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Autore Joe Hill

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The Red Feast

The Red Feast
[1914]
Versi di Ralph Chaplin, originariamente pubblicati nella raccolta autoprodotta intitolata “When The Leaves Come Out And Other Rebel Verses By Ralph Chaplin”, Cleveland, 1917.
Poi in “Bars and Shadows. The Prison Poems of Ralph Chaplin”, raccolta pubblicata nel 1922.
Interpretata da Willard Losinger sulla musica di "Hatikva" (l'inno nazionale israeliano)

Propongo questi versi di Ralph Chaplin come Extra solo perchè non sono certo che siano mai stati messi in musica, come peraltro invece lo furono molte sue poesie (* nota: avendo trovato la versione musicata la abbiamo poi tolta dagli extra).
Ma mi pareva che questo intenso appello contro la guerra non potesse mancare sulle CCG/AWS.
Schierarsi contro la guerra, specie quando ne risuonano i tamburi o già le esplosioni, è sempre molto coraggioso e pericoloso. Ne sapevano qualcosa Ralph Chaplin, Joe Hill, Frank Little, Wesley Everest... (continua)
Go fight, you fools! Tear up the earth with strife
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 24/4/2015 - 11:56
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The Popular Wobbly

The Popular Wobbly
[1920]
Parole di T-Bone Slim
Sulla melodia dell’allora molto popolare ragtime “They Go Wild, Simply Wild Over Me” (1917), di Joseph McCarthy e Fred Fisher.
Nell’edizione del 1920 del “Little Red Songbook”, il libretto di canti dell’Industrial Workers of The World (IWW), i cui membri erano appunto noti come “Wobblies”

Testo trovato su Political Folk Music Dot Org
Interpretata, tra gli altri, da Pete Seeger, Utah Phillips, David Rovics e Joe Glazer.





Come mai “tutti si scagliavano selvaggiamente” contro i militanti dell’IWW?
Perchè il suo cantore, lo svedese Joe Hill, fu assassinato dal Governo dell’Utah nel 1915?
Come mai nel 1916 la polizia di Everett, Washington, sparò sui wobblies in sciopero uccidendone 5?
Perchè il wobbly Frank Little fu barbaramente linciato in Montana nel 1917?
Come mai il wobbly Wesley Everest, veterano decorato della Grande Guerra, fu linciato a Centralia,... (continua)
I’m a mild mannered man as can be,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/4/2015 - 14:52
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Ballade Von Den Baumwollpflückern

Ballade Von Den Baumwollpflückern
[1925/1929]
Testo rielaborato da Ernst Busch a partire dal racconto di B. Traven, misterioso scrittore tedesco trapiantato in Messico, intitolato “Die Baumwollpflücker”, pubblicato nel 1925.
Musica di Hanns Eisler, composta nel 1929.
Nei dischi “Der Barrikaden-Tauber” e “Historische Aufnahmen”

B. Traven è il nome di penna di uno scrittore misterioso, certamente tedesco, quasi certamente militante anarchico o spartachista durante la fase rivoluzionaria del 1918-19, che poi emigrò/fuggì in America, stabilendosi in Messico, quasi certamente in Chiapas, benchè l’unico suo contatto col mondo fosse una casella postale a Città del Messico. Beh, di certo vi è molto poco nella biografia di B. Traven: Erich Mühsam riteneva che si trattasse di tal Ret Marut, suo omologo in scrittura ed anarchia; due giornalisti investigatori inglesi scoprirono che il vero nome era Otto Feige, ospite per qualche... (continua)
Es trägt der Bürger meine Gabe,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/3/2015 - 15:33
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Big Rock Candy Mountain

Big Rock Candy Mountain
[1895]
Attribuita ad “Haywire Mac”, l’hobo name di Harry Kirby McClintock (1882-1957), cantante e poeta originario del Tennessee, che affermava di averla composta nel 1895 e che la incise nel 1928.
In realtà il brano è basato su preesistenti ballate sulla Cockaigne (da noi “Il paese della Cuccagna”), come "An Invitation to Lubberland", "The Appleknocker's Lament", "Hobo's Paradise", "Hobo Heaven", "Sweet Potato Mountains" e "Little Streams of Whiskey".
Harry Kirby McClintock girò letteralmente il mondo (dall’Africa, alle Filippine, alla Cina) facendo ogni sorta di lavoro. Negli USA, soprattutto in Ohio e Pennsylvania, viaggiò come hobo e cantante di strada. Fu un Wobblie, un militante del sindacato radicale Industrial Workers of the World (IWW) e fu il primo a cantare in pubblico le canzoni di Joe Hill dopo che il grande bardo del movimento operaio americano fu assassinato dallo Stato.

Big... (continua)
One evening as the sun went down
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 9/12/2014 - 11:06
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The White Slave

The White Slave
[1912]
Versi di Joel Emmanuel Hägglund, meglio noto come Joe Hill.
Sulla melodia della popolarissima "Meet Me Tonight In Dreamland" di Beth Slater Whitson e Leo Friedman (1909).
Nell’edizione del 1913 del “Little Red Songbook” dell’Industrial Workers of the World (IWW).

Non sembra che sia passato più di un secolo da che Joe Hill scrisse questa canzone…
Come allora, anche oggi continua a farsi mercato della carne di donne di pelle bianca e nera sui marciapiedi delle nostre metropoli…

Mi sono ricordato le parole di un funzionario di polizia romeno che collaborava con Don Oreste Benzi (1925-2007) contro la tratta delle donne dai paesi dell’est Europa… Era il 2007 e l’opinione pubblica era scossa dall’assassinio di Giovanna Reggiani, violentata e uccisa da un giovane romeno. Proprio in quell’occasione un poliziotto disse a Benzi: “[…] I lupi feroci siete voi italiani. Voi oggi in Italia... (continua)
One little girl, fair as a pearl,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/10/2014 - 16:03
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Jungle Sermon & Dump the Bosses Off Your Back

Jungle Sermon & Dump the Bosses Off Your Back
[1973]
Parole di Utah Phillips.
Sulla melodia di inni religiosi come “Take It to the Lord in Prayer” o "What a Friend We Have in Jesus”.
Nel songbook “Starlight On The Rails and Others Songs – The Golden Voice of the Great Southwest”, raccolta di canzoni scritte da Bruce ‘Utah’ Phillips tra anni 60 e primi 70.
Poi anche in dischi successivi come “All Used Up: A Scrapbook” (1979) e “We Have Fed You All for a Thousand Years” (1983)

Una “tirata” sulla necessità dell’organizzazione fatta da uno di quegli organizzatori/agitatori alla Joe Hill che anche il nostro Utah Phillips conobbe bene e che sono stati ormai, purtroppo, consegnati alla Storia. Gente che conosceva bene il lavoro, i lavoratori, i loro problemi e che naturalmente, non per investitura dall’alto, diveniva leader. Non come i sindacalisti di oggi, giacca e cravatta, indaffarati in continue riunioni nei palazzi del potere, con... (continua)
I guess you think I'm gonna preach a sermon,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/5/2014 - 17:49
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Goodbye Joe Hill

Goodbye Joe Hill
[1967?]
Parole e musica di Bruce “Utah” Phillips.
Trovo la canzone nel disco della folksinger Rosalie Sorrels intitolato “If I Could Be The Rain” del 1967.

Una canzone dedicata a Joe Hill, il grande agitatore sociale e cantautore ucciso dallo Stato dell’Utah nel 1915, Tom Joad, il protagonista di “The Grapes of Wrath” (“Furore”) di John Steinbeck e poi del film di John Ford, Gene Debs (1855-1926), storico leader dell’Industrial Workers of the World (IWW) ed Ammon Hennacy (1893-1970), cristiano pacifista ed anarchico che fu il fondatore della “Joe Hill House”, casa di accoglienza del Catholic Worker Movement a Salt Lake City presso cui Utah Phillips lavorò per 8 anni.
Goodbye, Joe Hill, we've had some good times here.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 27/5/2014 - 12:11
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It's A Long Way Down To The Soupline

It's A Long Way Down To The Soupline
Presente nella 30ma edizione del “Little Red Song Book” dell’IWW di Chicago (1968).
Sulla melodia della celebre “marching song” “It's a long, long way to Tipperary” (1914).

Non credo che questa canzone sia degli anni 60, quelli del “Boom”, ma che piuttosto risalga a quelli intorno alla grande crisi del 1929, considerata l’immagine dei lavoratori disoccupati in coda per una scodella di zuppa… Comunque è una bella canzone, divertente e parecchio utopistica (e “luddista”), in cui si immagina un mondo al rovescio dove i lavoratori hanno ottenuto la giornata di quattro ore e la proprietà delle aziende, e dove sono i vecchi padroni a fare la coda alla Caritas…
Bill Brown was just a working man like others of his kind.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/5/2014 - 14:32
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Scissor Bill

Scissor Bill
[1913]
Versi di Joseph Hillström, nato Joel Emmanuel Hägglund, meglio conosciuto come Joe Hill.
Sulla melodia della popolare “Steamboat Bill” (di Arthur Collins, 1911)
Canzone presente sul “Little Red Song Book”.
Interpretata anche da Joe Glazer e Mats Paulson.

Scissor Bill è il prototipo del lavoratore sfruttato, malpagato, frustrato che invece di provare a capire e di trovare la soluzione nella lotta e nell’organizzazione si rifugia, quando va bene, nel qualunquismo e sennò nel nazionalismo (“L’italia agli italiani!”) nel razzismo (“Sono i negri che ci portano le malattie!”) e nell’odio verso i “diversi”, dagli stranieri (“Sono i rumeni che ci rubano il lavoro!”) agli omosessuali (“Brutto frocio, stammi a due metri dal culo!”)…
Insomma, la manovalanza di ogni fascismo… E infatti questa canzone del grande Joe Hill – “Murdered by the Authorities of the State of Utah, Novembre 19, 1915” – mi ha fatto subito tornare in mente l’altrettanto illuminante Das Lied vom SA-Mann di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
You may ramble 'round the country anywhere you will,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/5/2014 - 12:07

Bread and Roses

Bread and Roses
[Intorno al 1912]
Versi di Arturo Giovannitti, (1884-1959), molisano emigrato negli USA, dove divenne sindacalista socialista, dirigente dell’IWW (Industrial Workers of the World) e poeta e dove fu amico di Carlo Tresca, di Nicola Sacco e di Bartolomeo Vanzetti.
Musica attribuita a Giuseppe Adami (1878-1946), che però fu scrittore, commediografo e librettista, non musicista.

Su Political Folk Music, il sito dove ho reperito il testo, si afferma che la poesia sarebbe stata tradotta in inglese da tal Samuel H. Friedman: credo non sia corretto, perchè Arturo Giovannitti era perfettamente bilingue, con ottima padronanza sia della lingua d’origine che di quella acquisita. Inoltre, la poesia in questione deve essere stata composta nell’immediatezza dei fatti di Lawrence del 1912 (“The Bread and Roses Strike”), quando Giovannitti era già un apprezzato dirigente dell’IWW e quindi si rivolgeva... (continua)
Shout the message to the breezes,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 22/5/2014 - 21:29
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Ta-Ra-Ra Boom-De-Ay

Ta-Ra-Ra Boom-De-Ay
[1914]
Parole di Joe Hill.
Sulla melodia di una nota canzonetta di varietà ed avanspettacolo risalente alla fine dell’800.

Sabotaggio: il termine ha origine durante la rivoluzione industriale, nel settore tessile, nei paesi francofoni di fine 700, inizio 800. Quando cominciarono a diffondersi i telai a vapore, i lavoratori in sovrannumero che venivano licenziati li danneggiavano infilando negli ingrannaggi i loro “sabots”, gli zoccoli di legno…


L’uomo dal cacciavite in mano: il sabotaggio.

Di Valerio Evangelisti, da “Come si fa: tecniche e prospettive di rivoluzione”, a cura di Franco "Bifo" Berardi e Valerio Monteventi, Manni editore.

Esiste una forma di lotta che ha gli effetti di uno sciopero di massa, pur se attuata da un numero esiguo di lavoratori o, in certi casi, persino da uno solo? Sì, esiste, e si chiama sabotaggio. Era comune, e teorizzata da alcune forze sindacali, nei... (continua)
I had a job once threshing wheat
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/5/2014 - 11:39
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By and By

By and By
2005
Dall'album "A Singsong and a scrap"

A tribute to Swedish-American labour activist Joe Hill; vocals by John Jones
Don't waste the days when I'm dead and I'm gone
(continua)
inviata da DonQuijote82 12/1/2014 - 00:05
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Mysteries of a Hobo's Life (the Job I Left Behind Me)‎

Mysteries of a Hobo's Life (the Job I Left Behind Me)‎
‎[1910]‎

Sulla melodia della tradizionale “The Girl I Left Behind Me”‎
Canzone scritta da Matti Valentin Huhta, meglio conosciuto come ‎‎T-Bone Slim (1880-1940), nato in Ohio da immigrati ‎finlandesi. Come il più celebre Joel Emmanuel Hägglund, immigrato svedese, meglio conosciuto ‎come Joe Hill, anche T.Bone Slim fu agitatore sindacale, poeta, musicista girovago, ‎‎“hobo” e sono sue molte delle canzoni contenute nel “Little Red Songbook” dei Wobblies, gli ‎Industrial Workers of the World (IWW), l’organizzazione operaia nata nel 1905 e che ebbe il suo ‎culmine nei primi 20 anni del secolo passato.‎



Cisco Houston, grande amico e collaboratore di Woody Guthrie, incise questo brano nel ‎suo “Songs of the Open ‎Road” del 1960, pubblicato poi dalla Folkways nel 1962 dopo la sua morte.‎
I took a job on an extra gang,‎
(continua)
inviata da Dead End 3/9/2012 - 09:07
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The Tramp

The Tramp
‎[1913]‎
Sulla melodia di "Tramp! Tramp! Tramp! (The Prisoner's Hope)", canzone risalente alla Guerra ‎Civile e scritta da George F. Root.‎
Pubblicata sul “Little Red Songbook”, illibretto di canti dell’Industrial Workers of the World ‎‎(IWW), organizzazione sindacale fondato solo qualche anno prima, nel 1905.‎
Testo trovato su Folk Archive.‎

Storia di un hobo, un lavoratore migrante, un “itinerant worker” – come era lo stesso Joe Hill, ‎autore di questa canzone - che nessuno vuole, nemmeno il diavolo dopo morto…‎

If you all will shut your trap,
(continua)
inviata da Dead End 23/8/2012 - 11:53
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There Is Power in a Union

There Is Power in a Union
[1913]
Lyrics by Joe Hill
Music: Sung to the tune of "There Is Power In The Blood (Of The Lamb)".

"There Is Power In A Union" is a song written by Joe Hill in 1913. The Industrial Workers of the World (commonly known as the Wobblies) concentrated much of its labor trying to organize migrant workers in lumber and construction camps. They sometimes had competition for the attention of the workers from religious organizations. The song, in fact, is sung to the tune of an old religious anthem, "There Is Power In The Blood of The Lamb".

Joe Hill was a migrant worker and a wobbly in the late 19th and early 20th centuries. He wrote and sang songs to "fan the flames of discontent" during the labor struggles of the time… Joe Hill became a martyr to the IWW and all unions who struggled for workers' rights and workplace democracy when he was framed for a murder in Utah by the Copper mine owners... (continua)
Would you have freedom from Wage slavery,
(continua)
inviata da giorgio 28/3/2012 - 15:44
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Where the Fraser River Flows

Where the Fraser River Flows
[1912]
Lyrics by Joe Hill
Music: Sung to the tune of "Where The River Shannon Flows"
Testo di Joe Hill
Musica: Sull'aria di "Where the River Shannon Flows"

The song was written by Joe Hill on the banks of the Frazer River during a particularly nasty strike in British Columbia, Canada. "Where The Fraser River Flows" was written to aid construction workers laying track for the Canadian Northern Railroad Company in British Columbia who were striking because of low wages, unsanitary living conditions, bad food, and hazardous working conditions. The song was first included in the IWW's Little Red Song Book in 1912.
"Several months before the strike began the I.W.W. had established Local 327 in British Columbia and had sent men to organize the construction workers. By February 1912 the membership of the local had grown to 8,000. On March 27 the strike began; within a few days construction... (continua)
Fellow workers, pay attention
(continua)
inviata da giorgio 24/12/2010 - 09:44
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Stung Right

Stung Right
[1913]
Lyrics by Joe Hill
Tune: "Sunlight, Sunlight" (W. S. Weeden)

"Well war certainly shows up the capitalist system in the right light. Millions of men are employed at making ships and others are hired to sink them. Scientific management, eh, wot?"
from a Joe Hill's letter to Sam Murray, 9 September 1915, in "The Last Letters of Joe Hill," p. 54; also in Foner, Letters of Joe Hill, p. 56.

"Stung Right" chronicles the lament of a worker enticed into joining "uncle Sammy's fleet" by promises of a trip around the world. According to Hill, the Navy, rather than improving his situation, worsens it by offering only hard work and bad food.

Trovata su Songs of Joe Hill
When I was hiking 'round the town to find a job one day,
(continua)
inviata da Alessandro 13/11/2008 - 15:23
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Joe Hill

Joe Hill
[1968]
Lyrics and Music by Phil Ochs
Testo e musica di Phil Ochs
Album: "Tape From California"


Naturalmente l'ascolto di questa canzone non può essere slegato da tutto il fitto intreccio esistente tra Phil Ochs e Joe Hill: un intreccio che coinvolge anche la celeberrima canzone di Alfred Hayes, I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night, e che Billy Bragg ha trasformato in I Dreamed I Saw Phil Ochs Last Night...Tutta la storia dell'emigrante svedese Joel Emmanuel Hägglund, poi Joseph Hillström e, infine, Joe Hill; e anche una delle più famose canzoni di Phil Ochs. Una canzone che ha la vera forma (e tutti gli stilemi, anche lessicali) della Broasdide ballad tradizionale, la "ballata da foglio volante" da cantarsi su motivi conosciuti da tutti, e che rappresentava per le masse popolari anche un prezioso modo per far circolare le notizie e le idee; esattamente quel che faceva Joe Hill. Ed esattamente,... (continua)
Joe Hill come over from Sweden shores
(continua)
inviata da Alessandro 13/10/2008 - 08:53
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I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night

I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night
[1925]
Lyrics by Alfred Hayes
Testo di Alfred Hayes

Music by Earl Robinson (1936)
Musica di Earl Robinson (1936)

Può essere che questa sia, tra trasposizioni e citazioni, una delle canzoni più presenti in questo sito...senza avere una sua propria pagina. Rimediamo oggi inserendola autonomamente e cominciando a raccogliere anche le versioni e gli adattamenti nelle varie lingue, che probabilmente sono in numero considerevole.

Sulla canzone in sé diremo soltanto poche cose, tanto è nota. In origine fu una poesia scritta da Alfred Hayes in occasione del decennale dell'esecuzione di Joe Hill; fu musicata da Earl Robinson nel 1936, divenendo immediatamente una canzone popolare. E una delle più famose di tutti i tempi, si può dire senz'ombra di dubbio. Nel 1937 era cantata come inno dai minatori del Galles in lotta. E' stata interpretata da Paul Robeson, da Pete Seeger, da Joan Baez (a Woodstock... (continua)
I dreamed I saw Joe Hill last night,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/2/2007 - 15:06
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Quello che mai potranno fermare

Quello che mai potranno fermare
[1973]
Incisa dal Canzoniere del Proletariato

Sull'assassinio di Franco Serantini, nel 1973 Pino Masi compose questa canzone da cantarsi sull'aria di I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night di Alfred Hayes e Earl Robinson, la famosissima canzone dedicata a Joe Hill cui Masi si ispirò chiaramente anche per il testo.

Incisioni:

- Canzoniere del Proletariato: 45 Lotta Continua LC 14
- Canzoniere del Proletariato: 45 Circolo Ottobre CO SP 07

Sull'assassinio di Serantini si veda La ballata di Franco Serantini.
Ho fatto un sogno questa notte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 23/5/2006 - 23:37
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I Dreamed I Saw Phil Ochs Last Night

I Dreamed I Saw Phil Ochs Last Night
Testo / Lyrics by Billy Bragg
Musica / Music by Earl Robinson
Sull'aria di / To the tune of
"I dreamed I saw Joe Hill last night"

Forse non strettamente una canzone contro la guerra, ma dedicata a Phil Ochs, che ha scritto e cantato tra le più belle canzoni contro la guerra e antimilitariste di tutti i tempi. E' il rifacimento della più famosa canzone dedicata a Joe Hill, I Dreamed I Saw Joe Hill Last Night, di Alfred Hayes e Earl Robinson. A sua volta, tanto per completare l'intreccio fittissimo, Phil Ochs scrisse una Ballata su Joe Hill...
I dreamed I saw Phil Ochs last night
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 3/8/2005 - 16:06
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L'Internationale

L'Internationale
INGLESE / ENGLISH 2
La versione americana di Charles Hope Kerr
The American version by Charles Hope Kerr
1923






La versione dell'Internazionale comunemente cantata negli Stati Uniti d'America, in Canada e nei paesi americani di lingua inglese fu pubblicata nel 1923 nella 19a edizione del celebre Little Red Songbook degli International Workers Of The World (IWW, si veda anche la sezione dedicata a Joe Hill). La versione, pur mostrando qua e là qualche influenza della versione inglese classica attribuita a Eugène Pottier, è scritta in un linguaggio moderno e facilmente comprensibile. Si tratta di una versione a 5 strofe, delle quali però se ne cantano solitamente solo tre più il ritornello (che è pressoché identico a quello della versione classica). In tempi più recenti, si cantano soltanto due strofe. La versione è opera di Charles Hope Kerr (1860-1944). Di discendenza scozzese (il... (continua)
The Internationale
(continua)
8/6/2005 - 00:41
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Il Pescatore

Il Pescatore
Svensk översättning av Riccardo Venturi
27 maggio / 27 maj 2005

Efterföljande översättningen är till minnet av Joel Emmanuel Hägglund, född i Gävle dem 7. oktober 1879, skuten ihjäl den 19. november 1915 i Salt Lake City, också och hellre känd som Joe Hillström eller Joe Hill. "Don't mourn for me: organize!"
FISKAREN
(continua)
27/5/2005 - 12:38




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