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Eli Geva

Eli Geva
Parole e musica di Richard Burgess (1982)
Nuova musica di Moddi (2016)

Eli Geva al tempo della guerra del Libano era un giovane colonnello israeliano che durante l'assedio di Beirut si rifiutò di ordinare alle sue truppe di attaccare la città e fu per questo radiato dall'esercito israeliano. Il cantautore norvegese Richard Burgess scrisse questa canzone nello stesso anno, interpretata dalla cantante Birgitte Grimstad.



Birgitte Grimstad fu invitata per un tour in Israele. La canzone su Eli Geva era stata scritta appositamente per essere presentata nei concerti in Israele, ma non fu bene accolta. In diverse occasioni furono fatte pressioni per rimuoverla dalla scaletta. Durante il concerto a Gerusalemme, anche l'ambasciatore norvegese fece capire che avrebbe abbandonato la sala se la canzone fosse stata cantata.

La canzone fu incisa ma mai pubblicata in un album fino al 2014. Quest'anno... (continua)
The dogs of war are loose again
(continua)
19/9/2016 - 23:31
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The Secret Germany

The Secret Germany
2016
The Hyperion Machine

Dedicata a Paul Celan
How slowly it changed your mirth into moan
(continua)
inviata da Dq82 19/9/2016 - 22:42
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Tri ratna havera

Tri ratna havera
Piacenza/Firenze, 19/20 settembre 2016
TRE AMICI IN GUERRA
(continua)
19/9/2016 - 22:29
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Sergeant Waurich

Sergeant Waurich
Anche Hanns Eisler si è cimentato con questa poesia. Si veda l'interpretazione di Ernst Busch nell'album dedicato ad Erich Kästner pubblicato in RDT nel 1976.
B.B. 19/9/2016 - 21:18
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Die Ballade vom Nachahmungstrieb

Die Ballade vom Nachahmungstrieb
[1931]
Una canzone scritta da Erich Kästner e pubblicata il 24 marzo 1931 sul settimanale Die Weltbühne, quello brevemente diretto da Kurt Tucholsky tra il 1926 ed il 1927, e poi dal suo amico Carl von Ossietzky fino al suo arresto nel 1933.
Trovo il brano in “Erich Kästner: Die kleine Freiheit: Chansons und Prosa 1949–1952” pubblicato nel 1979 e anche in “Tiefer Frieden”, raro disco del 1980 di un oscuro duo folk tedesco chiamato Hammer & Harfe.

I nazisti arrestarono Carl von Ossietzky, con altre migliaia di oppositori all'indomani del pretestuoso “incendio del Reichstag”. Fu allora che cominciarono a giocare, a divertirsi sadicamente con tutte quelle vite ridotte in prigionia, proprio come fanno i protagonisti di questa “Ballata dell'emulazione”: un gruppo di bambini, curiosi di sapere cosa provano i grandi quando giustiziano un criminale, decidono di impiccare per guioco uno di... (continua)
Es ist schon wahr: nichts wirkt so rasch wie Gift!
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 19/9/2016 - 19:54
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La strada del davai

La strada del davai
Sono il maestro del Coro A.N.A. di Melzo (Mi), mi complimento per il Cd Terra e Pace che un mio corista mi ha dato in ascolto.
Essendo il mio Coro associato a U.N.I.R.R., chiedo, se possibile, come posso avere la melodia completa de "la strada del davai"? Non collaboriamo anche con gruppo strumentale (violini-flauto-viola-fisarmonica-chitarra-tromba-organo) che ci può supportare.
Grazie e complimenti sinceri!
Emilio Scarpanti - www.coromelzo.it - 3339474234
EMILIO SCARPANTI 19/9/2016 - 11:32
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Boško i Admira

Boško i Admira
Piacenza, 19 settembre 2016 10:56
BOŠKO E ADMIRA
(continua)
19/9/2016 - 10:58

Vertrauenskundgebung für Herrn Fey

Vertrauenskundgebung für Herrn Fey
[1931-34]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.

Una poesia dedicata ad Emil Fey (1886-1938), uno dei leader dell'Heimwehr, formazione paramilitare austriaca, nazionalista e fascista, paragonabile ai Freikorps tedeschi (quelli che poi evolsero nelle SA naziste). L'Heimwehr – più tardi “Vaterländische Front” - a partire dalla seconda metà degli anni 20 fu responsabile del radicalizzarsi dello scontro sociale e nel luglio del 1927 diede manforte alla polizia nel reprimere con ferocia (90 e più morti, centinaia di feriti) una violenta rivolta popolare causata dall'assoluzione di alcuni paramilitari per l'omicidio di due manifestanti avvenuto alcuni mesi prima. Nel 1933 i fascisti dell'Heimwehr presero il potere con un golpe, insediando come dittatore Engelbert Dollfuss, che l'anno... (continua)
Eiapopeia alala,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/9/2016 - 22:49
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Die Mühlen der Gerechtigkeit

Die Mühlen der Gerechtigkeit
[1931-34]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Una poesia sulla Legge che spesso non ha nulla a che vedere con la Giustizia, ma è solo uno degli strumenti di oppressione del potere. Lo sguardo dell'autore non è rivolto solo all'Austria ma all'Europa intera. E nella terza strofa ce n'è anche per l'America di Sacco e Vanzetti e dei linciaggi dei neri...

Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi di Jura Soyfer intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979. Il testo è riportato su Projekt Gutenberg

Nel 1981 questa e altre canzoni di Jura Soyfer, compreso il suo famoso Dachaulied, composto insieme ad Herbert Zipper nel primo periodo della sua prigionia, sono state riproposte dal gruppo viennese Schmetterlinge nel loro disco intitolato “Verdrängte Jahre”.
Der liebe Gott sprach klipp und klar:
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/9/2016 - 21:50

Krupps Morgenliedchen

Krupps Morgenliedchen
[1931-34]
Poesia di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Questa “Canzoncina mattutina del Sig. Krupp” fu pubblicata sul quotidiano socialista austriaco “Arbeiter Zeitung” nei primi anni 30.

Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi di Jura Soyfer intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979. Il testo è riportato su Projekt Gutenberg

In molte delle sue poesie Soyfer denuncia il finanziamento ad Hitler e ai fascisti austriaci da parte di banchieri ed industriali: Thyssen e soprattutto Krupp sono i più spesso citati. E se i grossi industriali e i loro banchieri appoggiano i fascisti è perchè si aspettano da questi una politica di riarmo che porterà inevitabilmente ad una... (continua)
Die Hoffnungen schießen empor, froh und frisch,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/9/2016 - 18:44

Schlaflied für ein Ungebornes

Schlaflied für ein Ungebornes
[1931-34]
Canzone di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Un'inquietante ninna ninna pubblicata sul quotidiano socialista austriaco “Arbeiter Zeitung” nei primi anni 30.

Nella raccolta di lettere, poesie e prose brevi di Jura Soyfer intitolata “Die Ordnung schuf der liebe Gott. Eine Auswahl”, a cura di Werner Martin, in collaborazione con Roland Links e Wilhelm Kroupa, Lipsia, 1979. Il testo è riportato su Projekt Gutenberg

Nel 1981 questa e altre canzoni di Jura Soyfer, compreso il suo famoso Dachaulied, composto insieme ad Herbert Zipper nel primo periodo della sua prigionia, sono state riproposte dal gruppo viennese Schmetterlinge nel loro disco intitolato “Verdrängte Jahre”.
»Halt die Ehe hoch in Ehren,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/9/2016 - 17:58

Noi vogliam che ricchi e poveri

Noi vogliam che ricchi e poveri
[1898]
Versi di Ferdinando Fontana (1850-1919), giornalista, scrittore, librettista e commediografo milanese.
Musica di Romualdo Marenco (1841-1907), compositore originario di Novi Ligure.

Ferdinando Fontana aderì al movimento artistico e letterario della Scapigliatura. Fu amico e collaboratore di Giacomo Puccini. Nel 1898 partecipò ai moti milanesi repressi a cannonate dalle truppe al comando del generale Bava Beccaris
Romualdo Marenco, notissimo ed apprezzato compositore, soprattutto di balletti, repubblicano come Fontana, proprio in seguito alla feroce repressione della rivolta del pane a Milano decise si lasciare per sempre l'Italia ed autoesiliarsi in Svizzera. E fu a Lugano che compose la musica di questa canzone.
Noi vogliam che ricchi e poveri
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 18/9/2016 - 17:05
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Der Prinz von Lügenland

Der Prinz von Lügenland
Chanson allemande – Der Prinz von Lügenland – Erika Mann – 1934

Poème d’Erika et Klaus Mann
Musique de Magnus Henning (1904-1995), compositeur et pianiste bavarois
Dans le spectacle de cabaret intitulé « Die Pfeffermühle », « le Moulin à poivre », imaginé par Erika et Klaus Mann, avec la collaboration de Walter Mehring et de Wolfgang Koeppen, et interprété par la même Erika, son amie Therese Giehse et d’autres acteurs et de danseurs (Lotte Goslar, Sybille Schloß, Cilli Wang et Igor Pahlen.)

Le grand final [du Moulin à poivre, lors du spectacle du 1er janvier 1934 à Zurich, ndr] est présenté par Erika et ses célèbres, coupantes chansons avec des textes qui attaquent en rafales la folie nazie. Elle est en scène avec casque d’argent, pantalon noir et des bottes de cavalière. Ce soir, elle est le Lügenprinz, « le Prince de Menterie » :

« Je suis le Prince de Menterie,
Je mens à faire rougir... (continua)
LE PRINCE DE MENTERIE
(continua)
inviata da Marco Valdo M.I. 17/9/2016 - 22:22
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Lied Von Der Käuflichkeit Des Menschen

Lied Von Der Käuflichkeit Des Menschen
[1937]
Canzone di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.

Scritta nel 1937 per il suo terzo dramma, "Astoria", riflessione tragicomica sul concetto di “Vaterland”, di Patria, e della totale distorsione che ne fanno i regimi totalitari. Astoria è un paese inesistente, un'invenzione truffaldina propinata dai governanti al proprio popolo e che tuttavia si rivela una perfetta macchina statale di guadagno e oppressione. Jura Soyfer riesce a creare un'esilarante e insieme spaventosa parabola politica sulla concezione dello Stato nei regimi dittatoriali, ispirandosi stilisticamente al teatro comico viennese ottocentesco e in particolare alle farse di Johann Nestroy e Ferdinand Raimund. (de.wikipedia)

Nel 1975 questa canzon di Jura Soyfer è stata ripresa dal gruppo viennese Schmetterlinge nel loro disco intitolato “Lieder Fürs Leben”.
Ins Himmelblau die Rohstoffpreise steigen,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/9/2016 - 22:02
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Havana Affair

Havana Affair
AFFARE AVANA
(continua)
inviata da VitoLuca 17/9/2016 - 21:30
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Das Lied von der Ordnung

Das Lied von der Ordnung
[1932]
Versi di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraina), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Pubblicati nel 1932 sul quotidiano socialista austriaco “Arbeiter Zeitung”

Nel 1981 questa e altre canzoni di Jura Soyfer, compreso il suo famoso Dachaulied, composto insieme ad Herbert Zipper nel primo periodo della sua prigionia, sono state riproposte dal gruppo viennese Schmetterlinge nel loro disco intitolato “Verdrängte Jahre”.
Daß wir Hunger haben, ist nicht wichtig,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/9/2016 - 21:18
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Lied des einfachen Menschen

Lied des einfachen Menschen
[1935-38]
Canzone scritta da Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraiana), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.

Quando nel giugno del 1939 questa canzone fu presentata alla serata inaugurale dell'Exilkabarett viennese “Das Laterndl” (“The Lantern”) in quel di Londra, il suo autore, Jura Soyfer, a soli 26 anni, aveva già perso la vita per mano dei nazisti in quel di Buchenwald...

Nel 1981 questa “Canzone della gente comune” e altre canzoni di Jura Soyfer, compreso il suo famoso Dachaulied, composto insieme ad Herbert Zipper nel primo periodo della sua prigionia, sono state riproposte dal gruppo viennese Schmetterlinge nel loro disco intitolato “Verdrängte Jahre”.
Menschen sind wir einst vielleicht gewesen
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/9/2016 - 20:44
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Kometen-song

Kometen-song
[1936]
Canzone che chiude il dramma “Der Weltuntergang, oder, Die Welt steht auf kein' Fall mehr lang”, esordio letterario di Jura Soyfer (1912-1939), di famiglia ebraica originaria di Charkiv (Impero russo, oggi in Ucraiana), giornalista e scrittore, viennese d'adozione.
Ispirata al couplet “Kometenlied” della farsa viennese “Der böse Geist Lumpacivagabundus, oder Das liederliche Kleeblatt”, di Johann Nestroy, 1833

“Per ristabilire l’equilibrio dell’Universo, il Sole e gli altri pianeti decidono di liberare la Terra dai fastidiosi pidocchi che la stanno pian piano uccidendo, gli uomini, e per farlo le lanciano contro una cometa. Come reagiranno gli uomini alla notizia che stanno per essere annientati? Come si prepareranno alla fine del mondo? Jura Soyfer, autore austriaco tra i più rappresentativi della sua generazione, prematuramente scomparso, a ventisei anni, in un campo si sterminio... (continua)
Denn nahe, viel näher, als ihr es begreift
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/9/2016 - 17:08
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Un aviatore irlandese prevede la sua morte

Un aviatore irlandese prevede la sua morte
Per chi fosse interessato, qui c'è la storia di quella volta che a vedersela brutta non fu Snoopy, ma direttamente Charlie Brown.

Charles L. Brown nel 1943 era un giovanissimo pilota dell'USAF; per l'equipaggio che comandava e per il suo B17 era la prima missione.
L'obiettivo era la fabbrica degli FW190 tedeschi a Brema, e la città era guardata da duecentocinquanta postazioni antiaeree e da centinaia di caccia. Proprio la contraerea centrò il bombardiere di Charlie Brown, danneggiandolo in modo piuttosto serio. Poi toccò ai caccia, che con ripetuti attacchi nel corso di dieci minuti uccisero il mitragliere di coda e ferirono l'operatore radio, un altro mitragliere e lo stesso Brown. L'aereo ebbe tre motori danneggiati e il timone fracassato.
Mancava l'ultimo tocco.
Da un campo di volo a terra videro l'aereo. Franz Stigler decollò e avvicinò il bombardiere; vide che l'equipaggio ferito... (continua)
Io non sto con Oriana 17/9/2016 - 15:57
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La vien giù da le montagne (La bella partigiana)

anonimo
La vien giù da le montagne (La bella partigiana)
[1944]
Canzone dedicata alle ragazze che facevano le staffette nelle Fiamme Verdi sulle Alpi lombarde
Il testo è di autore ignoto e si ispira a quello dell'omonimo canto popolare (La vien giù da le montagne / l'è vestida a la francese / da un bel giovane cortese / gli fu chiesto far l'amor...)
La melodia si ispira invece al canto intitolato “L'altro giorno andando in Francia”.

Il testo è di carattere marcatamente pastorale, canta il forte legame con i propri monti; la staffetta sembra non aver tempo per le “distrazioni amorose”, lei aspira innanzitutto a liberarsi dell’oppressore e conquistare la libertà [nella versione originale le esplicite avances del giovane incontrato vengono dalla bella fermamente rifiutate, tanto da irritarlo al punto da insultarla, ma lei rivendica con fierezza la sua vita umile e la sua purezza, ndr]

Le Fiamme Verdi si configurarono, nella resistenza italiana,... (continua)
La vien giù da le montagne
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/9/2016 - 14:53
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No Human Is Illegal

No Human Is Illegal
YKSIKÄÄN IHMINEN EI OLE LAITON
(continua)
inviata da Juha Rämö 17/9/2016 - 14:01

Canzone della 22a Brigata Garibaldi

anonimo
Largo largo siamo i baldi combattenti Partigiani,
(continua)
inviata da adriana 17/9/2016 - 08:16

Lanciotto Ballerini

anonimo
Lanciotto Ballerini
Canzone del gruppo partigiano garibaldino
Ricordata da Enzo Puzzoli (partigiano SAP Campi centro)

Dal sito A.N.P.I. "Lanciotto Ballerini" Campi B.
Siam partigiani del Gruppo Lanciotto
(continua)
inviata da adriana 17/9/2016 - 08:06

Globalizzazione

Globalizzazione
Complimenti ragazzi per lo splendido lavoro. Grazie Adriana per averla inserita. Grazie Daniel per averla addirittura tradotta. Sono commosso
Gianni cantante e bassista dei Mirafiori kidz 17/9/2016 - 00:13

Die Legende vom namenlosen Soldaten

Die Legende vom namenlosen Soldaten
[193?]
Versi Gerhart Herrmann Mostar (1901-1973), scrittore, poeta e giornalista tedesco.
Musica di Franz Eugen Klein (1912-1944), compositore, pianista e direttore d'orchestra austriaco, ebreo.
Testo trovato qui

Il tedesco Gerhart Herrmann si fece le ossa come giornalista a Bochum, Berlino e Monaco ma soprattutto come inviato nei Balcani, dove aggiunse al suo cognome quello letterario di “Mostar”, in omaggio alla città bosniaca.
Dopo l'avvento di Hitler, Herrmann Mostar riparò a Vienna dove partecipò al kabarett “Der liebe Augustin”, fondato dall'attrice e cantante Stella Kadmon insieme allo scrittore Peter Hammerschlag e al compositore e pianista Fritz Spielmann. Al gruppo si aggiunse anche il musicista viennese Franz Eugen Klein, autore della musica di questa “Leggenda dei soldati senza nome”.

Nel 1938, in seguito all'“Anschluss”, l'annesione dell'Austria alla Germania nazista,... (continua)
Ich lag nicht unter dem Marmorstein
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 17/9/2016 - 00:03
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Tabratt i lhukem

Tabratt i lhukem
da Unsongs, compilation di canzoni censurate da tutto il mondo.

Written by the Algerian-born Kabyle singer, poet and freedom fighter Lounes Matoub. Translation by Pål Moddi Knutsen and Maren Skolem. The melody is based on the Algerian national anthem.
OPEN LETTER
(continua)
16/9/2016 - 16:06
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Путин зассал

Путин зассал
da Unsongs (2014), compilation di canzoni censurate da tutto il mondo.

Per questa versione il cantante ha usato una melodia di Rachmaninoff

Translated by Pål Moddi Knutsen and Maren Skolem. Music by Sergei Rachmaninoff, new arrangement by Pål Moddi Knutsen.
PUNK PRAYER
(continua)
16/9/2016 - 14:43
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Büxensteinlied (Im Januar um Mitternacht)

anonimo
Büxensteinlied (Im Januar um Mitternacht)
Gennaio 1919
Canzone della lega spartachista
Das “Büxensteinlied” entstand in den Januarkämpfen 1919 im Berliner Zeitungsviertel. Die Arbeiter verteidigten die Druckerei Büxenstein gegen die Truppen des SPD-Wehrministers Gustav Noske. Auf dessen eigenen Worte bei der Niederschlagung der Arbeiter (“Einer muss der Bluthund sein”) spielt die 3. Strophe an. Die Verse stammen vom Schlosser Richard Schulz, später Redakteur der “Roten Fahne”. Nach Weise eines nationalistischen Soldatenlieds von 1915 (“Argonnerwald, um Mitternacht”).
Testo trovato su kommunisten.ch


1966

A cura di Michele Straniero

testo di Schlosser Richard Schulz, poi direttore della "Bandiera Rossa".
Musica da "Argonnerwaldlied" inno nazionalista della I guerra mondiale (1915) poi ripresa anche dal regime nazista
Im Januar um Mitternacht
(continua)
inviata da dq82 16/9/2016 - 14:33
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Fiori marci nei fucili

Fiori marci nei fucili
ROTTEN FLOWERS IN THE GUNS
(continua)
inviata da dq82 16/9/2016 - 11:05
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Bandiere da bruciare

Bandiere da bruciare
FLAGS TO BURN
(continua)
inviata da dq82 16/9/2016 - 11:04
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Belfast Brucia Negli Occhi Di Sara

Belfast Brucia Negli Occhi Di Sara
BELFAST BURNS IN SARA'S EYES
(continua)
inviata da dq82 16/9/2016 - 11:03
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Berlino Est 1980

Berlino Est 1980
EAST BERLIN 1980
(continua)
inviata da dq82 16/9/2016 - 11:01
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Il disertore

Il disertore
THE DESERTER
(continua)
inviata da dq82 16/9/2016 - 10:41
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Κάποτε θα 'ρθουν

Κάποτε θα 'ρθουν
The music of this song is written by George Theodorakis (son of Mikis Theodorakis), not by Mikis Theodorakis.
Deadman Walking 16/9/2016 - 10:11

Canto dei presentati

anonimo
Canto dei presentati
[1944]
Testo pubblicato su “Il Ribelle”, organo di stampa delle Brigate Fiamme Verdi, formazioni partigiane di orientamento cattolico. Brescia, 1 dicembre 1944.
L’anonimo autore si firmava con “Z.” ed era certamente un integrante della formazione partigiana Divisione Fiamme Verdi “Tito Speri” operante nel bresciano e intitolata ad un patriota risorgimentale

Per “presentati” s’intendono i combattenti partigiani che dopo il proclama del 13 novembre 1944, con cui gli Alleati annunciavano l’attestamento sulla Linea Gotica e la sospensione delle operazioni militari per l’arrivo dell’inverno, sfiduciati, stanchi, a corto di viveri e armi, incalzati dai nazi-fascisti, abbandonarono la lotta armata consegnandosi al nemico. Per fortuna il successivo 2 dicembre il comando del Corpo volontari della libertà diramò un comunicato in cui spiegava che l’annuncio alleato non era da interpretarsi come un... (continua)
Quando noi siamo arrivati
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/9/2016 - 09:41
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Alles verändert sich

Alles verändert sich
KAIKKI MUUTTUU
(continua)
inviata da Juha Rämö 16/9/2016 - 09:16
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Marschlied 1945

Marschlied 1945
“Su un piccolo palcoscenico si susseguono gag, recite di testi letterari, danze grottesche e parodie di opere liriche. Poi si presenta in scena una giovane donna dai capelli neri, lo sguardo fiero; sta ritta in piedi davanti a un carro armato distrutto, avvolta in un vecchio cappotto, zaino sulle spalle, una vecchia valigia in mano. Intona una marcetta che via via aumenta di volume.

È il Marschlied ’45. Ebbe subito un successo trionfale grazie al suo ritmo martellante e alla bravura dell’interprete, Ursula Herking. Divenne subito l’inno del Kabarett rinato dalle macerie. La sera della “prima”, la Herking, che della Schaubude divenne in breve la star, cantò la marcetta scritta da Erich Kästner con il cuore in gola. Era la prima canzone satirica che andava in scena a Monaco dopo tanti anni di silenzio. Come avrebbe reagito il pubblico? Appena si spense l’ultima nota, ci fu un silenzio di tomba.... (continua)
MARCETTA 1945
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 15/9/2016 - 19:22
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Le déserteur

Le déserteur
ITALIANO / ITALIAN [13] - Saray

Versione rap italiana di Saray, che riprende la prima versione di Vian
Italian rap version by Saray, based on the first version of the song
Version italienne rappée par Saray, basée sur la première version de la chanson


IL DISERTORE
(continua)
inviata da dq82 15/9/2016 - 18:35
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Oltre il fiume

Oltre il fiume
2016
DerWald - Volume1

Una fuga dalla guerra. Forse una diserzione?
Comunque ben tornato Gianluca Bernardo
Mano a mano che andiamo a fondo
(continua)
inviata da dq82 15/9/2016 - 17:23
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Colore

Colore
2015
Lotux

Brano con cui gli "A tea with Alice" hanno partecipato al concorso "Voci per la libertà 2016"
Sotto me il blu
(continua)
inviata da dq82 15/9/2016 - 11:37
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Pindaro

Pindaro
2015
Dante Francani

Dante Francani: voce e pianoforte.
Daniele Mencarelli: contrabbasso.
Daniele Falasca: fisarmonica.
Mauro De Federicis: chitarre.
Son tante quelle notti in cui ripenso
(continua)
inviata da dq82 + Lorenzo 15/9/2016 - 10:46
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Ode all'Anarchia

Ode all'Anarchia
2015
Dante Francani

Dante Francani: voce e pianoforte;
Daniele Mencarelli: contrabbasso;
Daniele Falasca: fisarmonica;
Mauro De Federicis: chitarre.
L'anarchia è un sentimento non certo una filosofia
(continua)
inviata da dq82 14/9/2016 - 16:40
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1944

1944
Su Lyricstranslate la canzone tradotta in una cinquantina di lingue
dq82 14/9/2016 - 14:59




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