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Percorso Le più antiche: Contro la guerra, nella guerra, attorno alla guerra

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Sanningens Landsflykt

anonimo
Sanningens Landsflykt
[XVI o XVII Secolo / 16th or 17th Century]
Svensk Fornsång / Antico canto svedese / Old Swedish Song / Ancienne chanson suédoise / Ruotsalainen vanha laulu

Si parla in questi giorni delle vie dei canti, cioè dei mondi in cui canti, canzoni, musiche e, non di rado, anche poesie arrivano al nostro sito. Bene, ciò che sto per introdurvi è uno dei casi più tipici, vale a dire il puro purissimo caso innescato dalla curiosità e dalla ricerca in Rete, nonché da un’altra canzone. Proprio oggi, dopo aver inserito una canzone di Mikael Wiehe che parla di verità e menzogna, mi è saltato l’ùzzolo di cercare altre canzoni sul tema. Qui, naturalmente, interviene un po’ la mia “particolarità”, chiamiamola così; con in testa ancora la lingua svedese, che pratico da oltre quarant’anni, non è che mi sia messo a cercare, che so io, “canzoni su verità e giustizia” o “songs on truth and lie”. No, su Google... (continua)
I fordom tid var sanningen mägtig och båld,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/3/2024 - 03:03
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Ὕμνος εἰς τὴν Ἐλευθερίαν

Ὕμνος εἰς τὴν Ἐλευθερίαν
[1823]

Ποίημα / Poesia / A Poem by / Poème / Runo:
Dionysios Solomos [Διονύσιος Σολωμός]

Μουσική / Musica / Music / Musique / Sävel:
Nikolaos Mantzaros [Νικόλαος Μάντζαρος]

Ερμηνεία / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat:

1. Meizon Εnsemble [Μείζον Ensemble]

2. ERT Orchestra [ Ορχήστρα Σύγχρονης Μουσικής ΕΡΤ]

Si compone di 158 quartine. Le prime due costituiscono l’inno nazionale della Grecia dal 1865 e di Cipro dal 1966.
Σὲ γνωρίζω ἀπὸ τὴν Κόψη
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 25/11/2023 - 19:00
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Le déserteur

Le déserteur
[Epoca imprecisata, forse XVII secolo? / Undetermined century, maybe 17th?)
Canzone popolare francese / A French folksong / Chanson populaire française / Ranskalainen kansanlaulu
Album / Albumi : Prison d'amour [1976]

Nonostante la piacevole “dittatura” dei Malicorne, l’irripetibile stagione -a cavallo tra gli anni ‘60 e ‘70 del secolo scorso, ma più decisamente addentro ai ‘70- in cui il più remoto patrimonio popolare francese (e franco-canadese) tornò alla ribalta -come in altri paesi, del resto-. C’è persino chi ha fatto una sorta di censimento dei gruppi che, in quel periodo e con vari gradi di successo, rientrarono nel “folk revival” d’Oltralpe, che era comunque tutt’altro che granitico dal punto di vista musicale: si andava dalla sperimentazione dei Malicorne, che proposero antiche (e a volte antichissime) canzoni con arrangiamenti in senso lato progressive, ad altri che si attenevano... (continua)
Un jour il me prit l'envie d'y aller me promener,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 31/5/2023 - 12:34
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Den bakvända visan

anonimo
Den bakvända visan
Origini / Origin: XIII secolo / 13th century (?)
Prime testimonianze / First witnessed in : XVI secolo / 16th century

Alzi la mano chi non ha mai detto, una volta nella vita: “Ma questo è un mondo proprio alla rovescia!”, commentando qualche fatto, piccolo o grande, di questo pazzo, pazzo mondo. Il fatto è che il mondo alla rovescia è, sicuramente, uno dei τόποι più antichi che formano il patrimonio atavico dell’umanità intera. Ci sarebbe da spendere non la misera introduzione a una pur straordinaria canzoncina che ci viene dalla Svezia medievale, ma un libro intero (e, ne sono certo, qualcuno lo ha già abbondantemente fatto): il mondo alla rovescia, fisicamente (vale a dire con la gente che vive a testa all’ingiù in contrade inesplorate e sconosciute) oppure (cioè, un mondo dove tutto sembra contravvenire alle leggi della natura e del cosmo) ci accompagna fin dai nostri albori, come gli... (continua)
I fjol vid jul då grisa min ko,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/5/2023 - 11:20
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Die Schlacht bei Leipzig. 1813. [Einstmals saß ich vor meiner Hütte]

anonimo
Die Schlacht bei Leipzig. 1813. [Einstmals saß ich vor meiner Hütte]
[~ 1840]

Con la sua melodia, la canzone è attestata attorno al 1840 nell'Odenwald, gruppo montuoso tra l'Assia, la Baviera e il Baden-Württemberg; siamo quindi molto lontani dai luoghi della Battaglia di Lipsia, la celebre “Battaglia delle Nazioni” (Völkerschlacht) che si svolse nelle campagne attorno a Lipsia tra il 16 e il 19 ottobre 1813 e che segnò forse la sconfitta decisiva di Napoleone Bonaparte. In termini di forze impegnate e di vittime (tra le due parti; di fronte c'era la coalizione tra Russia, Prussia, Austria e Svezia), la battaglia di Lipsia fu anche il più grande scontro delle intere guerre napoleoniche. Attestata ancora, attorno al 1880, nei territori del Nassau (quindi maggiormente nei pressi dei luoghi della battaglia), la canzone proviene dal n° 355 della rivista Deutscher Liederhort, pubblicato nel 1883. Con le sue oltre 2200 canzoni popolari tedesche raccolte, il “DL” è probabilmente la principale fonte per la conoscenza del canto popolare germanico. [RV]
Einstmals saß ich vor meiner Hütte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/1/2023 - 11:03
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Μηλιά

Μηλιά
Miliá

L'isola di Lefkada, o Leucade, o Leuca, o Santa Maura in veneziano, si trova nel mar Ionio. Curioso che un'isola il cui nome significa “La Bianca”, fosse stata dai veneziani intitolata a una santa il cui nome significa, sempre in greco, “La Nera”. E' nota per essere collegata alla terraferma da una sottilissima striscia di terra sulla quale scorre una lunga strada sterrata; in pratica, è un'isola dove si può andare a piedi. Secondo antiche leggende, è l'isola da una cui rupe si sarebbe gettata la poetessa Saffo. E' stata un po' di tutti; ai tempi di Agatocle, tiranno di Siracusa, era siciliana. Fu poi possedimento siculo-normanno, per passare alla Repubblica di Venezia che la tenne per secoli. Fu occupata dai francesi di Napoleone per breve tempo, per essere poi aggregata alla “Repubblica delle Sette Isole Unite”, protettorato russo-ottomano tenuto dai greco-veneti di Giovanni Capodistria.... (continua)
Μέσα στου νεκρού το μάτι
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 2/12/2022 - 03:23
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Ανδρονίκη

anonimo
Ανδρονίκη
Androníki
Κυπριακό παραδοσιακό
Tradizionale cipriota
Traditional folksong from Cyprus

La canzone è antica, certamente, ma non è antichissima. Appartiene alla tradizione popolare greco-cipriota (fu registrata la prima volta nel 1953 dal folklorista americano, ma di origine greca, James Anastasios Notopoulos nel villaggio di Kouklia, sul Monte Pafos, da una vecchia paesana che aveva allora 87 anni, Magdalini Vryoni). Tradizione greco-cipriota, ma il canto è probabilmente di origine greca continentale: in tutte le sue versioni (non poche, ma che presentano solo lievi differenze) la vicenda sembra svolgersi στα μέρη της Ελλάς, cioè nella lontana Grecia, in partibus Graeciae (così suonerebbe una traduzione letterale dell'espressione di cui sopra). Dicevo: antica ma non antichissima. Per le sue caratteristiche il canto potrebbe essere tardo-settecentesco o della prima metà del XIX secolo, sebbene... (continua)
Εμάθετε τι εγίνη στα μέρη της Ελλάς;
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 25/9/2022 - 17:11

La ninna-nanna di Napoleone

anonimo
La ninna-nanna di Napoleone
[Secolo XIX]

Nel 1902, il drammaturgo, giornalista e sceneggiatore Valentino Soldani, nato nel 1873 a Rio Marina sull'Isola d'Elba, ma vissuto fin dal 1898 a Firenze (dove morì nel 1935), pubblicò sul giornale Il Secolo XX quanto segue. Nel 1902, il “secolo XX” che dava titolo al giornale aveva soltanto due anni: era nella sua prima infanzia e, appunto, questa è una cosa che ha a che fare con l'infanzia. Scriveva Valentino Soldani:

“Ma nell'Isola d'Elba colgo, forse ultimo fiore di ricordi napoleonici, dalla bocca d'una mia parente più che nonagenaria, una strana ninna-nanna cantata nella prima metà del secolo dalle madri elbane addormentanti i loro piccini. 'È la ninna-nanna cantata dalla mamma di Napoleone al figliolo piccino', mi disse, convinta, la vecchia.”
Facciamo che la vecchia parente del giornalista elbano, più che novantenne, fosse nata attorno al 1810, più o meno. Facciamo... (continua)
Dio ti faccia virtudioso
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 21/9/2022 - 20:57
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The Bonnie Banks o' Loch Lomond [Loch Lomond; Farewell to the Creeks]

anonimo
The Bonnie Banks o' Loch Lomond [Loch Lomond;  Farewell to the Creeks]
"The Bonnie Banks o' Loch Lomond", conosciuta anche semplicemente come Loch Lomond, è una canzone tradizionale scozzese del 1841. Il nome della canzone si rifà a quello di Loch Lomond, un lago scozzese -il più grande della regione.
Con tutta probabilità la canzone scozzese è un adattamento di un precedente canto giacobita (il giacobitismo fu un movimento politico del XVII Secolo che rivendicava la legittimità della Casata degli Stuart, spodestati dopo la Glorious Revolution)

All'interno del testo di "The Bonnie Banks o' Loch Lomond", infatti, vi sono frequenti riferimenti a Charles Edward Stuart, conosciuto anche come Bonnie Prince Charlie (in scozzese "Bonnie" sta a significare "bello", "caro"), legittimo sovrano d'Inghilterra che, dopo la Glorious Revolution del 1688 che spodestò suo nonno Giacomo II e la conseguente guerra civile (avvenuta con l'insurrezione dei suoi giacobiti) contro... (continua)
By yon bonnie banks and by yon bonnie braes,
(continua)
inviata da Elia Sponton 11/9/2022 - 22:21
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She Moved Through the Fair

She Moved Through the Fair
[? - 1909? Who knows!]
For further and complete info see here and Cattia Salto's Terre Celtiche

1. Jack Taylor e l'antefatto

Qualche mese fa, in compagnia di un'altra persona, stavo guardando un telefilm poliziesco della serie irlandese Jack Taylor. Bella, ben fatta e appassionante, devo davvero dirlo: Jack Taylor (interpretato da Iain Glen, che non è irlandese, ma scozzese) è un ex ufficiale della Garda Síochána, la polizia della Repubblica d'Irlanda, che, dimessosi dalla suddetta si è messo a fare, a Galway, una specie di investigatore privato imbarcandosi in casi difficili, e sovente strani e umanamente tragici. Nell'episodio in questione, intitolato La resa dei conti (e Shot Down in inglese, ma questo l'ho saputo dopo) e girato nel 2013, Jack Taylor, che girovaga da mesi per l'Irlanda in preda ai sensi di colpa per una certa cosa accaduta negli episodi precedenti, e è stavolta dalle... (continua)
My young love said to me :
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/10/2021 - 21:30
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Elegia I, 10: Quis fuit, horrendos primus qui protulit enses?

Elegia I, 10: Quis fuit, horrendos primus qui protulit enses?
Prima d'esser presi da facili entusiasmi per questi antichi e bei versi pacifisti latini, sarà bene situarli ammodo, seppur brevemente, nel loro tempo. Albio Tibullo, la cui parabola si svolse tra il I secolo a.C. e il I secolo d.C., fu contemporaneo di Virgilio e visse, quindi, in piena epoca Augustea. Operò, esattamente come Virgilio, nel circolo di un potentissimo patrono (Mecenate per Virgilio, Messalla Corvino per Tibullo; quale liceale non si ricorda dell'incipit Ìbitis Aegaeàs sine mè Messàlla per ùndas...?); fu il “principe” del distico elegiaco. “Epoca Augustea” significa principalmente Pax Romana, la “chiusura del tempio di Giano” del 27 a.C., l'inizio di una nuova epoca di pace -al prezzo, ovviamente, della soppressione totale di tutte le libertà repubblicane, già iniziata e realizzata da Giulio Cesare-, lo stabilirsi dell' imperium, che a lungo altro non fu che un termine militare... (continua)
Quis fuit, horrendos primus qui protulit enses?
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 1/10/2021 - 15:48
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Ritmo delle scolte modenesi [O tu qui servas armis ista moenia]

anonimo
Ritmo delle scolte modenesi [O tu qui servas armis ista moenia]
[IX Secolo / 9th Century]

I brani musicali altomedievali di cui sia pervenuta la notazione originale sono, comprensibilmente, pochissimi; si conteranno sulle dita di due mani, se non proprio di una. Tra questi, il Ritmo delle scolte modenesi, indicato sovente con il suo primo verso, O tu qui servas armis ista moenia (“Tu, che in armi difendi queste mura”) è tra i più antichi e noti. Si tratta di un'anonima composizione lirica in latino risalente agli ultimi anni del IX secolo, scritta per incoraggiare le sentinelle (scolte) che montavano di guardia sulle mura, appena costruite, della città di Modena.

Premesso che la notazione neumatica di un brano di una tale antichità presenta notevoli difficoltà di interpretazione, stemperate un po' dal carattere della musica dell'epoca, standardizzata in elementari e ben conosciuti canoni, occorre dire che l'anonimo poemetto messo in musica è letterariamente... (continua)
1 O tu qui servas armis ista moenia,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/5/2021 - 20:35
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Un Canadien errant, ou Le Proscrit

Un Canadien errant, <i>ou</i> Le Proscrit
[1842]
Testo / Paroles / Lyrics / Sanat: Antoine Gérin-Lajoie
[Prima versione / First version / Première version / Ensimmäinen versio: 1839]
Musica / Music / Musique / Sävel: J'ai fait une maîtresse (Canzone popolare canadese / Canadian folksong / Chanson populaire canadienne / Kanadalainen kansanlaulu)

Sotto il titolo di Un Canadien errant va una canzone scritta nel 1842 da Antoine Gérin-Lajoie dopo la Rébellion du Bas-Canada ( o Rébellion des Patriotes) degli anni 1837-38, vale a dire la ribellione ed il conseguente conflitto militare scoppiato nella colonia britannica del Basso Canada (l'attuale Québec) tra l'occupante coloniale e la popolazione, interamente di discendenza e lingua francese. Fu un conflitto assai violento; la ribellione fu stroncata ed ebbe come conseguenza la condanna a morte di centinaia di ribelli, e l'esilio forzato (particolarmente negli Stati Uniti e in Australia)... (continua)
Un Canadien errant,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/1/2021 - 10:24
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A Becket Carol, also known as Lestnytgh, Lordynges, or Nunc gaudet Ecclesia

anonimo
A Becket Carol, <em>also known as</em> Lestnytgh, Lordynges, <i>or</i> Nunc gaudet Ecclesia
Attestazione manoscritta / Manuscript Evidence / Attestation en manuscript / Käsikirjoitetut todisteet :
Sloane Manuscript 2593, 1445-1450, British Museum
Musica / Music / Musique / Sävel: Stephen Barker

1. Assassinio nella Cattedrale: 850 anni e non sentirli

A torto o a ragione, questo sito è stato a volte tacciato di una malattia chiamata “anniversarite”; e riconosco che, ahimè, ne sono tra i principali portatori. Malattia del resto frequente in ogni luogo dove si cerca di esercitare la Storia e la Memoria; così qualche settimana fa, esattamente il 29 dicembre 2020, ad esempio, è stato proprio uno di quegli anniversari. E chi si lagnasse dei quaranta o cinquantenari, oggi avrà pane duro per i suoi denti, poiché si tratta addirittura di un ottocentocinquantenario: 850 anni fa, il 29 dicembre 1170, fu assassinato dai sicari di re Enrico II, nella Cattedrale di Canterbury, l'arcivescovo... (continua)
Refrain: A, a, a, a,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 15/1/2021 - 21:35
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St. Stephen and Herod

St. Stephen and Herod
Child #22
[ca. XV secolo / ca. 15th Century]
Sloane Ms. 2593, f. 22b, British Museum
1856, T. Wright, Songs and Carols, from a manuscript in the British Museum of the fifteenth century, p. 63

Ogni promessa è debito. Così, dopo i Grateful Dead, “pensando di avere il modo di riparare a qualche torto” (sia pronunciato con accento gucciniano), ora si fa -in questa giornata dedicata a Santo Stefano- un bel salto indietro nel tempo con questa assai curiosa Christmas Carol (con addentellati in tutta la balladry europea, dalla Scandinavia fino all'Umbria e alla Grecia) che ci spiega nientepopodimeno che il pittoresco motivo per cui Santo Stefano fu lapidato divenendo così il primo martire della fede cristiana. Il manoscritto Sloane 2593, f. 22b (e il ventidue sembra essere il numero preferito da questa ballata, visto che è anche la n° 22 tra le trecentocinque Child Ballads), conservato presso... (continua)
Seynt Steuene was a clerk in kyng Herowdes halle,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 26/12/2020 - 18:24
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Dal ciel venne messo novello

anonimo
Dal ciel venne messo novello
[XIII Secolo / 13th Century]
Da / From: Laudario di Cortona, Cort.7
Riccardo Marasco - I Musici di Acanto:
Pace e non più guerra, 1997

Il Santo Natale dell'anno di grazia e disgrazia 2020 mi porta in regalo, finalmente, la rassegnazione. Non si può nulla contro il Natale. Gli “Antinatale”, quelli veri, non esistono; oppure, sono talmente pochi da essere assolutamente trascurabili. Per una volta che, per cause di forza maggiore, il Natale praticamente salta, è una tragedia di proporzioni incalcolabili, e non solo economiche.

Chi scrive è stato, lo riconosco, un Antinatale ferreo e talebano. Uno che, il giorno di Natale, è arrivato a partire di casa alle undici di mattina, e andare alla stazione centrale a mangiare due panini facendosi poi una lunga passeggiata, da solo, per la città semideserta mentre le famiglie sedevano giojose al desco scambiandosi i regali e abbuffandosi come porcelli.... (continua)
Dal ciel venne messo novello,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/12/2020 - 13:35
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Richard Browne: A Cat Catch, or Party Cats

Richard Browne: A Cat Catch, <i>or</i> Party Cats
[1644?]

"Funny baroque canon about cats." [Margot C.]

Per qualsiasi motivo lo abbia fatto, vorrei ringraziare Margot C. per il suo contributo felino con il canone di Brown: in questo periodo, la musica da gatti ha (almeno per me) un effetto catartico e assai più terapeutico di una qualsiasi pillola. Singolarmente scarse e incerte sono le notizie biografiche sul musicista barocco inglese Richard Browne (o Brown), tanto più che nel medesimo periodo -secondo Oxford Music, fonte quanto mai autorevole- sembrano essere vissuti e avere operato due Richard Brown(e), tra i quali nessuna connessione appare però chiara: uno dei due Brown(e), del quale non si conosce la data di nascita ma soltanto la data della sua sepoltura (il 27 agosto 1664), fu corista presso la Cattedrale di Worcester nel 1639, poi nominato chierico nel 1642 ed autore di un “canone minore” un paio di anni dopo. E' possibile che... (continua)
I: We Cats when assembled at Midnight together,
(continua)
inviata da Margot C. 24/11/2020 - 12:58
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Allegro Tonada El Congo a voz y bajo para baylar cantando

anonimo
Allegro Tonada El Congo a voz y bajo para baylar cantando
[XVIII o anche XVII sec.]
Antico canto da ballo degli schiavi africani della provincia peruviana di Trujillo, raccolto sul campo tra il 1782 ed 1785 dal vescovo Baltasar Jaime Martínez Compañón.
La trascrizione musicale è probabilmente opera dell'allora maestro di cappella della cattedrale di Trujillo, Pedro José Solís.
Trovo il canto nel repertorio di Susana Baca ("Del fuego y del agua", 1997) e in diverse raccolte di musica classica, come quella di Jordi Savall "Les Routes de l'esclavage"

La “tonada” è un genere musicale folklorico risalente al dominio spagnolo e ancora oggi molto presente in paesi come Argentina, Cile, Perù e Venezuela.
Questa "El Congo" – la cui trascrizione riprendo da Un manuscrito colonial del siglo XVIII, su interés etnográfico, di Manuel Ballesteros Gaibrois, 1935 – potrebbe facilmente essere una delle più antiche canzoni contro il commercio di carne umana,... (continua)
A la mar me llevan sin tener razon
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 26/10/2020 - 21:17
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Της Άρτας το γιοφύρι

anonimo
Της Άρτας το γιοφύρι
Tis 'Artas to giofyri
[?]
Tradizionale / Παραδοσιακό δημοτικό τραγούδι / Traditional / Traditionnel

Il ponte di Arta esiste sul serio: è un antico ponte in pietra che attraversa il fiume Arachthos nelle vicinanze di Arta, nell'Epiro in Grecia. Arta è ora una città di circa 44.000 abitanti, e sul fiume Arachthos passa anche un moderno ponte riservato al normale traffico; quello vecchio è rimasto un po' più in là, tra i monumenti di questa città le cui origini si perdono nella notte dei tempi. Ha una storia, Arta, che risale al Paleolitico; il primo insediamento nell'area della città moderna risale però sicuramente al IX secolo a.C. Con il nome di Ambracia, la città di Arta fu fondata dai Corinzi nel VII secolo a.C. Nel 295 a.C. Pirro, quello della “Vittoria di Pirro” e che viene generalmente ricordato come “re dell'Epiro” (propriamente era re dei Molossi), ne fece la sua capitale. Per la... (continua)
Σαράντα πέντε μάστοροι κι εξήντα μαθητάδες
(continua)
inviata da Riccardo Venturi - Ελληνικό Τμήμα των ΑΠΤ "Gian Piero Testa" 30/8/2020 - 21:13

Son quel regno isfortunato

anonimo
[non ante 1503]

Poiché, come si sa, quando Maometto non va alla montagna eccetera...ora, lungi da me di paragonarmi al Profeta; però, per quanto riguarda i libri ed i modi più variopinti e peregrini ne' quali essi mi son pervenuti, si può ben dire che quand'io non vada a loro, son loro che vengono a me. A mo' d'esempio: chi avrà mai infilato nello “scambialibro” del parco di Villa Vogel , usualmente occupato da vecchi gialli Mondadori, dismessi libriccini per l'infanzia (or che l'infanzia si diletta generalmente con astrusi marchingegni che rovinano il cervello) , vecchi esemplari della “Collezione Harmony” che han fatto sospirare nonne, mamme e fanciulle e bisunti numeri dell'Urania in cui si diceva che nel 2020 saremmo andati in giro con le automobiline volanti ed avremmo colonizzato remote galassie, un esemplare (in condizioni perfette e rilegato) de La poesia popolare italiana, studj... (continua)
Son quel Regno isfortunato
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 9/8/2020 - 13:42

Auf, auf, ihr Brüder, und seid stark (oder Das Kaplied)

Auf, auf, ihr Brüder, und seid stark (<em>oder</em> Das Kaplied)
[1787]
Versi e musica del poeta e musicista tedesco Christian Friedrich Daniel Schubart (1739-1791)
Nel 1790 fu addirittura Ludwig van Beethoven ad offrirne una riduzione pianistica.

Christian Friedrich Daniel Schubart è stato poeta vicino al movimento letterario dello "Sturm und Drang". Fu personaggio molto anticonformista e attraverso le sue opere denunciò spesso la Chiesa e la nobiltà del tempo, schierandosi sempre con il popolo vessato e costretto a morire nelle guerre e guerricciole scatenate dai potenti. In particolare, Schubart si scagliò contro i nobili del Württemberg che si arricchivano vendendo i giovani come soldati alla Compagnia delle Indie per le conquiste coloniali. Per questo, nel 1777, Schubart subì un arresto arbitrario e rimase sequestrato, detenuto senza giudizio per 10 anni nella fortezza di Asperg.

Fu ancora in prigionia che Schubart compose questa struggente canzone,... (continua)
Auf, auf, ihr Brüder, und seid stark,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/5/2020 - 14:07
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Der Bettelsoldat

Der Bettelsoldat
[1781]
Versi del poeta e musicista tedesco Christian Friedrich Daniel Schubart (1739-1791)
Una poesia messa in musica da molti compositori classici, ma anche da Die Schnitter (col titolo "Folgt nicht der Trommel Ton", nell'album "Saat und Ernte" del 2000) e da Christoph Holzhöfer. Le versioni e alterazioni dei versi originari sono parecchie.

Christian Friedrich Daniel Schubart è stato poeta vicino al movimento letterario dello "Sturm und Drang". Fu personaggio molto anticonformista e attraverso le sue opere denunciò spesso la Chiesa e la nobiltà del tempo, schierandosi sempre con il popolo vessato e costretto a morire nelle guerre e guerricciole scatenate dai potenti. In particolare, Schubart si scagliò contro i nobili del Württemberg che si arricchivano vendendo i giovani come soldati alla Compagnia delle Indie per le conquiste coloniali. Per questo, nel 1777, Schubart subì un arresto arbitrario e rimase sequestrato, detenuto senza giudizio per 10 anni nella fortezza di Asperg.
Mit jammervollem Blicke,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/5/2020 - 13:28

Meravilhar no·s devo pas las gens [Sirventesc de luy meseys lo qual fes al temps de la mortaudatz e de la mala carestia]

Meravilhar no·s devo pas las gens [Sirventesc de luy meseys lo qual fes al temps de la mortaudatz e de la mala carestia]
[1348]
Rialto
289.1a
Ricketts 2000. – Rialto 6.x.2004.
Ms.: R 141v.

Pochi giorni fa, è stata -non mi ricordo da chi- escogitata una burla assai simpatica: in pratica, sono stati composti e fatti circolare in rete dei versi attribuiti a un fantomatico poeta dell'antica Grecia, “Eracleonte da Gela”, che sembravano adattarsi talmente bene all'attuale situazione pandèmica e all' “Io resto a casa”, da aver avuto in breve tempo un successo folgorante ed essere stati persino citati dal governatore del Veneto, Luca Zaia, durante una conferenza stampa. In realtà i versi erano stati scritti, mi sembra, da un professionista siciliano o qualcosa del genere. Specifico tutto questo perché i versi che andrete a leggere, non abbiate alcun timore di fake news o burle, sono invece assolutamente autentici e certificati storicamente, tanto da essere inseriti nel RIALTO, il più importante e completo repertorio... (continua)
Meravilhar no·s devo pas las gens
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/4/2020 - 23:27
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Maid on the Shore

anonimo
Maid on the Shore
ho collegato alcune versioni della stessa ballata iniziando dalla versione di A.L. Lloyd che canta The Maid on the Shore nell'album The Foggy Dew and Other Traditional English Love Songs (1956) e commenta "Così come la canzone è arrivata a noi, è la ballata  di una ragazza troppo intelligente per un capitano di mare vizioso. Ma una versione della ballata come cantata in Irlanda suggerisce qualcosa di sinistro dietro al racconto scanzonato. Perchè la ragazza è una Sirena o una donna del Mare."
Per chi volesse approfondire

Fair Maid on the Shore | TERRE CELTICHE

Un filone fecondo della tradizione ballatistica europea che affonda le sue radici nel medioevo è quello cosiddetto della “fanciulla sulla spiaggia”; Nelle “warning ballads” si ammoniscono le brave fanciulle di non mettersi grilli per il capo, di stare al loro posto (accanto al focolare a sfornare manicaretti e bambini) e di non avventurarsi in “ruoli maschili”, altrimenti finiranno disonorate o stuprate o uccise. Meglio quind
Cattia Salto 31/3/2020 - 13:27
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In galera li panettieri

In galera li panettieri
Di populista non ci trovo proprio un bel nulla.
sergio falcone 2/2/2020 - 17:06




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