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Devedesete

Devedesete
Mi permetto di aggiungere una traduzione che ho fatto tempo addietro, sempre in italiano.
ANNI 90
(continuer)
envoyé par Filip Stefanović 11/6/2009 - 18:06
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Le Grand Coureur

Le Grand Coureur
Ovvia, ma icchè v'ha fatto facebook di male??
Leti 11/6/2009 - 17:31

The Tour of the Irish Fusiliers

The Tour of the Irish Fusiliers
[1964]
Testo trovato su Broadside Magazine n.52 del novembre 1964.


Finalmente, proprio qui sulle CCG/AWS, ecco una canzone che spezza una lancia (o un fucile) in favore dei militari, sempre maledetti e bistratti su queste pagine! Era ora! Viva gli eroici Irish Fusiliers!!!

Quell'anno c'era un tour della banda de "The Royal Innskilling Fusiliers, the Royal Ulster Rifles and the Royal Irish Fusiliers". Dopo un concerto in Oklahoma, i baldi ragazzoni non ci vedevano dalla fame e si fecero accompagnare dall'autista del loro pullman - un afroamericano - a mangiare in un buon locale. Un centinaio di soldati irlandesi affamati avrebbero dovuto fruttare un bel gruzzolo al fortunato gestore del ristorante... Ma il tizio era un razzista e si rifiutò di servire l'autista di colore... Così gli eroici fucilieri irlandesi lasciarono tutti i loro piatti fumanti sul tavolo e, ordinatamente e militarmente, uscirono tutti e 100 dal locale...
Ta-rum, ta-rum, the Irish Fusiliers,
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 14:45

Thirty-Three Dollars

Thirty-Three Dollars
[1966]
Testo trovato su Broadside Magazine n.79 del febbraio/marzo 1967.

33 dollari. Era l'ammontare dell'indennizzo che l'esercito statunitense riconosceva nel 1966 per ogni civile vietnamita "accidentalmente" ucciso nel corso di operazioni militari... Quanto costavano già allora i "danni collaterali"!
Bargain day in the battle zone,
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 14:21
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Singin' Jesus

[1964]
Album "Malvina Reynolds Sings the Truth" (1967)

Testo trovato su Broadside Magazine n.53 del dicembre 1964.
Let me tell you 'bout singin Jesus,
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 14:11

Ring Like a Bell

Ring Like a Bell
[1966]
Words by Malvina Reynolds
Music by Pete Seeger

Testo trovato su Broadside Magazine n.78 del gennaio 1967.
Oh, if I could ring like a bell!
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 13:59
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Power Plant Reggae

Power Plant Reggae
[1977]
Album "Mama Lion" (1980)

Testo trovato su Broadside Magazine n.141 del primo semestre 1979.
You can make steam in a boiler,
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 13:54
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The Man Says Jump

The Man Says Jump
[1965]
Testo pubblicato su “Broadside Magazine” n.68 del marzo 1968.
Well the man says jump,
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 13:39

The Little Generals

The Little Generals
Note:

- Secondo gli accordi stipulati nel corso della seconda conferenza di Ginevra (1961-1962) il Laos non avrebbe dovuto essere coinvolto nella guerra in Indocina. Governo ed esercito laotiani restarono di fatto neutrali, ma siccome la principale via di approvigionamento dell’esercito nord-vietnamita (il famoso “Cammino di Ho Chi Mihn”) passava in Laos, gli americani bombardarono a tappeto quell’area del paese.

- Holy Loch è una località sulla costa scozzese che fino al 1992 fu sede di una base per sottomarini nucleari americani. Tra il 1958 e il 1963 e poi tra il 1980 e il 1989 Holy Loch fu teatro di alcune fra le più importanto manifestazioni organizzate dallla CND, The Campaign for Nuclear Disarmament.

- Edward Teller (Budapest 1908 – Stanford 2003), fisico nucleare americano di origine ungherese, è riconosciuto come il padre della bomba all'idrogeno.
Alessandro 11/6/2009 - 13:25

Leave My Van Allen Belt Alone

Leave My Van Allen Belt Alone
[1962]
Testo trovato su Broadside Magazine n.6 del 1962.



Le “fasce di Van Allen” sono due enormi masse di particelle cariche che circondano il nostro pianeta, trattenute dal campo magnetico terrestre. I campi energetici generati da queste masse costituiscono un pericolo per i satelliti perché possono danneggiarne i pannelli solari, i circuiti integrati e i sensori. Oggi si pensa ad una soluzione del problema attraverso il dislocamento di “trappole” elettrostatiche per imprigionare gli elettroni che compongono queste masse e renderle così inoffensive… Ma tra la fine degli anni ’50 e l’inizio dei ‘60, in piena Guerra Fredda e relativa escalation atomica, e quando nemmeno si conosceva bene (anche se Hiroshima e Nagasaki la lasciavano chiaramente intuire) la pericolosità delle radiazioni nucleari sul medio e lungo periodo, gli scienziati militari di USA e URSS – assassini irresponsabili testediminkia... (continuer)
The sky is full of hardware, it's shot up ev'ry day,
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 12:17
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Vietnam War

Vietnam War
Una delle canzoni registrate live a Huston tra il 1961 e il 1968, contenuta nella raccolta "Rainy Day in Houston" (Indigo UK, 2000).
Mama said Son, how can you be happy when your brother way over in Vietnam?
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 10:08
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Padreterno@aldilà.com

Padreterno@aldilà.com
[2005]

Album :Per fortuna c'è il Cavaliere
Aprendo sul pc la mia casella
(continuer)
envoyé par adriana 11/6/2009 - 10:08

La canzone della Michelin

La canzone della Michelin
Chanson italienne – La canzone della Michelin – Fausto Amodei – 1962

« Au printemps 1962, se déroulèrent à Turin deux longues grèves : une chez Lancia qui dura 25 jours et un chez Michelin qui durant environ deux mois. En raison de l'intransigeance de la partie patronale (surtout qu'un des deux poids lourds de Michelin, qui était filiale de la maison française, était un ex-officier qui avait pris part à la guerre d'Algérie), la grève fut déclarée au finish et, du côté des syndicats, une large solidarité de la part des citoyens fut demandée et obtenue. Dans le cadre de cette solidarité, fut organisé un spectacle aux Alliés pour recueillir des fonds pour soutenir la grève. Y participèrent gratuitement la fleur des artistes et chanteurs italiens (parmi lesquels Dario Fo). Pour l'occasion, je composai et je présentai cette chanson sur scène. » Fausto Amodei, "Cantacronache", Crel-Scriptorium... (continuer)
LA CHANSON DE MICHELIN
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 11/6/2009 - 10:03
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War News Blues

War News Blues
La canzone fu registrata da Lightnin' Hopkins alla fine degli anni '40 o all'inizio dei '50. Non si riferisce ad una guerra in particolare, ma certamente o era iniziata la guerra in Corea o comunque si avvertiva già il tanfo della Guerra Fredda, sicché, appena usciti dalla Seconda guerra mondiale, già ci si preparava alla Terza...

Il brano è contenuto nel cd intitolato "Jake Head Boogie" (1999)
You may turn your radio on soon in the morning
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 09:59
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President Reagan

President Reagan
[1983]
Canzone registrata in Francia e inclusa nell'album "Walkin' The Road"

Dedicata al pagliaccio cowboy Ronald Reagan e alle sue maledette "reaganomics" che, durante i suoi due mandati (1981-1989), si abbatterono come una scure sulla parte più povera della popolazione statunitense.
Lord Lord I wonder how long
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 09:34
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Death Of Martin Luther King

[1968]
Composta e registrata a Parigi nell’aprile del 1968 da Champion Jack Dupree e l’amico Mickey Baker, che l’aveva seguito nel suo volontario esilio in Francia.
Il brano è contenuto nell’antologia “Champion Jack Dupree: Anthologie du Blues Vol. 1” (Vogue)

Sulle CCG/AWS molte sono le canzoni dedicate a Martin Luther King: Martin Luther King di Harry Belafonte, They Killed Him di Kris Kristofferson, Oh, Martin! di Richard Marot, Why? (The King of Love Is Dead) di Nina Simone e persino l’inedito Spiritual per Martin Luther King di un allora diciassettenne Rino Gaetano, solo per citarne alcune.
[Spoken] Well the world lost a good man
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 09:16

Angola Here I Come

Angola Here I Come
Registrata a Parigi nel 1971, contenuta nell’album del 1976 intitolato “Champion Jack Dupree:
Shakespeare Says”.



Una delle primissime canzoni scritte dal bluesman Champion Jack Dupree si intitola “Angola Blues” (1940), ma parla della famigerata prigione di Angola, in Louisiana. Questa canzone del 1971 parla invece della lotta di liberazione del popolo angolano dal colonialismo portoghese. Com’è noto, l’Angola, dopo 15 anni di guerra, ottenne l’indipendenza nel 1975, subito dopo l’incruenta “Rivoluzione dei garofani”, la primavera portoghese. Tuttavia, le due fazioni protagoniste della liberazione – l’MPLA, sostenuto dall’URSS, e l’UNITA sostenuta dagli USA – sprofondarono il paese in una sanguinosa guerra civile che è durata, con fasi alterne, fino al 2002.

Nella sua canzone Champion Jack Dupree non solo esaltava la lotta degli angolani ma salutava anche il “disinteressato” aiuto offerto... (continuer)
I feel sorry for the people, way over in Angola today
(continuer)
envoyé par Alessandro 11/6/2009 - 08:51
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Business Goes On As Usual

Business Goes On As Usual
Alessandro 11/6/2009 - 08:37
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死んだ男の残したものは [All That The Man Left Behind When He Died]

死んだ男の残したものは [All That The Man Left Behind When He Died]
Offriamo alla causa della pace questa nostra traduzione integrale e fedele della canzone di Takemitsu e Tanikawa. Fateci sapere se vi è arrivata integralmente, nelle sei strofe di cui si compone.
Come dicevo nella scorsa comunicazione, esiste già da tempo una versione inglese che è stata anche interpretata e registrata, tra gli altri, dal controtenore francese Dominique Visse in un CD di canzoni di Takemitsu.

Miho Kamiya e Gianluca Nannetti.
Musica di Toru Takemitsu e poesia di Shuntarou Tanikawa.
L'UOMO CHE È MORTO HA LASCIATO
(continuer)
envoyé par gianluca Nannetti 11/6/2009 - 01:57
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Grândola, vila morena

Grândola, vila morena
Versão grega / Versione greca / Greek version / Version grecque / Kreikankielinen versio:
Riccardo Venturi, 11-6-2009
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης, 11 Ιούνιου 2009


Αν υπάρχει ένα τραγούδι που έκανε την ιστορία στην αληθινή σημασία του λόγου, τότε είναι Grândola vila morena. Απόλυτως, ένα από τα τραγούδια τα πιο διάσημα στην ιστορία και σίγουρα το πιο δίασημο στην ιστορία της Πορτογαλίας.

Πράγματι, η αναμετάδοση του τραγουδιού αυτού από τον Δζοζέ Αφόνσο σημείωσε την αρχή της Επαναστάσεως των Γαρυφάλων, η οποία έβαλε τέλος στη φασιστική δικτατορία στη Πορτογαλία, που διαρκούσε από 50 χρόνια. Το τραγούδι μετεδόθη από Λίμιτε, το νυχτερινό μουσικό πρόγραμμα του Rádio Renascença ("Ράδιο Αναγέννηση", ενός καθολικού ραδιοσταθμού), στη μεσανύχτα του 25 Απριλίου 1974. 'Hταν η αρχή της Επαναστάσεως, που την είπαν “των γαρυφάλων” από τα λουλούδια που μια πλανόδια πωλήτρια προσέφερε... (continuer)
Γκρᾶντολα ἀραποπόλη
(continuer)
11/6/2009 - 01:34
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Pietà l'è morta

Pietà l'è morta
La versione greca di Gian Piero Testa
Ελληνική απόδοση του Δζαν Πιέρο Τέστα

Nell'inviarci questa sua ennesima, e stupenda, versione greca, Gian Piero si è come schernito: dice di "averla fatta in un giorno solo, [...], con un "vocabolarietto del cavolo" e "traducendo il suo testo mentale". Ci fermiamo qui, perché se questi sono i risultati ottenuti con un "vocabolarietto del cavolo", immaginiamo cosa sia capace di fare Gian Piero con alla mano il "bestione" dell'Accademia Ateniese o anche con il semplice "Zanichellotto" della Edizioni Perugia... Insomma, noi la riportiamo così com'è, aggiungendo soltanto gli spiriti e gli accenti del sistema politonico (verso il quale, inutile negarlo, abbiamo molto affetto pur riconoscendo la semplificazione del monotonico). [CCG/AWS Staff]
ΕΛΕΟΣ ΕΧΑΘΗ
(continuer)
envoyé par Gian Piero Testa & CCG/AWS Staff 10/6/2009 - 23:54
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Bange blanke man

Bange blanke man
Carissima Andreina,

Prima di tutto grazie per il tuo intervento; come puoi vedere sulla pagina, ho tolto la mia traduzione sostituendola direttamente con la tua (e correggendo di conseguenza anche la versione inglese che avevo fatto a suo tempo: chiaramente si era "portata dietro" gli errori).

Pur essendo anche il sottoscritto un traduttore di mestiere, dovendo occuparmi in questo sito di un numero di lingue che viaggia sulla ventina, qualche errore scappa forzatamente. Mi ricordo di uno "mitico", quando tradussi l'inglese "Marine" con "marinaio", non essendomi accorto che indicava invece il "marine", insomma il singolare dei Marines :-)

E' sicuramente una grossa fortuna poter contare, prima o poi, su qualcuno come te che legge le canzoni tradotte su questo sito e vi interviene con la propria competenza. Uno degli scopi di questo sito è proprio quello di fornire la maggiore esattezza... (continuer)
Riccardo Venturi 10/6/2009 - 22:12
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Buffalo Soldier

Buffalo Soldier
bob.......... come te nessuno mai
(Riccardo) 10/6/2009 - 21:04
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I Wonder When I'll Get To Be Called A Man

I Wonder When I'll Get To Be Called A Man
[1957]

Canzone scritta quando Broonzy aveva 53 anni ma registrata poco prima della morte, avvenuta nel 1958.
Il brano è contenuto nell'antologia intitolata "Trouble In Mind" (Smithsonian Folkways, 2000)
When I was born into this world, this is what happened to me
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/6/2009 - 14:48
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Black, Brown and White

Black, Brown and White
La prima incisione del brano è contenuta in "Big Bill Blues" del 1951.

Una canzone contenuta nella raccolta "Trouble In Mind" (Smithsonian Folkways, 2000) e nella colonna sonora, curata da Martin Scorsese, del film di Mike Figgis "Red, White and Blues".

Fu interpretata anche da Pete Seeger e, durante il recente insediamento di Barak Obama, alcune strofe della canzone sono state pronunciate nel discorso inaugurale rivolto al neo-presidente degli USA da un vecchio leader del movimento per i diritti civili, il rev. Joseph Lowery.
This little song that I'm singin' about,
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/6/2009 - 14:37

Shaking Hands (Soldier's Joy)

Shaking Hands (Soldier's Joy)
[1991]
Album “Arkansas Traveler”



Nell’album “Arkansas Traveler” la Shocked, avvalendosi di prestigiose collaborazioni come Taj Mahal, The Band e Uncle Tupelo, è andata alla riscoperta, e addirittura a riscrivere, alcune delle canzoni più celebri dell’american roots music.

Stando a quanto scrive Arnold Rypens nel suo “The Originals” (1996), “Soldier’s Joy”, di autore sconosciuto, è una canzone che risale al XVIII secolo. Il motivo, di origine irlandese, diffusosi durante la Guerra Civile americana, era anche noto come “The King's Head” (da cui il titolo alternativo della Shocked, “Shaking Hands”). La prima registrazione conosciuta di “Soldier’s Joy” è quella della Victor Military Band del 1915. Molti artisti l’hanno interpretata: Skillet Lickers (1931), Jimmy Driftwood (1957), Jerry Reed (1958), Hawkshaw Hawkins (1959), Nitty Gritty Dirty Band (1973) per finire con la versione originale... (continuer)
Shaking hands and fingers that do tremble
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/6/2009 - 11:10

Remodeling The Pentagon

Remodeling The Pentagon
[2003]
Dalla ristampa, con inediti, dell’album “Short Sharp Shocked” del 1988.
Come all ye citizens, gather around
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/6/2009 - 09:53
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Ballad Of The Battle Of The Ballot and the Bullet - Part 1: Ugly Americans

Ballad Of The Battle Of The Ballot and the Bullet - Part 1: Ugly Americans
[2009]
Album “Soul of My Soul”

La singer-songwriter texana Karen Michelle Johnston, in arte Michelle Shocked, intende la sua professione come impegno politico. Si pensi all’album che l’ha resa nota in America e nel mondo, “Short Sharp Shocked” del 1988, la cui copertina – in un montaggio che plagia il 12” dallo stesso titolo dell’hardcore band inglese Chaos UK - ritrae la Shocked mentre viene arrestata durante una manifestazione da poliziotti in tenuta antisommossa… Si pensi a come nel 1992 la Shocked, dopo aver pubblicato con la Mercury Records l’album “Arkansas Traveler”, tornò alla produzione indipendente e lo mise nel culo alla potente major appellandosi semplicemente al 13mo emendamento, quello contro la schiavitù… Si pensi, soprattutto, al nome d’arte scelto, Michelle Shocked, che é un gioco di parole con l'espressione inglese shell shocked, usata per gli ex soldati che soffrono di... (continuer)
I can see it's gonna be a long night
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/6/2009 - 09:22
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Serve Yourself

Serve Yourself
"Questa canzone è stata scritta da John dopo la canzone di Dylan 'You Gotta Serve Someone', sai - il Signore, immagino. Perciò era una sorta di ribaltamento di quella canzone, ed era un dialogo. In quel senso è divertente, voglio dire, puoi renderti conto che è divertente. Non era seriamente contro Dylan e la sua canzone. John aveva mostrato la sua rabbia, in un certo modo, ma anche il suo senso dell'umorismo." (Yoko Ono, 1998)

"Naturalmente Yoko Ono sbaglia il titolo del brano di Dylan, volendo alludere a 'Gotta Serve Somebody'.
'Serve Yourself' è un home recording del 1980 ed è reperibile nel cofanetto 'The John Lennon Anthology'." (Michele Murino)
SERVI TE STESSO
(continuer)
envoyé par Alessandro 10/6/2009 - 08:16
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Blues för Victor Jara

Blues för Victor Jara
[1979]
Testo e musica di Cornelis Vreeswijk
Lyrics and music by Cornelis Vreeswijk
Text och musik av Cornelis Vreeswijk
Album: Bananer -bland annat... [BS 791218 / 1980]
Registrato al Marcus MusicStudio di Solna il 18/19 dicembre 1979
Recorded at Marcus Music Studio in Solna on 18/19 December 1979
Inspelad i Marcus Music Studio i Solna den 18/19 december 1979

In questa canzone scritta nel 1979, Cornelis Vreeswijk si rivolge a Víctor Jara, il cantautore e folklorista cileno assassinato dalla giunta militare nell'Estadio Nacional subito dopo il golpe dell'11 settembre 1973. Gli si rivolge familiarmente, come a un amico con il quale ci si vuole sfogare; e Cornelis Vreeswijk, olandese di nascita ma naturalizzato svedese, poteva farlo. Si ricordava, anche perché di tempo non ne era passato molto, della Svezia del 1973, che era stato il paese d'Europa (e forse del mondo) che aveva accolto... (continuer)
Här kommer en man utan tro, utan hopp
(continuer)
envoyé par M.L 10/6/2009 - 01:37

Pas changé

Pas changé
Pas changé.

Canzone parodique – Pas changé – Marco Valdo M.I. – 2009
d'une chanson de Claude Lemesle, chantée par Julio Iglésias – 1979

On ne sait en Italie, mais en français, le dénommé Julio Iglésias est un crooner redoutable, qui pendant des siècles s'est répandu sur toutes les radios et toutes les télés les plus diffusées – et même les autres. Un peu comme la grippe ou le choléra. Parmi toutes les scies (in italiano : seghe), toutes aussi consternantes l'une que l'autre, qu'il a pu actionner durant des années, une des plus célèbres est celle-ci : « Je n'ai pas changé ». On ne lui en demandait pas tant. À vrai dire, aurait-il pu changer ? Et changer quoi ? À part se taire...

C'est donc une de ces scies qui convient parfaitement pour une canzone parodique et qui permet de renouer ainsi avec cette tradition populaire qui s'empare des airs en vogue et totalement creux (les fameux « tubes »)... (continuer)
On doit tout changer
(continuer)
envoyé par Marco valdo M.I. 9/6/2009 - 22:07
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Sul ponte di Perati bandiera nera

anonyme
Sul ponte di Perati bandiera nera
La (bellissima) versione greca di Gian Piero Testa
H (θαυμάσια) Ελληνική απόδοση από τον Tζαν Πιέρο Τέστα



Il fiume detto in greco Αώος (Aóos), in albanese Vjosë e in italiano Vojussa segna il confine tra Albania e Grecia.
Το ποτάμι που το λένε τον Αώο στα Ελληνικά, το Vjosë στα Αλβανικά και τη Vojussa στα Ιταλικά σημειώνει το όριο μεταξύ της Αλβανίας και της Ελλάδας.


Αυτό το πονεμένο τραγούδι των Αλπίνων από την Ιταλική μεραρχία Γιούλια, που την έστειλαν στο σφαγείο στην Ελλάδα (το χωριό του Περάτ, στην Αλβανία, σημείώσε το όριο μεταξύ της Αλβανίας και της Ελλάδας με τη γέφυρα πάνω από το Σαραντάπορο), λογοκρίθηκε γρήγορα, κι έπειτα απαγορεύθηκε απολύτως από το φασιστικό καθεστώς ως ντεφετιστικό και ανατρεπτικό. Σε μια προηγούμενη απόδοση που ανάγεται στην εποχή του Α' παγκόσμιου πολέμου, η γέφυρα είναι του Μπασσάνο. Τη δομή και τη μελωδία του τραγουδιού τις χρησιμοποίησε ο Νούτο Ρεβέλλι για το ανταρτικό τραγούδι Pietà l'è morta (Πέθανε το έλεος) [CCG/AWS Staff]
ΣΤΟΥ ΠΕΡΑΤ ΤΟ ΓΙΟΦΥΡΙ ΜΑΥΡΗ ΣΗΜΑΙΑ
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 9/6/2009 - 21:06
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Sans la nommer

Sans la nommer
La version interprétée par la Compagnie Jolie Môme de Paris



Segnalataci da Lorenzo Battisti, che ringraziamo, si tratta di una versione in cui il testo della canzone di Moustaki è accompagnato da una lunga dedica finale (sovrapposta all'ultima strofa), che riportiamo qui integralmente seguita da una traduzione italiana. Nel testo sono presenti dei links ad argomenti specifici trattati in canzoni di questo sito.[CCG/AWS Staff]

Cette version nous a été signalée par Lorenzo Battisti, que nous remercions particulièrement. Il s'agit d'une version où les paroles de la chanson de Moustaki sont accompagnées d'une longue dédicace finale (superposée au dernier couplet), qu'on réproduit ici intégralement suivie d'une traduction italienne. Le texte présente des liens à des arguments spécifiques formant l'objet d'un certain nombre de chansons de ce site. [CCG/AWS Staff]
Pour les marins revoltés du Potëmkine
(continuer)
envoyé par CCG/AWS Staff 9/6/2009 - 14:53

The Lazy Dog

The Lazy Dog
[1966]
Words and music by Malvina Reynolds.

Testo trovato su Broadside Magazine n.73 dell’agosto 1966.


“Lazy Dog” (“Cane Pigro”, nel fantasioso quanto agghiacciante gergo militare) è il nome dell’antenata delle attuali bombe a frammentazione (cluster bombs). Progettata all’inizio della seconda guerra mondiale da un pool di imprese belliche (Delco Products Corporation, F&F Mold and Die Works Inc., Haines Designed Products e Master Vibrator Company), fu testata e sviluppata durante la guerra di Corea ed il conflitto in Vietnam.
(fonte: en.wikipedia)
Well they call it the Lazy Dog,
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/6/2009 - 14:39

Instant Sentence (Talking Law and Order Blues)

[1967]
Words and music by Malvina Reynolds.

Testo trovato su Broadside Magazine n.86 del novembre 1967.

La canzone si riferisce alle manifestazioni contro la guerra in Vietnam ed alla consuetudine da parte delle “forze dell’ordine” di attaccarle sempre con estrema violenza.
[spoken] Well the boy won't move,
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/6/2009 - 14:03

Did You Know?

[1965]
Words and music by Malvina Reynolds.

Testo trovato su Broadside Magazine n.59 del giugno 1965.
Did you know, did you know,
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/6/2009 - 13:40
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Boraxo

Boraxo
[1969]
Lyrics and music by Malvina Reynolds
Testo e musica di Malvina Reynolds



A Berkeley, vicino all’Università della California, c’è una vasta area verde chiamata People’s Park.
Il parco fu voluto dall’Università, ma nel 1967 furono i commercianti, i residenti e gli studenti a farne una “free speach area”, un polmone verde che servisse però anche a luogo d’incontro e di libera discussione per la cittadinanza e gli studenti. Nel 1969 più di 1000 volontari allestirono in breve tempo il People’s Park, senza che le autorità locali e universitarie vi si opponessero.
Ma l’allora governatore della California, il futuro presidente Ronald Reagan, pensava che quel parco fosse solo il luogo d’incontro per “simpatizzanti comunisti, contestatori e sessualmente deviati”. E il 15 maggio 1969 mandò la polizia a riprendersi People’s Park. Fra i poliziotti si distinserò per particolare ferocia i cosiddetti... (continuer)
It's all right, it's all right,
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/6/2009 - 11:47
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Are You Walking There for Me?

Are You Walking There for Me?
[1964]
Words and music by Malvina Reynolds

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.48 del luglio 1964.



Nel giugno del 1964 un coordinamento fra le principali organizzazioni di lotta per il riconoscimento dei diritti civili iniziò una campagna, chiamata “Mississippi Freedom Summer”, per registrare al voto il maggior numero possibile di afroamericani ai quali, fino a quel momento, nello stato più razzista del sud, era impedito di esercitare il diritto a scegliere i propri rappresentanti.
Accanto agli attivisti locali, più di 1000 volontari vennero dal nord per sostenere la campagna: molti di loro erano giovani, molti erano bianchi. C’erano anche sacerdoti e seminaristi cristiani, così come rabbini e studenti di fede ebraica.
Durante la “Mississippi Freedom Summer”, il KKK e le altre organizzazioni segregazioniste e suprematiste chiamarono a raccolta i loro accoliti e diedero corso ad... (continuer)
Are you walking there for me?
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/6/2009 - 10:16
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The White Bones Of Allende

The White Bones Of Allende
[1976]
Album “New Songs from the Briarpatch” (1977)

Testo pubblicato su Broadside Magazine n.137 dell’ottobre/dicembre 1977.

Il commento che segue il testo della canzone pubblicato su Broadside Magazine ci ricorda i nomi dei mandanti del golpe in Cile nel 1973:


The Forces working against Allende

It is september 1970. Salvador Allende has been elected president of Chile – it is several months until will be sworn it. The intrigue, actually planned for in anticipation of his winning the election, begins in earnest. In Washington DC, William K. Merriam [?] is meeting with William V. Broe, head of Clandestine Operations for Latin America for the CIA. Broe suggests a coordinated plan of economic sabotage and social unrest. ITT Company offers one million dollars to the Agency for any operation which will stop Allende from assuming the presidency. Kissinger reads the memo. John A. McCone, now... (continuer)
You are flying to Vienna, you have phones aboard your airplane.
(continuer)
envoyé par Alessandro 9/6/2009 - 09:27
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No alla guerra

No alla guerra
Di no alla guerra dì
(continuer)
envoyé par adriana 9/6/2009 - 06:48
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Avanti popolo [Poiché non vogliamo sfruttati]

Avanti popolo  [Poiché non vogliamo sfruttati]
Chanson italienne – Avanti popolo [Poiché non vogliamo sfruttati] – Gualtiero Bertelli

Au grand jamais nous n'avions pensé insérer une version de « Bandiera Rossa » dans les CCG/AWS, un chant qui, dans une de ses nombreuses versions présente une strophe comme celle-ci : « Et si la Russie nous donne notre fusil / Guerre civile/ Et le Russie nous donne notre fusil / Nous voulons faire la guerre civile ». Nous ne l'aurions jamais pensé jusqu'à ce que nous tombions sur cette belle version de Gualtiero Bertelli dans laquelle il y a une strophe si clairement contre le guerre, qu'elle justifie pleinement son insertion. Il nous plairait vraiment que ce fut la version de Bandiera Rossa universellement chantée...

Avertissement :
Je traduis, pour la forme le refrain, dit Marco Valdo M.I., car partout dans le monde il est chanté dans sa version italienne :

En avant le peuple, à la rescousse
Le Drapeau... (continuer)
AVANTI POPOLO (CAR NOUS NE VOULONS PAS ÊTRE EXPLOITÉS)
(continuer)
envoyé par Marco Valdo M.I. 8/6/2009 - 23:03

Canção de Catarina

Canção de Catarina
Ελληνική απόδοση από το Ριχάρδο Βεντούρη
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΤΗΣ ΚΑΤΑΡΙΝΑ
(continuer)
8/6/2009 - 17:43
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Rosa de sangue

Rosa de sangue
Ελληνική απόδοση από το Ριχάρδο Βεντούρη
ΑΙΜΑΤΙΝΟ ΤΡΙΑΝΤΑΦΥΛΛΟ
(continuer)
8/6/2009 - 17:17
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What a Friend We Have in Hoover

What a Friend We Have in Hoover
[1964]
Scritta da Tom Paxton sul motivo dell’inno cristiano "What a Friend We Have in Jesus" composto da Joseph M. Scriven nel 1855.

Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.54 del gennaio 1965.


J. Edgar Hoover fu a capo dell’FBI ininterrottamente dal 1935 al 1972, anno della sua morte.
Benchè possa essere considerato il padre delle moderne tecniche investigative, Hoover usò illecitamente il proprio enorme potere, creando banche dati segrete sui leader politici, raccogliendo prove con metodi illegali e, in generale, facendo vessare dagli agenti federali tutti coloro che non si riconoscevano nel classico “God & Country” o che semplicemente pensavano ad una società più giusta, più equa, più aperta.
A partire dalla sconda metà degli anni ’50, Hoover ideò un programma di operazioni coperte, denominato COINTELPRO (Counter Intelligence Program), volto a smantellare tutte le organizzazioni... (continuer)
What a friend we have in Hoover
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 15:57

Six Men Riding

Six Men Riding
[1963]

Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.35 del novembre 1963

Sei uomini tornano dalla guerra. Sei uomini, di ottanta che partirono.
Sei donne piangeranno di gioia. Settantaquattro, per il lutto ed il dolore.
Six men ridin’ at great speed,
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 14:49

Death of Medgar Evers

Death of Medgar Evers
Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.31 del settembre 1963.



De La Beckwith, subito incriminato per l’omicidio, potè godere di processi farsa con giurie composte di soli bianchi. Per tutti gli anni ’60 e ’70 proseguì impunemente la sua carriera all’interno di organizzazioni suprematiste e razziste, come il Christian Identity Movement e il KKK, sempre vantando apertamente il suo coinvolgimento nell’assassinio di Evers. Nel 1973 l’FBI scoprì un piano ordito da De La Beckwith per assassinare un dirigente dell’organizzazione ebraica B'nai B'rith Anti-Defamation League. Soltanto nel 1994, in occasione del terzo processo per il delitto Evers, il bastardo fu finalmente condannato all’ergastolo. Se ne è andato all’inferno nel 2001.
(fonte: en.wikipedia)


Molte sono le canzoni dedicate alla figura e alla morte di Medgar Evers.
Su questo sito si vedano, in particolare, Medgar Evers Lullaby... (continuer)
The country is mourning the death of a soldier,
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 14:05
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Our Children Are Dying

Our Children Are Dying
[1968]
Words & music by Thom Parrott
Album: Many Windowed Night [1968]
The naked, starving parents with no longer any hope.
(continuer)
envoyé par giorgio 8/6/2009 - 12:42
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The Cardinal

The Cardinal
[1967]

Canzone pubblicata su Broadside Magazine n.80 dell’aprile/maggio 1967.

La canzone si riferisce al porporato Francis J. Spellman, arcivescovo di New York dal 1939 e per quasi trent’anni.
Fanatico anti-comunista, Spellman se ne uscì spesso con dichiarazioni tipo “un vero americano non può essere un comunista o giustificare in alcun modo il comunismo”. Fervente sostenitore del senatore Joseph McCarthy, come costui non esitò ad ingiuriare chiunque non fosse delle sue opinioni, perfino Eleanor Roosvelt (a proposito dei finanziamenti alle scuole cattoliche) e papa Giovanni XXIII (“Non è un papa, dovrebbe andare a vendere banane”; “E’ solo uno che ha subito il lavaggio del cervello, un fantoccio dei comunisti”). Nel 1959, recatosi ad una conferenza episcopale in Centro America, soggiornò in Nicaragua, contravvenendo agli ordini del Vaticano, per rendere pubblico omaggio al dittatore Anastasio... (continuer)
The Card’nal dressed in olive drab,
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 11:49
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Cantar Alentejano

Cantar Alentejano
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης


Η ΙΣΤΟΡΙΑ ΤΗΣ ΚΑΤΑΡΙΝΑΣ, ΔΟΛΟΦΟΝΗΜΕΝΗΣ ΧΩΡΙΑΤΙΣΣΑΣ

Η Καταρίνα Εφιτζένια Σαμπίνο Εουφέμια, γεννημένη στις 13 Φεβρουάριου 1928 και σκωτομένη στις 19 Μάιου 1954, ήταν μια αναλφάβητη χωριάτισσα από την Πορτογαλική περιοχή του Αλεντέτζο η οποία, εξαιτίας μίας σειράς απεργιών των αγροτικών χειρονάκτων, δολοφονήθηκε στην ηλικία 26 ετών από τον υπολοχαγό Καρρατζόλα της GNR (Guardia Nacional Republicana) στο Μόντε-ντε-Ολιβάλ, στον δήμο του Μπαλεϊζάουν στα πέριξ της Μπέδζας. Η Καταρίνα ήταν παντρευμένη κι είχε τρία παιδιά (ο ένας τους, μόνο 8 μηνών, ήταν στην αγκαλιά της μάνας όταν τη σκοτώνανε).

Η τραγική ιστορία της Καταρίνας Εουφέμια κατέληξε να ενσαρκώσει την αντίσταση στο δικτατορικό καθεστώς του Σαλαζάρ και, και τη γυναίκα την έλαβε το Κομμουνιστικό Κόμμα Πορτογαλίας ως αληθινό εικόνισμα της αντίστασης στο Αλεντέτζο. Στη Καταρίνα της αφιερώσανε... (continuer)
ΤΡΑΓΟΥΔΙ ΑΛΕΝΤΕΤΖΑΝΟ
(continuer)
8/6/2009 - 09:34

The Massacres of My Lai (Song My) and Truong An, March 1968

The Massacres of My Lai (Song My) and Truong An, March 1968
[1969]
Testo trovato su Broadside Magazine n.103 del 1969
Ignoro se esistano incisioni o registrazioni della canzone.

Nel marzo del 1968 i i soldati della Compagnia Charlie della 11a Brigata di Fanteria Leggera dell’esercito USA, al comando degli ufficiali Calley e Medina, rasero al suolo il villaggio di My Lai nel nord Vietnam, trucidando 350 civili inermi.
Il massacro di My Lai, che i vertici militari americani avrebbe voluto insabbiare (e l’allora rampante maggiore Colin Powell lavorò alacremente in questo senso), venne invece denunciato all’opinione pubblica mondiale grazie alle testimonianze di alcuni militari, come l’elicotterista Hugh Thompson, che si erano opposti alla mattanza e grazie all’inchiesta del giornalista indipendente Seymour Hersh.
My Lai, Song My, Son My, Truong An… sono probabilmente nomi per indicare la stessa località e lo stesso massacro…

Ma quanti massacri... (continuer)
We went out of mission, we were told “search and destroy”,
(continuer)
envoyé par Alessandro 8/6/2009 - 09:21
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Nella lotta

Nella lotta
GRANDE ANDREA!!!!!!!!!!
NICOLE 8/6/2009 - 00:11
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La sepoltura dei morti

La sepoltura dei morti
Chanson italienne – La sepoltura dei morti – Stormy Six – 1975
LA SÉPULTURE DES MORTS
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envoyé par Marco Valdo M.I. 7/6/2009 - 22:17
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Hōyla hōyla [Em gedărk to hadōnāi nă to plen]

Hōyla hōyla  [Em gedărk to hadōnāi nă to plen]
Chi veste una risata
da Minimi Termini Reload

Sempre meno cose mi indignano o mi stupiscono; sia in positivo che in negativo.

Le parate militari come quella di oggi della Festa della Repubblica (ignoro quando sia quella del Corriere della Sera) riescono quantomeno ancora a lasciarmi rapito ed inebetito di fronte alla loro visione. Ero al bar per un caffè e scorrevano sulla RAI le immagini di quegli stendardi retrò, di quei buffi cappelli, di quei tricolori, di quegli uomini impettiti in uniforme o in mimetica…e dentro di me cercavo di spiegarmi per l’ennesima volta cosa spinga un popolo nel 2009 a fare tutto questo, e cosa si desideri rappresentare di concreto con ciò.

L’orgoglio di appartenere a cosa, a chi? Siamo tutti italiani, w l’Italia, e poi ti prendi a pugni per un parcheggio, ti insulti perché uno ti sopravanza in coda alle poste, il milanese odia il napoletano che odia il palermitano... (continuer)
CCG/AWS Staff 7/6/2009 - 13:29
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Lu minaturi

Lu minaturi
[1954]
Testo e musica di Domenico Modugno
45 giri Lu minaturi/Nina e lu capurale
Album: Modugno siciliano [1963]

Settimo singolo del cantautore di Polignano. Su 78 giri nel '54, contenuta in un EP a 45 giri l'anno seguente (ma solo nel '69 incisa in stereo), forse una fra le migliori prove del Mimmo Modugno dialettale, è sicuramente fra le più drammatiche. In un semplice sottofondo di chitarra, la terribile vita dei minatori, un toccante riferimento ai supplizi che subivano, costretti a lavorare 10 ore al giorno per pochi soldi…
S'auza 'u minaturi
(continuer)
envoyé par giorgio 7/6/2009 - 08:31




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