Vigliacca!
[1999]
Testo e musica di Alessio Lega.
Lyrics and music by Alessio Lega
L'anno di composizione è il 1999, stando alla dichiarazione di Alessio riportata sotto. E' stata poi inserita nell'album "Resistenza e amore", uscito nel 2004. Nella versione primitiva, Alessio la interpretava assieme a sua sorella (dotata di una voce molto bella). Con questo pezzo il cantautore anarchico salentino fornisce forse la sua prova più elevata. La canzone è cantata in duo con Isa (Isabella Zoppi). [RV]
La frase "Guerra che hai fatto vigliacca" è tratta da До свидания, мальчики! ("Arrivederci, ragazzi!") di Bulat Okudžava. «È la mia versione, la mia riscrittura, di un antica canzone popolare: “Gorizia”. L’ho scritta durante la guerra del Kossovo.» (Alessio Lega)
Testo e musica di Alessio Lega.
Lyrics and music by Alessio Lega
L'anno di composizione è il 1999, stando alla dichiarazione di Alessio riportata sotto. E' stata poi inserita nell'album "Resistenza e amore", uscito nel 2004. Nella versione primitiva, Alessio la interpretava assieme a sua sorella (dotata di una voce molto bella). Con questo pezzo il cantautore anarchico salentino fornisce forse la sua prova più elevata. La canzone è cantata in duo con Isa (Isabella Zoppi). [RV]
La frase "Guerra che hai fatto vigliacca" è tratta da До свидания, мальчики! ("Arrivederci, ragazzi!") di Bulat Okudžava. «È la mia versione, la mia riscrittura, di un antica canzone popolare: “Gorizia”. L’ho scritta durante la guerra del Kossovo.» (Alessio Lega)
Ahi guerra che hai fatto vigliacca!
(continua)
(continua)
inviata da Riccardo Venturi
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Testo e musica di Bulat Šalvovič Okudžava
Lyrics and music by Bulat Šalvovič Okudžava
Bulat Okudžava, insieme a Aleksandr Galič e a Vladimir Vysotskij, fu il più importante autore di quel movimento di protesta comunemente chiamato “la rivoluzione del magnetofono” che, negli anni 70-80, fece traballare l’Unione Sovietica e che, colla sola forza delle sue denunce, ne riuscì a minare dal profondo le fondamenta; cioè a dire quel periodo in cui la dissidenza e l’opposizione viaggiarono in Unione Sovietica tramite i pezzi di questi tre grandi cantautori, cantati clandestinamente, incisi, e diffusi esclusivamente attraverso scadenti, ma preziose, copie amatoriali fatte in casa.
I grandi temi di questi autori furono la protesta contro il regime, la satira contro sua la corruzione, la denuncia dell’odio etnico e razziale covato dalla classe politica, le persecuzioni di cui quest’ultima... (continua)