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Il mercenario di Lucera

Il mercenario di Lucera
Ma i mercenari come Simonetti a cui la canzone è riferita combattevano con o contro il governo socialista eletto democraticamente di Lubumba ? Cambia tutto !
Fabrizio 29/10/2010 - 23:00
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Illegal Alien

Illegal Alien
Released: 23 January 1984
Uscita: 23 gennaio 1984
Banks - Collins - Rutherford
Album: Genesis

C'è chi ha detto che gli ufologi e gli avvistatori di extraterrestri potrebbero anche andare in pensione: comunque sia, se gli alieni arrivassero davvero sulla terra, verrebbero respinti da qualche operazione “Coelum Nostrum”, infilati in qualche CIE, smistati nei “centri di accoglienza” e sottoposti a tutte le consuete pratiche burocratiche (permesso di soggiorno, espulsione ecc.). I Genesis, già privi di Peter Gabriel ma ancora con Phil Collins, se ne erano già accorti dal 23 gennaio 1984, quando pubblicarono questo singolo poi inserito nell'album “Genesis”: uno dei loro brani più caustici. L' “Alieno clandestino” della canzone ha però un deciso nonsocché di messicano: nel video della canzone si vede persino Phil Collins che beve col sombrero, fa la siesta e suona musica mariachi. Insomma,... (continuer)
Got out of bed, wasn't feeling too good
(continuer)
envoyé par Anonymous 29/10/2010 - 03:10
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Ned Kelly

Ned Kelly
[1971]
Album “Man in Black”

Dopo Death of Ben Hall, Dunn, Gilbert and Ben Hall e The Streets of Forbes, ancora una canzone (ma questa addirittura del mitico Johnny Cash, “The Man in Black”) dedicata ai fuorilegge che tra 700 e 800 cavalcarono nell’outback australiano, assaltando banche e stazioni di servizio e scontrandosi con la polizia schierata a difesa dell’ “ordine” dei ricchi.

Uomini – come il Ned Kelly protagonista di questa e di molte altre canzoni – che fin da giovanissimi avevano subito le angherie dei potenti e dei loro sgherri. Infatti Edward "Ned" Kelly era figlio di un detenuto irlandese spedito in Australia ai lavori forzati e, forse anche per questo, lui e i suoi fratelli acquistarono presto la fama – non sempre meritata – di ladri di bestiame e di cavalli. Fatto sta che a soli 14 anni Ned era già considerato un promettente “bushranger” e veniva regolarmente perseguitato... (continuer)
In Australia a bandit or an outlaw is called a Bush Ranger. One of Australias most infamous Bush Rangers was a man named Ned Kelly…
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/10/2010 - 15:49
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The Streets of Forbes

The Streets of Forbes
[1865]
Probabilmente scritta da John McGuire, cognato del “bushranger” Ben Hall, subito dopo l’assassinio di quest’ultimo da parte della polizia.
Canzone molto famose nella tradizione australiana, interpretata da molti artisti. L’ho attribuita al folksinger Gary Shearston perchè mi pare che la sua registrazione, nel disco "Bolters, Bushrangers & Duffers" del 1965, sia una delle più risalenti.

Con Death of Ben Hall e Dunn, Gilbert and Ben Hall, un'altra canzone dedicata al fuorilegge australiano Ben Hall e a tutti i “bushrangers” ottocenteschi, uomini che si ribellarono alla schiavitù, alla prigionia, alla povertà e al Potere e per questo pagarono, quasi tutti, con la vita.
Come all you Lachlan men and a sorrowful tale I'll tell
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/10/2010 - 14:28
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Death of Ben Hall

Death of Ben Hall
[1865]

Album :"Bolters, Bushrangers & Duffers".

Come Dunn, Gilbert and Ben Hall, un’altra canzone dedicata ad un “bushranger”, banditi ottocenteschi eroi nella tradizione popolare australiana.
Bell Hall, il bandito gentiluomo che aborriva l’assassinio, fu ucciso a tradimento dalla polizia nel 1865.
Come all Australia's son to me, a hero has been slain
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/10/2010 - 11:40

Dunn, Gilbert and Ben Hall

Dunn, Gilbert and Ben Hall
[1970]
Album “Ned Kelly & That Gang”
Scritta da John Manifold (1915-1985), poeta ed etnomusicologo australiano.

Canzone dedicata ad alcuni dei più famosi banditi australiani del 1800.
A partire dalla fine del 700, perse le proprie colonie americane in seguito alla guerra d’indipendenza, gli inglesi rivolsero la propria attenzione all’Australia e lì i protagonisti dell’avvio della colonizzazione furono, ancora una volta, soprattutto schiavi e detenuti delle regie galere che, anziché marcire dietro le sbarre, meglio potevano essere utilizzati come manodopera a zero costo nella costruzione delle infrastrutture delle nuove colonie.
Molti di questi schiavi (primo fra tutti John “Black” Ceasar, nel 1789), prigionieri evasi dai lavori forzati, avventurieri e semplici poveracci trapiantati in quella terra piuttosto ostile, preferirono o furono costretti a diventare “bushrangers”, banditi,... (continuer)
Come all you sons of liberty and listen to my tale
(continuer)
envoyé par Bartleby 28/10/2010 - 11:07
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Young

Young
[2008]
Album: Swan Songs
We are young!
(continuer)
envoyé par giorgio 28/10/2010 - 08:22
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In Color

In Color
2007
I said, Grandpa what's this picture here
(continuer)
envoyé par Jon Doe 27/10/2010 - 20:28
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This Ain't Nothin'

This Ain't Nothin'
He was standing in the rubble of an old farmhouse outside Birmingham
(continuer)
envoyé par Jon Doe 27/10/2010 - 20:07
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Ballad of Johnny Ramensky

Ballad of Johnny Ramensky
[1959]
Scritta da Norman Buchan.
Testo trovato su Mudcat Café



Johnny Ramensky (nato Jonas Ramanauckas nel 1905 in una famiglia di origine lituana) è stato un criminale ed eroe di guerra scozzese. Dotato di grande forza e di non comuni doti ginniche, da giovanissimo fece il minatore, imparando ad usare gli esplosivi. Cresciuto tra la prima guerra e la crisi economica mondiale, Ramensky mise a frutto le sue abilità e divenne il più famoso scassinatore di Scozia. Lo chiamavano “Gentle Johnny” perché non rubava mai alla gente comune, depredava solo case ed esercizi commerciali dei ricchi, e non usava mai la violenza, né durante i furti né quando – spesso – veniva sorpreso e catturato. Tanto lui, così abile nello scasso, in prigione non ci durava molto, evadeva sempre… fu l’ultimo prigioniero scozzese cui furono imposte le catene alle caviglie e fu l’unico a riuscire ad evadere dalla famigerata... (continuer)
Far distant, far distant, in Peterhead Jail
(continuer)
envoyé par Bartleby 27/10/2010 - 15:20
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The Button Pusher

The Button Pusher
[1970]
Album “Revolution”
Scritta da Enoch Kent, folksinger di Glasgow che vive in Canada.
Well I am the man, the well-fed man, in charge of the terrible knob,
(continuer)
envoyé par Bartleby 27/10/2010 - 13:55
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Across The Borderline

Across The Borderline
[1982]
O.S.T. "The Border"

[1987]
Album “Get Rhythm”
Scritta da written by Ry Cooder, John Hiatt e Jim Dickinson.
There's a place where I've been told
(continuer)
envoyé par Bartleby 27/10/2010 - 13:37
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La fuga in fa

La fuga in fa
[1998]
Breve Saggio Filosofico Sul Senso Della Vita

[2005]
Album “Pèrche. 44 date in fila per tre col resto di due”
Scritta da G.L. Basso e Lorenzo "Lollomanna" Mannarini
Via!
(continuer)
envoyé par Bartleby 27/10/2010 - 11:52
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Perché non ci vai tu

Perché non ci vai tu

Le intermittenze della morte
di Piergiorgio Odifreddi

Premetto che, fosse stato per me, non si sarebbe ammazzato nemmeno Saddam Hussein. Per compassione umana, certo. Ma anche perchè, qualunque crimine avesse commesso, si era in fondo riscattato, vestendo romanticamente i panni di Davide contro Golia, e resistendo inutilmente all’invasione e alla conquista del proprio paese da parte del Grande Satana e dei suoi alleati.

Non sono dunque affatto contrario alla sospensione della pena di morte per Tareq Aziz, annunciata oggi. Ma mi permetto di stupirmi della levata di appelli al riguardo da parte dell’Unione Europea in generale, e dell’Italia in particolare. Cioè, di coloro che ieri hanno partecipato alla coalizione per lo stupro dell’Iraq, e oggi pretendono di insegnare ai sopravvissuti come ci si comporta eticamente.

Il tutto, pochi giorni dopo che Wikileaks ha pubblicato una serie di... (continuer)
27/10/2010 - 10:58
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The Graveyard of Empires

The Graveyard of Empires
Album: Blowback [2010]

"I wrote this after talking with a friend's father whose brother and many friends were killed by the Russians as they 'liberated' the Afghan people from themselves. Sound familiar? It should be noted that this song is not about the Taliban or the Northern Alliance or any of the corrupt warlords who seized power violently after the resistance to Russia, it is about the larger, secular resistance that carried with it broad support from the Afghan people. And it's about the Soviet Union's imperialist tendencies in the countries that surrounded it" (R.H.).
They came rumbling cross the border with the war machines
(continuer)
envoyé par giorgio 27/10/2010 - 08:41
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Blink

Blink
[2004]
Album: Blue Scholars
With war rising over the horizon
(continuer)
envoyé par giorgio 27/10/2010 - 08:19
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American Errorist

American Errorist
[2003]
AMERICAN ERRORIST - I HATE HATE HATERS

Lyrics and Music by Michael John Burkett ("Fat Mike")
Album: The War On Errorism
It's O.K.
(continuer)
envoyé par giorgio 27/10/2010 - 08:08
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America

America
1984
Some have said, down through history
(continuer)
envoyé par Anonymous 27/10/2010 - 05:09
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The Night the Lights Went Out in Georgia

The Night the Lights Went Out in Georgia
He was on his way home from Candletop
(continuer)
envoyé par Anonymous 27/10/2010 - 04:46
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Bella Ciao

anonyme
Bella Ciao
Povero Capezzone, dalla Rosa nel Pugno al pugno sul grugno!

Non se la prenda, Capezzone, tutti nella vita ci siamo presi qualche cazzotto... fa male, ma può aiutare a tornare alla realtà, a riacquistare dignità, quella che Lei ha perduto quando - come diceva Antonio Cornacchione - da delfino di Pannella è diventato la triglia di Berlusconi...

Stia bene e si rimetta presto, che Bonaiuti sta più di là che di qua e non può farcela a fare il portaborse, pardon, il portavoce da solo.
Bartleby 26/10/2010 - 22:48
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Maudit

Maudit
Chanson italienne – Maudit – Litfiba – 1993

Houlala, dit Lucien l'âne en haussant sa voix pour mieux faire comprendre combien il est surpris et enchanté, voilà une chanson, mon ami Marco Valdo M.I., qui assurément ne laisse pas indifférent et j'ajouterais qui impose quelques commentaires. Même si, comme le disait Léo Ferré, le Vatican n'est pas d'accord. Te souviens-tu quand il a lancé cette mise en garde aux princes de l’Église et pourquoi ?

Et comment que je m'en souviens, dit Marco Valdo M.I.. Ferré était tranchant comme un scalpel et l’Église déjà se comportait en idiote absolue. C'était au moment où des femmes et des hommes réclamaient le droit à l'avortement pour les bébés conçus et qui avaient exposés aux effets du Softenon, un médicament, censé soulager les douleurs et les malaises de la grossesse et qui provoquait d'incroyables malformations chez les bébés en gestation. Dans les... (continuer)
MO, MO, MAUDIT
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 26/10/2010 - 21:43
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Le colpe di Roman

Le colpe di Roman
Da Girano le pale 2010
Dum daka dumelaka dai dumalala
(continuer)
envoyé par DonQuijote82 26/10/2010 - 18:51
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Censorshit

Censorshit
[1992]
Album “Mondo Bizarro”
Scritta dal compianto Joey Ramone

Una Canzone – la prima dei mitici Ramones su questo sito – Contro la Guerra… alla libertà di espressione.
La Tipper cui Joey si rivolge altri non è che Tipper Gore che, fino al 1992, anno dell’ascesa del marito Al alla vicepresidenza degli States, ha guidato il Parents Music Resource Center (PMRC), organizzazione delle mogli degli altolocati benpensanti americani dedita ad apporre sui dischi di Ramones, Ozzy Osbourne, Frank Zappa, Dead Kennedys e centinaia di altri artisti l’apposito bollino “Parental Advisory: Explicit Lyrics” (o “Explicit Contents”)…
Ma perché, si chiedeva il buon Joey, le mogli dei senatori si impicciano di ‘ste puttanate invece di occuparsi dei veri problemi, come l’inquinamento, i senzatetto, la disoccupazione e i dissesti delle società finanziarie (in cui spesso sono coinvolti i rispettivi consorti) ?!?
Tipper, what's that sticker sticking on my CD?
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/10/2010 - 14:56
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The Man I Killed

The Man I Killed
[2006]
Lyrics & Music by Michael John Burkett ("Fat Mike")
Album: Wolves in Wolves' Clothing
When they tightly strap me in, give me lethal injection,
(continuer)
envoyé par giorgio 26/10/2010 - 13:19
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Franco Un-American

Franco Un-American
[2003]
Lyrics and Music by Michael John Burkett ("Fat Mike")
Album: The War On Errorism
I never thought about the universe, it made me feel small
(continuer)
envoyé par giorgio 26/10/2010 - 13:07
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Free the People

Free the People
[1972]
Album “Double Dubliners”
Scritta da Phil Coulter e Bill Martin



Canzone che si riferisce alla famigerata Operation Demetrius, un vasto operativo militare lanciato nell’estate del 1971 dall’esercito d’occupazione britannico e dalla Royal Ulster Constabulary (la polizia nord-irlandese) contro i quartieri cattolici dell’Ulster. In quei giorni d’agosto gli inglesi uccisero 11 civili, tutti cattolici (“The Ballymurphy Massacre”), e arrestarono, senza alcun mandato, senza accuse e a tempo indefinito, 342 persone, nella quasi totalità cattolici. Fu così inaugurata la stagione del cosiddetto “Internment” (1971-1975) nel corso della quale la comunità cattolica fu perseguitata con omicidi, arresti arbitrari e detenzioni senza processo nel corso delle quali venivano applicate le cosiddette “five techniques” di interrogatorio: in piedi contro un muro per lungo tempo, incappucciamento e soffocamento,... (continuer)
Laws were made for people
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/10/2010 - 10:42
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Don't Make Me a Target

Don't Make Me a Target
[2007]
Album: Ga Ga Ga Ga Ga
Here come the man from the stars
(continuer)
envoyé par giorgio 26/10/2010 - 09:25
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Alabama 58

Alabama 58
[1970]
Album “Revolution”
Scritta da Ewan MacColl ma, vista la sua discografia sterminata, ignoro se lui stesso l’abbia incisa prima dei Dubliners
In Alabama 1958
(continuer)
envoyé par Bartleby 26/10/2010 - 09:01
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Civilian Ways

Civilian Ways
[2009]
Album : Let The Dominoes Fall

Rancid’s Tim Armstrong wrote the track about his brother’s time serving in Iraq and the fear soldiers like him feel, not knowing if they’ll make it home. “I feel like the song is also for me and other family members who have to watch the news every night and hear about the dead soldiers in a place we will never know but where our family’s blood may spill,”
I hold the cold steel of my rifle
(continuer)
envoyé par Jon Doe 26/10/2010 - 05:18
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Kennst du das Land, wo die Kanonen blühn?

Kennst du das Land, wo die Kanonen blühn?
Ma scherziamo ? Sporen vuol dire speroni e NON spore e fleiß NON è fleisch (carne) bensi' onore, onestà, diligenza !!!
G.Neri 26/10/2010 - 00:05
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Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]

Lili Marleen [Lied eines jungen Wachtpostens]
ITALIANO / ITALIAN [7] - Strofe alternative / Alternative Verses

Strofe alternative italiane, segnalate da Gerald Bennett
Italian alternative verses, contributed by Gerald Bennett
Quando nel fango debbo camminar
(continuer)
envoyé par Gerald Bennett 26/10/2010 - 00:01
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Nevernik

Nevernik
Rileggendo la mia traduzione, trovo "Non credente" una resa cattiva, e forse nemmeno del tutto corretta, di Nevernik. Sarebbe meglio "Infedele", che si sposa anche meglio considerato il background mussulmano della faccenda. A vostro giudizio... ciao! F.
Filip Stefanović 25/10/2010 - 12:58

Le condamné à mort

[1794]
Scritta da Nicolas-Roland Monjourdain poco prima di essere ghigliottinato.
Album “La Révolution Française. Chants et chansons des rues et des salons”, par Simone Bartel avec Jean Topart, 1989.
Testo trovato su Chansons historiques de France

“La maestra mi chiese di Massimiliano Robespierre. Le risposi che i giacobini avevano ragione e che, terrore o no, la rivoluzione francese era stata una cosa giusta. La maestra non ritenne di fare altre domande.” (Offlaga Disco Pax: Robespierre)

“Le rivoluzioni saranno anche le «locomotive della storia», ma immancabilmente, e magari impercettibilmente, giunge il momento in cui quelle «locomotive» si scoprono terribilmente indietro rispetto ad una storia che continua a procedere, e che intanto ha macinato, sotto la sua mole, uomini, vite, idee.” (Luciano Canfora)

“Rivoluzione? Rivoluzione? Per favore, non parlarmi tu di rivoluzione! Io... (continuer)
L’heure avance où je vais mourir
(continuer)
envoyé par Bartleby 25/10/2010 - 09:36
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Genocide

Genocide
[1994]
Album: Smash
Our lives run different ways
(continuer)
envoyé par giorgio 25/10/2010 - 09:09
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Tehran

Tehran
[1989]
Album: The Offspring
In your plane the blue sky
(continuer)
envoyé par giorgio 25/10/2010 - 08:55
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Saturday Night Special

Saturday Night Special
1988

The song's story tells of the man planning to kill himself after a failed relationship. The story opens with him bartering with a pawn dealer for the "Saturday night special" and one bullet. Before he is able to leave, he overhears the pawn dealer cruelly and callously deal with a young, distraught woman trying to hock her wedding ring ("Seven dollars, nothin' more!" he tells her, as the woman breaks down in tears). The previous customer turns around and stares angrily at the pawn dealer, placing his hand in his jacket pocket where he had placed the gun. The pawn dealer, knowing that a mistake in dealing at this point could cost him his life, relents and gives the woman a much fairer sum – $2,000 – for the ring. In the end, the young man and newly divorced woman decide to run away to Texas to start a new life.

Wikipedia
I was there to buy a pistol, she was there to hock her ring
(continuer)
envoyé par Jon Doe 25/10/2010 - 03:29
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Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]

Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]
Marco Valdo M.I. – 2010
FRANK DRUMMER
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/10/2010 - 11:30
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L'oro del diavolo

L'oro del diavolo
Chanson italienne – L'oro del Diavolo – Del Sangre – 2004
L'OR DU DIABLE
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 24/10/2010 - 11:06
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Farsa Nacionalista

Farsa Nacionalista
[1989]
álbum: Brasil
Seu orgulho é totalmente sem sentido
(continuer)
envoyé par giorgio 24/10/2010 - 09:17
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Maudit

Maudit
i litfiba in questo momento (23.10.2010) fanno cagare anche uno stitico
(clash)

Insomma non sei contento della fantastica reunion?
23/10/2010 - 20:38
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Foi no sábado passado

Foi no sábado passado
Dal sito del centro di documentazione sul 25 aprile (1974) dell'Università di Coimbra (Centro de Documentação 25 de Abril).

La traccia numero 3 è, appunto, "Foi no sábado passado". L'album è "República - Per le cooperative agricole portoghesi", República | Per le cooperative portoghesi.

Da http://www.aja.pt/discografia.htm

"Lotta Continua/Il Manifesto/Vanguardia Operaria (Itália) | 1975 | LP-33 rpm |(Não editado em Portugal) | Tecnico dei suono - Giampaolo Santini | Assistenti - Stefano Di Giovanni, Gianluca Santini, Mauro Palone Traduzioni - Clara Piccone, João de Azevedo | Copertina - João de Azevedo e Fata Morgana coop. graf.

Músicos: José Afonso - voce e chitarra | Francisco Fanhais - voce e chitarra | Sara Modigliani - flauti dolci | Carlo Ciasca - chitarra, chitarra bat e mandolino | Mimmo Mangeri - chitarra, percussioni, berimbau |Giorgio Vivaldi - percussioni"
Foi no sábado passado - Per le cooperative agricole portoghesi de José Afonso e Francisco Fanhais
Federico S. 23/10/2010 - 16:22
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What's Left of the Flag

What's Left of the Flag
[2002]
Album: Drunken Lullabies

The song "What's Left of the Flag" by Flogging Molly speaks to the sufferings of war and the grief it brings to families being torn apart by violence. It speaks to the idea that we must remember those who died in conflict and commemorate them, that their stories must live on with our struggle and fight for freedom. The song is a powerful paean to those who gave their lives for their country, to those who were brave of heart and those whose courage will remain an inspiration throughout generations. The chorus ultimately calls for us to raise what’s left of the flag as a tribute and homage to the ideals of freedom and liberty, and as a reminder of the ultimate cost of war.
His eyes they closed
(continuer)
envoyé par giorgio 23/10/2010 - 09:19
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Unknown Soldier

Unknown Soldier
[2006]
Album: Phobia
Borderline, dead inside,
(continuer)
envoyé par giorgio 23/10/2010 - 09:12




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