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Prima del 2014-8-22

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Git Gone!

Git Gone!
[1965]
Lyrics and music by Len Chandler
Testo e musica di Len Chandler



“Veleno di piombo sul muro – Le canzoni del Black Power” è un oramai introvabile libro a cura di Alessandro Portelli edito nel 1969 da Laterza. Introvabile, ma un mio assolutamente caro amico, uno che si è fatto anni di lotta armata, di latitanza, di esilio e di galera, ne ha trovata casualmente una copia in uno “scaffale di libero scambio” in un ospedale fiorentino; e me l'ha consegnata affinché ne facessi buon uso. Cosa che vado a fare, anche perché il libro contiene, interamente commentate e tradotte, trentacinque canzoni dell'epoca del Black Power, ancora più introvabili del libro: tant'è vero, che -pur avendone reperito il video, il testo non si trova in rete e l'ho dovuto copiare di persona. Len Chandler, nato nel 1935, è stato in origine un musicista di formazione classica, laureato alla Columbia University.... (continua)
Things are in a jam down in Vietnam,
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/8/2014 - 11:47
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Giorgio Gaber: La libertà di ridere

Giorgio Gaber: La libertà di ridere
[1967]
Parole e musica di Giorgio Gaber
Lato B di E allora dai.
Poi nella compilation “Prima del Signor G - Giorgio Gaber 1958/1970.
I bambini chiedono
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 20/8/2014 - 11:47
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Sólo le pido a Dios

Sólo le pido a Dios
donquijote82 20/8/2014 - 09:30
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Il ritorno

Il ritorno
[2014]
Testo e musica di Marco Rovelli
Paroles et musique de Marco Rovelli
Lyrics and music by Marco Rovelli


La canzone farà parte del prossimo album di Marco Rovelli, in preparazione e senza ancora un titolo definitivo. Così ne parla l'autore nelle note di lavoro:

"Così, si parte: si parte per realizzare un mondo, per costruirlo, affrontando quel che tocca affrontare, perché non si può fare a meno di affrontarlo. E partendo ci si consegna alla distanza. Come quei tanti e tanti migranti con cui ho parlato in questi anni, che magari sono sposati ma non vedono la propria donna da qualche anno. Ma questa distanza è la distanza stessa dell'amore: che altro non è se non un movimento impossibile, un due che non potrà mai farsi uno ma che pure è un uno (un uno incrinato, un uno assente a se stesso). Si deve sempre ritornare, perché siamo sempre nella partenza. E il ritorno, in realtà, non... (continua)
Costruire un mondo con le mie braccia
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 20/8/2014 - 09:12
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Cadice

Cadice
[2006]
Testo cantato, musica e interpretazion di Luca Rapisarda
Testo recitato di Virginia Martini
(In parte tratto da Così parlò Zarathustra
di Friedrich Nietzsche)
Voce recitante: Matteo Procuranti
Album: Delirio e Castigo



“Ai folli non serve nessuna colonna d'Ercole”, sta scritto sulle note dell'album “Delirio e castigo” in uno spartano libretto che non contiene i testi; e tutta la seconda parte della canzone è in effetti un testo recitato della poetessa Virginia Martini (autrice di tutti i recitativi dell'album) contenente alcuni aforismi tratti da Così parlò Zarathustra di Friedrich Nietzsche. Il Nietzsche libertario e folle, ben lontano dall'immagine superomistica la cui interpretazione della razzista Cosima Liszt coniugata Wagner contribuì senz'altro alla formazione teorica del nazismo. Impiantare un testo del genere, che parla di amore e libertà, è del tutto funzionale al... (continua)
A Cadice, un tempo, si pensava finisse il mondo.
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 19/8/2014 - 20:19
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Una vita normale

Una vita normale
La canzone farà parte del prossimo album di Marco Rovelli, in preparazione. In tale occasione ha ricevuto il suo titolo definitivo: da un generico "Canzone per Vittorio Arrigoni" a "Una vita normale" (ripreso con tutta probabilità proprio dall'introduzione a questa pagina). Così ne parla l'autore nelle note di lavoro:

"Un altrove da immaginare, un altrove da costruire. Fino ad assumere questa dimensione dell'altrove come costitutiva del proprio essere. Fino ad assumerne il nome, come fece Vittorio Arrigoni, che prese il nome di Utopia. Fedele all'evento che gli era toccato in sorte, attraversò il mare per rispondere a un richiamo, alla grana di una voce che risuonava con la sua. E incontrò chi nell'altrove viveva, in uno spossessamento permanente di sé, quei palestinesi di Gaza a cui è impedita ogni forma di vita “normale”. Lo scriveva, Vittorio, in una delle sue ultime lettere: vorrei raccontare... (continua)
Riccardo Venturi 19/8/2014 - 12:09

Gli angeli di Novi Sad e il maggio di Belgrado

Antiwar Songs Blog
Gli angeli di Novi Sad e il maggio di Belgrado
I Gang stanno preparando un nuovo disco, al momento inedito. Sul loro sito c’è un diario di bordo e la presentazione dei nuovi brani. Tra le canzoni che faranno parte del nuovo disco, aspettiamo in particolare di poter ascoltare “Gli angeli di Novi Sad“. Partendo dalle riflessioni dei fratelli Severini, proviamo a ripercorrere un nodo […]
Antiwar Songs Staff 2014-08-18 20:49:00
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War Resister

War Resister
2009
Moth nor Rust

Jeremy Dean Hinzman (born in 1979 in Rapid City, South Dakota) was the first American Iraq war resister/deserter to seek refugee status in Canada.

He enlisted in the U.S. army as a paratrooper with the 82nd Airborne Division and deserted in 2004 to avoid participating in the Iraq War. "He fled to Canada with his wife and preschool-age son. Now living in Toronto and working as a bike courier, Hinzman faces a court martial and a possible five-year prison sentence if he returns to the U.S.. Hinzman said he sought refugee status because he opposed the war in Iraq on moral grounds and thought the U.S. invasion violated international human rights standards."

He "was one of the first to have his application [for refugee status] rejected – a decision he unsuccessfully appealed to the Federal Court and the Federal Court of Appeal. His request to appeal the decision to the Supreme... (continua)
Was born, Jeremy Hinzman, Rapid City.
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/8/2014 - 18:34
Percorsi: Disertori
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Gli angeli di Novi Sad

Gli angeli di Novi Sad
2015
Sangue e cenere



Sangue e cenere

La scorsa estate i Gang hanno deciso di utilizzare la modalità del crowdfunding, con grandissimo successo, visto che hanno raccolto 10 volte la cifra richiesta, lo hanno fatto per finanziare la realizzazione del nuovo disco Sangue e cenere, che arriva quindi ben 14 anni dopo Controverso, il loro ultimo album di inediti.

Certo in questi anni c’è sempre stata una intensa attività live con oltre 100 concerti ogni anno, ci sono stati parecchi  dischi tra live, cover, riletture, collaborazioni ( La Macina, Daniele BiacchessiMassimo Priviero, Gaetano Liguori) ma gli amanti della band aspettavano sempre un nuovo lavoro di inediti, che ora è finalmente nel nostro lettore.

Con i fondi raccolti hanno potuto fare le cose per  bene, registrazioni in USA con una bella produzione di Jono Manson, una ricca strumentazione che vede ad accompagnare i fratelli Severini... (continua)
Il Diluvio era finito
(continua)
inviata da DonQuijote82 18/8/2014 - 18:10
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Arbour Hill

Arbour Hill
The military cemetery at Arbour Hill is the last resting place of 14 of the executed leaders of the insurrection of 1916. Among those buried there are Patrick Pearse, James Connolly and Major John Mc Bride. The leaders were executed in Kilmainham and then their bodies were transported to Arbour Hill, where they were buried.

The graves are located under a low mound on a terrace of Wicklow granite in what was once the old prison yard. The gravesite is surrounded by a limestone wall on which their names are inscribed in Irish and English. On the prison wall opposite the gravesite is a plaque with the names of other people who gave their lives in 1916.

The adjoining Church of the Sacred Heart, which is the prison chapel for Arbour Hill prison, is maintained by the Department of Defence. At the rear of the church lies the old cemetery, where lie the remains of British military personnel who... (continua)
There's a sacred spot in [D]Dublin,
(continua)
inviata da DoNQuijote82 18/8/2014 - 17:53
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The Ballad of Aiden McAnespie

anonimo
The Ballad of Aiden McAnespie
Aidan McAnespie (1965–21 February 1988) was an Irish Catholic who was killed in contested circumstances by a bullet from a heavy machine-gun held by a soldier at Aughnacloy border checkpoint in County Tyrone, Northern Ireland during the Troubles.
It was on a sunday Evening
(continua)
inviata da DonQuijote82 18/8/2014 - 17:32
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Źródło

Źródło
Ot, Kleyff
La fonte - la rete - rivisto
Przychodzą do mnie różni ludzie
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 18/8/2014 - 05:58
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Congratulations (You Sure Made a Man Out of Him)

Congratulations (You Sure Made a Man Out of Him)
(1971)

Una delle prime canzoni che affrontano il tema del post-traumatic stress disorder è questo triste lamento country scritto da Arlene Harden e ripreso anche da Nancy Sinatra & Lee Hazlewood.
He was gone two years, two years that I thought would never end
(continua)
17/8/2014 - 23:37
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Run! Christian, Run!

Run! Christian, Run!
Album: "Rings Around the World" (2001)

Ispirata da visite ai siti millenaristi cristiani e dagli show televisivi dei fondamentalisti religiosi statunitensi.
Rapture
(continua)
17/8/2014 - 23:24
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Armageddon Days Are Here (Again)

Armageddon Days Are Here (Again)
Abum: "Mind Bomb" (1989)
Are you right here Jesus? Ah
(continua)
17/8/2014 - 23:11
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Monkey in a Suit

Monkey in a Suit
Album: Munki Brain (2007)
Well I'm commander-in-chief
(continua)
17/8/2014 - 23:04
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The Unblinking Eye (Everything Is Broken)

The Unblinking Eye (Everything Is Broken)
(2009)

Singolo pubblicato nel 2009 e fortemente critico con il governo inglese e contro la guerra in Afghanistan. Successivamente incluso nell'album del 2013 "Fun on Earth".

"What happened to the protest song? Music is now so polished, shiny and predictable, we have forgotten to try and say something with it. I am getting old and like everyone, have the right to say something about the "state of control" we live under - powerless to do anything about it. In case you hadn't noticed. The high street is full of holes. We are fighting a pointless actively negative war which is killing our young soldiers and which we simply cannot afford. This war promotes and prolongs terrorism. This is our Vietnam. Unwinnable. Pointless. We are taxed and retaxed while the nation is not only broke but utterly bankrupt, being propped up with tax payers' money and money which is simply printed. We are spied upon... (continua)
God would weep
(continua)
17/8/2014 - 20:48
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Nazis 1994

Nazis 1994
dall'album "Happiness?" del 1994

Per il contenuto antifascista estremamente esplicito, il singolo tratto dal primo album del batterista dei Queen dopo la morte di Freddie Mercury fu censurato da tutte le radio commerciali in Gran Bretagna e persino in alcuni negozi di dischi.
They're saying now it never happened
(continua)
17/8/2014 - 20:42
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L’eterno canto dell’uomo

L’eterno canto dell’uomo
[2006]
Versi di Ernesto dello Jacono
Musica di Claudio Lolli, Pasquale M. Morgante e Salvatore De Siena
Nel disco di Lolli intitolato “La scoperta dell'America”

Una canzone che evoca l'alluvione del maggio 1998 che colpì Sarno e Quindici, in provincia di Salerno, causando la morte di 160 persone. L’allarme fu lanciato a tragedia avvenuta e l’alto numero di morti fu causato dall’abusivismo edilizio, con abitazioni costruite in luoghi insicuri, a forte rischio di dissesto idreogeologico, e dalla mancata manutenzione dei canali, completamente ostruiti dai detriti...
E c’è una terra dove sboccia un lamento
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 21:26

La ballata dell’invalido

La ballata dell’invalido
Versi di Gianni D'Elia (1953-), poeta, scrittore, critico letterario e paroliere (ha scritto alcune canzoni per Claudio Lolli)

Messi in musica da Rodolfo Maltese, chitarrista e compositore, e interpretata dal compianto Francesco Di Giacomo, voce dei Banco del Mutuo Soccorso per lo spettacolo teatrale intitolato “Il pane loro - Storie da una Repubblica fondata sul lavoro”, scritto e diretto nel 2000 da Stefano Mencherini, giornalista e autore televisivo che di Marisa Zoni è figlio.

“Il pane loro” voleva raccontare le storie di chi sopravvive, magari su una sedia a rotelle, dopo un incidente del lavoro; voleva mostrare la solitudine e la rabbia di chi rimane senza il proprio familiare; voleva far conoscere quali ricatti e quali sopraffazioni si vivono spesso nel mondo del lavoro; voleva denunciare il silenzio che sulle vittime e sui perchè sono diventate tali...
Forse proprio per questo... (continua)
E li chiamano incidenti sul lavoro,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 20:58

Il volo

Il volo
Non so quando il senese Attilio Lolini (1939-), poeta, giornalista e critico musicale, abbia scritto questa poesia e in quale raccolta sia inclusa.

Comunque, è stata messa in musica da Rodolfo Maltese, chitarrista e compositore, e interpretata dal compianto Francesco Di Giacomo, voce dei Banco del Mutuo Soccorso per lo spettacolo teatrale intitolato “Il pane loro - Storie da una Repubblica fondata sul lavoro”, scritto e diretto nel 2000 da Stefano Mencherini, giornalista e autore televisivo che di Marisa Zoni è figlio.

“Il pane loro” voleva raccontare le storie di chi sopravvive, magari su una sedia a rotelle, dopo un incidente del lavoro; voleva mostrare la solitudine e la rabbia di chi rimane senza il proprio familiare; voleva far conoscere quali ricatti e quali sopraffazioni si vivono spesso nel mondo del lavoro; voleva denunciare il silenzio che sulle vittime e sui perchè sono diventate... (continua)
Come sono arrivato qui
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 20:46

Il semenzaio

Il semenzaio
[1970]
Versi di Marisa Zoni (1935-2011), poetessa.
Non so in quale raccolta questa poesia sia stata originariamente inclusa, probabilmente “Per una terra isolata” del 1974. Si trova comunque in un’antologia pubblicata nel 2012.

Messa in musica da Rodolfo Maltese, chitarrista e compositore, e interpretata dal compianto Francesco Di Giacomo, voce dei Banco del Mutuo Soccorso per lo spettacolo teatrale intitolato “Il pane loro - Storie da una Repubblica fondata sul lavoro”, scritto e diretto nel 2000 da Stefano Mencherini, giornalista e autore televisivo che di Marisa Zoni è figlio.

“Il pane loro” voleva raccontare le storie di chi sopravvive, magari su una sedia a rotelle, dopo un incidente del lavoro; voleva mostrare la solitudine e la rabbia di chi rimane senza il proprio familiare; voleva far conoscere quali ricatti e quali sopraffazioni si vivono spesso nel mondo del lavoro; voleva... (continua)
Questi uomini che commerciano
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 20:34

Il grembiule

Il grembiule
[2000]
Versi di Alda Merini
Nella raccolta intitolata “Antenate bestie da manicomio” pubblicata nel 2008.

Messa in musica da Rodolfo Maltese, chitarrista e compositore, e interpretata dal compianto Francesco Di Giacomo, voce dei Banco del Mutuo Soccorso per lo spettacolo teatrale intitolato “Il pane loro - Storie da una Repubblica fondata sul lavoro”, scritto e diretto nel 2000 da Stefano Mencherini, giornalista e autore televisivo.

“Il pane loro” voleva raccontare le storie di chi sopravvive, magari su una sedia a rotelle, dopo un incidente del lavoro; voleva mostrare la solitudine e la rabbia di chi rimane senza il proprio familiare; voleva far conoscere quali ricatti e quali sopraffazioni si vivono spesso nel mondo del lavoro; voleva denunciare il silenzio che sulle vittime e sui perchè sono diventate tali...
Forse proprio per questo “Il pane loro” è rimasto un testo teatrale piuttosto... (continua)
Oddio il mio grembiule
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 20:12
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I muri del ventuno

I muri del ventuno
Nella primavera del 1921 il senatore Giovanni Agnelli, che aveva fatto un sacco di soldi con le commesse di guerra, annunciò che la FIAT era in crisi e che 1.500 operai sarebbero stati licenziati, gli altri obbligati ad un orario e ad una paga ridotti. Siccome gli operai osarono protestare, il 6 aprile la proprietà rispose con la serrata degli stabilimenti. Ma c’erano già i fascisti a dar manforte ai padroni: il 22 aprile a Torino Antonio Gramsci, direttore del settimanale socialista “L’Ordine Nuovo” viene aggredito per strada da una squadraccia... il 27 aprile le fabbriche vengono occupate e proclamato lo sciopero generale...
Con le elezioni di maggio il primo drappello di fascisti fa il suo ingresso in Parlamento...
Bernart Bartleby 16/8/2014 - 16:21
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Non era più lui

Non era più lui
[1975]
Nell’album intitolato “Anidride Solforosa
Versi del poeta Roberto Roversi (1923-2012), scritti appositamente per Lucio Dalla.
Musica di Lucio Dalla.

Non era più lui
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 15:35
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A una fermata del tram

A una fermata del tram
[1973]
Nell’album intitolato “Il giorno aveva cinque teste”
Versi del poeta Roberto Roversi (1923-2012), scritti appositamente per Lucio Dalla.
Musica di Lucio Dalla.

La vita fluisce tranquillamente, le stagioni si susseguono, le giornate, con il lavoro, l’amore, le cose di sempre, di tutti... Finchè una mattina i tram non passano più, e una mano di ferro ci tocca sulla spalla... Splendido apologo sulla dittatura che mi ha subito ricordato (solo nel tema, che la poesia di Roversi è insuperabile) La presa del potere di Giorgio Gaber...
Ascolti?
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 15:27
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Notte di neve, riposa la Coduri

anonimo
la Divisione Garibaldina Coduri, fu una formazione partigiana che fu attiva nel Tigullio fin dai giorni successivi all'armistizio del 8 Settembre 1943.
Per le popolazioni del Tigullio e del suo immediato entroterra, la Resistenza si identifica soprattutto con la "Coduri", coraggiosa e intraprendente Brigata, poi divenuta Divisione partigiana che operò nel Levante ligure. E nelle fila della quale militarono principalmente giovani nati in quelle contrade contadine e in quelle borgate marinare.
La divisione prende il nome dal caduto Giuseppe Coduri "Scioa"
Il comandante della Divisione fu Eraldo Fico "Virgola".
Notte di neve, riposa la Coduri
(continua)
inviata da adriana 16/8/2014 - 15:22
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La bambina (L'inverno è neve, l'estate è sole)

La bambina (L'inverno è neve, l'estate è sole)
[1973]
Nell’album intitolato “Il giorno aveva cinque teste”
Versi del poeta Roberto Roversi (1923-2012), scritti appositamente per Lucio Dalla.
Musica di Lucio Dalla.

Credo che la canzone descriva con gli occhi di una bimba la battaglia di Volterra del luglio 1944, combattuta tra gli americani della 5° armata e le retroguardie tedesche che coprivano la ritirata di Kesserling.
Una colomba segnata di sangue
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 15:16
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Grippaggio

Grippaggio
[1973]
Nell’album intitolato “Il giorno aveva cinque teste”
Versi del poeta Roberto Roversi (1923-2012), scritti appositamente per Lucio Dalla.
Musica di Lucio Dalla.

In un’atmosfera ferragostana, proprio come oggi, basta essere lasciati a piedi dall’auto e dover abbandonare l’autostrada, basta scartare un attimo dal nostro quieto vivere per accorgersi della desolazione che c’è tutt’intorno, inquietante e minacciosa...

L’immagine suscitata da Roversi mi ha fatto venire in mente un campo nomadi.
O un campo profughi.
Il giorno di domani
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 15:02
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Passato, presente

Passato, presente
[1973]
Nell’album intitolato “Il giorno aveva cinque teste”
Versi del poeta Roberto Roversi (1923-2012), scritti appositamente per Lucio Dalla.
Musica di Lucio Dalla.

“La libertà è difficile e fa soffrire...”: semplicemente bellissima.
Roversi riesce con solo qualche verso a raccontare la strage di Melissa del 1949, sulla quale rimando alle introduzioni a Melissa, Melissa e Fragalà di Melissa.
Il passato
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 14:43

Nel tempo che regnava il re Pipino

anonimo
Nel tempo che regnava il re Pipino
Canto popolare laziale raccolto sul territorio di Gallicano negli anni 20 da Giorgio Nataletti (1907-1972), musicista, compositore, fondatore dell'Istituto per le ricerche etnografiche dell'Accademia di Santa Cecilia, nel secondo dopoguerra collaboratore della BBC e di Alan Lomax.
Nei “Canti della campagna romana” (1930), raccolti e armonizzati da Nataletti insieme ad un giovane Goffredo Petrassi.

Un espediente frequente nella canzone popolare, quello di descrivere il mondo alla rovescia, in qualche modo per sfuggire alla miseria e alla sofferenza di quello reale...
Nel tempo che regnava il re Pipino
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/8/2014 - 14:21
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Beatles: A Day In The Life

Beatles: A Day In The Life
Non si è "fatto saltare le cervella"(con una pistola)...Era solo "sotto effetto" e non ha visto il semaforo!!
Michael 16/8/2014 - 13:38

ANONIMO / ANONYMOUS: דאָס געטאָ פֿון עזה

ANONIMO / ANONYMOUS: דאָס געטאָ פֿון עזה
HENK ZANOLI, "GIUSTO FRA LE NAZIONI", RESTITUISCE LA MEDAGLIA: "L'OFFENSIVA SU GAZA E' UNA VERGOGNA"

Clamoroso gesto di Henk Zanoli, olandese di 91 anni, che nel 1943 salvò la vita a un bambino ebreo. Sei familiari dell'uomo sono morti negli ultimi attacchi di Israele sulla Striscia. E lui dice basta: "Sarebbe un insulto alla memoria di mia madre"

Henk Zanoli è olandese, ha 91 anni e, almeno fino a qualche giorno fa, era un "Giusto tra le Nazioni". Cioè un non-ebreo che, durante l'Olocausto, ha salvato la vita di un ebreo, in questo caso un bambino. Il piccolo si chiamava Elhanan Pinto, era nato nel 1932 ed è sopravvissuto all'orrore della Shoah grazie a Zanoli. Il quale, insieme alla madre Johana, l'ha tenuto al riparo dalla furia nazista nella sua casa di Eemnes, vicino a Utrecht, dal 1943 al 1945, anno in cui gli Alleati liberarono i Paesi Bassi. Sia Johana che Henk rischiarono la vita... (continua)
CCG/AWS Staff 16/8/2014 - 13:30
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Ne ébresszetek fel

Ne ébresszetek fel
16 agosto 2014
NON SVEGLIATEVI
(continua)
16/8/2014 - 13:13
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The Backlash Blues

The Backlash Blues

Da: Veleno di piombo sul muro - Le canzoni del Black Power, 1a ed. Bari, Laterza, 1969. A cura di Alessandro Portelli (p. 231)
BACKLASH BLUES
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/8/2014 - 12:26
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
Bernart Bartleby 16/8/2014 - 11:16
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La battaglia di San Lorenzo

anonimo
VIOLENZE AL CONGRESSO DEL PNF

da Il Corriere della Sera del 9 novembre 1921.

"Le camicie nere affluite a Roma per prestare servizio d’ordine al raduno nazionale fascista si scontrano ripetutamente con avversari politici e con cittadini. La prima vittima è il macchinista ferroviere Guglielmo Farsetti, freddato allo scalo San Lorenzo; per ritorsione gli antifascisti sparano contro il corteo che sfila per il quartiere San Lorenzo, uccidendo il quarantottenne milanese Franco Baldini, fondatore della squadra d’azione Aldo Sette. L’indomani gli squadristi si scatenano e massacrano i muratori Rosario Pugliesi e Alfredo Monaldini, il fornaciaio Zeno Morabici (quindicenne) e il falegname Camillo Magrini; cade inoltre l’operaio Romolo Barbieri (ucciso da un militare accorso in difesa di un fascista aggredito dalla folla). Il Comitato di difesa proletaria dichiara l’astensione del lavoro, mentre gli... (continua)
Bernart Bartleby 16/8/2014 - 11:10
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Give Ireland Back To The Irish

Give Ireland Back To The Irish
RESTITUITE L'IRLANDA AGLI IRLANDESI
(continua)
15/8/2014 - 23:41
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Noi de borgata

Noi de borgata
[1973]
Parole e musica di Armandino Liberti, poeta proletario di Pietralata.
Registrazione di Alessandro Portelli.
Poi nel volume “Il borgo e la borgata. I ragazzi di don Bosco e l'altra Roma del dopoguerra”, una ricerca del Circolo Gianni Bosio a cura dello stesso Portelli, Donzelli editore.

“Io ho vissuto sulla strada, da cinque anni io ho vissuto sempre in mezzo alla strada. Tutto quello che so, tutto quello che posso fa', tutto quello che esce da me, me l'ha insegnato la strada.” Armandino Liberti, ne “I giorni cantati”, pubblicazione del Circolo Gianni Bosio, numero 2 - gennaio 1974
So' fanello e so' de Pietralata
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/8/2014 - 23:03
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Alla Lungara

Alla Lungara
[1989?]
Scritta da Lanfranco Giansanti, importante autore di canzoni romane.
Nell’album di Alvaro Amici (1936-2003) intitolato “Sospiri de Roma”
Anche nel repertorio della BandaJorona, che l’hanno interpretata nel loro cd “Romana” del 2004.

Via della Lungara è il nome della strada dove si trova il carcere di Regina Coeli a Roma

Aveva 30 anni l’ultimo detenuto morto poche ore fa [siamo a metà febbraio del 2012] nel carcere di via della Lungara. Era in attesa di giudizio, nella IV sezione, quella dei tossicodipendenti. Le cause sono ancora da accertare, ma è già il secondo decesso in meno di un mese.
Questa struttura non è più in grado di garantire condizioni di vita accettabili ai detenuti e a quanti la frequentano quotidianamente: lo sanno tutti, ma nessuno fa niente. Il ministero della Giustizia tace.
E il sindacato autonomo di polizia penitenziaria da tempo va dicendo che è ora di... (continua)
Dentro a ste mura indove er carcinaccio
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/8/2014 - 21:23
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Welcome Back Khadr

Welcome Back Khadr
[2011]
Nell’EP intitolato “Does Not Equal”.

Ho trovato la canzone su FREE Omar Khadr NOW, il sito canadese della campagna per la liberazione di Omar Khadr.

Le foto ritraggono un ragazzino giovanissimo, appena quattordicenne, ed un adulto tra i 25 e i 30 anni. Sono della stessa persona, Omar Ahmed Khadr, nato in Canada nel 1986 da un egiziano e una palestinese lì immigrati. La famiglia si trasferì poi a Peshawar, in Pakistan. Nel 1995 il padre di Omar fu arrestato con l’accusa di aver contribuito a finanziare l’attentato all’ambasciata egiziana a Islamabad. Passò un anno prima che venisse rilasciato per l’assoluta mancanza di prove a suo carico. Nel 1996 la famiglia si trasferì nuovamente, questa volta a Jalalabad, in Afghanistan, dove il padre aveva trovato impiego presso una ONG. Ma dopo l’11 settembre 2001 e l’inizio della “War On Terror” di Bush, a causa dei continui bombardamenti americani... (continua)
When they created a monster
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/8/2014 - 10:30
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100 bodů

100 bodů
Più che grandissimi
k 15/8/2014 - 04:00




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