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Keçê Kurdan

Keçê Kurdan
Riccardo Gullotta, basata su hindublog
THE KURDISH GIRLS
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 11/10/2019 - 00:16
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Ethiopia

Ethiopia
[1985]
Scritta da Joni Mitchell
Nell'album "Dog Eat Dog"
Hot winds and hunger cries Ethiopia
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2019 - 21:42
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Tax Free

Tax Free
[1985]
Scritta da Joni Mitchell e Larry Klein
Nell'album "Dog Eat Dog"
La voce del televangelista è quella di Rod Steiger, quello de "Le mani sulla città" di Rosi e de "L'uomo del banco dei pegni" di Lumet, per intenderci...
Front rooms
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/10/2019 - 21:35
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Maltamé

Maltamé
(Words and music by Michele Gazich)
MALTAMÉ
(continua)
inviata da Dq82 + Michele Gazich 8/10/2019 - 23:03
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Guantanamo

Guantanamo
Rinominata "Ball and Chain" la canzone è diventata il nuovo singolo degli Who che anticipa il nuovo album Detour
BALL AND CHAIN
(continua)
8/10/2019 - 10:59
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I Don’t Speak Human

I Don’t Speak Human
(2011)
Album: Musick and Poëtree

Gli Omnia propongono un folk celtico d’ispirazione pagana (paganfolk neoceltico) attivi dal 1996 con base nei Paesi Bassi, compongono musiche e testi a volte rielaborando musiche e ballate di tradizione celtica

Gli Omnia hanno ricreato un mix di mondo celtico e mondo nativo americano per ritrovare il canto della natura nella loro anima. L’ispirazione al mondo celtico viene per le tematiche spirituali-mitologiche che affrontano nei testi, all’uso del flauto e dell’arpa, al rifacimento di alcuni brani in gaelico o della tradizione irlandese-bretone; il look steampunk-tribale invece imita i nativi americani all’epoca del Far West, l’uso del tamburo e delle voci richiama a volte i loro canti sciamanici.

C’è però una vena di eclettismo (o di follia) tra i componenti del gruppo per cui riescono a comporre o a riarrangiare brani rap, ragge e pop tanto per citare... (continua)
Deep within the shadows,
(continua)
inviata da Terre Celtiche 8/10/2019 - 09:07
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La miseria

anonimo
La miseria
Fragment of a song collected by Dodi Moscati, probably in countryside around Pisa. Of Jewish origin, Dodi was born in Pontassieve, near Florence. In the second half of the 60s, she collaborated with Rosa Balistreri, who introduced her to the Tuscan left; these encounters strengthened her own political commitment which was to last all her life by participating in countless cultural activities. She also wrote for L’Unità and collaborated with Roberto Benigni.
Poverty is a great calamity
(continua)
inviata da Dq82 7/10/2019 - 10:12
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Bee ya ma yee ah, Afrika !

Bee ya ma yee ah, Afrika !
Riccardo Gullotta , dalle traduzioni parziali di Sarah Culberson , di John Williams (e un manuale mende)
DRY YOUR TEARS, AFRIKA ![1]
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 6/10/2019 - 10:25
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Military Rendez-Vous

Military Rendez-Vous
[1981]
Scritta da Pivio e da Marco Odino
In "Scortilla-Box", audiocassetta autoprodotta
Military
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 6/10/2019 - 00:09
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Tecumseh Valley

Tecumseh Valley
Cantautore penso poco conosciuto dai visitatori/collaboratori del sito CCG (ad oggi sono presenti solo due ballate) si pose all'attenzione del pubblico italiano col seguente bel disco live doppio acustico presentato "in tempi non sospetti" sulla fanzine M.S.


Titolo: "Live af the Old Quarter, Houston Texas"
Etichetta: Tomato Records.

Townes Van Zandt è un cantautore texano, caposcuola di quella corrente musicale, che oggi ha preso piede nelle vesti di Jerry Jeff Walker, Guy Clark, Ray W. Hubbard e nei vecchi "outlaws" Willie Nelson e Wayion Jennings.
Sconosciuto tutt'ora al grande pubblico, questo occhialuto musicista merita un discorso tutto a parte.
Certamente è una figura fondamentale nello sviluppo della musica texana, malgrado le sue origini siano varie.
Legato profondamente al blues, specie quello dialogato (talkin' blues), ed a certe forme di country blues, sviluppa in seguito... (continua)
The name she gave was Caroline
(continua)
inviata da gianfranco 4/10/2019 - 13:19
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Never Cross a Picket Line

Never Cross a Picket Line
Five hundred men sacked for refusing to ever cross a picket line
(continua)
inviata da ZugNachPankow 3/10/2019 - 10:27
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Reckless Motorman

Reckless Motorman
[seconda metà dell'800]
Canzone di autore anonimo che la Carter Family incise negli anni 30 del secolo scorso.
Trovo il brano anche nel disco di Mike Seeger "Tipple, Loom & Rail", pubblicato dalla Folkways Records nel 1966.

Prima dell'avvento dei freni pneumatici (il freno continuo automatico fu brevettato da Westinghouse nel 1869), uno dei lavori più pericolosi che si potessero fare era quello del brakeman, il frenatore, che doveva azionare a mano il freno posto sul vagone finale, o su più vagoni, attraverso un meccanismo di trasmissione manovrabile solo stando in cima alla carrozza. E questo avveniva ovviamente con ogni tempo... La mortalità era altissima...
Yonder stands the reckless motorman
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/10/2019 - 18:49
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We Are One People

We Are One People
1994
We Are One People

O.S.T. Asterix in Amerika
Ba-ba-boom, ba-ba-boom
(continua)
inviata da Dq82 2/10/2019 - 18:26
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Rock-a-Bye Baby

anonimo
Rock-a-Bye Baby
Versione class consciousness della classica lullaby settecentesca.
Nella raccolta "Working-Class Heroes: A History of Struggle in Song", a cura di Mat Callahan e Yvonne Moore (PM Press/Free Dirt Records, 2019)
Rock-a-bye baby, on the tree top
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/10/2019 - 18:04
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Hi-Ro-Jerum (the Rich Man and the Poor Man)

anonimo
Hi-Ro-Jerum (the Rich Man and the Poor Man)
Una canzone raccolta da Alan Lomax nel 1937 in Kentucky. Si tratta di una versione della parabola evangelica di Lazzaro e e del ricco Epulone. Il coro è un non sense in pseudo latino maccheronico, così come parodia il latinorum ogni chiusa di verso... Ma la canzone non è sicuramente novecentesca, anzi, risale a molto tempo prima: una "Ballad of the Ryche man and poor Lazarus" compare in Inghilterra già nel 1557! Le versioni sono molte e variamente intitolate... Propongo quella "ufficiale" da Mudcat Café, dove peraltro si trova un lungo approfondimento sulle origini del brano.

Col titolo di "Hi-Ro-Jerum" – che non sia una storpiatura per "Oremus"? - la trovo nel disco di Sandy Paton (musicista e ricercatore musicale, fondatore dell'etichetta Folk-Legacy Records) "Never Trust a Skier and Other Songs Sung in the Alpen Inn" (1961). Una versione ancora precedente – primi anni 50 – è quella di... (continua)
There was a rich man and he lived in Jerusalem
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/10/2019 - 19:10
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Keep the Wolves Away

Keep the Wolves Away
[2013]
Scritta da Kevin Galloway e Mike Carpenter, gli Uncle Lucius, da Austin, Texas.
Nell'album "And You Are Me"
Took my first breath, where the muddy Brazos
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2019 - 22:19
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Big Country Blues

Big Country Blues
[1966]
Una delle prime canzoni di Townes Van Zandt (1944-1997).
Nella raccolta del 2003 intitolata "In the Beginning..."

Descrizione dolorosissima dell'America profonda, da uno che sia il dolore che l'America li ha conosciuti bene...
Well, I been up the Mississippi to the Manitoba line
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2019 - 21:58
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Caleb Meyer

Caleb Meyer
[1998]
Scritta da Gillian Welch e David Rawlings, chitarrista e produttore, con cui la Welch fa da sempre musicalmente coppia fissa
Nell'album "Hell Among the Yearlings"
Caleb Meyer, he lived alone
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 30/9/2019 - 21:24
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Shelter in Place

Shelter in Place
(2018)
Album: Kult 45

Otep wrote “Shelter In Place” about her strong opinion of the modern NRA, believing it has “regressed into something akin to a homegrown terrorist organization that benefits from mass murders both financially and as a political power.”

The official video includes a quote from the NRA at the beginning :

the only way to stop a bad guy with a gun is a good guy with a gun
- NRA : American Terrorist Organization
Shelter in place
(continua)
30/9/2019 - 12:35
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Halt Right

Halt Right
(2018)
Album: Kult 45

Se a cavallo del nuovo millennio la politica è stata spesso al centro della musica, dal crossover al punk, l’era Trump sembra aver nuovamente risvegliato la coscienza critica di molti artisti, a partire dai redivivi Otep, tornati in attività due anni fa con “Generation Doom” dopo un temporaneo scioglimento di tre anni. A partire dalla copertina, raffigurante la statua della Libertà insanguinata e armata, “Kult 45” si propone come un grido di protesta verso la politica USA e si accoda al movimento #metoo, esprimendosi musicalmente con quel linguaggio rap-metal portato alla ribalta negli anni ’90 dai Rage Against The Machine. Se dalle note biografiche apprendiamo che l’ottavo album degli Otep si propone di rinverdire i fasti dell’indimenticato debutto “Sevas Tra”, al punto che gli strumenti usati per registrarlo sono gli stessi dell’epoca, alla prova dei fatti pezzi... (continua)
Put up your fists and
(continua)
30/9/2019 - 12:27
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To the Gallows

To the Gallows
(2018)
Album: Kult 45

“Art is resistance. Art allows us to fightback without violence. This song, “To the Gallows”, is meant to shine a light on Traitor Trump’s attacks on the Constitution, on Healthcare, on the LGBTQ+, the African American, Hispanic and Muslim communities, DREAMERS, and women’s reproductive rights. Not to mention that this spurious President might have committed just a little bit of light treason, but this is why we rally, this is why we march, and this is why I write. Because when I look back someday I want to know that I did everything in my power as an artist, activist and citizen, to stop him and his bigoted embryonic autocracy.”
This is a song for the heretics
(continua)
30/9/2019 - 11:24
Percorsi: Donald Trump
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Get It While You Can

Get It While You Can
[1966]
Un brano scritto da Jerry Ragovoy e Mort Shuman ed interpretato per primo dal soulsinger Howard Tate.
Tuttavia ritengo di dover attribuire la canzone a Janis Joplin non solo perchè la sua è la migliore interpretazione, una delle sue più strepitose, ma perchè è anche l'ultima canzone che la grande voce texana ci ha regalato prima di morire, il 4 ottobre del 1970. Infatti "Get It While You Can" è l'ultima traccia del suo ultimo disco, "Pearl", realizzato con la Full Tilt Boogie Band e pubblicato postumo nel gennaio del 1971...

In questo mondo, se leggi i giornali, o Signore, sai bene che tutti combattono, l'uno contro l'altro, e non hai nessuno su cui puoi contare, nemmeno sul fratello... Quindi, se arriva qualcuno che vuole darti un po' d'affetto, prenditelo finchè puoi, dolcezza, non voltare mai le spalle all'amore, no...
In this world, if you read the papers, darling
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2019 - 20:28
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That 25¢ (That You Paid)

That 25¢ (That You Paid)
[1960s]
Una canzone scritta da Jim Garland (1905-1978), cantautore del Kentucky, strettamente imparentato con Aunt Molly Jackson e Sarah Ogan Gunning
Trovo questo brano innanzitutto nella raccolta "Come All You Coal Miners" come interpretato da Sarah Ogan. Quindi in "Mountain Songs" di Guy Carawan,1974. Infine nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs", 1984, ancora con la voce della Ogan Gunning.
Testo trovato su LyricWiki
Sad the day when I saw the steam shovels a-comin'
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2019 - 13:37
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Hello, Coal Miner

Hello, Coal Miner
[1970s]
Forse una delle ultime canzoni di Sarah Ogan Gunning (1910-1983), cantautrice ed attivista per i diritti dei minatori nel Kentucky.
Un brano – un vero e proprio testamento di vita e spirituale – che non compare nella discografia dell'autrice ma solo nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs", pubblicata un anno dopo la scomparsa della Ogan Gunning.
Testo trovato su LyricWiki
Hello, coal miners, I'm so proud to be your friend
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 29/9/2019 - 13:11
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Allendes letzte Rede

Allendes letzte Rede
Salvador Allende's Last Speech
Compatriots,
(continua)
inviata da Juha Rämö 29/9/2019 - 12:02
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The Battle of Jericol

The Battle of Jericol
[1978]
Scritta da Mary Lou Layne, membro di questa band bluegrass, tutta femminile, proveniente dal Kentucky.
Nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" del 1984.
Testo trovato su Mudcat Café

Durante scioperi come quelli di Brookside (1973) – cui si riferisce il film di Barbara Kopple "Harlan County, USA – di Stearns (1976-1979), di Jericol (1978) e altri, i gruppi organizzati di donne giocarono un ruolo fondamentale. Non solo organizzavano le riunioni ma si confrontavano fisicamente con crumiri e picchiatori delle compagnie minerarie e con poliziotti e soldati. Molte di loro hanno patito il carcere per via delle loro lotte...
Bless the fathers, bless the brothers
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/9/2019 - 16:57
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Forty-Two Years

Forty-Two Years
[1974]
Parole di Nimrod Workman (1895-1994), su di una melodia tradizionale appalachiana
Nell'album "Passing Thru The Garden", con al figlia Phyllis Boyens.

Nimrod Workman – nomen omen – trascorse 42 anni nelle miniere di carbone ad Harlan County, USA. Questa canzone non è nella colonna sonora dell'omonimo film di Barbara Kopple, premio Oscar nel 1977, ma solo perchè è interpretata dall'autore stesso nell'incipit del documentario...
For forty-two years
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/9/2019 - 23:10
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Clay County Miner

Clay County Miner
[1970s]
Una canzone scritta da Hazel Dickens, probabilmente nel 1972.
La trovo nella raccolta "Come All You Coal Miners" del 1973 e nella colonna sonora del film di Barbara Kopple "Harlan County, USA" (1976). Poi anche nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" del 1984.
Testo trovato su West Virginia Music Hall of Fame
Clay County è toponimo molto diffuso negli USA, ma credo proprio che qui ci troviamo in Kentucky...

Della colonna sonora di "Harlan County, USA" fanno parte parecchie canzoni già presenti sul sito e altre – come questa - che inserirò trovandone i testi:

1 - Coal Tattoo
2 - Shut Up in Coal Creek Mine
3 - Come All You Coal Miners
4 - Blue Diamond Mines
5 - The Yablonski Murder (Cold Blooded Murder)‎
6 - Last Train From Poor Valley
7 - Black Lung
8 - Dark As A Dungeon
9 - Trouble Among The Yearlings
10 - Lawrence Jones... (continua)
He’s a poor man ‘cause mining’s all he’s known
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/9/2019 - 22:29
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Dream of a Miner's Child

Dream of a Miner's Child
[1920s]
Parole e musica attribuite ad Andrew W. Jenkins (1885-1957), georgiano, cieco, pastore evangelista, prolifico compositore di musica folk, sacra e non, leader della Jenkins Family, forse il primo gruppo familiare ad incidere country music negli anni 20.
La prima incisione che trovo è del 1925, ad opera di Vernon Dalhart.
Ma esistono tantissime versioni del brano, che si trova pure nella colonna sonora del film di Barbara Kopple "Harlan County, USA" (1976) – interpretata da Phyllis Boyens con suo padre, Nimrod Workman - nell'album di George Davis "When Kentucky Had No Union Men" (1967) e nella raccolta "They'll Never Keep Us Down: Women's Coal Mining Songs" (1984)
Testo trovato su The John Quincy Wolf Folklore Collection

Della colonna sonora di "Harlan County USA" fanno parte parecchie canzoni già presenti sul sito e altre – come questa - che inserirò trovandone i testi:

1 - Coal... (continua)
A miner was leaving his home for his work
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/9/2019 - 13:35
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Poor Miner’s Farewell

Poor Miner’s Farewell
Questa di Aunt Molly Jackson non la sola canzone basata sulla poesia ottocentesca Only a Miner Killed di John Wallace Crawford. Quello che segue è il testo di "The Hard Working Miner", di James (Blind Jim) Howard, violinista cieco di Harlan County, Kentucky, un brano che trovo in molti dischi ma prima di tutti in quello di Mike Seeger "Tipple, Loom & Rail", pubblicato dalla Folkways Records nel 1966. Ovviamente il brano non poteva mancare nella colonna sonora del film "Harlan County, USA", diretto da Barbara Kopple nel 1976...

Della colonna sonora di "Harlan County USA" fanno parte parecchie canzoni già presenti sul sito e altre – come questa - che inserirò trovandone i testi:

1 - Coal Tattoo
2 - Shut Up in Coal Creek Mine
3 - Come All You Coal Miners
4 - Blue Diamond Mines
5 - The Yablonski Murder (Cold Blooded Murder)‎
6 - Last Train From Poor Valley
7 - Black Lung
8... (continua)
THE HARD WORKING MINER
(continua)
inviata da B.B. 25/9/2019 - 20:52
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Cruel Willie (or Willie Duncan)

Cruel Willie (<Em>or</Em> Willie Duncan)
[1950s]
Musica di Howdy Forrester (1922-1987), virtuoso del violino bluegrass
Il brano nasce come strumentale da ballo, il testo fu aggiunto negli anni 70 da tal Bill Caswell, che in seguito divenne un apprezzato country songwriter
Testo trovato su Mudcat Café
La versione strumentale – uno standard del genere country bluegrass - si trova in molti dischi a partire dagli anni 50, come quello di Howdy Forrester ‎intitolato "Fancy Fiddlin' Country Style".
La versione con testo si trova anche nella colonna sonora del film "Harlan County, USA", di Barbara Kopple, un documentario in cui le donne sono assolute protagoniste non solo nella lotta per il lavoro ma anche in quella per la loro emancipazione in una società maschilista e violenta...

Della colonna sonora di "Harlan County USA" fanno parte parecchie canzoni già presenti sul sito e altre – come questa - che inserirò trovandone i testi:

1... (continua)
Long ago there lived a man who courted all the women
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/9/2019 - 18:58
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Coal Miner's Grave

Coal Miner's Grave
[1970s]
Nella colonna sonora del film "Harlan County, USA", di Barbara Kopple. In seguito nell'LP They Will Never Keep Us Down, 1984.
Testo trovato sulla Raymond's Folk Song Page

Una canzone dedicata a Francis F. Estep e Cleve Woodrum, due minatori uccisi dalle guardie della miniera Baldwin-Felts a Paint e Cabin Creek, West Virginia, durante un lungo sciopero nel 1912-13.

Il documentario, vincitore di un premio Oscar nel 1977, racconta la storia di un gruppo di minatori del carbone che, insieme alle loro famiglie, nel 1973 furono protagonisti di un lunghissimo e durissimo sciopero contro lo sfruttamento e le paghe da fame loro imposte dai padroni della Duke Power Company.

La Contea di Harlan, nel Kentucky, è stata per più di un secolo un fulcro dell'industria carbonifera americana e fin dai primi anni del XX° secolo fu teatro di scontri sanguinosi tra i lavoratori e le compagnie, sostenute... (continua)
Up there on that hillside there's an old miner's grave
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/9/2019 - 18:25
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Coal Black Mining Blues

Coal Black Mining Blues
[1972]
Parole di Nimrod Workman, sulla melodia di un paio di canzoni risalenti agli anni 20 e 30, in particolare Winnsboro Cotton Mill Blues.
Incisa per la prima volta in un EP del 1972 e poi inclusa nella colonna sonora del film "Harlan County, USA", di Barbara Kopple. In seguito nell'LP "Mother Jones' Will", 1976.
Testo trovato su Musical Traditions

Il documentario, vincitore di un premio Oscar nel 1977, racconta la storia di un gruppo di minatori del carbone che, insieme alle loro famiglie, nel 1973 furono protagonisti di un lunghissimo e durissimo sciopero contro lo sfruttamento e le paghe da fame loro imposte dai padroni della Duke Power Company.

La Contea di Harlan, nel Kentucky, è stata per più di un secolo un fulcro dell'industria carbonifera americana e fin dai primi anni del XX° secolo fu teatro di scontri sanguinosi tra i lavoratori e le compagnie, sostenute dalle autorità,... (continua)
I got the blues, got the blues Lord, Lord
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 25/9/2019 - 17:52
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Last Train From Poor Valley

Last Train From Poor Valley
[1973?]
Scritta dal musicista folk e chitarrista bluegrass Norman Blake e registrata per la prima volta dal gruppo The Seldom Scene nel loro album "Act Two".
Poi nell'album dello stesso autore intitolato "The Fields Of November",1974

Ma soprattutto è una canzone che fa parte della bella colonna sonora di uno splendido film, "Harlan County, USA", di Barbara Kopple.

Il documentario, vincitore di un premio Oscar nel 1977, racconta la storia di un gruppo di minatori del carbone che, insieme alle loro famiglie, nel 1973 furono protagonisti di un lunghissimo e durissimo sciopero contro lo sfruttamento e le paghe da fame loro imposte dai padroni della Duke Power Company.

La Contea di Harlan, nel Kentucky, è stata per più di un secolo un fulcro dell'industria carbonifera americana e fin dai primi anni del XX° secolo fu teatro di scontri sanguinosi tra i lavoratori e le compagnie, sostenute... (continua)
It was good one time, every thing was mighty fine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/9/2019 - 20:22
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Warpainting

Warpainting
(2008)
Album Burning Circles in the Sky
Cast away across this ancient land
(continua)
19/9/2019 - 16:45
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Inuit nunaat

Inuit nunaat
THE LAND OF INUIT
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/9/2019 - 13:52
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The Rhythm of the Heat

The Rhythm of the Heat
[1982]
The Rhythm of the Heat
Testo, Musica e Interpretazione: Peter Gabriel
Album: Security

E’ la traccia #1 dell’album. Da notare le sonorità a bassa frequenza del surdo, tamburo di origine brasiliana. Contribuiscono a conferire un senso di marcata inquietudine all’atmosfera del brano.Questo sembra trasferire sul pentagramma una seduta di psicoterapia analitica per un caso impegnativo.

da Song facts

Gabriel scrisse questa canzone traendo spunto dalla visita dello psicologo Carl Jung in Africa. Jung si unì a un gruppo di suonatori di tamburo e danzatori e fu sopraffatto dalla paura. Gabriel lo apprese dal libro di Jung “Simboli e interpretazione dei sogni”.
Jung stava studiando l'inconscio collettivo e temeva che sarebbe impazzito mentre i suonatori di tamburo e i danzatori si lasciavano dominare dalla musica. Gabriel cerca di catturare questa sensazione con le percussioni dei tamburi... (continua)
Looking out the window
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 18/9/2019 - 23:05
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Death Row

Death Row
(1997)
Album: Jugulator
Let me out
(continua)
18/9/2019 - 02:36
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Laredo Rose

Laredo Rose
Una canzone di emigrazione e prostituzione fra Messico e Texas. È raro che alle prostitute venga riconoscuta tanta dignità.

Probabilmente la canzone più famosa di Rich Minus, perché fu incisa anche dai Texas Tornados negli anni '90. Freddy Fender ne fece anche una versione in spagnolo, Rosa de amor, che però non le rende giustizia.

in ogni caso, canzone molto bella
Laredo rose, your garden has a scent of cheap perfume.
(continua)
inviata da Piersante Sestini 15/9/2019 - 15:58
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Cans

Cans
Una bellissima canzone sulle giornate di un barbone
Pubblicata per la prima volta nel 1991 in Francia nella raccolta Collection e ancora nel 1994 (Minus III) e in altre raccolte, con lievi differenze fra le varie versioni (ad esempio una versione live presente su Youtube)

Trascritta a orecchio, con mooolta difficoltà. E' molto probabile che necessiti di correzioni, di cui sarò grato.
homeless, helpless, hopeless
(continua)
inviata da Piersante Sestini 14/9/2019 - 22:41
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Sabra and Shatila

Sabra and Shatila
[1982]
Sabra and Shatila

Lyrics and music/ Testo e musica / النص والموسيقى / Paroles et musique / טקסט ומוזיקה / Sanat ja sävel :
Legend (of Jersey)
Performed by / Interpreti / مطرب / Interprétée par / זמרן / Laulavat :
Legend
Album / الألبوم/ אלבום :
1. [1982] EP Frontline 2. [1998] ''Retroshock 1981-1984'' 3. [2002] Anthology

Di canzoni su Sabra and Shatila ce ne sono ben poche se si tengono in considerazione le proporzioni dell’eccidio, le conseguenze, le implicazioni. Una rimozione ? Sarebbe segno che le responsabilità vanno al di là degli autori materiali , dei fiancheggiatori e della cabina di regia. Il brano ce lo dice con poche parole.
E’ una canzone messa da parte, avrebbe meritato più attenzione. Forse la band che la lanciò, la Legend (di Jersey, diversa dall’omonima del Kent) non raccolse molte simpatie in quanto “metallara”. E’ stata più riservata di altre band... (continua)
Discolored in envy that melts in the dust, preparing the graves for the meek
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 13/9/2019 - 22:35
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L'Internationale

L'Internationale
INGLESE / ENGLISH 9
La Workers International della National Workers' Union di Saint Lucia ("Versione caraibica")
The Workers International by the National Workers' Union of Saint Lucia ("Caribbean version")




Questa versione caraibica ha origine nel movimento dei lavoratori (National Workers' Union) dell'isola di Saint Lucia, ma è assai comune anche in Giamaica, tanto da essere considerata tout court come l' "Internazionale giamaicana". Si tratta di una versione a 2 strofe ben distinta da quelle classiche britanniche e americane e, per certi versi, più vicina all'originale francese. Qui sotto una versione reggae giamaicana. [RV]

This Caribbean version of the Internationale originates in the workers' movement (National Workers' Union) of Saint Lucia, but it is also widespread in Jamaica and to such a degree to be considered as the "Jamaican Internationale". It is a 2-stanzas verson clearly distinct from the classic British and American versions and closer in some points to the French original. Here's a reggae Jamaican version. [RV]


The Workers International
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 13/9/2019 - 21:23
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No Blacks, No Dogs, No Irish

No Blacks, No Dogs, No Irish
2019
Dreaming is Dead Now


“No blacks, no dogs, no Irish.” In post-World War II Britain, this was a menacing sign commonplace in the front windows of many bed and breakfasts and boarding houses. The anti-discrimination pioneer Mahesh Upadhyaya, who immigrated to the United Kingdom in 1961 from Aden, now in south Yemen, recently told the human rights news site Rights Info that when looking for accommodation back then, “it was standard to see signs saying, ‘No blacks, no dogs, no Irish’”.

Until the 1968 Race Relations Act, blatantly racist notices and racial discrimination were legal in Britain. Not long after the act’s introduction, electrical engineer Upadhyaya was the first person to bring a racial discrimination case to court after a person from a housing development in Huddersfield told him casually on the phone that “our policy is not to sell to coloured people because that will jeopardise... (continua)
You don't see me here
(continua)
12/9/2019 - 16:16
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Still a Stranger

Still a Stranger
Una delle tante canzoni sul filone dello straniamento dei reduci della guerra del Vietnam, composta in risposta a “Stranger in My Own Home Town”, pubblicata da Percy Mayfield nel 1964.
Pubblicato nell'album Borderline Blues del 1992 e nella raccolta Texas Gentleman, del 2002

In realtà Rich Minus non credo sia stato in Vietnam, ma ha servito 6 anni nella Texas Air National Guard Reserve ed ha vissuto tutta la vita da emarginato e con gli emarginati, penetrandone e descrivendone la vita come pochi altri poeti.

The best S.A. songwriter you’ve never heard of was a Army reserve veteran

Non garantisco la precisione di tutte le parole: fra il "twang" texano, i pochi denti rimasti in bocca e la voce impastata (Rich Minus raramente era sobrio, che cantasse o no, la trascrizione è incerta in più punti: sono gradite eventuali correzioni.

Una ticker-tape parade è una parata tenuta in un centro... (continua)
Passed the time, spent drinking wine, down at the tavern, now
(continua)
inviata da Piersante Sestini 11/9/2019 - 22:59
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Glorious Fool

Glorious Fool
Una canzone del 1981, dedicata all'ascesa alla Casa Bianca del presidente americano Ronald Reagan.
Dette il titolo all'intero album in cui era contenuta.
Out of the west came a glorious fool
(continua)
inviata da Piersante Sestini 9/9/2019 - 22:16
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Avanzo de cantiere

Avanzo de cantiere
SCUM OF THE CONSTRUCTION YARD
(continua)
inviata da ZugNachPankow 9/9/2019 - 11:11
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The Human Touch

The Human Touch
[1969]
Parole e musica di Charles Reuben
Nel'album "Nina Simone and Piano!"

Il testo da tekstowo

(Krzysiek)
No one seems to care as much
(continua)
inviata da Krzysiek 8/9/2019 - 20:10
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Highwomen

Highwomen
[2019]

Nuove parole / New lyrics: Amanda Shires, Brandi Carlile
Musica e parole originali / Music and original lyrics: Jimmy Webb (Highwayman)

Highwomen è la canzone sigla dell'omonimo supergruppo femminile di cantanti country, formato nel 2019 da Brandi Carlile, Natalie Hemby, Maren Morris e Amanda Shires, ispirato al celebre supergruppo country maschile Highwaymen e chiaramente indirizzato a sostenere il rinnovamento femminile nella musica Country e nella società. La canzone ripercorre una serie di storie di donne di varie epoche, tutte marcate dalla tragica repressione dalla loro ricerca di libertà e di auto-espressione, e dalla affermazione che il loro sacrificio non sia stato inutile e che le aspirazioni delle donne non non possano essere fermate. Scritta da Amanda Shires, Brandi Carlile e Jimmy Webb.

Le strofe sono cantate nell'ordine da Brandie Carlie, Amanda Shires, Yola (sul disco, nelle versioni dal vivo da Maren Morris) e Natalie Hemby.
I was a Highwoman
(continua)
inviata da Piersante Sestini 7/9/2019 - 03:08
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Mourir pour des idées

Mourir pour des idées
Versione inglese di Pierre de Gaillande

Bad Reputation Volume 1 by Bad Reputation
TO DIE FOR YOUR IDEAS
(continua)
7/9/2019 - 00:14
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Węgrom

Węgrom
TO THE PEOPLE OF HUNGARY
(continua)
5/9/2019 - 17:17
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ואלס עם באשיר [This Is Not a Love Song]

ואלס עם באשיר [This Is Not a Love Song]
[1983]
This Is Not A Love Song

טקסט ומוזיקה / Testo e musica / النص والموسيقى / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Public Image Ltd.
סרט / Film /فيلم /Movie / Film / Elokuva :
ואלס עם באשיר / Valzer con Bashir /فالس مع بشير / Waltz with Bashir / Valse avec Bachir :
Ari Folman / ארי פולמן
זמרן / Interpreti / مطرب / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
John Lydon
אלבום / Album / الألبوم:
This Is What You Want... This Is What You Get

E’ la OST 12 del film Valzer con Bashir.La canzone dei Public Image Ltd., già Sex Pistols, è del genere post-punk degli anni ’80.Questa era la formazione della band Public Image Ltd. quando fu pubblicata nel 1983, prima che Keith Levene lasciasse la band:

John Lydon: voce
Keith Levene: chitarra, tastiere
Jah Wobble: basso
Pete Jones: basso
Jim Walker: batteria
Martin Atkins: batteria

La risposta di John Lydon,aka... (continua)
This Is Not A Love Song
(continua)
inviata da Riccardo Gullotta 4/9/2019 - 14:49
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The Russians Were Rushin', the Yanks Started Yankin'

The Russians Were Rushin', the Yanks Started Yankin'
[1918]
Lyrics / Testo / Paroles / Sanat: Carey Morgan
Music / Musica / Musique / Sävel: Charles R. McCarron (1891-1919)



Italiano
English

La storia si svolge in un remoto futuro: l'anno 1953. Lo era sicuramente quando fu scritta questa canzone da Carey Morgan con la musica di Charles R. McCarron (morto appena ventottenne nel 1919): nel 1918, ancor prima che la “Grande Guerra” terminasse. La storia viene presentata come un sogno: nel 1953, vale a dire trentacinque anni dopo, un ragazzino domanda al nonno, veterano della guerra mondiale, come “hanno sistemato quel casino”. E il nonno risponde, mentre il sogno si sposta in un'aula scolastica dove il medesimo ragazzino chiede all'insegnante che diavolo sia quello strano posto chiamato “Germania” che sta sulla mappa appesa in classe. L'insegnante risponde che è una mappa oramai vecchia: la “Germania” non esiste più. Le risposte, sia del... (continua)
I dreamed of a scene
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 4/9/2019 - 13:25
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Every Bomb You Make

Every Bomb You Make
(1985)

Lyrics by Quentin Reynolds & James Glen
Music by Sting
Backing Track by The Police

Si tratta di una parodia della famosa canzone dei Police "Every Breath You Take". Lo stesso Sting accettò di cantare la parodia per il programma satirico inglese Spitting Image.

La parodia è una canzone di protesta contro la Guerra Fredda e in generale i mali del mondo. Nel video si vedono le marionette di vari politici, tra cui Reagan e la Thatcher (tutti i nomi sono indicati tra parentesi nel testo).

Nell'ultimo verso si scopre che a cantare non è altri che la Morte stessa, che fissa minacciosa mentre finalmente il sole tramonta, promettendo a tutti i grandi leader apparsi nel video che anche la loro ora verrà prima o poi.

"Every Bomb You Make" is a parody of the 1983 Police song, "Every Breath You Take.". The real Sting agreed to sing it in exchange for copies of every episode of the... (continua)
Every bomb you make, (Ronald Reagan)
(continua)
3/9/2019 - 23:28
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Työtön, hullu ja eläkeläinen

Työtön, hullu ja eläkeläinen
Riccardo Venturi, 03-09-2019 21:03
UNEMPLOYED, CRAZY AND RETIRED
(continua)
3/9/2019 - 21:06
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The Company Store

The Company Store
Il testo originale di Isaac Hanna (1895)
Isaac Hanna's Original Lyrics (1895)
Les paroles originales d'Isaac Hanna (1895)
Isaac Hannan alkuperäiset sanat (1895)

“Simbolo dell'assoluto strapotere padronale erano le company towns, le città nate attorno alla fabbrica e alla miniera, dove ogni cosa -scuola, chiesa, strade, case, medico, predicatore, polizia- era di proprietà della compagnia, dove gli estranei non potevano entrare e i lavoratori non potevano uscire. Gli operai che osavano scioperare non perdevano solo la paga, ma venivano anche sfrattati dalle case dove abitavano e cacciati dalla città. Perciò lo sciopero in America è andato assumendo le caratteristiche di una lotta totale e a oltranza, che mette in discussione non semplici rivendicazioni economiche, ma l'esistenza stessa del sindacato e la sopravvivenza dei suoi membri.

Lo strumento più odioso di sfruttamento era il company... (continua)
THE COMPANY STORE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/9/2019 - 10:14
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Il tragico naufragio del vapore Sirio

anonimo
Il tragico naufragio del vapore Sirio
La Serpe d'Oro - Toscani randagi

"The story of an italian steamliner: in 1906, it left Genoa to reach South America, but sank off the coast of Spain. Those who died were more than 500, many of which were emigrants: and among them, José de Camargo Barros, São Paulo’s bishop who is mentioned in the last part of the lyrics."
THE TRAGIC SHIPWRECK OF STEAMLINER SIRIO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 28/8/2019 - 18:17
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Diarsera posi un giglio, ovvero E cinquecento catenelle d'oro

anonimo
Diarsera posi un giglio, <i>ovvero</i> E cinquecento catenelle d'oro
Riccardo Venturi, 28-08-2019 17:49


Performed by Belle di Mai
YESTREEN I PUT A LILY, or FIVE HUNDRED FINE GOLDEN CHAINS
(continua)
28/8/2019 - 17:49




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