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Prima del 2008-12-17

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Arbeit macht frei (il lavoro rende liberi)

Arbeit macht frei (il lavoro rende liberi)
---Maggiore Rudolf Höß, come si sente ricordato così?
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Quante anime passate sotto quei cancelli, quante?! Direi... molti. Lavorare per la prosperità altrui, sto amando il prossimo come me. In alternativa, una bella respirata di Zyklon B, dicono che curi i reumatismi. (IG Farben, che bacchettoni!)
Oh Diefenbach, Diefenbach, Diefenbach... l'eroe del suo romanzo trova la strada della virtù tramite il lavoro. Ebbene sì, l'unico modo di trovar virtù è quello di lavorare e lasciarsi morire, lasciarsi abbracciare da quel dio del tetragramma, o dalla natura, o dall'ideale, o dall'amore. Quanto si sono sentiti liberi coloro che sono sopravvissuti?
Nelle tue miserie riconoscerai il significato di un arbeit macht frei. La etra economia e la quotidiana umiltà ti spingono sempre verso arbeit macht frei. La consapevolezza ogni volta di più ti farà vedere cos'è arbeit macht frei...
VIVA L'ETICO... (continua)
ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità! 14/12/2008 - 23:07

Bushism

Bushism
But you provoked us so try this shoe flood!
Ma tu ci hai provocato, perciò prova quest'alluvione di scarpe!


(BBC video, 2008/12/14)

Shoes thrown at Bush on Iraq trip

Lancio di scarpe a Bush durante il viaggio in Iraq

"A surprise visit by US President George Bush to Iraq has been overshadowed by an incident in which two shoes were thrown at him during a news conference.

An Iraqi journalist was wrestled to the floor by security guards after he called Mr Bush "a dog" and threw his footwear, just missing the president.

The soles of shoes are considered the ultimate insult in Arab culture."
CCG/AWS Staff 14/12/2008 - 21:19
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Military Man

Military Man
[1985]
Album "Run for Cover".
con Phil Lynott dei Thin Lizzy
Mama take a look at your boy, he's a military man
(continua)
inviata da Alessandro 14/12/2008 - 14:22

I tre potenti

I tre potenti
Bisogna ben chiarire cosa s'intenda per "Cazzate Contro la Guerra". Riccardo, la tua semplice canzone, sebbene dalla riuscita infelice in qualche passaggio, non merita affatto la catalogazione con questi tipi (I bambini fanno oh)... Urge una più accurata definizione di cosa sia "Cazzata" e cosa "Canzone": anche se questa tua composizione non raggiunge cime artistiche - non offenderti, non credo lo farai -, è pur sempre una canzone...
Metteresti mai nelle CanzoniCG una felicissima CazzataCG?
ΔΙΩRAMA Poco Ligio All'Ufficialità! 14/12/2008 - 14:22
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Kepone Factory

Kepone Factory
[1981]
Album "In God We Trust, Inc."

Il Kepone, o chlordecone, è un insetticida altamente cancerogeno prodotto dalla Allied Signal Company di Hopewell, Virginia ed utilizzato in tutti gli USA tra il 1966 e il 1975, anno in cui fu bandito a causa della sua tossicità.
Ma il Kepone persiste nell'ambiente in cui è stato utilizzato per oltre 30 anni ed ancora oggi sono molti i casi registrati di patologie derivanti dal Kepone, specie tra le famiglie di agricoltori in Virginia.

Nel brano, Jello Biafra e i suoi Kennedys Morti fanno riferimento anche alla strage di Minamata, località giapponese dove aveva sede la fabbrica chimica Chisso Corporation, che tra il 1932 e il 1968 rilasciò nelle acque della locale baia una quantità spaventosa di metilmercurio. Il veleno causò un'intossicazione collettiva con devastanti effetti neurologici che si trasmisero per via genetica ai bambini nati da genitori... (continua)
I finally found a job in the paper
(continua)
inviata da Alessandro 14/12/2008 - 13:58
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La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida]

La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, <i>o</i> Il feroce questore Guida]
8. Traduzione francese (Versione di Lotta Continua)
8. French translation (Lotta Continua version)
8. Traduction française (Version de Lotta Continua)
8. Ranskankielinen käännös (Lotta Continuan versio)



La versione francese dall'opuscolo:
Vive l'Anarchie! - Chansons révolutionnaires et anarchistes
Présenté par Insurrection Prolétarienne


LA BALLATA DEL PINELLI - 1969
(BALLADE DE L’ANARCHISTE PINELLI)

Paroles et musique : plusieurs auteurs avec plusieurs versions, dont Giancorrado Barozzi, Dado Mora, Flavio Lazzarini, Ugo Zavanella, David Turcato et Joe Fallisi.

Depuis les années 30 en Italie, les gouvernements réactionnaires et fascistes accèdent régulièrement au pouvoir grâce au soutien de la maffia, de francs-maçons, des industriels et financiers, ainsi que du Vatican. En conséquences de quoi les militants et les membres d’organisations dites subversives sont impitoyablement harcelés... (continua)
BALLADE DE L'ANARCHISTE PINELLI
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 14/12/2008 - 02:06
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Millie Pulled A Pistol On Santa

Millie Pulled A Pistol On Santa
Singolo del 1991.

Millie è una ragazzina abusata dal padre.
Millie cerca aiuto ma nessuno le crede: il padre è un brav'uomo - dicono - che fa pure il volontario al Macy's store travestito da Babbo Natale, per intrattenere i bambini.
Allora Millie capisce che nessuno la aiuterà e che è venuto il momento di agire da sola...
Si procura una pistola, entra da Macy e spara a Babbo Natale...

Un'altra lieta canzoncina... Merry Christmas!
"If you will suck my soul
(continua)
inviata da Alessandro 14/12/2008 - 01:29
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Christmas In Baghdad

Christmas In Baghdad
[2007]

... ed ecco una bella canzoncina di Natale!
Christmas in Baghdad can be such a drag
(continua)
inviata da Alessandro 14/12/2008 - 01:13
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Emigration song

Emigration song
Chanson anglaise – Emigration song – Reds – 1988

Version française – La chanson de l'émigrant – Marco Valdo M.I.
Chanson italienne – La canzone dell' emigrante – Gang – 2006

Extrait de la présentation de l' album « Cosmopoli » :

Aujourd'hui plus qu'alors, nous pouvons chanter que « COSMOPOLI EST NOTRE FUTUR ». Nos pères ont connu la pire des violences : le déracinement. Être arraché de sa propre terre et de ses propres racines est depuis toujours la condition première pour ensuite être humiliés, aliénés, exploités, rendus esclaves.
Nos pères furent échangés comme viande de boucherie pour la « Reconstruction ». Ils furent tenus par la faim et contraints pas le besoin d'émigrer.

Ensuite, ils réussirent à transformer la pierre, le fer en pain.
La même histoire se répète aujourd'hui et va dans l'autre sens. Ce sont d'autres aujourd'hui qui émigrent, contraints par la faim, la guerre et... (continua)
CHANT DE L'ÉMIGRATION
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/12/2008 - 15:24
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Oltre la guerra e la paura

Oltre la guerra e la paura
Ascanio Celestini: Sono come lei

CCG/AWS Staff 13/12/2008 - 11:43
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Гъста e мъгла

Гъста e мъгла
ma è originale?
(sofia)

Certamente. Hai qualche motivo per dubitarne? [CCG/AWS Staff]
13/12/2008 - 09:35
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An die Nachgeborenen

An die Nachgeborenen
A CEUX QUI VIENDRONT APRES NOUS
(continua)
inviata da Monia 13/12/2008 - 01:05
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Su in collina

Su in collina
« Parfois il m'arrive d'écrire une nouvelle chanson, et j'ai écrit une nouvelle chanson. Ou mieux, j'ai trouvé un poème écrit en dialecte bolognais et je l'ai traduit en italien. Flaco a mis en musique ce poème de façon très très émouvante; Flaco a mis en musique ces très beau vers et c'est un poème qui parlait de la guerre partisane, avec des personnages qui s'appelaient par des noms de bataille : « Pedro », « Cassio », « il figlio del Biondò », « il Brutto »... Nous sommes dans une curieuse période de révisionnisme et nous sommes dans une période où ils cherchent... où quelqu'un cherche à mettre sur le même plan les combattants de la république de Salò et les partisans. Moi, je dis que avec tous les distinguos, avec toute la rhétorique, laissons la Résistance, laissons tranquille la Résistance. La chanson s'appelle « Su in collina » et parle justement de « Pedro », « Cassio », « il figlio... (continua)
LÀ-HAUT SUR LA COLLINE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 12/12/2008 - 12:24
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Via Italia

Via Italia
[1993]
Marino Severini - Sandro Severini
Album / Albumi: Storie d'Italia


L’ambientazione è teatrale, il linguaggio è fortemente simbolico. Una notte qualsiasi in 'via Italia' con tutti i suoi attori e comparse c'è l'Angelo, la speranza caduto a terra ucciso... c'è la storia, una prostituta, ci sono Giulio e Francesco che brindano con Bruto e Caino come nelle migliori fanta-tragedie, c'è una sconfitta che dorme sorvegliata dalle tre scimmie dell'indifferenza, del cinismo, dell'apatia che legittimano il 'balcone', l'autoritarismo, la reazione.

È un viaggio metaforico nel paese deviato dei misteri dove la democrazia è stata uccisa a colpi di stragi di stato, di delitti politici eccellenti. Ogni risposta è tenuta prigioniera dalla Tela del Ragno fatta con i fili con cui questi burattini dell'orrore (i governanti, i custodi del Palazzo) sono stati azionati. Il burattinaio è comunque fuori... (continua)
In via Italia hanno spento le luci,
(continua)
inviata da Donquijote82 12/12/2008 - 10:47
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Il giorno in cui vennero gli aerei

Il giorno in cui vennero gli aerei
[2008]
Album:"Album Rosso"
L’abbraccio strano delle
(continua)
inviata da adriana 12/12/2008 - 10:27
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Il bonzo

Il bonzo
che dire, conosco molto bene la canzone, la radio fiorentina controradio la trasmette ciclicamente purtroppo e lo sottolineo è ancora troppo attuale, e mi fà pensare a quante altre cose sono troppo attuali, le canzoni di gaber di de andrè i film di totò, siamo abituati a ridere e a rassegnarci del fatto che tanto noi italiani siamo così invece di muovere il cervello e smettere di guardare la televisione; ricominciamo a pensare!!! Andrea
Andrea 12/12/2008 - 10:22
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Al Dievel (La marcia del Diavolo)

Al Dievel (La marcia del Diavolo)
La seconda versione dei Ramblers modifica la strofa "un om c'l'a ciapè al colpi d'un eter / perché a'n vliva mia fer la spia" perché Germano Nicolini stesso, sentendola si sentì offeso, come se in qualche modo fosse complice di un omicidio al quale era estraneo e per il quale fu anche ingiustamente condannato. Da qui la decisione di reinciderla modificando la strofa
Donquijote82 12/12/2008 - 10:14
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Abril '74

Abril '74
Per quanto possa sembrare impossibile, di questa incredibilmente bella canzone dedicata alla rivoluzione dei Garofani era stato finora impossibile reperire in rete una traduzione in portoghese, tanto da farci meditare di approntarne una personalmente. Ci è venuto in ausilio il blog Valkirio, sulla quale abbiamo trovato la seguente traduzione. [CCG/AWS Staff]
ABRIL '74
(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 12/12/2008 - 01:16
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Иначе!

Иначе!
Альбом: Правда? [2007]
Я не хочу жить так же как жил
(continua)
inviata da giorgio 11/12/2008 - 23:12
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Canzone del capitano Gert

Canzone del capitano Gert
[Furya-OPB]

Una canzone di un alcoolico gruppo veneto (dalle parti di Vicenza), l'Osteria Popolare Berica, direttamente ispirata al capolavoro di Luther Blissett (poi diventati Wu Ming), Q. Una complessa storia che prende l'avvio dalla Guerra dei Trent'anni (per cui la canzone è stata inserita nell'apposito percorso) per terminare in una misteriosa Venezia; e le vicende del romanzo sono riprodotte fedelmente in questa scatenata ballata "alla Modena City Ramblers", che consigliamo a tutti di ascoltare (assieme alla lettura di "Q", ovviamente). E' la storia di un uomo che ha combattuto al macello di Frankenhausen, un uomo dai molti nomi, tra i quali "Gert dal pozzo"; è la storia dell'utopia di Münster, ed è soprattutto una storia di spietata repressione da parte di ogni tipo di potere, politico, economico, ecclesiastico. Una canzone che ci fa doppio piacere inserire qui, non soltanto per il suo argomento ma anche perché ci è stata suggerita da un amico che, in rete, gira per l'appunto sotto il nome di "Gert dal pozzo". [CCG/AWS Staff]
Ho perduto il mio nome
(continua)
inviata da Riccardo Venturi & Gert dal Pozzo 11/12/2008 - 22:17
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Libera nos Domine

Libera nos Domine
Révision: 9 janvier 2015

Cette canzone de Guccini ressemble furieusement à un chant venu de l'enfer, de l'enfer terrestre, bien évidemment ! Y en aurait-il un autre ? Victor Klemperer, Allemand et Juif, qui avait échappé de justesse à la solution finale, disait dans LTI (Lingua Tertii Imperii – essai philologique sur la Langue du Troisième Reich), tout le bien qu'il pensait des fanatismes et des fanatiques. C'est cela même, débarrassez-nous des fanatiques serait un excellent résumé de cette chanson.
Marco Valdo M.I., de son côté, propose (depuis des années déjà) un petit slogan qui pourrait lui aussi figurer la chanson de Guccini :

« Fanatiques de tous les pays, calmez-vous ! »



Attentati Parigi, Guccini: dai fanatici….libera nos domine
DÉLIVRE-NOUS, SEIGNEUR
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2008 - 21:46
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Pueblos

Pueblos
[1997]
Album: La Ruta del Che - No Mirar De Espaldas al Mundo
Una desmesurada carga policial
(continua)
inviata da giorgio 11/12/2008 - 20:29
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Parodie

Parodie
Chanson française de Guy Béart

La presse, le photographe, la radio, la télé... Tout le monde se précipite : Nous étions là pour faire un bon article. En effet, la guerre a ceci de bon qu'elle est spectaculaire, qu'elle donne à voir de beaux massacres, de terribles images, surtout en direct du côté des vainqueurs. Vous avez dit : C.N.N. ?

Quand, dans les hameaux abattus,
Les longs angélus se sont tus ...
Sur la nature défleurie
Faites s'abattre des grands cieux
Les chers corbeaux délicieux.


Comme écrivait aux alentours de 1870 Arthur Rimbaud et chantait, cent ans plus tard, Léo Ferré.
J’ai parcouru les mondes d’aujourd’hui
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2008 - 16:13
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Carry It On

Carry It On
Title track dell'album del 1971, colonna sonora del misconosciuto documentario dallo stesso titolo per la regia di Christopher G. Knight, Robert Jones e James Coyne.
Il film è incentrato sulla vicenda dell'allora marito della Baez, David Harris, imprigionato per renitenza alla leva.
There's a man by my side walking
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 15:48
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Les enfants sur la lune

Les enfants sur la lune
Chanson française de Guy Béart - 1968

Qu'est devenue cette grande crainte de la « guerre atomique » qui hanta le monde après Hiroshima ? Cette chanson-ci vient de ce monde-là où l'on attendait la fin d'un moment à l'autre; elle n'est pas encore venue. Pas encore ? Mais alors, mais alors... ? On rêve quand même que le principe de Murphy ne s'applique pas dans ce cas...
Mais si elle vient demain, ce sera l'apocalypse.
Béart l'avait imaginée, il avait écrit cette chanson d'après l'apocalypse.
Une chanson qui raconte ce qui reste de la Terre vue par les enfants de la Lune :

« Y ’ avait des gens là-bas ?
Mais depuis le grand éclair il n’y en a pas. »
Sur la Lune, il y a des enfants
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2008 - 15:37
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Born To Die

Born To Die
[1982]
Album: "Millions of Dead Cops"
No war! No KKK! No Fascist USA!
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 15:36
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Blood Red

Blood Red
[1990]
Album: "Seasons in the Abyss".
Peaceful confrontation meet war machine
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 15:31
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Étoiles, garde-à-vous!

Étoiles, garde-à-vous!
Chanson française de Guy Béart.

Avec la conquête de l'espace, si elle réussit, l'humanité essaimera. Partout. Partout, elle emmènera son virus le plus extra : Demain, la guerre.... Dans tout l'univers...
Les étoiles n'ont qu'à bien se tenir...
Vers Cassiopée
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2008 - 15:24
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Blood Quantum

Blood Quantum
[1996]
Compilation collettiva "Honor: A Benefit for the Honor the Earth Campaign"
blood quantum
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 15:24
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Couleurs vous êtes des larmes

Couleurs vous êtes des larmes
[1968]
Parole e musica: Guy Béart
Testo e musica: Guy Béart


Chanson française – Couleurs – Guy Béart –1968

Chanson nettement antiraciste. Assez proche par son contenu : elle était blanche, il était noir... (ou l'inverse), ça finit toujours par une pendaison ... de « J'irai cacher sur vos tombes », roman de Vernon Sullivan, traduit, conçu et écrit par Boris Vian.
Dors mon enfant, c’est déjà l’heure
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2008 - 15:15
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Al Bowlly's In Heaven

Al Bowlly's In Heaven
[1986]
Album: "Daring Adventures"

Misera vita di un reduce di guerra: "Al Bowlly è in paradiso, ed io ora sono nel limbo..."

Albert Allick 'Al' Bowlly è stato un popolarissimo cantante jazz inglese degli anni '30. Morì nel 1941 a Londra, durante un bombardamento tedesco.
We were heroes them, and the girls were all pretty
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 15:11
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Le Messie

Le Messie
Chanson française de Guy Béart

Quand on connaît les dégâts – guerres, croisades, inquisitions, massacres, carnages... qui ont résulté des passages des successifs Messies et de leurs prosélytes, on apprécie assez cette chanson de Guy Béart.
Un seul mot d'ordre pour l'humanité : Un Messie, des Messies, non merci !
Que chacun donne sa lumière
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2008 - 15:08
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La bombe à neu-neu

La bombe à neu-neu
Chanson française de Guy Béart

Chanson joyeusement je m'en foutiste à propos de la bombe à neutrons et de la bombe à neu-neu de la force de frappe française.
La bombe aujourd’hui va se sophistiquant
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2008 - 15:01
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La guerre va chanter

La guerre va chanter
La guerre va chanter

Chanson française de Guy Béart
La guerre va chanter ses hymnes de colère
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2008 - 14:54
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Give the People What They Want

Give the People What They Want
La title track dell'album del 1981.

"Panem et circenses", come dicevano i latini...
Hey, hey, hey...
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 11:03
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Il partigiano

Il partigiano
Chanson italienne – Il Partigiano – Redska – 2008

Dédiée par Redska à Enzo Biagi, Sandro Pertini et à tous les hommes et toutes les femmes qui ont lutté pour la liberté.

Deux remarques à propos de cette chanson : d'une part, sa date de création : 2008; d'autre part, son sujet : le partisan. Il s'agit bien du « partigiano » qui mena la lutte contre le fascisme et le nazifascisme dans l'Italie d'avant 1946. Si l'on croise ces deux informations, on constate un décalage dans le temps. Le combat contre le régime, le combat de Justice et Liberté commença très tôt... dans les années 20 au début du « ventennio ». Ils étaient assez peu nombreux ceux-là qui commencèrent à lutter contre le régime. Ils furent peu nombreux ceux qui lancèrent « Non Mollare! », appelant ainsi les Italiens à résister au régime. Au début, on est toujours peu à dénoncer un régime, peu à lutter contre le régime.
Mais,... (continua)
LE PARTISAN
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 11/12/2008 - 11:01
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Workin' In A Coal Mine

Workin' In A Coal Mine
[1966]
Music & Lyrics by Allen Toussaint and Lee Dorsey.

"... Dorsey's best-known song, the irresistible "Working in a Coalmine" (which he co-wrote with Toussaint). With its clanking sound effects and Dorsey's comic exclamations, "Working in a Coalmine" became his second Top Ten pop hit and signature song, and Dorsey toured internationally with the Meters backing him up." Allmusic

A dispetto dell'allegro motivetto, che guadagnò al brano la vetta delle classifiche discografiche, "Workin' In A Coal Mine" è una canzone sulla "guerra" del lavoro: "But when Saturday goes around.. I'm too tired for havin' fun... Lord I am so tired
How long can this go on?"
Workin' in a coal mine
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 10:45
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Hard Times

Hard Times
[1987]
Album: "Happy?"
Dead dreams
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 08:47
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Home

Home
[1986]
Album: "Album" (!)
Music & Lyrics: Lydon/Laswell

Canzone dall'"Album" in cui è contenuta anche la celebre "Rise" ("...I could be wrong, I could be right, I could be black, I could be white...")
Better days will never be
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 08:36
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This Ain't No Picnic

This Ain't No Picnic
[1984]
Album: "Double Nickels On The Dime"

Una canzone contro la quotidiana "guerra" del lavoro... ce ne libereremo mai?

Molto divertente il clip: i tre Minutemen suonano sullo sfondo desolante di una fabbrica abbandonata e vengono bombardati da Ronald Reagan in persona, in un film risalente all'epoca della sua carriera hollywoodiana, a bordo di uno Spitfire della seconda guerra mondiale... perfetto il montaggio alternato tra performance musicale e sequenze cinematografiche, con il ghigno soddisfatto di Reagan quando sgancia la bomba eliminando l'incomodo terzetto...
Working on the edge
(continua)
inviata da Alessandro 11/12/2008 - 08:22
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L'estaca

L'estaca
UNGHERESE 1 (Riccardo Venturi, 2008)
HUNGARIAN 1 (Riccardo Venturi, 2008)


Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi
2008-12-11én
Versione ungherese di Riccardo Venturi
11 dicembre 2008
A KARÓ
(continua)
11/12/2008 - 01:16
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La tomba di Bakunin

La tomba di Bakunin
Michel Bakounine, militant anarchiste révolutionnaire, socialiste libertaire. Priamoukhibno (1814) – Berne (1876)
LA TOMBE DE BAKOUNINE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/12/2008 - 22:05
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Immigrant Song

Immigrant Song
[1970]
Album: Led Zeppelin III
Songwriters: Jimmy Page, Robert Plant

Si potrebbero anche fare delle (forzate) attualizzazioni di questa bellissima e celeberrima canzone di ‎Robert Plant e soci, ma restando aderenti al testo - e alla musica feroce ed incalzante che lo ‎accompagna – non si può non ammettere che questa “Immigrant Song” è una canzone, anzi, un urlo ‎di guerra, quello delle orde vichinghe che tra l’Ottavo e l’Undicesimo secolo si abbatterono a più ‎riprese sulle coste inglesi.‎
La canzone fu infatti scritta da Plant, cultore della mitologia nordica, in omaggio alla terra d’Islanda ‎dopo un concerto dei Led Zeppelin tenutosi a Reykjavík a metà del 1970:‎


“We weren't being pompous. We did come from the land of the ice and snow. We were guests ‎of the Icelandic Government on a cultural mission. We were invited to play a concert in Reykjavík ‎and the day before we arrived all... (continua)
Ah, ah,
(continua)
inviata da giorgio 10/12/2008 - 21:22
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La canzone di Carlo

La canzone di Carlo
ΤΟ ΤΡΑΓOYΔΙ ΤΟΥ KAΡΛΟ
(continua)
inviata da giorgio 10/12/2008 - 20:17
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Killing In The Name

Killing In The Name
"Some of those who work forces, are the same that BURN crosses".
Insomma, è 'na frase assai forte, va citata a modino.
La Scimmia 10/12/2008 - 19:57
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Yo Yo Mundi: Anarcobaleno

Yo Yo Mundi: Anarcobaleno
[2008]
Album:"Album Rosso"

Testo di Paolo E. Archetti Maestri (Yo Yo Mundi) e Marco Rovelli
Blu come l’azzardo
(continua)
inviata da adriana 10/12/2008 - 18:22
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La canzone di Carlo

La canzone di Carlo
Chanson italienne – La Canzone di Carlo – Casa del Vento – 2001
Version française – La Chanson de Carlo – Marco Valdo M.I. – 2008

Casa del Vento, groupe d'Arezzo, avait écrit immédiatement après les faits deux chansons sur les événements dramatiques du G 8, qui s'était tenu à Gênes en juillet 2001.
La première est intitulée « Genova chiama » et fut choisie comme hymne italien par le Social Forum; la seconde « La chanson de Carlo », se réfère à « La Chanson de Carla », film de Ken Loach, est une ballade dédiée à Carlo Giuliani, assassiné par la police le 20 juillet 2001 à Gênes, alors qu'il manifestait.
LA CHANSON DE CARLO
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/12/2008 - 17:22
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Abril '74

Abril '74
Magyar nyelvre fordította Riccardo Venturi
2008-12-10én
74 ÁPRILISA
(continua)
10/12/2008 - 16:23
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Το Βαθύ Μπλε του Κάρλο Τζουλιάνι

Το Βαθύ Μπλε του Κάρλο Τζουλιάνι
Chanson grecque – version italienne - L'AZZURRO PROFONDO DI CARLO GIULIANI – Protogramma – Riccardo Venturi

Carlo Giuliani, 23 ans, est mort dans les rues de sa ville, Gênes, où il manifestait contre le G8 et le capitalisme mondial. C’était le 20 juillet 2001. Il a été touché en pleine tête par un carabiniere. Achevant leur besogne meurtrière, les policiers l’ont ensuite écrasé avec leur voiture.

On ne peut pas envier une mère qui survit à son fils.
Et pourtant, j’envie ces mères qui, de leur fils, ne se rappellent que la vie.
Moi, le mien, je l’ai vu mourir une infinité de fois. Je m’accroche encore à une dernière espérance, fragile : celle de ne pas le voir mourir une fois de plus, enterré par un archivage.
La maman de Carlo.
Haidi Giuliani
( 8 mai 2003 – Le Grand Soir)

Et pourtant....
LE BLEU PROFOND DE CARLO GIULIANI
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 10/12/2008 - 16:10
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Abril '74

Abril '74
(based upon the Italian version by Alessio Lega)
December 10, 2008
APRIL 74
(continua)
10/12/2008 - 15:32




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