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Prima del 2006-5-17

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Estadio Chile

Estadio Chile
Deutsche Fassung
Quelle:
Victor Jara - Chile, mein Land, offen und wild
Sein Leben, erzählt von Joan Jara
rororo aktuell 5523
ESTADIO CHILE
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2006 - 23:51

Canzone dei padri

Canzone dei padri
Testo di Dario Fo
Dallo spettacolo "La passeggiata della domenica"
Testo ripreso dal Canzoniere dei Ribelli
A parte
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2006 - 23:28
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La ballata dell'Ardizzone

La ballata dell'Ardizzone
May 17, 2006
BALLAD FOR GIOVANNI ARDIZZONE
(continua)
17/5/2006 - 22:53
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Per un piatto di maccheroni

Per un piatto di maccheroni
Arrangiamento di Arturo Benedetti Michelangeli

Testo e mp3 ripresi dal sito ufficiale del Coro di Micene.

Negli anni ’50 viene armonizzata per coro da A. Benedetti Michelangeli della SAT, entrando a far parte del repertorio di questo storico coro di montagna.
Da allora si diffonde, sino a essere presente con questa armonizzazione praticamente in tutti i cori di montagna.
Era nato poveretto
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2006 - 21:39

Un testo strano

Un testo strano
di tutte le località citate di americano ce ne saranno quante le dita di una mano. se prendevi la guida del touring forse avresti avuto più ispirazione e considerazione.
Evidentemente i tuoi target sono al tuo stesso livello

Nel "Testo strano" non sono elencate "località americane", ma località in tutto il mondo dove si trovano basi militari, depositi di armi, installazioni americane ecc.ecc.; nonché località che sono state bombardate dagli americani, altrettanto ecc.ecc.; e la cosa è specificata chiaramente all'inizio della canzone. Ora, visto che parli di "livelli", con questo tuo intervento, caro Piero, e mi spiace dirtelo, non ti stai qualificando ad un livello molto alto. Ci fai quasi la figura di uno che aveva voglia di "sparare" la sua cosina e che l'ha fatto senza stare neppure a darsi la pena di controllare. Ciononostante, visto che noi non censuriamo niente, ti approviamo questo tuo intervento con un piccolo commento. Così, solo perché tu possa evitare di fare, in futuro, delle figuracce del genere. Saluti! [RV]
piero 17/5/2006 - 16:24
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Sólo le pido a Dios

Sólo le pido a Dios
ITALIANO/ITALIAN/ITALIANO [1]


Versione italiana di Claudio Cormio.
Roma, aprile 1995.
Inviata personalmente dall'autore, che ringraziamo nel modo che potrà facilmente immaginare...

Italian version by Claudio Cormio.
Rome, April 1995.
This version was personally sent by the author. We thank him in a way he can easily imagine...

Versión italiana de Claudio Cormio.
Roma, abril 1995.
Esta versión fue enviada personalmente por el autor, a quien queremos decirle gracias en una manera que puede facilmente imaginar...
SOLO IO CHIEDERO'
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2006 - 00:15
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L'estaca

L'estaca
ITALIANO 1 [Claudio Cormio, 1976]
ITALIAN 1 [Claudio Cormio, 1976]

Versione italiana di Claudio Cormio.
Milano, 1976.
Italian version by Claudio Cormio.
Milan, 1976

"Claudio Cormio è collaboratore di Ivan Della Mea, per ed assieme al quale ha scritto diverse canzoni (ricordiamo tra di esse la stupenda Sciàmbola). Questa traduzione ci è stata da lui inviata personalmente. Più che ringraziarlo, gli mandiamo un abbraccio forte forte." [RV, 2006]

Cronologicamente è una delle prime versioni de L'estaca in una qualsiasi lingua (si ricorda che dello stesso anno 1976 sono la versione basca di Gorka Knörr e Xabier Lete e la riproposizione di Marc Ogeret della versione francese del 1974 di Jacques-Émile Deschamps); solo che non risulta che Claudio Cormio o altri la abbiano mai incisa, almeno non pubblicamente. Si veda anche qui e qui. In una conversazione con un giornalista catalano, Joaquim Vilarnau... (continua)
IL RECINTO
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/5/2006 - 00:07
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Dissubbidance

Dissubbidance
2005
da "Lascia che sia"

Testo e musica di Enrico Capuano, Luigi Magurno, Renato Salvetti

Praticamente un rifacimento di If I Had A Hammer.
E datemi un martello
(continua)
16/5/2006 - 16:43
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A me stesso

A me stesso
2005
da "Lascia che sia"

Testo e musica di Enrico Capuano
È molto tardi e non riesco proprio a dormire
(continua)
16/5/2006 - 16:32
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Viva Maria

Viva Maria
2005
da "Lascia che sia"

"Tutto il disco è contro la guerra. Una delle canzoni che amo in maniera particolare è «Viva Maria» che è stata scritta al ritorno di un viaggio in Iraq prima della scoppio della guerra, dove siamo andati io, un gruppo di artisti e una troupe cinematografica che ha fatto anche un film sulla nostra esperienza. E’ stato molto toccante andare in un posto dove si fiutava l’aria di una guerra e si avvertivano i segni di quella precedente. Da lì abbiamo capito che c’era anche un’altra Europa che voleva la pace ed è bastato parlare con quelli che con la politica non c’entravano niente per comprenderlo. Sono tornato dall’Iraq con in testa questa idea della bomba intelligente, allora in musica ho avvicinato due storie, una che è la nostra e che fa parte della cultura cristiana, la storia di Maria in quanto madre che soffre per il figlio che viene umiliato, ucciso e messo... (continua)
Sono forti le parole
(continua)
16/5/2006 - 16:31
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Ninna nanna della guerra

Ninna nanna della guerra
Da "Memorie resistenti" [2005]
Testo e musica di Gigi Modiano - NCB
Scarica il libretto di "Memorie resistenti" dal Sito del NCB


Shamira trascina i suoi passi disperati
tra le macerie di questa lontana città d’oriente
stringe a sè le mani e piange
piange la pietà della sua gente massacrata
mentre una falce di luna
implacabile illumina l’orrore,
i feriti abbandonati alla loro agonia
i morti lasciati soli nella loro crudeltà mortale
senza una mano indulgente che possa accarezzarne gli occhi

Falluja chiede aiuto,
urla tra le acque del fiume Eufrate
che scorre portando con sé centinaia di persone
Falluja piange tra il sordo rumore delle bombe assassine
e un vecchio fuggito all’orrore urla:
Un po’ di misericordia per dio,
Un po’ di misericordia

Shamira aspira l’aria di questo giorno abbandonato
non ritrova il profumo della dolce terra di Babilonia
trattiene le lacrime dietro... (continua)
Occhi scuri che guardano il cielo
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/5/2006 - 14:44

Piazza Loggia

Da "Memorie resistenti" [2005]
Testo e musica di Antonello Baldi [NCB] - 1974
Scarica il libretto di "Memorie resistenti" dal Sito del NCB


1936-1976-2006

Piazza Loggia non è solo il luogo della memoria civile di questa città, della sua vicenda politica e sociale più recente. E' qualcosa di più e di diverso solo se sappiamo intrecciare tra di loro, nel modo giusto, col “filo rosso” della conoscenza, i fatti accaduti e che la Storia ci mette davanti in un modo apparentemente arbitrario. C’è stata la strage fascista del 28 maggio del ‘74, ma c’è stata anche un’altra strage, e per questo fascista: quella del 29 maggio del ‘93. C’è stata Brescia e c’è stata Gorni Vakuf. Sono due episodi resi simili non solo perché segnati da una violenza assassina (ma non cieca), ma per il valore esemplare che la vita di quegli uomini e di quelle donne, e non la morte, ha avuto in sé. Per loro e per noi.
Nello... (continua)
Acqua sui volti, sulle bandiere, sulle mie mani
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/5/2006 - 14:17
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30 anni [Piazza della Loggia 1974-2004]

Da "Memorie resistenti" [2005]
Testo e musica di Gigi Modiano [NCB] - 2004
Scarica il libretto di "Memorie resistenti" dal Sito del NCB.
Si veda anche Ringhera

"La mattina plumbea sembra pesare sul clima dello sciopero che solitamente comunica con una città abituata, come un corpo avvizzito, ad essere scossa dai rumorosi cortei operai che ne sconvolgono le monotone, piccole consuetudini quotidiane.

Non tutti i lavoratori hanno raggiunto il luogo della manifestazione, quando Gianni Panella, dinanzi a circa 2500 persone, introduce gli oratori ufficiali. Il dirigente della Camera del lavoro richiama i motivi che hanno indotto le organizzazioni sindacali a dichiarare lo sciopero, e sottolinea la necessità di spezzare la sempre più fitta trama di attentati che da mesi segna la vita quotidiana della provincia.

Franco Castrezzati, segretario della Fim-Cisl, prendendo la parola, esprime il... (continua)
Troppi anni son passati
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/5/2006 - 14:12

'Na guera

Da "Memorie resistenti" [2005]
Testo e musica di Tiziano Zubani [NCB]
Scarica il libretto completo dal Sito del NCB

*


"A 14 anni appena compiuti sono andata in fabbrica, ed è stato terribile andare là dentro. Il senso di oppressione che ho provato quando i cancelli si sono chiusi dietro di me. Invece dell’aria dei prati, invece di tutti i sogni che
aveva fatto sui miei studi, sulla mia vita libera…, mi son sentita chiudere dietro quelle inferriate come di una prigione. La vita di fabbrica era terribile. Mi mancava il respiro in mezzo a tutta quella polvere. Lavoravo come le altre apprendiste, non alle macchine ma alla preparazione. Aiutavo a preparare il cotone per filare e così ho continuato per un anno. Poi ho avuto anch’io la mia macchina. Ricordo quel giorno: è stata una grande emozione. Mi hanno dato due telai. Ero felice di avere qualche cosa che fosse mia, qualche cosa di cui... (continua)
Go cominciat a laurà – che ghere dudes agn
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 16/5/2006 - 13:49
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I Should Be Proud

I Should Be Proud
1970
Scritta da Henry Cosby

"I Should Be Proud" is a 1970 protest song by Motown girl group Martha and the Vandellas. Though not a big hit (peaking at #80 pop and #45 R&B), the song was noted for being the first released Motown protest song (released in February of the year) just months before the releases of Edwin Starr's "War" and The Temptations' "Ball of Confusion". The song had the narrator talk of how she was devastated on hearing the news that her loved one, who was fighting in the Vietnam War, was shot and killed in action. Instead of being proud that her loved one "fought for her" as the narrator suggested people around her was claiming, all she wanted was him and not his honors for fighting the war exclaiming that the man, disguised as "Private Johnny C. Miller" was "fightin' for the evils of society".

Wikipedia
I was under the dryer when the telegram came:
(continua)
15/5/2006 - 12:37
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Holiday

Holiday
[2004]
by Billie Joe Armstrong
Album: American Idiot

Written by singer Billie Joe Armstrong for his band Green Day's seventh studio album American Idiot (2004). The song is the prelude to "Boulevard of Broken Dreams", which appears as the following track on the album and was released as the second single. "Holiday" was released in the spring of 2005 as the third single from the album and performed moderately on the charts. In the U.S., it reached number nineteen on the Billboard Hot 100; it debuted at number eleven in the UK and at number twenty-one in Canada. The song achieved considerable popularity across the world.

It is also thought that the song was written while on a visit to Los Angeles, CA. Many persons remember the city when hearing the song.

(Wikipedia)
say! hey!
(continua)
15/5/2006 - 12:22
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Big Oil

© 2003 DJ MONKEY
************
in l.a. whether you’re a punk or a star
(continua)
inviata da Joey Alkes 15/5/2006 - 03:40
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Che il Mediterraneo sia

Che il Mediterraneo sia
è troppo bella questa canzone!!non smetterei mai di ascoltarla... BRAVO BENNATO!!!!
VITO PREZIOSO 14/5/2006 - 19:50
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Carrying No Cross

Carrying No Cross
(by Eddie Jobson and John Wetton)

da "Danger Money"

Stupefacente sia per la musica che per il testo, che narra di come un soldato dell'esercito regolare tedesco nella Seconda Guerra Mondiale che, come tanti ha scelto di combattere per dare un senso alla propria vita, si accorga finalmente, mentre vaga disperso dal resto della truppa in territorio nemico, di quanto sia stupido ed insensato combattere ed uccidere altri esseri umani solo perchè appartenenti ad una nazione che qualcun altro ha considerato nemica.
Stop........
(continua)
inviata da Alessandro 13/5/2006 - 18:31
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Wind Of Change

Wind Of Change
magnifica..... stupenda
Vinicio 11/5/2006 - 15:26
Canzoni Contro la Guerra, assieme a Radio Dissident e, con tutta probabilità, Radio(H)acktive, stanno preparando una trasmissione non stop contenente 25 canzoni scelte tra quelle del nostro sito. La data esatta verrà comunicata a breve.
Riccardo Venturi 10/5/2006 - 20:50
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Bella Ciao

anonimo
Bella Ciao
14. Ho Belulin' (Versione esperanto di Renato Corsetti)
14. Ho Belulin' (Esperanto version by Renato Corsetti)


Versione di Renato Corsetti, presidente della UEA (Universala Esperanto Asocio)
A version by Renato Corsetti, chairman of UEA (Universala Esperanto Asocio)



Eseguita e incisa da Gianfranco Molle (Ĝanfranko, 1949-2018) nell'album "Horo de opozicio" (1979)
Performed and recorded by Gianfranco Molle (Ĝanfranko,1949-2018) from the album "Horo de opozicio" (1979)

Iun matenon, vekiĝis mi
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 10/5/2006 - 00:47
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Gather 'Round The Stone

Gather 'Round The Stone
Un altro bel pezzo contro la guerra di Bush, sempre dal doppio "Both Sides Of The Gun" (Virgin, 2006)
You're too young to know
(continua)
inviata da Alessandro 9/5/2006 - 22:13
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Both Sides Of The Gun

Both Sides Of The Gun
Dall'omonimo album uscito in questo 2006, un bel pezzo contro la strategia del terrore di Bush, "un pazzo ad una dimensione in un mondo tridimensionale"
Living these days is making me nervous
(continua)
inviata da Alessandro 9/5/2006 - 22:06
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Addio Venezia addio [El diciaòto novembre]

Addio Venezia addio [El diciaòto novembre]
9. mai 2006

18 novembre 1917: la ville de Venise est faite la cible d'une des premières incursions aériennes de l'histoire de l'aviation militaire. La population de quartiers entiers doit fuir pour échapper au bombardement et à la réponse de la défense antiaérienne italienne. Les habitants des quartiers de Cannareggio, Castello et St.Jacques (S.Giacomo) sont transferés dans un champ de réfugiés à Pesaro, à plus de 300 km de Venise. Voici l'histoire de leur voyage, en dialecte vénitien, accompagnée de ma version française (assez libre).
La chanson est restée longtemps oubliée jusqu'à quand, en 1968, deux chanteurs populaires vénitiens, Gualtiero Bertelli et Luisa Ronchini, l'ont redécouverte et insérée dans leur album qui porte le même nom de la chanson. La chanson est normalement interprétée par une voix masculine, qui chante seulement le deuxième et le troisième couplet, et par un chœur de femmes, qui chante le tous les autres couplets.
ADIEU VENISE, ADIEU
(continua)
9/5/2006 - 21:59
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God Save The Queen

God Save The Queen
I sex Pistols sono dei grandi!!!!!
Bella Punk91 9/5/2006 - 21:39
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
mio padre da piccola x farmi addormentare mi cantava lili marleen e lo ha fatto anche mio figlio... in giro non si trova piu' come posso scaricarla sul mio cellulare? grazie preferisco la versione piu' militaresca di lale andersen

Onestamente, Rossella, non saprei dirti come reperire la versione da scaricare sul cellulare; ma so che in rete si trovano letteralmente migliaia di siti per scaricare sonerie, secondo me con una piccola ricerca dovresti cavartela...Saluti e tante grazie per il tuo intervento! [RV]
rossella58@hotmail.com 9/5/2006 - 20:01
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Militares Subnormales

Militares Subnormales
album: ¡Ya hera ora!

L'utilizzo della z al posto della c (ad esempio soziales) penso che abbia un valore simile all'uso della k in italiano (okkupazione...)
Militares subnormales, parásitos soziales
(continua)
9/5/2006 - 09:32
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Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]

Τραγούδι Σωτήρη Πέτρουλα [Canzone per Sotiris Petrulas]
Esperantigis Nicola Ruggiero, la 9an de Majo 2006.
Dediĉe al Peppino Impastato.


Versione in esperanto di Nicola Ruggiero, fatta il 9 maggio 2006.
Dedicata a Peppino Impastato.

Esperanto version by Nicola Ruggiero, written on May 9, 2006.
This version is for Peppino Impastato.

Version en espéranto de Nicola Ruggiero, faite le 9. mai 2006.
Cette version est pour Peppino Impastato.

KANZONO POR SOTIRIS PETRULAS
(continua)
inviata da Nicola Ruggiero 9/5/2006 - 00:14
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On The Train To Babylon

from "On the Train to Babylon" © 2004
On the train to Babylon,
(continua)
8/5/2006 - 16:23
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Stelutis Alpinis

Stelutis Alpinis
Non credo che sia una canzone solo per i friulani, che amo e rispetto.
Anch'io, che con il Friuli condivido la mia esperienza alpina a Tarvisio, ho il cuore trafitto da queste parole.
Da queste e molte altre che si possono ascoltare in tutti quei canti che riportano alla memoria i dolori ed i sacrifici vissuti da nostri coetanei 60, 90 o chissà quanti anni fa.
Un grazie all'autore, Arturo Zardini e soprattutto un grazie a Dio per tutti coloro che questa canzone l'hanno ispirata col sangue.
Paolo 8/5/2006 - 13:28
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What Have You Done?

from "On the Train to Babylon" © 2004
What have you done? What have you done,
(continua)
8/5/2006 - 11:42

Riccardo Venturi: Postribolo

Riccardo Venturi: Postribolo
BRUAY SUR L'ESCAUT, FRANCE, DEPARTEMENT DU NORD [59]

Le CCG sono nate qui. AWS originated here. Les CCG sont nées ici.

Dal fondo della foto a sinistra (dove c'è la scritta "NAI") seguire la strada principale in diagonale. Oltrepassato un capannone industriale, sulla destra della strada si scorge un gruppo di stabili bianchi, tutti addossati. Quello è il Résidence Brissy. Nell'appartamento 301 del primo stabile abitavo io; da quell'appartamento, l'11 febbraio del 2003, iniziò la primitiva raccolta delle Canzoni Contro la Guerra.


Alta risoluzione - High Resolution
8/5/2006 - 00:05
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La Garaventa

La Garaventa
[1971]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona
Dall'album "E' lunga la strada" [1973]

Tra le canzoni di Anton Virgilio Savona reperite da Adriana con Emule e poi trascritte all'ascolto per l'inserimento nelle CCG, vi era anche questa "Garaventa" che, per il suo argomento, non era all'epoca propriamente una CCG (anche se parla comunque di una prigione minorile sistemata su una nave da guerra). Una canzone però bellissima, il cui testo è assolutamente irreperibile in rete. Poiché le CCG sono anche e soprattutto un luogo della memoria, avevamo quindi provveduto al suo inserimento negli "Extra"; oggi, con l'istituzione del percorso "Dalle galere del mondo", la togliamo opportunamente dagli "Extra" e la inseriamo opportunamente a nome dell'autore. [RV]

La nave "Garaventa", nota come "Scuola officina di redenzione sul mare" fu voluta da Nicolò Garaventa, e dal 1883 al 1977 rimase ormeggiata... (continua)
[Parlato]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 7/5/2006 - 23:11
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Nella testa di Nicola

Nella testa di Nicola
[1972]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona

Nel 1973, dopo i suoi primi due album di delicatissime canzoni al fosforo e allo zolfo che aveva fatto cantare ad altri ("Pianeta pericoloso" a Corrado Pani e Odis Lévy, "Sexus et politica" a Giorgio Gaber), Anton Virgilio Savona rismette i panni dell'intrattenitore del Quartetto Cetra e scrive un altro disco, "È lunga la strada", stavolta interpretandolo in proprio coi "Dischi dello Zodiaco" (numero di matricola: VPA 8163). È lo stesso album in cui è contenuto il famoso "Testamento del parroco Meslier", il prete francese ateo del '700 che si scagliò contro la chiesa cattolica (cui apparteneva!) con parole al vetriolo -La canzone è stata recentemente riproposta da Alessio Lega proprio in uno spettacolo di omaggio a Anton Virgilio Savona. Noi ne riprendiamo questa stupenda "Nella testa di Nicola" grazie a Adriana, sempre lei, che ha scovato l'mp3 sul suo Emule sovversivo; il testo, ovviamente introvabile, è stato trascritto all'ascolto.[RV]
Era di notte verso la una,
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 7/5/2006 - 21:33
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Qualcosa in cui credere ancora

Qualcosa in cui credere ancora
[1972]
Testo e musica di Anton Virgilio Savona

Nel 1973, dopo i suoi primi due album di delicatissime canzoni al fosforo e allo zolfo che aveva fatto cantare ad altri ("Pianeta pericoloso" a Corrado Pani e Odis Lévy, "Sexus et politica" a Giorgio Gaber), Anton Virgilio Savona rismette i panni dell'intrattenitore del Quartetto Cetra e scrive un altro disco, "E' lunga la strada", stavolta interpretandolo in proprio coi "Dischi dello Zodiaco" (numero di matricola: VPA 8163). E' lo stesso album in cui è contenuto il famoso "Testamento del parroco Meslier", il prete francese ateo del '700 che si scagliò contro la chiesa cattolica (cui apparteneva!) con parole al vetriolo -La canzone è stata recentemente riproposta da Alessio Lega proprio in uno spettacolo di omaggio a Anton Virgilio Savona. Noi ne riprendiamo anche questa stupenda "Qualcosa in cui credere ancora" grazie a Adriana, sempre lei, che ha scovato l'mp3 sul suo Emule sovversivo; il testo, ovviamente introvabile, è stato trascritto all'ascolto. [RV]
C’è chi benedice le sue pecorelle
(continua)
inviata da Adriana e Riccardo 7/5/2006 - 21:11
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Il pilota di Hiroshima

Il pilota di Hiroshima
Una canzone bellissima!
7/5/2006 - 09:17
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World Destruction

World Destruction
(1984)

La canzone parla di quanto sia assurdo il mondo in cui viviamo: paesi che si combattono fra di loro, armi chimiche e batteriologiche, servizi segreti (la CIA, il KGB..) che ci "spiano" in continuazione, cervelli manipolati grazie alla TV, ricchi che diventano sempre più ricchi e poveri costretti sempre più a soffrire la fame, contrasti fra uomini per via di una religione diversa. Un mondo assurdo che sta andando verso la distruzione.

The presence of both a former Sex Pistol and a live band doesn’t fool anyone in this awesome Anti-Reagan gem — This song is all Bambaataa’s. An eerie, early-issue keyboard and Lydon’s abysmal sing-rapping add to the kitch-factor, and the video is pure nostalgia for anyone who was around before MTV made the scene. “World Destruction” takes on capitalism, communism, religion, and just about anything else that makes the rich richer and the poor poorer. Dated, yes — but awesome all the same.

Lost Grrrls
Speak about destruction.
(continua)
inviata da 'VaLe:Hc' 7/5/2006 - 00:57
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Vi rekker våre hender

Vi rekker våre hender
6 maggio 2006
TENDIAMO LE NOSTRE MANI
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 6/5/2006 - 01:26




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