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Autore Zülfü Livaneli

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Lo scriverò nel vento

Lo scriverò nel vento
2006
49° zecchino d'oro

Interprete / Deniz Ünel
Testo / Ömer Zülfü Livaneli
Traduzione / Giovanni Gotti
Musica / Ömer Zülfü Livaneli

Ma, a sorpresa, c'è un'altra manifestazione canora italiana che lo ha considerato e si tratta de…….lo Zecchino d'Oro! Infatti nella 49° edizione, nel 2006, lo zecchino d'Argento è stato vinto dalla canzone “Lo scriverò nel vento” che è una versione italiana di “Ey Özgürlük” di Zülfü Livaneli. Bisogna precisare che il testo non è la traduzione dell'originale turco, che a sua volta è un adattamento di “Liberté” di Paul Éluard. Livaneli ha selezionato 12 delle 21 quartine della poesia originale (la prima, la seconda, la terza, la quinta, la settima, la undicesima, la dodicesima, la diciassettesima, la diciottesima, la diciannovesima, la ventesima e la ventunesima). E' inoltre intervenuto sul testo, aggiustando le frasi nella traduzione dal francese al turco,... (continua)
Lo scriverò nel vento
(continua)
inviata da Dq82 27/10/2020 - 22:51
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Danza de la máscara macha y hembra

Danza de la máscara macha y hembra
Testo: Federico Garcia Lorca
Musica: Zülfü Livaneli
Cantata da Christina Zurbrügg in Ciudad Sin Sueńo (Shamrock 1995).
In seguito è stata una delle canzoni incluse nel tributo del 2008: Dünya Solistlerinden Livaneli Şarkıları (“Le Canzoni di Livaneli dai Solisti del Mondo” eseguite da vari artisti in lingua spagnola, catalana, greca, inglese, tedesca, italiana, araba, olandese, giapponese ed ebraica oltre al turco e anche in forma sinfonica)

Trascritta in simultanea all’ascolto perché non ho trovato il testo in rete e inspiegabilmente il libretto del cd lo riporta solo in inglese e non nell’originale spagnolo. Ma la melodia di questa portentosa canzone ti culla ed è talmente scandita e lenta che è stato come il dettato ortografico di una lezione elementare.


“Yerma” (1934) è un’opera teatrale che compone la "trilogia lorchiana", assieme a La Casa di Bernarda Alba (1936) e Bodas de Sangre... (continua)
En el río de la sierra
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 12/3/2020 - 16:36
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Güneş yine doğacak

Güneş yine doğacak
Nel CD: Gökkuşağı Gönder Bana
İda Müzik 2013
gökyüzü içimizde
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 7/3/2020 - 20:00
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Büyük insanlık

Büyük insanlık
[1958]
Versi di Nâzım Hikmet
Musica di Zülfü Livaneli, nel suo album del 1979 intitolato “Atlının Türküsü”
Büyük insanlık gemide güverte yolcusu
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 11/6/2018 - 08:29
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Gegen den Krieg

Gegen den Krieg
Zülfü Livaneli ha inciso nel 1988 all'interno del suo disco "Gökyüzü Herkesindir" il brano "Hitler'e" ovvero la versione turca di "General, dein Tank"
HITLER'E
(continua)
inviata da Flavio Poltronieri 3/4/2018 - 12:44
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Hoş geldin bebek

Hoş geldin bebek
[1961]
Versi di Nâzim Hikmet
Musica di Zülfü Livaneli
Nell’album di Livaneli intitolato “Nazım Türküsü” del 1978, interamente dedicato ad Hikmet
Hoş geldin bebek
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 16/2/2018 - 08:48
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Ani

Ani
‎[1953]‎

Una poesia dedicata a Julius ed Ethel Rosenberg, in seguito musicata dal compositore Zülfü Livaneli, anch’egli turco.‎
Dall’album di Livaneli intitolato “Zor Yıllar” del 1986.‎



1953. Guerra fredda, caccia alle streghe, maccartismo.‎
Julius ed Ethel Rosenberg, marito e moglie, genitori di due bambini, furono condannati alla sedia ‎elettica per aver rivelato segreti atomici ai russi. Furono gli unici americani a fare una fine così ‎orribile per essere comunisti (ed ebrei). Quelli che con l’atomica avevano invece fatto decine di ‎migliaia di morti ad Hiroshima e Nagasaki erano ancora celebrati come salvatori della patria…‎
Bir çift güvercin havalansa
(continua)
inviata da Dead End 1/8/2012 - 11:39
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Hiroshima / Χιροσίμα

Hiroshima / Χιροσίμα
Un po' per restare in tema di canzoni che uniscono i popoli, ed un po' per ringraziare gpt per la chicca che ci ha inviato, segnalo anch'io dalla stessa opera a quattro mani, un altro brano, forse minore per quanto riguarda il testo nella versione greca, riduzione minimalista della famosa poesia di Nâzim Hikmet, poco più di una nenia cantata da una bambina, ma molto intenso sul piano musicale, grazie alle voci di Maria e Zülfü di straordinaria bellezza complementare.
Είμαι εφτά χρονών κορίτσι,
(continua)
inviata da Raf 25/11/2010 - 09:07
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Σαν το μετανάστη

Σαν το μετανάστη
San to metanásti
Στίχοι: Λευτέρης Παπαδόπουλος
Μουσική: Zülfü Livaneli
Πρώτη εκτέλεση: Μαρία Φαραντούρη
Άλλες ερμηνείες: Γιώργος Νταλάρας || Γιώργος Νταλάρας & Halil Moustafa ( Ντουέτο )
1982

Testo di Lefteris Papadopoulos
Musica di Zülfü Livaneli
Prima esecuzione di Maria Farandouri
Altre interpretazioni: Yorgos Dalaras e Halil Moustafa
1982

Un piccolo contributo al filone nobile e bello della musica creata "a due mani" da Greci e Turchi, alla faccia di chi soffia sui loro antichi furori. E guardate che bei nomi: Lefteris Papadopoulos (bellissimo il nome, un po' meno il cognome...), Maria Farandouri, Zülfü Livaneli. Ma se continuiamo, altri ne verranno e di uguale bellezza. Hikmet, Dalaras, Theodorakis, i primi che vengono in mente adesso.(gpt)
Σαν τον μετανάστη στη δική σου γη
(continua)
inviata da Gian Piero Testa 23/11/2010 - 22:36
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Liberté

Liberté
Ey Özgürlük - La versione turca scritta e cantata da Zülfü Livaneli (1977)
Ey Özgürlük - The Turkish version written and sung by Zülfü Livaneli (1977)

Chi poteva tradurre la poesia di Éluard, metterla in musica e cantarla se non Zülfü Livaneli? Mi spiace molto non conoscere il turco per apprezzare quello che sicuramente deve essere un capolavoro... Il testo è ripreso da Hei Pasoep. (RV)
EY ÖZGÜRLÜK
(continua)
inviata da Riccardo Venturi 17/10/2008 - 02:55




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