulla...

E poi la tragedia dell'ARA San Juan mi riporta alla mente quella dell'ARA General Belgrano, la guerra delle Falklands/Malvinas, i brutti musi dei militari al potere, inetti nella guerra e feroci nel genocidio della propria gente, e mi sale una rabbia da dentro...

Saluzzi
B.B. 2017/12/22 - 20:42
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Ninna nanna di pace

Ninna nanna di pace
Oggi alla Scuola d'Infanzia "Aristide Gabelli di Bassano del Grappa i bambini, all'incontro che hanni dedicato ai nonni per il S. Natale, hanno cantato "ninna nanna di pace". Bellissima! Bravissimi! L'emozione. ..tanta.
Gabriella 2017/12/22 - 17:02




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