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Milonga del moro judío

Jorge Drexler
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Traducanzone di Andrea Buriani
MILONGA DEL MUSULMANO EBREOMILONGA DEL MORO GIUDEO
  
Per ogni muro, un lamentoPer ogni muro un lamento
a Gerusalemme dorata.a Gerusalemme “la dorata”.
E mille vite sprecateE quante vite poi sprecate,
da ogni comandamento.per un comandamento?
Sono polvere del tuo ventoIo sono polvere nel vento
e anche se sanguino dalla tua ferita,e sangue d’ogni mia ferita.
anche se ogni pietra che amoPer ogni pietra che amo
serba il mio amore più profondoè amore, il più profondo,
non esiste una pietra al mondoma non c’è pietra al mondo
che valga quanto una vita.che valga una vita.
  
Sono un musulmano ebreoIo sono un moro giudeo
che vive con i cristiani.che vive con i cristiani.
Non so qual è il mio dio,Non so qual è il mio dio,
né chi siano i miei fratelli.né qual dei fratelli più ami.
Non so qual è il mio dio,Quanti fratelli ho io:
né chi siano i miei fratelli.sia ebrei, mussulmani.
  
Non c'è morto che non mi dia pena.Di ogni morte mi do pena.
Non c'è una fazione che vinca.Non c'è mai un vincitore.
Altro non c'è che doloreNon c’è altro che dolore
e un'altra vita che vola via.in una vita che vola via.
La guerra è una pessima scuola,La guerra è pessima scuola,
comunque essa si travesta.comunque la si travesta.
Mi scusino se non mi arruoloScusate se non mi arruolo
sotto nessuna bandiera:sotto alcuna bandiera:
val di più qualunque chimeraCredo piuttosto a una chimera,
che un pezzo di stoffa triste.che a un pezzo di stoffa mesta
  
Sono un musulmano ebreoIo sono un moro giudeo
che vive con i cristiani.che vive con i cristiani.
Non so qual è il mio dio,Non so qual è il mio dio,
né chi siano i miei fratelli.né qual dei fratelli più ami.
Non so qual è il mio dio,Quanti fratelli ho io:
né chi siano i miei fratelli.sia ebrei, mussulmani.
  
E a nessuno ho dato il permessoNessuno ha avuto il mio permesso
di ammazzare in mio nome.d’ammazzare in nome mio.
Un uomo non è che un uomoUn uomo è solo un uomo:
e se c'è un dio, così volle.così mi dicon, che vuole Dio.
Lo stesso suolo che calpestoE questo suolo che pesto
ci sarà ancora quando io sarò andato.sarà lo stesso con me partito.
Non c'è dottrina che non vadaE ogni dottrina sai si perde,
a perdersi nell'oblio.prima o poi, nell'oblio.
E non c'è popolo che non si siaCiascuno, che sappia io,
creduto il popolo eletto da Dio.si crede il “Popolo di Dio”
  
Sono un musulmano ebreoIo sono un moro giudeo
che vive con i cristiani.che vive con i cristiani.
Non so qual è il mio dio,Non so qual è il mio dio,
né chi siano i miei fratelli.né qual dei fratelli più ami.
Non so qual è il mio dio,Quanti fratelli ho io:
né chi siano i miei fratelli.sia ebrei, mussulmani.
  
Sono un musulmano ebreoIo sono un moro giudeo
che vive con i cristiani.che vive con i cristiani


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