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Selh qui s•irais ni guerrey•ab Amor

Selh qui s•irais ni guerrey•ab Amor
[fl. 1190/1221]
Canso di Aimeric de Peguilhan (ca. 1170 - ca. 1230)
Musica originale

Si tratta in realta delle due strofe iniziali di una delle sei lunghe cansons di Aimeric de Peguilhan di cui ci è pervenuta la musica originale. Il testo completo della canso si può vedere qua, ma generalmente, e specialmente per il suo decisissimo attacco contro la guerra, di questa canso di Aimeric attualmente vengono eseguite esclusivamente proprio queste due strofe.

Di essere contro la guerra, Aimeric ne aveva del resto ben donde. Nato verso il 1170 a Peguilhan, nell'Alta Garonna non lontano da Saint-Gaudens, Aimeric (o Aimery, a volte italianizzato in Emerico di Peguilain) era figlio di un mercante di stoffe ed ebbe come suo primo mecenate Raimondo V di Tolosa. Passato al servizio del figlio Raimondo VI, nel 1212 dovette fuggire dalla regione, minacciata dalla Crociata contro gli Albigesi. La sua... (continua)
Selh qui s•irais ni guerrey•ab Amor
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 8/8/2017 - 00:18
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La Chanson des V

La Chanson des V
[1941-43]
Versi di Maurice Van Moppès, sulla melodia della Sinfonia n. 5 in do minore Op. 67 che Ludwig Van Beethoven compose tra il 1807 ed il 1808.

Maurice Van Moppès (1904-1957) è stato pittore, illustratore, scenografo e cantautore. Infermiere militare durante la Seconda Guerra mondiale, raggiunse De Gaulle a Londra e lì intervenne spesso alla trasmissione della BBC "Les français parlent aux français". Scrisse alcune canzoni su melodie molto note o popolari, con lo scopo di denigrare l'occupante nazista e incoraggiare la Resistenza. Quelle canzoni, da lui stesso illustrate, furono stampate in un piccolo pamphlet intitolato “Chansons de la BBC” che nel 1944 la RAF disperse su molti territori francesi. Il retro della brochure recava la frase “Les chansons que vous avez entendues à la radio vous sont apportées par vos amis de la RAF”

Le “Dorifore” della seconda strofa sono i terribili... (continua)
Il ne faut pas
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2017 - 23:06

Adieu, ville de Toulon

anonimo
Adieu, ville de Toulon
[XIX° secolo]
Ho trovato il testo su Chants populaires français ma la fonte principale è il volume “Chants et chansons de la Savoie”, edito nel 1910 (in seguito con il titolo “Vieilles chansons savoyardes”), a cura di Claudius Servettaz (1871-1926), professore di musica e ricercatore folklorico dell’Haute Savoie

Dal porto di Toulon, durante tutto l’Ancien Régime e fino all’800, partirono ed arrivarono quasi tutte le spedizioni militari e coloniali francesi… E ancora oggi quel porto ospita la più importante base militare navale francese, insieme a quella di Brest.

La bella Mélie, quasi sicuramente una prostituta, rifiuta il denaro che le viene offerto da un giovane in partenza per la guerra: “La guerra, l’esercito, combattere il nemico, quella è la peggior miseria!”
Adieu, ville de Toulon,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2017 - 13:28

Adieu les filles du Dauphiné

anonimo
Adieu les filles du Dauphiné
[XIX° secolo]
Canzone dalla regione storica e culturale francese del Dauphiné
Ho trovato il testo su Chants populaires français ma la fonte principale è il volume “Chants et chansons de la Savoie”, edito nel 1910 (in seguito con il titolo “Vieilles chansons savoyardes”), a cura di Claudius Servettaz (1871-1926), professore di musica e ricercatore folklorico dell’Haute Savoie

Amore e guerra, due concetti assolutamente contrapposti. A fare le spese delle guerre, sempre le donne prima di ogni altro: “Ragazze da marito, non fatevi abbindolare, che i vostri amanti sono volubili: fanno finta di amarvi, promettono di sposarvi, e poi ecco che si arruolano per la prima guerra e vi abbandonano...”
Adieu les fill's du Dauphiné,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2017 - 11:47

Adieu, belle Louison

anonimo
Adieu, belle Louison
[1823]
Canzone di autore anonimo, diffusa in Savoia e Provenza, risalente alla campagna napoleonica di Russia.
Ho trovato il testo su Chants populaires français ma la fonte principale è il volume “Chansons populaires, recueillies dans les Alpes françaises (Savoie et Dauphiné)”, a cura di Julien Tiersot (1857-1936), pubblicato a Grenoble nel 1903. A sua volta l’autore indicava come fonte un manoscritto rinvenuto nella zona di Tour, Chamonix.

Nella seconda strofa è esplicito il riferimento all’infausta campagna militare condotta da Napoleone contro la Russia nel 1812. In soli 6 mesi, tra giugno e dicembre, dei 600.000 soldati che costituivano il corpo di spedizione francese ne scomparvero 500.000, tra morti, dispersi e prigionieri.
Adieu, belle Louison,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/8/2017 - 09:14
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Qualsevol nit pot sortir el sol

Qualsevol nit pot sortir el sol
OGNI NOTTE PUÒ VENIR FUORI IL SOLE
(continua)
7/8/2017 - 00:03
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Nella mia ora di libertà

Nella mia ora di libertà
2010
Storia di un impiegato (in occitano)

Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
NELLA MIA ORA DI LIBERTÀ
(continua)
6/8/2017 - 22:08
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Sogno numero due

Sogno numero due
2010
Storia di un impiegato (in occitano)

Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
SOGNO NUMERO DUE
(continua)
6/8/2017 - 21:16
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La bomba in testa

La bomba in testa
2010
Storia di un impiegato (in occitano)

Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
LA BOMBA IN TESTA
(continua)
6/8/2017 - 21:06
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Canzone del padre

Canzone del padre
2010
Storia di un impiegato (in occitano)

Testo fornitoci direttamente dai Lou Tapage
CANZONE DEL PADRE
(continua)
inviata da Dq82 6/8/2017 - 19:09
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Italiella

Italiella
Cito da vecchia ""tammurriata":

"aiccanna 'a tabacchera ... favurite
cercate 'e pazzià nun m''a rumpite
zitta nennella mia nun dubitate
si sana m'aita data... rotta l'avite"
il riferimento all'organo sessuale è evidente, piaccia o non piaccia fa parte della tradizione, quindi quoto in pieno quanto "giustamente" scritto dai Sigg. Masula e Venturi
6/8/2017 - 11:57
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Makeba

Makeba
(2016)
dall'album Zanaka

In questa calda estate le CCG si concedono un pezzo assolutamente danzereccio, ma dedicato alla grandissima Miriam Makeba e alla sua lotta contro l'apartheid e per i diritti umani.
Ooohe
(continua)
5/8/2017 - 22:13
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Kalašnjikov

Kalašnjikov
Hi I'm Jacopo Belluz from Italy.
I carefully read the page related to this song and I want to truly help.
These are the words and.... YES, there's a meaning.. truly sad, ironic and sarcastic as Gypsies always are..
At the same time it wants people to react lively and wildly in joy against stupid "macho wars"!...

... and YES... it has sexually explicit metaphors in "candies", "kalasnikov", "blue tulips" and so on..
because sex is the dance of life, in that culture.. and in mine (not italian) too

I leave to you the translation... it's a discovery...
Cigani! Juris!!!

(continua)
inviata da Jacopo 5/8/2017 - 15:19
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Hijos naturales de Pizarro

Hijos naturales de Pizarro
2017
EP Giramondi
Hijos naturales de Pizarro
(continua)
inviata da Dq82 4/8/2017 - 19:35
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Supper's Ready

Supper's Ready
anch'io vecchia guardia, classe '64, ringrazio Riccardo per la traduzione e le note veramente utili ed interessanti, ho stampato la traduzione e la conservo gelosamente! complimenti e grazie di cuore ! Un saluto da Spoleto - Alberto
alberto 4/8/2017 - 17:52
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Sott'à lu ponte

Sott'à lu ponte
La versione per coro a voci pari è stata effettivamente armonizzata dal maestro di coro Mauro Camisa, ex direttore del coro CAI di Bologna ma fu a lui riportata da un amico che era stato fatto prigioniero in Corsica e che l'aveva memorizzata sia come armonia che come parole (un pò strafalciate ma molto simili al corso autentico). A Mauro Camisa ed al coro tutto è dovuta la splendida armonizzazione con la quale la eseguiamo tutt'oggi col coro CAI
Renzo Moretti 3/8/2017 - 16:14
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Chi vole lo mondo desprecçare

Chi vole lo mondo desprecçare
[XIII° secolo]
Lauda medievale contenuta nel cosiddetto “Laudario di Cortona”, lì riscoperto e conservato, nella Biblioteca del Comune e dell'Accademia Etrusca. Si tratta di un manoscritto di laude con notazione musicale, la più antica collezione conosciuta di musica italiana in lingua volgare, nonché l'unica del XIII secolo.
Interpretata da innumerevoli ensemble classici, e anche da Giovanna Marini, con l’ensemble Micrologus, nel disco del 1999 intitolato “Cantico della terra”

Se sulle CCG/AWS c’è già 'A livella di Totò, non poteva mancare anche questa Lauda, che ne è in qualche modo il presupposto...
Chi vol[e] lo mondo desprecçare
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2017 - 14:05
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Il denaro dei nani

Il denaro dei nani
[anni 80]
Parole di Luisa Zappa Branduardi (ispirate da qualche leggenda di tradizione celtica)
Musica di Angelo Branduardi
Un inedito presente in “Senza spina”, album live registrato durante un concerto all’Olympia di Parigi nel dicembre 1986 e pubblicato soltanto nel 2009.

«[…] Oggi che la crisi è sotto gli occhi di tutti, che gli effetti dello sfruttamento sconsiderato delle risorse naturali si toccano con mano, essere antimoderno è diventato un valore. Abbiamo visto cadere due muri, il Muro di Berlino e ora il muro del turbocapitalismo. Tutti sappiamo che il mito della crescita continua è falso, non può reggere, e che non potremo più vivere come siamo vissuti prima. Non mi piace citarmi, ma in fondo questo lo dicevo già qualche anno fa, nella canzone Il denaro dei nani (2009, nell’album Senza spina, ndr). È uno dei pochi testi del mio repertorio che si presta a una duplice lettura.... (continua)
Ora te la canto, canta che io conto.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/8/2017 - 13:40
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I lupi

I lupi
Io sarei per evitare le classificazioni di cantautori di serie A o B... Direi che Ivan è stato semplicemente un grande!
Leti 3/8/2017 - 12:43
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Ku chwale ojczyzny

Ku chwale ojczyzny
giusto per aggiornarsi

krzyś 3/8/2017 - 01:45
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Le roi Renaud [La mort du roi Renaud; Quand Renaud de guerre revint]

anonimo
Le roi Renaud [La mort du roi Renaud; Quand Renaud de guerre revint]
Alla memoria di Michael Hedges
Un gran amico di Pierre Bensusan

https://www.youtube.com/watch?v=r4AysS-WN0A
Krzysiek 2/8/2017 - 21:09
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Les dictateurs

Les dictateurs
[2014]
Parole di Philippe Katerine
Musica di Philippe Katerine e Sébastien Akchoté, in arte SebastiAn
Nell’album intitolato “Magnum”
Les dictateurs
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 13:09
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Liberté

Liberté
[2010]
Parole e musica di Philippe Katerine
Nell’album “Philippe Katerine”
Liberté mon cul !
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 08:54
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La Reine d'Angleterre

La Reine d'Angleterre
[2010]
Parole e musica di Philippe Katerine, feat. Arthur Brondy
Nell’album “Philippe Katerine”

God Save The Queen!
Dam-Dam, Dam-Dam, Dam-Dam
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 08:48
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Juifs Arabes

Juifs Arabes
[2010]
Parole e musica di Philippe Katerine
Nell’album “Philippe Katerine”

[…]“Juifs Arabes” invece nasce da un’osservazione fatta in tour: gli ebrei applaudono con le mani in basso e gli arabi alzandole, da questo si origina una versione super-dance e politicamente scorretta del caro vecchio “sacco pieno/sacco vuoto”, il video ritrae Katerine vestito da vescovo in una sorta di party sado-gay, l’intelligente mossa di far uscire il singolo in concomitanza con la discussione in parlamento sulla laicità dello stato francese ha portato molta fortuna al pezzo.
(da Orrore a 33 giri)
Juifs Arabes
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 08:37
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11 septembre

11 septembre
[2005]
Parole e musica di Philippe Katerine
Nell’album intitolato “Robots après tout”
Je suis allé à la préfecture
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/8/2017 - 08:35
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'Ndé piö in America

'Ndé piö in America
Prove in famiglia di Non andate più in America, brano a 4 voci del 1892

Luciano Ravasio 1/8/2017 - 17:22
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Au cours de cette terrible guerre

anonimo
Au cours de cette terrible guerre
[Prima o Seconda Guerra Mondiale]
Nella raccolta “Chansons Maritimes” realizzata dall’etichetta L'Autre Distribution nel 2010.
Raccolta da Michel Lefèvre (?) nel 1988 à Etaples, Pas-de-Calais, da Marie-Antoinette Lamour (detta “Nénette», sposata Lebas, 1926-2007) et da Thérèse Lamour (sposata Roux, classe 1929)
Sull’aria della popolare “Le costaud de la lune”
Testo trovato su Chants populaires français

Dato il riferimento al sous-marin nella seconda strofa, potrebbe datarsi la canzone persino alla Grande Guerra, che già allora furono operative unità sommergibili soprattutto tedesche (Unterseeboot, abbreviato in U-Boot) che fecero gran danno alla marina mercantile e da guerra degli Alleati. La minaccia sottomarina tedesca fu il principale pretesto per l’ingresso degli Stati Uniti nel primo conflitto mondiale.

Più facilmente però – data l’età delle informatrici – la canzone si riferisce alla Seconda Guerra Mondiale.
Au cours de cette terrible guerre
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/8/2017 - 13:34
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Nous étions trois camarades

anonimo
Nous étions trois camarades
Beppe Chierici e Daisy Lumini
La cattiva erba (1970)

Autori: Anonimo Franc. XVII sec., Beppe Chierici

Le note informative di questo brano le invierò in un secondo momento, perchè mentre sto scrivento mi è venuto in mente il testo, ma i riferimenti li devo estrapolare dal 33 giri di cui fa parte questo brano. i cui interpreti sono Beppe Chierici e Daisy Lumini. Nella mia memoria c'è questo canto anche perchè l'ho proposto diverse volte nel corso delle mie proposte di canti popolari.
[Gildo dei Fantardi]


La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per... (continua)
ERAVAMO TRE COMPAGNI
(continua)
inviata da Luciano Filippi alias Gildo dei Fantardi 1/8/2017 - 08:34
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Brigante

Brigante
2017
Eternal Vibes
Nu aggiu crisu mai a quiddhru ca dici
(continua)
inviata da dq82 31/7/2017 - 18:09

Belfast Shoemaker

anonimo
Belfast Shoemaker
Su Mainly Norfolk: English Folk and Other Good Music si trova il testo di una canzone derivata da “Belfast Shoemaker” e che ha come protagonista un disertore di Liverpool ma di nome James Cronin, il che tradisce chiaramente la sua origine irlandese. Si tratta quindi probabilmente di un marinaio irlandese che, transitando per Liverpool e finito ad ubriacarsi in qualche pub, viene arruolato a forza nella Royal Navy per poi disertare più volte e riguadagnare sempre la libertà. Qui la “questione irlandese” c’entra poco però: il nostro vuole semplicemente sottrarsi ai sempre odiati inglesi e tornare dalla sua bella...

Nel repertorio di alcuni artisti, come John Faulkner & Sandra Kerr, Oak, Tony Capstick With Hedgehog Pie.
THE RAMBLING ROYAL
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/7/2017 - 13:27
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Himna generacije

Himna generacije
[2017]
Singolo : Himna generacije
Čim progledam ujutro
(continua)
inviata da adriana 31/7/2017 - 11:25
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Sull'argine

Sull'argine
Alla camminata del 25 aprile 2017, nel 72° anniversario della Liberazione, il cantautore cesenate Enrico Farnedi ha composto una canzone ispirata al passaggio del fronte sul Senio.

Enrico ha visitato Cotignola, il Museo Varoli, si è fatto raccontare le storie di Vittorio e Serafina Zanzi, Luigi e Anna Varoli, Leno e don Stefano... questa è la canzone che ne è nata.
Da questa pagina

2020
Canzoni sul Senio


1945-2020: 75° anniversario della Liberazione

Canzoni sul Senio è un disco che nasce sugli argini del fiume e parla di quando la guerra qui si fermò. È dedicato a tutti coloro che non possono più ascoltare le storie dai diretti testimoni degli eventi del fronte.
primolacotignola.it


Sull'argine - Enrico Farnedi
Un giovedì - Francesca Amati
La città di carta - Giacomo Scudellari
A cuore freddo - Mara Luzietti
Il ponte Bailey - Vittorio Bonetti
Regali mai scartati - Eloisa Atti
Per... (continua)
Le uova nel cartoccio
(continua)
inviata da adriana 31/7/2017 - 10:50
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Le soldat mécontent

anonimo
Le soldat mécontent
La cattiva erba (1970)

Autori: Anonimo Franc. XVIII sec., Beppe Chierici


La Cattiva Erba (Contro la guerra e le armi) è un album del 1970 di Beppe Chierici e Daisy Lumini che raccoglie 15 canzoni in italiano frutto di traduzioni e reinterpretazioni di poesie e canzoni che vanno da Archiloco e Lao Tsu ad Antoine attraverso più di 2500 anni di storia. Credo che il titolo piacesse particolarmente a Beppe Chierici, visto che lo ha riutilizzato recentemente per un album su Brassens.
Il tema della guerra, della sua inutilità, del dolore delle madri o delle mogli che attendono il ritorno è ricorrente, essendo alcuni brani molto antichi, non possiamo però attenderci invettive contro la guerra.

Il disco è purtroppo introvabile, se non fosse stato per Flavio Poltronieri che ce ne ha fornito una copia, con tanto di fruscii del vinile inclusi nei brani, perchè in vinile uscì l'LP nel 1970, non saremmo... (continua)
IL MALCONTENTO DEL SOLDATO
(continua)
inviata da Dq82 31/7/2017 - 07:08




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