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Canzone del giovane Turco

Canzone del giovane Turco
[maggio 2013]
Anche denominata "Ballata del giovane Turco"
Also referred as "Ballata del giovane Turco"

Scritta da David Riondino
Voce: Monica Demuru
Pianoforte: Natalio Mangalavite
Illustrazioni: Francesco Spadoni
Video: Roberto Gennaro
“Giovane turco che alla fontana
(continua)
inviata da Il Duo delle Marmotte Accaldate (Adriana e Riccardo) 15/6/2017 - 23:56
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Maishe Yangu (My Life)

Maishe Yangu (My Life)
2017
White African Power

Words by Hamidu Didas

Per maggiori informazioni sul progetto si veda Happiness.
Non è facile reperire i testi originali, lo stesso staff della sixdegreesrecords che abbiamo contattato ci ha fornito solo questo e il precedente, ovviamente nelle traduzioni in inglese, come lo stessi Ian Brennan riferisce molte canzoni sono dei mantra, che ripetono poco più che il titolo.
My parents
(continua)
inviata da dq82 15/6/2017 - 17:55
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Dio è morto

Dio è morto
Visto che nessuno lo ha mai fatto notare (non solo qui su internet, ma nemmeno nei numerosi libri scritti su Guccini o negli articoli di riviste e giornali), lo faccio io.
La versione della Caselli, peraltro uscita in contemporanea con quella dei Nomadi visto che l'album da cui è tratta, "Diamoci del tu", viene pubblicato in aprile 1967 quindi nello stesso mese, ha alcune differenze nel testo. La prima è il verso "dentro le notti che dal vino son bagnate", che per la Caselli diventa "lungo le notti che dal vino son bagnate" (come a volte lo stesso Guccini la canta). La più interessante è sicuramente "in ciò che spesso han mascherato con la fede", che nell'album della cantante diventa invece "Negli immortali sacri dogmi della fede": il significato sicuramente cambia, diventando a mio parere più specifico...e chissà quale dei due versi è quello originale, al di là di ciò che poi in seguito... (continua)
Vito Vita 15/6/2017 - 01:48
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The Camp

The Camp
(2017)
Featuring Ramy Essam

PJ Harvey ha pubblicato un nuovo singolo interpretato assieme al musicista egiziano Ramy Essam. "The camp" è accompagnato da un video composto dalle toccanti immagini del giornalista inglese Giles Duley che documenta, come riporta il Guardian, ‘la vita dei bambini sfollati nella valle della Bekaa in Libano’. John Parrish ha prodotto e mixato il brano, oltre ad averci suonato batteria e chitarra. I proventi di questa canzone andranno totalmente a favore dell’organizzazione non governativa libanese Beyond Association.

In un comunicato stampa Duley dichiara: “È difficile comprendere la portata della crisi in Libano, un paese di 4 milioni di abitanti che ospita più di un milione di profughi siriani. L'infrastruttura del paese è spinta al suo limite e questa situazione è più che disperata nella valle della Bekaa. Tuttavia, ci sono alcune organizzazioni che fanno... (continua)
I saw children through a fence
(continua)
15/6/2017 - 00:10
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Play God

Play God
(2017)
Primo singolo estratto dall'album Binary

‘Play God’ is a song that recognizes reproductive freedom as a civil rights issue. As a society, it is time to acknowledge that unless a woman is in control of her own reproduction, she is not free, and it is the responsibility of our American government to protect and ensure the freedom of all American citizens. It is time we get serious about addressing and achieving this great unfinished business of civil rights in America. Only a constitutional amendment can ultimately save us from the whim of misogynists like Trump who have a vision of women as sexual objects and reproductive slaves.

Q. Do you have a favorite song on “Binary?”
A. I’m pretty excited about “Play God,” because I feel like feminism is the answer—for all of us. I believe that patriarchy is the source of all our social diseases. I came to this awareness after enough years... (continua)
I was done at 16
(continua)
14/6/2017 - 23:46
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Yankee Doodle

Yankee Doodle
[1973]
Parole di Ewan MacColl, sull'aria del noto inno patriottico americano
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Peggy Seeger, Folkways Records

Feroce condanna della strage in Vietnam parodiando la settecentesca “Yankee Doodle”, canzonetta con cui gli inglesi prendevano in giro i miliziani americani ma che poi, dopo l'indipendenza, divenne uno dei più popolari inni patriottici degli USA...
Yankee Doodle came to town
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 21:53
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Buffalo Holler

Buffalo Holler
[1973]
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Ewan MacColl, Folkways Records

Aberfan, Wales, United Kingdom, 1966 = Buffalo Creek, West Virginia, USA, 1972.
In entrambe le località minerarie dedite all'estrazione del carbone si verificò che enormi accumuli di scarti di lavorazione, posti nel tempo a monte degli abitati, franarono a valle in seguito a giorni di piogge torrenziali, uccidendo nelle loro case centinaia di persone.
Responsabili furono le compagnie, che per aumentare il profitto non avevano provveduto ad uno smaltimento in sicurezza, e i governi, che avevano omesso i controlli più volte richiesti dagli abitanti, che sapevano della pericolosità della situazione ma molti di loro, le famiglie più povere, non erano in condizioni di mettersi da soli in sicurezza.
Nel caso di Aberfan, ci fu un padre che, quando venne chiamato dal... (continua)
Born in west Virginia, I've lived here all my life
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 21:10
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La Tempête (ou Les adieux de La Tempête)‎

anonimo
Caro Dead End la canzone è effettivamente stata nel repertorio di Marc Robine, la trovi nel meraviglioso disco "Le Temps des Cerises", mentre non lo era in quello dei Malicorne, ma si può facilmente spiegare l'affermazione perchè quando Marc incise questo canto dei coscritti originario de l'Anjou, Gabriel Yacoub partecipò alle armonie vocali.
Flavio Poltronieri 13/6/2017 - 20:31
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Pelot d'Hennebont

Pelot d'Hennebont
All'inizio però la canzone proveniente dalla Haute-Bretagne, si chiamava "La lettre de Pelot de Betton " (vedi "l'anthologie de la chanson française" di Marc Robine) e le parole erano tradizionali, mentre la musica fu composta da Simone Morand nel 1930. I Tri Yann hanno accellerato il ritmo e l'hanno riveduta anche nel testo. Questo era comunque quello originale:
LA LETTRE DE PELOT DE BETTON
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 13/6/2017 - 20:16

The Children

The Children
Parole e musica di Peggy Seeger
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Ewan MacColl, Folkways Records
The children are born, they bud and they bloom
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 20:15
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We Don't Want to Live Like That!

We Don't Want to Live Like That!
[1973]
Parole e musica di Ewan MacColl
Nel disco “Folkways Record of Contemporary Songs”, con Peggy Seeger, Folkways Records

“For students of any age, includin' students of life”
We've learned to distinguish the hollow men from the rest
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 20:04
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Die Hungerkünstlerin

Die Hungerkünstlerin
Chanson allemande (berlinois) – Die Hungerkünstlerin – Friedrich Hollaender – Années 1920 (après 1922 et avant 29)
Paroles et musique de Friedrich Hollaender
Dans le cycle de chansons pour cabaret intitulé « Lieder eines armen Mädchens », écrit pour sa (première) femme Blandine Ebinger (1899-1993).

Une chanson inspirée du récit de Franz Kafka « Ein Hungerkünstler » (« Un artiste de la faim », ou « Un Jeûneur »), publié en 1922, où un soi-disant artiste réalise un jeûne à outrance en s’exposant au public dans une boîte de verre. Il meurt dans l’indifférence générale et sera remplacé par une panthère famélique .


Dialogue maïeutique

Cette fois, Lucien l’âne mon ami, je t’apporte la version française d’une chanson berlinoise, écrite à Berlin, pour Berlin, en berlinois et comment dire, dans l’esprit berlinois, du moins celui qui inspirait Kurt Tucholsky, Erich Kästner, Walter Mehring, Robert... (continua)
L’ARTISTE DE LA FAIM
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 13/6/2017 - 18:58
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Letter to Britannia From the Union Jack

Letter to Britannia From the Union Jack
1976
All American Alien Boy

L'Union Jack scrive alla Britannia e chiede di non essere più alzata a mezz'asta, dopo aver visto molte guerre...
Poor Britannia - drowning in your waves
(continua)
inviata da dq82 13/6/2017 - 18:03
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The Pete Seeger Song

The Pete Seeger Song
[1961]
Parole e musica di Karen James, oggi dimenticata cantautrice statunitense che tra la fine dei 50 e l'inizio dei 60 incise alcune canzoni per la Folkways Records.
Nel suo album eponimo.

Un tributo a Pete Seeger il quale, come tanti altri artisti ed intellettuali americani negli anni del maccartismo, era caduto vittima della “caccia alle streghe” anticomunista e che nel 1955 si rifiutò di testimoniare di fronte alla speciale commissione parlamentare d'inchiesta sulle attività anti-americane: "I am not going to answer any questions as to my association, my philosophical or religious beliefs or my political beliefs, or how I voted in any election, or any of these private affairs. I think these are very improper questions for any American to be asked, especially under such compulsion as this." (Pete Seeger)
Gather round children, I'm going to tell you a story
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 13/6/2017 - 09:04
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Toro Capovolto

Toro Capovolto
204
Girotondo
Con stupore li invitammo a fumare
(continua)
inviata da dq82 12/6/2017 - 17:56
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Bieda

Bieda
[2015]
Parole e musica di Paweł "Gura" Górecki

Poeta, cantautore, musicista e performer breslaviano.

Il testo da YT.
Intro:
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 12/6/2017 - 16:54
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Cristoforo Colombo

Cristoforo Colombo
(2013)
Storie in forma di canzone
Con la presunzione dei cantautori
(continua)
inviata da Dq82 12/6/2017 - 12:47
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Lavorare stanca

Lavorare stanca
“Matteo dammi il fucile”, Renzi imbattibile mercante d’armi

Nei 1204 giorni a Palazzo Chigi ha moltiplicato sei volte l’esportazione di bombardieri, cannoni, armi leggere. Medio Oriente e Paesi arabi clienti pronto cassa. Record nella storia della Repubblica. “Riserbo” della sottosegretaria Boschi.

di Giorgio Beretta

Lo sa, ma non lo dice in pubblico. E la notizia non compare né sul suo sito personale, né sul portale Passo dopo passo e nemmeno tra “I risultati che contano” messi in bella mostra con tanto di infografiche da Italia in cammino. Eppure è stata la miglior performance del suo governo. Nei 1024 giorni di permanenza a Palazzo Chigi, Matteo Renzi ha raggiunto un primato storico di cui però, stranamente, non parla: ha sestuplicato le autorizzazioni per esportazioni di armamenti. Dal giorno del giuramento (22 febbraio 2014) alla consegna del campanellino al successore (12 dicembre... (continua)
11/6/2017 - 22:55
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1999

1999
(1982)
Don't worry, I won't hurt you...
(continua)
11/6/2017 - 22:28
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Musimy na wojnę iść

Musimy na wojnę iść
[2015]
Parole e musica di Paweł "Gura" Górecki

Poeta, cantautore, musicista e performer breslaviano.
Come bassista e coautore dei testi, insieme con Krzysztof Rodak, fa parte del gruppo Antybiotyka.

Il testo trascritto all'orecchio da YT.
Nie dla nas cykor czy trwoga
(continua)
inviata da Krzysiek Wrona 11/6/2017 - 22:12
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Ho saputo di una casa sfitta

Ho saputo di una casa sfitta
(1992)
pubblicata in "In transito… briciole del Generale" (2000)

da una delle voci storiche del reggae fiorentino e italiano, un inno delle occupazioni per il diritto alla casa della Firenze degli anni '90 (ma ben poco è cambiato se non il milione da aggiornare a mille euro o più). Da dedicare a Lorenzo Bargellini e al movimento di lotta per la casa.
Mai mai più
(continua)
inviata da Lorenzo 11/6/2017 - 19:58
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Safety Dance

Safety Dance
1982
We can dance if we want to
(continua)
11/6/2017 - 18:12
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Oklahoma, 1917

Oklahoma, 1917
[2017]

Album: Punk Baroque

A tribute to the almost entirely forgotten period of Oklahoma history when socialism was mainstream, and a secret organization known as the Working Class Union had 35,000 active members.
David Rovics
The wisdom a story imparts
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:44
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Gather Round

Gather Round
[2017]

Album: Punk Baroque

Most English-language labor songs were written sometime before 1932. This is an update.
David Rovics
Gather round all you workers
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:37
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Age of the Robber Barons

Age of the Robber Barons
[2017]

Album: Punk Baroque

Inequality in the United States in 2017 is greater than it has been since the 19th century -- the Age of the Robber Barons.
David Rovics
There was a time when the rich did not pay tax
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:29
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1848

1848
[2017]

Album: Punk Baroque

And then every once in a very rare while, there are years like 1848, where the masses across multiple borders rise up all at once, and overthrow the existing order. Which they did throughout Europe back then, regardless of what you may have heard.David Rovinc
The famine had affected many people
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:13
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If This Were a War

If This Were a War
[2017]

Album: Punk Baroque

A song about what happened in that parking lot in Dallas in the summer of 2016.David Rovics
If this were a war, if he were a soldier
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:09
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Just a Renter

Just a Renter
[2017]

Album: Punk Baroque

In a city where half the population are renters who have no idea whether their rent will double over the course of the next year, there is no community. Half the city is hoping a new organic supermarket will open up near them, and the other half are hoping it will burn down. That's not a community, that's class war. David Rovics
Ten thousand yuppies just moved here
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 09:02
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Song for a Refugee

Song for a Refugee
[2017]

Album: Punk Baroque

There's this concept that has been talked about so much in so many different contexts that it seems to have been rendered meaningless. But it's not. Humans should have rights -- because they are human, no matter where on Earth they happen to find themselves, regardless of citizenship or lack thereof.
David Rovics
I breathe the air that you do
(continua)
inviata da adriana 11/6/2017 - 08:50




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