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Autore Laura Betti

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Enzo Jannacci: Quella cosa in Lombardia

Enzo Jannacci: Quella cosa in Lombardia
Testo di Franco Fortini, musica di Fiorenzo Carpi (1960).
Interpreti: Enzo Jannacci, Laura Betti con l'orchestra di Piero Umiliani
Sia ben chiaro che non penso alla casetta
(continua)
inviata da L.L. 29/2/2020 - 17:20
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Ai Brigoli di Casalecchio

Ai Brigoli di Casalecchio
[1965]
Parole di Massimo Dursi, pseudonimo di Otello Vecchietti (1902-1982), giornalista, scrittore e commediografo bolognese.
Musica di Valentino Bucchi (1916-1976), compositore fiorentino.
Interpretata da Laura Betti nell'EP intitolato “Ordine e disordine”
Al pianoforte Ubaldo Continiello (1941-2014), pianista e compositore di colonne sonore.

I Brégoli, o Brigoli, o Breguàl, collegano Bologna a Casalecchio di Reno e danno il nome alla Via de' Bregoli dove si incontra una Via Crucis che inizia dalla chiesa di San Martino, posta all'inizio del parco Talon, a Casalecchio e termina nelle vicinanze della Basilica di San Luca, sul monte della Guardia, a Bologna lungo via di Monte Albano.
E' un sentiero affascinate e pittoresco, pieno di storia.
I bolognesi sono molto affezionati ai Brigoli perché è usanza il lunedì di Pasqua effettuare la famosa gita che porta a San Luca.

Laura Betti... (continua)
Per far le cose per bene
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 12/11/2016 - 21:33
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Nel '22 sognavo già l'amore

Nel '22 sognavo già l'amore
[1961]
Parole di Dario Fo
Musica di Fiorenzo Carpi
Dalla colonna sonora del film collettivo ad episodi “Cronache del '22”.

Scoperto per caso questo piccolo geniale gioiello antifascista...
Nel '22 sognavo già l'amore
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 7/11/2016 - 20:41
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Paolo Poli e Laura Betti: La ballata dell'uomo ricco

Paolo Poli e Laura Betti: La ballata dell'uomo ricco
[1960]
Parole di Eros Macchi (1920-2007), regista
Musica di Fiorenzo Carpi (1918-1997), pianista e compositore
Incisa da Paolo Poli e Laura Betti in un 45 giri del 1961 (sul lato B, una “Ballata del pover'uomo” non altrettanto significativa, a mio avviso)

Ma soprattutto la canzone, nell’interpretazione di Cristina Jorio, nome d'arte di Cristina Tavolazzi (1928- , cantante nota negli anni 50), fece da sigla dello sceneggiato TV in quattro puntate (andate in onda tra la fine del 1960 e l’inizio del 1961) intitolato “Tutto da rifare, pover'uomo”, per la regia di Eros Macchi, tratto dal romanzo di Hans Fallada “Kleiner Mann, was nun?” (1932), tradotto in Italia con il titolo “E adesso, pover'uomo?”. Nel cast molti grandi attori italiani di allora, tra i quali gli stessi Paolo Poli e Laura Betti.

Ricordo che Rudolf Ditzen, in arte Hans Fallada (1893-1947) è stato l’autore di alcuni dei più... (continua)
[fischiettato]
(continua)
inviata da Bernart Bartleby 28/3/2016 - 14:22
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Le grand Lustukru

anonimo
Le grand Lustukru
Ringrazio Flavio Poltronieri per la dritta su “Le grand Lustucru”, la versione della berceuse tradizionale raccolta da Botrel, presente nella pièce “Marie Galante” del 1934, scritta dal drammaturgo Jacques Deval, a partire dal suo omonimo romanzo del 1931, con le canzoni di scena di Roger Fernay e Kurt Weill, il quale visse brevemente in Francia, tra il 1933 ed il 1935, dopo essere fuggito dalla Germania.

Rapita a Bordeaux dal capitano di un cargo, la dolce prostituta Marie Galante viene sbarcata a Panama e poi abbandonata. Riprende a prostituirsi per raggranellare il denaro necessario a tornare a casa, ma poi spende tutto per assistere un nero povero, vecchio e malato, anche lui abbandonato da tutti. Morto il vecchio Josiah, Marie accetta di essere coinvolta in un losco affare di spionaggio, pensando che il lauto compenso promesso le permetterà il ritorno. Ma viene uccisa proprio alla vigilia... (continua)
Bernart Bartleby 4/12/2015 - 09:51
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Seguendo la flotta

Seguendo la flotta
[1960]
Testo di Alberto Arbasino
Musica di Fiorenzo Carpi
Nel disco “Laura Betti con l’orchestra di Piero Umiliani”

Una canzone dai primissimi anni 60, tempi lievi, ridanciani, di matto divertimento e di aperta sfida al pudore. Così Arbasino poteva tranquillamente scrivere e la Betti serenamente cantare della dura vita di un marinaretto gay sotto le armi, ridicolizzando le istituzioni militari.

Oltre tutto, la Taranto dei circoli degli ufficiali di marina, dell’arsenale militare e dei cantieri navali era all’epoca ancora una città “povera, certo, ma deliziosa”, come ebbe a dire un illustre suo cittadino, il giornalista Sandro Viola. Una delle città più curiose ed eleganti d’Italia “dalla vita stradale euforica, mossa e vivace, dove spira un’aria esilarante, stimolante, direi cantabile”, registrava un altro giornalista, il veneto Guido Piovene...

Ma nel 1965 entrò in funzione il mostro... (continua)
Ossigenarsi a Taranto
(continua)
inviata da Bernart 13/10/2013 - 21:55

Ai quindici di Piazzale Loreto

Ai quindici di Piazzale Loreto
‎[1944]‎
Versi del grande poeta dalla raccolta “La vita non è sogno” (1949), nella sezione intitolata “Quando ‎caddero gli alberi e le mura”.‎


Interpretati da Laura Betti nel disco di poesie e canti intitolato “Storia del Partito ‎Comunista Italiano”, 1973 (dove la poesia reca il titolo “La nostra non è guardia di tristezza”).‎

Troppo spesso ci si dimentica del perché i corpi di Mussolini, della Petacci e di altri gerarchi fascisti ‎furono ferocemente esposti nello stesso luogo meno di un anno dopo…‎

Esposito, Fiorani, Fogagnolo,
(continua)
inviata da Bernart 11/10/2013 - 13:20
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Cristo al Mandrione

Cristo al Mandrione
[1960]
Versi di Pier Paolo Pasolini
Musica di Piero Piccioni
Composta per un recital di Laura Betti intitolato “Giro a vuoto”, uno spettacolo di cabaret letterario dove la Betti interpretava testi scritti da amici scrittori ed intellettuali - con Pasolini, Flaiano, Moravia e Arbasino, tra gli altri - musicati da compositori di pregio, come Piero Piccioni, Fiorenzo Carpi e Piero Umiliani.

Interpretata da Laura Betti anche nell’album “Gabriella, i suoi amici... e tanto folk” del 1972, con Gabriella Ferri, Otello Profazio, Laura Betti e Luisa De Santis.

In seguito dalla stessa Gabriella Ferri nel disco “...E adesso andiamo a incominciare” del 1977.

“Cristo al Mandrione” (“Jésus-Christ au Mandrione”) est une des chansons en romanesco (le dialecte romain) écrites par Pasolini pour Laura Betti (sur une musique de Piero Piccioni) au début des années soixante. Le Mandrione était dans les années... (continua)
Ecchime dentro qua
(continua)
inviata da Dead End 4/3/2013 - 23:16




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