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Vitti na crozza

Vitti na crozza
Interessante la nota di Rosario Sciangola del 2016.Approfondendo l'argomento ho trovato altra versione del testo che voglio sottoporre all'attenzione di questo forum.
In tale versione, nella prima strofa si parla di tale Saro Crozzato, anarchico che, giunto alla vecchiaia e preso dallo sconforto (o dal rimorso) si lamenta, con il curioso che lo vede all'angolo (a lu cantone) e gli va a parlare, del fatto che quando morirà non avrà il conforto del suono di una campana "muriri senza tocco di campane". E una versione razionale che, negli anni fino al 1950, potrebbe essere stata "purgata" dai riferimenti anticlericali per diventare più accettabile e popolare. La razionalità (rispetto ad un cranio parlante appeso ad una torre) della 1^ strofa è peraltro confermata nelle strofe successive. In particolare con il riferimento al pentimento e alla necessità, per il senza-Dio, di scontare il peccato... (continua)
Francesco Laricchia 29/4/2019 - 20:59

Canto delle battone, faro di civiltà

Canto delle battone, faro di civiltà
Chanson italienne – Canto delle battone, faro di civiltà – Dario Fo – 1964

Tiré du spectacle : "Settimo: ruba un po’ meno"
Paroles :Dario Fo
Musique : Fiorenzo Carpi
Texte in La Musica dell’Altra Italia


Dialogue Maïeutique

Quel étrange titre que celui-là !, dit Lucien l’âne. En vérité, si je n’étais pas âne si ancien et si répandu dans le monde, si je n’avais bourlingué jusque dans les vieux ports, je n’y comprendrais rien à ces bagasses et à ce phare. Cependant, je compte beaucoup sur tes explications.

Certes, Lucien l’âne mon ami, et je suis tout à fait ravi de pouvoir t’en donner quelques-unes. Et pour commencer je te rappelle qu’il s’agit ici de la version française d’un titre qui à première vue, dans sa langue d’origine : l’italien, n’est pas vraiment clair pour l’étranger à la langue et à la culture. C’est proprement une dimension particulière que j’ai voulu exprimer sachant que... (continua)
CHANT DES BAGASSES, PHARE DE CITOYENNETÉ
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 29/4/2019 - 20:13
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Travelling

Travelling
Polish translation by Krzysiek Wrona
Traduction polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen käännös: Krzysiek Wrona
WĘDRUJĄC
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 29/4/2019 - 19:35
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Il mare in mezzo ("Sul perché hanno i cellulari")

Il mare in mezzo (
2019
"Medioevo digitale"

Il mare in mezzo - “Ti prendi cura di te, chissà che grande e che bella l’Italia, chissà se in tutto quel mondo ogni tanto ti ricordi di me”.
Il tema centrale ci è caro: i migranti. Abbiamo deciso di raccontarlo con una canzone che parla "solo" di sentimenti. Niente provocazioni, perché il cuore ha un solo colore!
Pagina ufficiale facebook
C'è una macchia sul muro, una foto sul letto
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2019 - 18:10
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Adieu minette

Adieu minette
Questa canzone è fantastica, come tutto Laisse béton. L'ho scoperto ormai una ventina di anni fa, e lo ascolto ancora volentieri. Qua e là però mi mancavano dei pezzi: la tua traduzione ha colmato i vuoti. Grazie!!
angelo 29/4/2019 - 17:14
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Medioevo digitale

Medioevo digitale
2019
"Medioevo digitale"

Testo di Alberto Visconti ed Enrico Remmert
feat. Dj Grissino

“Il medioevo digitale uno tzunami di coglioni, lo prevedeva Umberto Eco che sarebbero stati legioni”.
La title track dell’album si apre con un riferimento esplicito ai #Nirvana è stata scritta a quattro mani con lo scrittore Enrico Remmert. E’ un brano di denuncia e di accusa nei confronti della società occidentale degli ultimi 20 anni. Lo spettro di Cobain incombe tra uno sberleffo alla Ferragni e una citazione di De André.
Pagina ufficiale facebook
Il Medioevo Digitale
(continua)
inviata da Dq82 29/4/2019 - 15:45
Percorsi: Genova - G8
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Il bombarolo

Il bombarolo
(2019)
Reinterpretazione de Il bombarolo di Fabrizio De André

È uscito in questi giorni Faber Nostrum, l'album di tributo a De André dei nuovi gruppi del cosiddetto "indie" italiano. Non l'ho ascoltato tutto, ma tra varie cover più o meno riuscite, più o meno fedeli, penso che Willie Peyote abbia fatto la cosa più giusta: ha riscritto completamente la canzone mantenendo solo l'ultima strofa e alcuni versi sparsi dell'originale e attualizzandola ai nostri tempi. Per questo non la inserisco come versione della canzone di De André ma come canzone autonoma.
Chi va dicendo in giro che ora sembro pazzo
(continua)
inviata da Lorenzo 28/4/2019 - 20:09
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Le Père Noël et la petite fille, incl.Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa

Le Père Noël et la petite fille, <i>incl.</i>Leggenda di Natale; La canzone di Marinella; Bocca di Rosa
NADIR / LA CANZONE DI MARINELLA

Più di cinquanta quest'anno, un migliaio negli ultimi dieci anni: sono le donne morte in Italia per "troppo amore". Perché per tanti questo è il femminicidio: un morboso eccesso d'amore. Secondo noi, invece, uccidere non è mai stato e non sarà mai amore.

28/4/2019 - 19:33
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Thomas Sankara: Discours devant l’assemblée générale de l’ONU le 4 octobre 1984

LA CCG NUMERO 30000 / AWS NUMBER 30000 / LA CCG N° 30000 / SVL NRO 30000
Thomas Sankara: Discours devant l’assemblée générale de l’ONU le 4 octobre 1984
adriana 28/4/2019 - 17:49
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Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]

Su patriottu Sardu a sos feudatarios [Procurad' e moderare]
solo per segnalare che una versione di 10 strofe apre, come canzone più vecchia, la raccolta "Canzoni italiane di protesta - 1794-1974" a cura di Giuseppe Vettori, Newton Compton editore
gipi 28/4/2019 - 16:37
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Simonetta

Simonetta
[2019]

Singolo : Simonetta

Testo e Rap: Militant A
Feat.: Filippo Andreani

Simonetta Salacone (Roma, 21 gennaio 1945 – Roma, 26 gennaio 2017) è stata una dirigente ed educatrice, al pari di altre grandi figure del mondo della Scuola a lei contemporanee, ha saputo saldare in un territorio, l’impegno civile, il mandato istituzionale, ed i valori etici, dando vita, ai margini di un quartiere, ad una scuola equa ed accessibile a chi spesso ai margini vive. Una frontiera di cittadinanza. Ma anche un tipo di Scuola contrastato da chi invece, da sempre, costruisce muri anzichè ponti, barriere anzichè tutele. Per questi motivi, l’intitolazione in suo nome dell’Istituto che in qualche modo con lei è nato, resa possibile grazie al sostegno di numerose personalità della cultura, significa molto più di una semplice formalità amministrativa. Per coloro che hanno conosciuto, direttamente o indirettamente,... (continua)
Simonetta, Simonetta davi a tutti del tu
(continua)
28/4/2019 - 09:35
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Il violino di Vik

Il violino di Vik
Dedicata alla memoria di Vittorio Arrigoni

(Testo e note a margine dal booklet del disco)

Ringraziamo Contrauguste per averci inviato il testo corretto, quello presente che eliminiamo era stato trascritto all'ascolto

CCG/AWS staff
Contrauguste 28/4/2019 - 02:07
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Dendrocronologia

Dendrocronologia
Polish version by Krzysiek Wrona
Version polonaise de Krzysiek Wrona
Puolankielinen versio: Krzysiek Wrona
DENDROCHRONOLOGIA
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 27/4/2019 - 19:09

Das Lied Der Obdachlosen

Das Lied Der Obdachlosen
Chanson allemande – Das Lied Der Obdachlosen – Bertolt Brecht – 1932
Paroles de Bertolt Brecht
Musique de Hanns Eisler

Avec Solidaritätslied, une autre chanson de Brecht-Eisler, incluse à l’origine dans la bande sonore du film « Kuhle Wampe, oder Wem gehört die Welt" (« Ventre vide, ou À qui le monde appartient ») réalisé en 1932 par Slatan Dudow sur un scénario de Brecht et Ernst Ottwald.


Je pense que « Das Lied Der Obdachlosen – LE CHANT DES SANS-ABRI » devrait accompagner les séquences du film dans lequel, après le suicide de son frère au chômage, la protagoniste Anni et ses parents sont expulsés de la maison et sont obligés de rejoindre d’autres personnes expulsées et au chômage dans un camp de tentes et de baraquements à la périphérie de Berlin que ces mêmes habitants ont appelé « Kuhle Wampe ». Les producteurs du film ont cependant préféré retirer le morceau de la bande sonore afin... (continua)
LE CHANT DES SANS-ABRI
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 27/4/2019 - 18:39
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L'Internationale

L'Internationale
INGLESE / ENGLISH 8
La versione del Socialist Labor Party of America
The version of Socialist Labor Party of America
1911

Di questa antica versione americana, che differisce da tutte le altre storiche in lingua inglese, dà notizia marxists.org nella sua pagina dedicata all'Internazionale. Fu pubblicata da Labor News Co., 45 Rose St., New York City (S.L.P.) nel 1911; nel 1912 fu pubblicata sul Daily People, all'interno di un editoriale del leader del partito di allora, Daniel De Leon, intitolato The “Damned Men of Toil”. L'autore non è indicato. La versione sembra essere stata associata particolarmente al Socialist Labor Party of America; fondato nel 1876 e ancora in attività, è il secondo partito socialista ancora esistente più vecchio al mondo. La versione fu pubblicata ancora il 26 aprile 1924 dal Weekly People. Una sua ulteriore particolarità è quella di essere intitolata The International... (continua)
The International
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 27/4/2019 - 10:54
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Ida e Augusta

Ida e Augusta
[2017]

Album : Servizio d'ordine

Il racconto “Ida e Augusta” è stato scritto da Arturo Bertoldi ed è tratto dal libro
"Perché i vivi non ricordano gli occhi di…" pubblicato nel 2013 dall’Istituto Storico della Resistenza di Reggio Emilia nell’ambito del progetto “Viaggio della memoria”.



Augusta Ludäscher e Ida Roser

Nell’aprile del 1944 grazie a due donne Augusta Ludäscher e Ida Roser una strage annunciata fu evitata nel paese di Gombio.
La storia
Il 3 aprile 1944 inizia il rastrellamento di Gombio condotto da militari tedeschi della divisione Hermann Göring accompagnati da due compagnie della Guardia nazionale repubblicana di Reggio. I tedeschi erano gli stessi che avevano effettuato, due settimane prima, il rastrellamento e la strage di Cervarolo. Proseguendo il rastrellamento della montagna alla ricerca delle formazioni partigiane, erano giunti a Gombio, oggi frazione di Castelnovo... (continua)
Siamo Ida e Augusta, le due tedesche di Gombio.
(continua)
inviata da adriana 26/4/2019 - 11:27
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
Significativa versione dei Marlene Kuntz con Skin, video girato a Riace

25/4/2019 - 22:32
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L'Internationale

L'Internationale
MALTESE / MALTESE

The Maltese version seems to be heavily based on the Italian version, which makes sense due to the proximity of the two countries.

The highest fidelity version can be found here:
L-Internazzjonali



Here is an image of the original source of the lyrics:
Lyrics

They have been modified slightly as to match the version played in the previously mentioned video.
L-INTERNAZZJONALI
(continua)
inviata da Alec 25/4/2019 - 22:01

Le Procès-verbal

Le Procès-verbal
Le Procès-verbal

Lettre de prison 24

31 mai 1935

Dialogue Maïeutique

La chanson, Lucien l’âne mon ami, s’intitule « Le Procès Verbal ». Et il me vient à l’esprit soudain cette question : « Combien y a-t-il de procès-verbaux dans le monde chaque heure, chaque jour, chaque année et ainsi de suite et dans toutes les autres ? ». J’en ai la tête qui chavire et plus encore quand je pense qu’ils sont tous conservés dans des archives.

Ah, les archives, Marco Valdo M.I. mon ami, j’en ai le tournis. Si on les empile à un endroit, elles doivent être plus grandes que l’Himalaya et dire que certains craignent les inondations ou les mouvements tectoniques qui engendrent les montagnes et les plissements de terrain. Mais les archives seront bien plus rapides, car nourries par les procès verbaux, copieusement, elles vont bientôt nous submerger, tous. C’est le délire de l’humanité de vouloir tout conserver... (continua)
Un critique d’art du futur
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/4/2019 - 16:50
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Poesia facile

Poesia facile
Chanson italienne – Poesia facile – Massimiliano Larocca – 2015

Poème de Dino Campana [1928]
Tiré des Canti Orfici (édition à compte d’auteur – Firenze 1914
Musique : Massimiliano Larocca
Interprétation : Massimiliano Larocca
Voix et guitare ténor : Cesare Basile
Album : Un mistero di sogni avverati [2015]

Le poète Dino Campana, né le 20 août 1885 à Marradi, en Toscane romagnole, aurait été fou, dit-on. Comme il y a maintenant beaucoup de biographies de ce grand poète, philologiquement correctes ou romancées (ainsi que des films et des scénarios), je n’en ajouterai certainement pas une autre, je ne parlerai pas de son célèbre et grand amour avec Sibilla Aleramo et ça se terminera que je ne dirai même pas qu’il est mort, vraiment là à l’asile, le 1er mars 1932 à Castelpulci près de Lastra a Signa, à deux pas de la villa (appartenant au ténor Enrico Caruso), qui vit beaucoup de sa relation... (continua)
POÉSIE FACILE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 25/4/2019 - 11:16

Das Lied Der Obdachlosen

Das Lied Der Obdachlosen
LA CANZONE DEI SENZATETTO
(continua)
inviata da Francesco Mazzocchi 25/4/2019 - 10:22
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Poesia facile

Poesia facile
Sonya Gray Redi
InTranslation / Poetry by Dino Campana

Dino Campana (1885-1932) was an innovative Italian poet. His controversial writings are captured in his only published book of poetry, the emotionally intense and visionary Canti Orfici (“Orphic Songs”). The prime Italian example of a poète maudit, Campana battled mental health problems from an early age and spent a great deal of his youth in and out of lunatic asylums and traveling across Europe. An autodidact, he taught himself several languages and became part of the thriving literary scene in Florence. He composed the poems for Canti Orfici sometime between 1906 and 1913, and self-published them in 1914. Shortly after, Campana began a notorious and tumultuous love affair with Sibilla Aleramo, the author of Una donna. In 1918, Campana was admitted to a psychiatric hospital near Florence where he remained until his death in 1932. His remains were given a proper burial in 1946 in a ceremony attended by many Italian intellectuals, including Eugenio Montale and Carlo Bo.
EASY POEM
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 24/4/2019 - 20:22
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Io ti racconto

Io ti racconto
Vorrei farti vedere la mia vita.

http://www.cinemateatrogalliera.it/?p=4691
Flavio Poltronieri 24/4/2019 - 19:02
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Primo Maggio di festa

Primo Maggio di festa
Grandissimo illuminato e schivo
24/4/2019 - 14:15
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Canção da terra

Canção da terra
[1964]
Scritta da Edu Lobo e Ruy Guerra
Nell'album d'esordio di Nara Leão, intitolato semplicemente "Nara"
Olorum dê
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2019 - 23:03
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Pequenos deuses caseiros

Pequenos deuses caseiros
[1974]
Versi dello scrittore e poeta portoghese Sidónio Muralha (1920-1982), nella raccolta "Poemas de Abril", pubblicata nel 1974
Musica di Manuel Freire, nel suo album del 1993 intitolato "Pedra filosofal".
Pequenos deuses caseiros
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2019 - 22:42

Walter Fillak

Walter Fillak
[23 aprile 2019]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anonimo Toscano del XXI Secolo

Walter Fillak, nato a Torino il 10 giugno 1920, fu ben presto genovese. Studente liceale al Gian Domenico Cassini, fu espulso per motivi politici. Nel 1942, arrestato e deferito al Tribunale Speciale fascista; incarcerato poi a Regina Coeli, a Roma. Nel 1943 entra nei GAP con il nome di battaglia di “Gennaio”; diviene commissario politico della III Brigata Garibaldi “Liguria”. Raggiunge poi la Valle d'Aosta, dove combatte con il nome di battaglia di “Martin”; guida numerosi scontri con i Repubblichini nel Canavese e nel Biellese. Catturato a causa di una spiata assieme all'intero comando partigiano, viene condotto all'impiccagione dai nazifascisti. La mattina dell'esecuzione, la corda si spezza; i nazisti non hanno nessuna pietà, si procurano una nuova corda e portano a termine l'impiccagione. E' il 5 febbraio... (continua)
«Mio caro papà,
(continua)
23/4/2019 - 21:05

La guerre, c'est la misère

anonimo
La guerre, c'est la misère
Trovo questo testo su WikiParoles, associato ad un gruppo denominato Furens, del quale non ho altra informazione se non quella, deducibile da Discogs, che ha partecipato ad un paio di antologie della canzone francese dei primi due decenni del 900.

Credo quindi che si tratti del testo datato 1930 e interpretato da tal Georges Gratias nella raccolta "Anthologie sonore du socialisme [1789-1939]" edita da Frémeaux nel 1998.
Anche di Georges Gratias non so nulla, tranne che fu autore di ambito socialista e vicino al Front Populaire.
Sur la plaine aux grands blés mouvants
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2019 - 14:48
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Le pauvre laboureur

anonimo
Le pauvre laboureur
Una canzone tradizionale del Jura francese (Bourgogne-Franche-Comté)
Come tutte le canzoni popolari, anche questa è riscontrabile in molteplici versioni
La registrazione più vecchia che mi è riuscito di trovare è datata 1930, interpretata da tal Reynaldo Hahn nella raccolta "Anthologie sonore du socialisme [1789-1939]" edita da Frémeaux nel 1998.
Sta anche nel secondo LP de La Bamboche, "Jeu à monter sans colle" del 1976
Qui veut savoir la vie
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 23/4/2019 - 13:58
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Son proletari i partigiani

Son proletari i partigiani
Mi sbaglio o la melodia è almeno molto simile alla (successiva) R60?
Emanuela 23/4/2019 - 09:56




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