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Autore Mordkhe Gebirtig [Mordechai Gebirtig] / מרדכי געבירטיג

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זונענשטראַלן

זונענשטראַלן
Zunenshtraln
[1943]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Joseph Wulf
United States Holocaust Memorial Museum, gift of Henryk M. Broder
From the Joseph Wulf phonograph records collection that Henryk M. Broder
donated to the United States Holocaust Memorial Museum in 2002.
Piano: Friedrich Scholz (1926-2008)
Disques Pyral, ca. 1950

Nel 1943, Joseph Wulf, ebreo germano-polacco nato a Chemnitz nel 1912, è prigioniero a Auschwitz III (il sottocampo di Buna-Monowitz). Lui e la sua famiglia erano stati deportati dal ghetto di Cracovia, dove erano diventati amici di Mordechai Gebirtig e del pittore Abraham Neumann. Joseph Wulf era un perito agrario ed un esperto in studi ebraici (tanto che la famiglia voleva farne un rabbino). Joseph Wulf si unì al movimento partigiano ebraico; una volta deportato, decise di dedicare la vita alla rivelazione e alla denuncia,... (continua)
Text von Joseph Wulf. Geschrieben 1943 in Oświęcim / Auschwitz III

(continua)
inviata da CCG/AWS Staff 4/3/2024 - 13:44
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דאָס פֿערצנטע יאָר

anonimo
דאָס פֿערצנטע יאָר
Dos fertsnte yor

Una canzone popolare in yiddish (di provenienza quasi certamente polacca, nota anche come Oyf di grine felder, velder) sulla morte di un soldato ebreo nella „grande guerra“. Uno dei tanti. E' la centesima canzone in yiddish inserita in questo sito: lo yiddish è la diciottesima lingua che raggiunge tale traguardo. Una sezione linguistica, del resto, persino più importante della sua oramai ragguardevole consistenza quantitativa.

La canzone presenta parecchie varianti. Il testo che segue è ripreso da Yidlid – Yidishe Lider e proviene in gran parte dal libro Yidishe folks-lider, compilato da Beregovsky e Fefer e pubblicato a Kiev nel 1938, con l'aggiunta di alcune strofe riprese da altre versioni. Secondo Gertrude Schneider, l'autrice di Mordechai Gebirtig, His poetic and musical legacy]] (pp. 4/5), esiste la possibilità che la canzone sia stata scritta da Mordechai Gebirtig:... (continua)
דאָס פֿערצנטע יאָר איז אָנגעקומען,‏ אוי וויי [1]
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 29/11/2019 - 09:23
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פּאַפּיראָסן

פּאַפּיראָסן
Di Broyt Farkoyferin [די ברױט־פֿאַרקױפֿערין]
La versione del ghetto di Varsavia di Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]
The Warsaw ghetto version by Sh. Sheinkinder [ש. שײנקינדער]

Sh. Sheinkinder era un giornalista ebreo di Varsavia, che tenne un “diario del ghetto” fino alla sua morte, avvenuta tra il luglio e il settembre del 1942, quando cadde con tutta la sua famiglia nelle deportazioni di circa trecentomila ebrei a Treblinka. E' lui l'autore di questa versione di “Papirosn” adattata al ghetto di Varsavia (il suo diario, ritrovato assieme ad altri analoghi, fu pubblicato dallo Yad Vashem in Israele nel 1963). Che al venditore di sigarette dell'originale sia stata sostituita una ragazzina che vende pane, non è certo un caso: il pane, contrabbandato nel ghetto assieme a tutto il resto dei generi alimentari e di prima necessità, non poteva praticamente permetterselo nessuno. Secondo i dati forniti... (continua)
[1] די ברױט־פֿאַרקױפֿערין
(continua)
inviata da dq82 25/9/2016 - 16:07

Schlaflied für die Sehnsucht

Schlaflied für die Sehnsucht
Versi di Selma Meerbaum-Eisinger (Černivci, 1924 – campo di lavoro nazista di Michajlovka, 1942). Composizione non datata.

L’autrice stessa appuntava sul manoscritto “Zu singen nach der Melodie Di zun iz fargangen von M. Gebirtig”, ossia “da cantarsi sulla melodia de ‘Il sole è calato’ di Mordechai Gebirtig

Nella sua “Di sun is fargangen” Gebirtig canta di un sogno di anni felici, di spensierata giovinezza… Il risveglio è amaro: il sole è tramontato ed il poeta è solo, scoraggiato e vecchio…
Allo stesso modo la giovane poetessa di Černivci sogna di dare conforto al suo amato cullandolo fra le sue braccia ma al risveglio è solo orrore, vuoto e dolore…

Drammaticamente, il vecchio Mordechai di Cracovia e la giovane Selma di Cernovizza moriranno entrambi nel 1942, a pochi mesi l’uno dall’altra, travolti dalla furia nazista…
O lege, Geliebter,
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 2/7/2014 - 15:24




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