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Quando l'anarchia verrà

anonimo
[fine 800]
Versione più estesa tratta da Il Deposito.
Tratta dal volume “Il canto anarchico in italia nell'Ottocento e nel Novecento", a cura di Santo Catanuto e Franco Schirone, 2009.

Autore del canto dovrebbe essere tal Sante Ferrini. Nessuna traccia di lui su Wikipedia Italia e Anarchopedia. Invece trovo qualcosa su Wikipedia Portogallo dove si dice “Sante Ferrini foi um compositor, poeta e músico italiano simpatizante do anarquismo. Compôs diversas canções que se tornaram populares no final do século XIX, entre estas ‘Quando L'Anarchia Verrà’”.

Dappertutto si dice che la melodia è quella di una canzone intitolata “Il mio ben amato papà” ma di essa non ho trovato nessun riscontro.
Il grande etnomusicologo e ricercatore Franco Coggiola - che registrò “Quando l’Anarchia verrà” ad Asti nel 1967 dalla voce di Teresa Viarengo - riferiva che la canzone era interpretata sull’aria di una canzonetta... (continua)
QUANDO L'ANARCHIA VERRÀ
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2014 - 14:09
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1097-2001

1097-2001
[2003]
Parole di Porz, voce di questo particolare gruppo folk metal bolognese (da non confondersi con gli omonimi fascisti skinhead di Milano)
Musica dei Malnàtt
Dall’album intitolato “Perle per porci” del 2003.

Il titolo allude ovviamente alla Prima Crociata indetta da papa Urbano II nel 1095 (due anni più tardi i crociati giunsero a Costantinopoli) e all’11 settembre 2001, con tutto quello che ne seguì…
Di sonni tranquilli
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2014 - 13:13

Inno della Rivoluzione

anonimo
Inno della Rivoluzione
[Fine 800]
L' “Inno della Rivoluzione”, noto anche con il titolo de “La Rivolta”, viene erroneamente fatto risalire agli anni della rivoluzione russa, tra il 1917 e il 1921. In realtà il testo appare già nell’edizione statunitense (1904 o 1905) in lingua italiana del “Canzoniere dei Ribelli”, quello che per primo fu il giovane tipografo anarchico svizzero Carlo Frigerio (1878-1966) a dare alle stampe in quel di Berna nel 1899.
È quindi plausibile una datazione della canzone alla fine dell'Ottocento.
Testo trovato su Il Disco Logoro, nella sezione dedicata ai canti anarchici.

Sull’ Archivio Sonoro della Puglia scopro che nel 1977 l’ “Inno della Rivoluzione” fu raccolto a San Nicandro Garganico dalle voci di Antonio e Maria Gravina, marito e moglie, braccianti, nati entrambi nel primo decennio del secolo scorso.

Il testo del canto è presente nel volume “Il canto anarchico in italia nell'Ottocento e nel Novecento", a cura di Santo Catanuto e Franco Schirone, 2009.
Presto all'armi o fratelli chiamiamo
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2014 - 13:08
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Holiday In Cambodia

Holiday In Cambodia
che dire... i Dead Kennedys sono dei geniacci!
JAY JAY 3/1/2014 - 12:17
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A Valerio Verbano

anonimo
A Valerio Verbano
Vorrei fare, per amore della verità, una rettifica di quanto riportato delle parole di Silvio di Francia. Non fu Carla Verbano a cercare Giampaolo Mattei, ma li fece incontrare Veltroni a sorpresa (e senza averli avvisati) sul palco. Dopo è nata effettivamente un'amicizia. Carla ha rispettato le idee di Valerio (delle quali non era prigioniera) fino all'ultimo giorno e non si è mai prestata a equiparazioni e pacificazioni strumentali. Al punto di rifiutare la presenza di Alemanno alla ricorrenza di Valerio. Ha ragione Luca degli Assalti, ora che Carla non c'è più tocca a noi vigilare che i fatti rigardanti Valerio e Carla vengano correttamente riportati.
valeria 3/1/2014 - 10:44
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Alle fronde dei salici

Versione in dialetto bolognese di Porz dei Malnàtt, molto particolare metal band emiliana (da non confondersi con i Malnatt, skinhead milanesi di estrema destra)
Alle fronde dei salici
E CUM L'ERA PUSÉBBIL CANTÈR
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2014 - 10:19
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Sono una creatura

Versione in dialetto bolognese di Porz dei Malnàtt, molto particolare band metal bolognese (da non confondersi con i Malnatt, skinhead milanesi di estrema destra)
Sono una creatura
A SÅN UNA CREATURA
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2014 - 10:15

Coro dei nihilisti

Coro dei nihilisti
[fine 800]
Versi el poeta ucraino Giorgio Dolstoievski (da non confondersi con lo scrittore russo Fëdor Dostoevskij). Su costui non sono riuscito a reperire altre informazioni né, tanto meno, il testo originale della sua poesia.
Non so se la melodia sia quella originaria e a chi attribuirla. Pietro Gori la utilizzò per il suo Amore ribelle.
Versione italiana risalente al 1881 ad opera di Domenico Ciampoli (1852-1929), scrittore, bibliotecario e insigne slavista, e del suo collaboratore W.E. Foulques (di natali russi).
Il “Coro dei nihilisti” fu pubblicato per la prima volta sul quotidiano napoletano "Corriere del Mattino" del 16 marzo 1881 e ripreso poche settimane dopo dal giornale internazionalista "Il Grido del Popolo", sempre di Napoli.
Ho trovato il testo di questa canzone e la sua storia su questa pagina, nel racconto del toscano Pier Carlo Masini (1923-1998), importante storico... (continua)
Noi siam come l'aria che tutto circonda
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 3/1/2014 - 09:45
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Inno della Libertà

anonimo
Inno della Libertà
[Fine 800]
Parole di anonimo operaio del bresciano.
A trascriverle nel 1893 fu Camillo Prampolini (1859-1930), tra i fondatori nel 1892 del Partito Socialista dei Lavoratori Italiani, antimilitarista e anticolonialista.
Da cantarsi sull’aria della canzone napoletana “Funiculì Funiculà” (musica di Luigi Denza, 1880)
Interpretata da Michele L. Straniero, ma ignoro da quale disco provenga l’incisione.

Che fosse questo l’inno originario del Partito Socialista Italiano? Intendo dire, non quello che noi abbiamo avuto la sfortuna di conoscere ma quello che combattè accanto ai Fasci siciliani contro la corruzione, l’autoritarismo e la violenza del governo protofascista di Francesco Crispi e che da questi fu sciolto nel 1894…
Le plebi sotto il giogo del borghese
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2014 - 15:37
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Dime soldado chileno

Dime soldado chileno
Il testo di "Ci siam spezzati le mani" (1966), la canzone di Leoncarlo Settimelli da cui i Tiempo Nuevo trassero la musica per la loro "Dime soldado chileno"

Tra amori ed utopie sono in molti ad essersi spezzati le mani, e non solo quelle...

CI SIAM SPEZZATI LE MANI

Guardate quelle sue mani
larghe ma vuote di fatti,
guardate dentro i suoi occhi
pieni di sole parole, pieni di sole parole.

Gli anni migliori ha passato
ad imparar che il coraggio
non sempre porta vantaggio,
è sempre meglio aspettare, è sempre meglio aspettare.

Ci siam spezzati le mani
a coltivare dei fiori,
ad innalzare cartelli,
a predicare l'amore.

C'era una donna e gli disse:
«Vieni, conosco la strada,
però ci vuole coraggio
e non ti devi fermare, e non ti devi fermare».

E incominciò a camminare,
però era lunga la strada
e quando indietro ha guardato
era rimasto già solo, era rimasto già solo.

Ci siam... (continua)
Bernart Bartleby 2/1/2014 - 14:25
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Ammenta

Ammenta
[1993]
Dal disco intitolato “Boghes de pedra

Una canzone contro le basi e i poligoni militari in Sardegna. Vi si fa riferimento anche alla cosiddetta “rivolta di Pratobello” in Barbagia quando, nel giugno del 1969, la popolazione di Orgosolo protestò contro un reparto dell'Esercito Italiano che aveva occupato un'area del territorio comunale adibita a pascolo libero, con l'intenzione di creare un nuovo poligono di tiro e addestramento. Dopo alcuni giorni di occupazione l'esercito si ritirò.
Si veda al proposito, e per maggiori informazioni sull’episodio, la canzone Pratobello di Niccolò Giuseppe Rubanu.

Credo infine che gli ultimi versi si riferiscano alla costellazione di Orione e ai sui “Re Magi”, tre delle stelle più brillanti dell’intera volta celeste. E’ proprio dalle Istentàles (“stelle brillanti”?) che prende il nome un altro importante gruppo musicale sardo già presente sulla CCG con diverse canzoni.
Intendhe tzoccu de sas bombas in Lula
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2014 - 13:49
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Cantendhe pro non pranghere

Cantendhe pro non pranghere
[1993]
Dal disco intitolato “Boghes de pedra
Una gherra infernale nos istan preparendhe e cren de fagher assu.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/1/2014 - 12:52
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Tango Atlantico

Tango Atlantico
1986
Big world
It's Christmas time again
(continua)
inviata da donquijote82 1/1/2014 - 23:31
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La nuova Lega

La nuova Lega
[1972]
Da «Apro gli occhi di donna su 'sta vita»

Aggiornamento de La Lega (Sebben che siamo donne)...
Ci siam prese per la mano e in catena
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 1/1/2014 - 20:36
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People Have The Power

People Have The Power
per me "and the shepherds and the soldiers"
(lay beneath the stars
exchanging visions)
ha più senso traducendo "e i pastori e i soldati" o "i condottieri/comandanti e i soldati" dove pastori ha un senso molto largo, può significare "coloro che guidano i greggi" come anche condottieri o "coloro che guidano"; "and laying arms" "e deponendo gli stemmi": arms può essere il plurale di arm-braccio, ma arms sono anche gli stemmi, i gagliardetti dietro cui si schierano gli eserciti
roberto 1/1/2014 - 19:50
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Di u populu

Di u populu
[2013]

1973-2013 Altri Menti

Parolle: Ghjuvan' Federicu Terrazzoni
Musica: Jean-do Leca
Sentu batta i rimori
(continua)
inviata da adriana 1/1/2014 - 15:03
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Madiba

Madiba
[2013]

Parolle: Alanu Di Meglio
Musica: Bruno Susini

1973-2013 Altrimenti
Madiba...
(continua)
inviata da adriana 1/1/2014 - 14:30

Als Franco Spanien überfiel (Bataillon Edgar André)‎

Als Franco Spanien überfiel (Bataillon Edgar André)‎
EL BATALLÓN EDGAR ANDRÉ
(continua)
inviata da adriana 1/1/2014 - 10:53
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Himno del Batallón Mateottí

Himno del Batallón Mateottí
[1936]
Parole di José Santacreu, ufficiale dell’esercito repubblicano, commissario politico del battaglione intitolato a Giacomo Matteotti.
Musica di Abelardo Mus i Sanahuja, conosciuto come Abel Mus (1907-1983), violinista, pedagoggo e compositore valenziano.

Il battaglione delle Brigate internazionali intitolato al nostro Giacomo Matteotti nacque nel 1936 da una scissione avvenuta all’interno della Colonna Italiana a causa dei soliti, frequenti contrasti tra le diverse anime, quella anarchica e quella comunista prime fra tutte. Nel «Matteotti» confluirono socialisti e comunisti, che nella Colonna Italiana si erano trovati in minoranza. Ma pochi mesi dopo il battaglione si sciolse nella Brigata Garibaldi.
Eredi di quel battaglione, che combattè a Teruel, a Carrascal di Huesca e a Madrid, furono le «Brigate Matteotti», formazioni partigiane legate al Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria (PSIUP).
Audaces, bravos leones,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 23:56
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Construção

Construção
Anna Identici!
Versione risalente al 1970, adattamento italiano di Sergio Bardotti, nel disco collettivo intitolato "Canzone amore mio (Il lavoro)"

Bernart Bartleby 31/12/2013 - 22:48
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La mia morosa cara

anonimo
La mia morosa cara
Anna Identici!
Dall'album "Alla mia gente..." del 1971.

Bernart Bartleby 31/12/2013 - 22:20
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אין אַלע גאַסן אָדער הײ, הײ, דאַלױ פּאָליצײ

anonimo
אין אַלע גאַסן  <i>אָדער</i> הײ, הײ, דאַלױ פּאָליצײ
concordo la stupidita' del fascista russo,sopratutto se si sa cosa erano le centurie nere e la zona di residenza per gli ebrei prima della rivoluzione del 1917
antonio 31/12/2013 - 19:03
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Luglio, agosto, settembre (nero)

Luglio, agosto, settembre (nero)
La cover in italiano del musicista giapponese Jyonson Tsu. Chapeau! Sarebbe difficilissima anche per un italiano, e lui certamente l'italiano non lo sa... Sempre del buon Jyonson Tsu si ascolti anche la sua versione de L'Elefante Bianco.

Bernart Bartleby 31/12/2013 - 18:06
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Reggio la rabbia esplode

Reggio la rabbia esplode
Bravi compagni!
Io lho sentita dal "Canzoniere delle Lame" molti anni or sono
lucio 31/12/2013 - 17:57
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L'Elefante Bianco

L'Elefante Bianco
Ho trovato un commovente e coraggioso (benchè non proprio riuscito) tentativo di cover da parte di un musicista giapponese, tal Jyonson Tsu (se ho capito bene)... Commovente perchè canta in italiano e coraggioso perchè cimentarsi con un mostro sacro come Demetrio Stratos...! Ma si sa, molti giapponesi amano alla follia il nostro progressive... Ci sono stati gruppi italiani di quel genere e periodo che in Oriente sono amatissimi e qui magari non se li è mai inculati nessuno (per dirla finicchia)...
Bernart Bartleby 31/12/2013 - 17:57
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1940

1940
Ad accompagnare De Gregori in questo suo "Alice non lo sa" c'erano tanti musicisti. Tra questi, il gruppo dei Blue Morning, con alla chitarra elettrica un uomo innamorato del blues: Roberto Ciotti.

Roberto Ciotti è scomparso oggi, 31 dicembre, a soli 60 anni.

Volevo qui ricordarlo con la sua famosa "No More Blue", che fu anche nella colonna sonora di "Marrakech Express" di Gabriele Salvatores (1989)

Bernart Bartleby 31/12/2013 - 16:44
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Le Pénitencier

Le Pénitencier
[1964]

Enregistrée par Johnny Hallyday. Adaptation française d'une chanson étazunienne The House of the Rising Sun The House of the rising sun, faite par Hugues Aufray et Vline Buggy, pour Johnny Hallyday.
En 2011, Hugues Aufray l' a enregistrée et a donné une autre adaptation de The House of the rising sun, sous le titre L'Hôtel du Soleil Levant.

Marco Valdo M.I. en a fait une parodie sous la forme d'une chansonchôme : "La fermeture" .
Les portes du pénitencier
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/12/2013 - 15:56
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Amore mio non piangere

anonimo
Amore mio non piangere
Canto di risaia interpretato sia da Giovanna Daffini (in "Bella ciao" del 1964, poi in “Avanti Popolo - Due secoli di canti popolari e di protesta civile – Se otto ore son troppo poche”, a cura dell’Istituto Ernesto de Martino, 1998) che da Anna Identici (in “Alla mia gente…”, 1971)
Testo in “Canti popolari italiani”, a cura di Giuseppe Vettori, 1974.
La versione presente su Il Deposito riporta un’ultima strofa aggiuntiva, non consueta, che ho inserito tra parentesi.

Una canzone che – come molte canzoni popolari - ha stretta connessione con altre di diversa declinazione (nate in ambito partigiano, militare, operaio…), come per esempio “Senti le ruote che girano”, citata da Gian Piero Testa a commento della canzone di naja Cara burbetta
Amore mio, non piangere
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 13:47

A mezzanotte in punto

anonimo
A mezzanotte in punto
Canzone diffusa in tutta l’Italia settentrionale sul tema del contrasto tra figlia e padre padrone.

Per esempio, nel volume con CD intitolato “Voix d’Italie” (1999), a cura di Ignazio Macchiarella, docente universitario in Etnomusicologia.

Faceva parte anche del repertorio di Paolina “Lina” Mazzola, classe 1923, di Pompiano, Brescia, ultima sopravvissuta del Coro delle Mondine di Opera, scomparsa nel 2011. (fonte: Coro Ingrato)
A mezzanotte in punto, la bella la si risveglia.
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 11:28
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La bella partigiana

La bella partigiana
Chanson italienne – La bella partigiana – Gruppo Padano di Piadena – 1997

Le titre original de cette chanson est « La belle Partisane » et auteur en est Ivana Monti (1947-), importante actrice italienne, femme du journaliste Andrea Barbato...
La chanson fait partie du spectacle intitulé « Ma chère mère. Souvenirs et voix de notre terre de 1913 à la Libération », dont (1996) Monti est l'auteure en plus de l'interprète, spectacle qui reprend, ajourne et enrichit un spectacle précédent inventé du Coro delle mondine di Novi qui avait un titre encore plus beau : « Eva toujours rebelle »...
(Dans « Dagli Appennini alle risaie - Des Appennins aux rizières », de Clarissa Clo, professeure associé d'Italien à l'Université de San Diego, California, USA« The Cultures of Italian Migration », par Graziella Parati et Anthony Julian Tamburri, USA, 2011)

La petite Gigliola s'en va à bicyclette à Bologne... (continua)
LA BELLE PARTISANE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 31/12/2013 - 10:13

E la vita dei mondine

E la vita dei mondine
Dal repertorio delle Mondine di Opera, Milano, coro interamente costituito da ex mondine creato nel 1986 per iniziativa di Giuliana Ceccherini (direttice di coro, oggi alla Corale Unitre di Milano) ed Ezio Cuppone (membro del Nuovo Canzoniere milanese).

Il Coro delle Mondine di Opera fu molto attivo tra gli anni 80 e 90, con concerti persino a Parigi ed uno insieme a Giovanna Marini. Realizzò anche un disco intitolato “Canti e ricordi delle risaie” in cui è presente anche questo collage di canti di risaia.
Le Mondine di Opera (Esterina Chiesa, Maria Cinquini, Giuseppina Gennari, Antonia Grazioli, Paola Mazzola, Giovanna Milani, Teresa Pettinari e le sorelle Giuseppina e Teresa Cipolla) erano tutte nate tra il 1911 ed il 1924 ed oggi non ci sono più. L’ultima a lasciarci è stata Paola Mazzola, scomparsa nel 2011. (informazioni dalle pagine del sito del Coro Ingrato di Milano)
E la vita dei mondine
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 10:01

È arrivato il 18 aprile

È arrivato il 18 aprile
[1948]
Canzone di autore anonimo, nel repertorio delle Mondine di Opera, Milano, coro interamente costituito da ex mondine creato nel 1986 per iniziativa di Giuliana Ceccherini (direttice di coro, oggi alla Corale Unitre di Milano) ed Ezio Cuppone (membro del Nuovo Canzoniere milanese).
Il Coro delle Mondine di Opera fu molto attivo tra gli anni 80 e 90, con concerti persino a Parigi ed uno insieme a Giovanna Marini. Realizzò anche un disco intitolato “Canti e ricordi delle risaie” in cui è presente anche questa “E’ arrivato il 18 aprile”
Le Mondine di Opera (Esterina Chiesa, Maria Cinquini, Giuseppina Gennari, Antonia Grazioli, Paola Mazzola, Giovanna Milani, Teresa Pettinari e le sorelle Giuseppina e Teresa Cipolla) erano tutte nate tra il 1911 ed il 1924 ed oggi non ci sono più. L’ultima a lasciarci è stata Paola Mazzola, scomparsa nel 2011. (informazioni dalle pagine del sito del Coro... (continua)
È arrivato il 18 aprile - paraponziponzipò
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 31/12/2013 - 09:46




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