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Auteur Riccardo Venturi

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זאָג ניט קײנמאָל

זאָג ניט קײנמאָל
"Inno dei partigiani di Wilno, parole e musica di Hirsh Glik, tradotto e adattato da Riccardo Venturi e Pardo Fornaciari". In preparazione della Giornata per il Ghetto Insorto - 14 novembre 2023, presso la Goldonetta di Livorno.
Non dir mai che la tua via finisce qui
(continuer)
30/8/2023 - 23:29

Muri a secco

Muri a secco
ciao Riccardo bella la tua storia del bisnonno, dei muretti a secco e degli asini.
A proposito dei muretti volevo dirti che ho una piccola mansarda a Corenno Plinio sul lago di Como e con Legambiente ogni anno si organizza a Dervio una giornata di ricostruzione dei muretti a secco.
Ti scrivo perchè la settimana prossima nel cineforum che organizzo proietteremo E O di Jerzy Skolimowski gran film di cui saprai tutto.
Nel preparare la scheda di presentazione mi è venuto in mente di allegare un testo con : L'Elogio all'asino di Predrag Matvejevic.
Ho incontrato diverse volte Predrag qui in Italia e a Mostar dove è nato. L'ho amato molto, la sua morte in solitudine a Zagabria il 2 febbraio di 5 anni fa mi ha rattristato tantissimo. Da queste pagine sull'asino si ha un assaggio della sua cultura e della sua umanità.
per comodità del sito ti mando 3 link

lui che legge una parte dell'elogio

... (continuer)
paolo rizzi 4/4/2023 - 21:20

Va!

Va!
[1997]
Con auguri di buon anno a tutti e tutte.
Fa parte di una specie di raccolta
Scritta a Livorno
Una lontana notte di primavera.
Io devo confessare all'infinito
(continuer)
31/12/2021 - 01:14
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2 Juni 1967 (oder Das Argument Der Straße)

2 Juni 1967 (<em>oder</em> Das Argument Der Straße)
[1968]
Nell'album "Wenn der Senator erzählt"

Non intendo una parola di tedesco, vado sempre ad intuito e di traduttore automatico e poi... aspetto una traduzione del Venturi, o di Marco Valdo M.I., o di Francesco Mazzocchi...

Però, quando il titolo è una data anche un ignorantone di tedesco come me può arrivare ad abbozzare un commento introduttivo...

Il 2 giugno 1967 è per molti versi una data epocale nella storia della Germania occidentale.

Quel giorno a Berlino Ovest si tenne una grande manifestazione di protesta contro la visita ufficiale dello Scià di Persia Mohammad Reza Pahlavi il quale, dopo il golpe realizzato nel 1953 da USA e GB contro il legittimo governo di Mohammad Mosadeq, regnava sull'Iran col pugno di ferro della sua polizia segreta, la famigerata SAVAK. Le proteste di piazza non erano soltanto contro il regime iraniano ma anche contro il suo mentore, gli USA, responsabile... (continuer)
Da habt ihr es, das Argument der Straße
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 27/3/2019 - 11:58
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עס איז געװענ אַ זומער־טאָג

עס איז געװענ אַ זומער־טאָג
Ieri sera al Conservatorio di Torino si è esibita Ute Lemper nello spettacolo "Songs for Eternity", in occasione della Giornata della Memoria.

Il libretto con i testi delle canzoni e le relative traduzioni in italiano è stato curato dal Consiglio Regionale del Piemonte. La più parte di essi è stato tratto dalle CCG/AWS, con traduzioni di Riccardo Venturi, Francesca Paolino, Ferdinando Albeggiani e Giacomo Magrini. Un altro paio di traduzioni sono stae curate dal Goethe Institut e dalla Comunità Ebraica di Torino.

Il Consiglio Regionale del Piemonte ringrazia espressamente per la collaborazione le CCG/AWS.

Il programma prevedeva, tra le altre:

- עס איז געװענ אַ זומער־טאָג, traslitterato come "A Zumer-Tog", di Rilke (in realtà Rikle) Glezer e H. Yablokof (in realtà Yablokoff), con la traduzione italiana di Riccardo Venturi;

- "Auf der Heide" di Willy Rosen, canzone non presente sulle CCG/AWS,... (continuer)
B.B. 1/2/2019 - 22:40
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L'Internationale

L'Internationale
L'Internazionale Latina eseguita come canone dai Mendelsson (2010)
The Latin Intenationale performed as a canon by Mendelsson (2010)




La band berlinese dei Mendelsson, formata da Norbert Grandl e Leonhard Lorek, ha coverato in opportuna e corretta forma di canone, nel suo album-compilation Tafel-Muzak (2010), il Totius Orbis Laboratorum Hymnus, vale a dire l'Internazionale latina redatta nel 2005 da Riccardo Venturi.
L'Anonimo Toscano del XXI secolo 9/5/2018 - 17:36

Costo sociale

Costo sociale
[aprile 2018]
Testo e musica dell'Anonimo Toscano del XXI Secolo
Da un'idea di Riccardo Venturi
Coro del Coordinamento Anarchico e Libertario di Firenze



In questo caso ho fatto un po' da tramite: il mio vecchio amico Riccardo Venturi, pochi giorni fa ricoverato in terapia intensiva per l'ennesimo infartino (avrete notato forse la sua assenza dal sito per qualche giorno), mi ha pregato di sviluppare una sua idea di canzonetta che aveva avuto nelle lunghe ore notturne, tenendo conto che in una UTIC si può fare ben poco, essendo nudi e costretti a letto in una cosa che somiglia abbastanza al 41 bis. Ho eseguito volentieri la bisogna, seguendo i precisi suggerimenti di RV, anche se il suddetto è oramai già bell'e che a casina sua, fa le traduzioni in svedese, si fa le pere d'insulina perché gli è schizzata su la glicemia a valori mostruosi in conseguenza dell'evento traumatico e fischietta... (continuer)
Disteso ignudo solo nella notte
(continuer)
envoyé par L'Anonimo Toscano del XXI secolo 18/4/2018 - 12:30
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Il sogno di Piero

Il sogno di Piero
Canzone meravigliosa!!!

Roberto Deiana 21/3/2017 - 21:59

Quando li toccano

Quando li toccano
PER IL GRAVE ET ATROCE DELITTO COMMESSO DA DIVERSI SBIRRI LI 15
FEBBR. 1722 CONTRO ALCUNI SCOLARI NELL'INTERNO DI QUESTA ABITAZIONE,
FURONO DALL'ECCELSO CONSIGLIO DI X A 24 SETTEMBRE 1723 TUTTI LI
SBIRRI REI AL NUMERO DI 12 À MISURA DELLE LORO DIFFERENTI RILEVATE
COLPE CONDANNATI RESPETTIVAMENTE AL PATIBOLO DELLA FORCA ALLA
GALERA, ET ALL'OSCURO CARCERE, À TEMPO ET IN VITA CON STRETTISSIME
CONDIZIONI. IL CHE RESTI À PERPETUA MEMORIA E DELLA PUBBLICA
GIUSTIZIA, E DELLA PUBBLICA COSTANTE PROTEZIONE VERSO LA
PREDILETTA INSIGNE UNIVERSITÀ DELLO STUDIO DI PADOVA.

l'episodio completo
Dq82 24/12/2016 - 09:18
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Gang: Paz

Gang: Paz
[2000]
Sandro e Marino Severini (Gang)
Album: ControVerso

Per chi magari non lo sapesse, questa è l'unica canzone al mondo, per quanto se ne sappia, dedicata a Andrea Pazienza. E'anche l'unica canzone in Italia dove si dice "se l'hanno presa loro", per un motivo abbastanza ignoto perché "se la son presa loro" sarebbe comunque entrato nella metrica; una canzone, insomma, con un vero e proprio ἅπαξ λεγόμενον. Fa parte originariamente dell'album dei Gang ControVerso, del 2000; da poco, Bologna se l'avevano presa loro, vale a dire la destra, nel giugno del 1999. Poi, dicono, è ritornata a sinistra (dobbiamo ridere?). Da allora, come tutti sanno, la luna piange rosa; e il Paz non s'è perso niente. Siamo noialtri che abbiamo perso lui; e, ogni tanto, si ricanta la sua canzone. [RV]




Paz interpretata da un supergroup di eccezione: i Gang (Sandro e Marino Severini), Gianluca Spirito e Andrea... (continuer)
Da quando non ci sei,
(continuer)
23/12/2016 - 18:40
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The Rich Man and the Poor Man

The Rich Man and the Poor Man
[1932]
Parole e musica di Bob Miller (1895-1955), cantautore country originario di Memphis, Tennessee.
Testo trovato su Folk Archive
Trovo il brano, interpretato dall’autore stesso, nella raccolta “Songs For Political Action - Folk Music And The American Left 1926 – 1953” pubblicata nel 1996 dalla tedesca Bear Family Records






Nell’interpretazione del duo Bob and Louise DeCormier nella raccolta “Hootenanny Tonight!” edita nel 1959 dalla Folkways Records.

Infine, ancora Bob Miller nella recente raccolta “Protest Songs - Stark Songs Of Struggle And Strife” pubblicata nel 2012 dalla inglese Not Now Music.

Molto interessante ed attuale questa canzone, che credo piacerà molto sia al Venturi che a Marco Valdo M.I.
E nell’ultima strofa la stessa magra, magrissima, ormai inutile consolazione de 'A livella di Totò.
There's just two kind of people, the sinner and the saint;
(continuer)
envoyé par Bernart Bartleby 15/4/2015 - 09:46

Il ragazzo della via Rock

Il ragazzo della via Rock
[26 marzo 2015]
Scritta da Riccardo Venturi
Sull'aria de Il ragazzo della via Gluck di Celentano

Non c'è alcun dubbio che Il ragazzo della via Gluck, che ha trovato il suo spazio nelle CCG, sia una canzone che, a modo suo, parla di proletariato urbano e di immigrazione. E' la Milano degli anni '50 quella che si ha davanti agli occhi in quella canzone di un figlio di immigrati meridionali (“Celentano” non è senz'altro un cognome puro meneghino). Ora però vorrei presentarvi un bel quartierino di Firenze, che esiste ancora e che si formò, giustappunto, negli anni '50: le Case Minime di Rovezzano. Intanto ve lo presento con un bel rap:



Ne sono, casualmente, appena tornato. Perché, a differenza della via Gluck milanese che sembra essere diventata una strada quasi fighetta ed è ormai inglobata nella città, le Case Minime, in quest'anno di grazia 2015, sono rimaste tutt'altro che fighette.... (continuer)
Questa è la storia
(continuer)
26/3/2015 - 01:23
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Ítaca

Ítaca
Dopo tanto vagare fra identità diverse, un giorno finalmente decisi di chiamarmi Bernart Bartleby, ma non tutti sanno che questo nome - che ritengo ormai definitivo, immutabile - più che sceglierlo, mi fu dato.
Mi fu dato da Riccardo Venturi, con la dedica di un sirventese del trovatore occitano Bernart de Ventadorn...
E mi fu dato da Gian Piero Testa, che nei commenti al rivoluzionario Ah ça ira! mi associò a “Bartleby lo scrivano” di Melville, perchè gli avevo detto che mi guadagno da vivere in un oscuro ufficio (dove sopravvivo solo grazie alle CCG/AWS, in mancanza delle quali sarei impazzito già da molto tempo).
Non ho mai conosciuto di persona nessuno dei miei genitori (succede a volte tra padri e figli), ma ne conosco l’amore, la passione che hanno sempre riversato su queste pagine.
Apprendere oggi che uno di loro non c’è più, rende perciò Bernart Bartleby molto triste.
Solo qualche... (continuer)
Bernart Bartleby 29/11/2014 - 12:39
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De dödsdömda

De dödsdömda
I condannati a morte
La traduzione italiana di Riccardo Venturi
cantata e registrata da Jan Hammarlund (2008)



Il 22 agosto 2014 si è svolto presso l'Istituto De Martino di Sesto Fiorentino, un importante evento durante il quale è stato proiettato il rarissimo e superstite filmato dei funerali di Sacco e Vanzetti (evento a cura dell'Ateneo Libertario di Firenze, del quale riparlerò nei prossimi giorni). In margine, mi è tornato in mente che, nel febbraio del 2008, mi è capitato di tradurre in italiano questa canzone di Jan Hammarlund tratta da una poesia di Karin Boye. La traduzione la facemmo in realtà assieme, dentro un bar latteria di Via degli Alfani a Firenze, provandola e riprovandola per una mattinata di fronte a degli esterrefatti avventori (il bar latteria si trovava tra l'altro a due passi dalla mia vecchia facoltà universitaria, dove durante dei lontani corsi di svedese avevo... (continuer)
I CONDANNATI A MORTE
(continuer)
23/8/2014 - 01:45

Il ritorno di Gaetano

Il ritorno di Gaetano
[29 luglio 2014]
Da cantarsi sull'aria de
La ballata di Franco Serantini

Non ero affatto nel mio candido lettino, anche perché non è “ino” ed è tutt'altro che candido, quando ho sentito una voce che mi ha detto: “Riccardo!” “Eh!?!?” “Riccardo, svegliati, sono Gaetano.” Mi son trovato davanti un giovanotto ben vestito, con un bel paio di baffi, che parlava con accento di Prào; eh beh, da Prato a qui dove sto io ci vorrà mezz'ora scarsa, del resto, basta fare dieci minuti d'autostrada e il Ponte dell'Indiano... Insomma, avrete tutti capito di chi si tratta. Era venuto, il Bresci, a redarguirmi: “Ora va bene, di canti e canzoni me ne avranno dedicati chissà quanti... ma che te, proprio te, 'un tu ti sia mai messo di buzzo buono a scriverne uno te, di canto, mica mi sfagiola! Sempre bòni voialtri raccoglitori, ma quando si tratta di cimentarsi in prima persona...!” Naturalmente mi son dichiarato... (continuer)
Il ventinove luglio
(continuer)
29/7/2014 - 16:30
Parcours: Gaetano Bresci




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