Song Itinerary From Kurdistan
Donna di Kobane
Occhi neri nella notte scura
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2024/3/16 - 20:30
Song Itineraries:
From Kurdistan
The Great Betrayal (Rojava)
2019
The Great Betrayal (Rojava)
The Great Betrayal (Rojava)
The tanks rolled into Rojava this morning (Continues)
Contributed by Dq82 2024/3/16 - 20:12
Song Itineraries:
From Kurdistan
Il mercante di rose
Una canzone per il Rojava (2017)
Nel letto appena sveglio (Continues)
Contributed by Dq82 2024/3/16 - 20:09
Song Itineraries:
From Kurdistan
Orizzonti senza barriere
Una canzone per il Rojava (2017)
Lotte senza quartiere (Continues)
Contributed by Dq82 2024/3/16 - 19:57
Song Itineraries:
From Kurdistan
Shackled (Song for Nûdem Durak)
Words & Music Ruth Hazleton
Album: DAISYWHEEL (2019)
Nûdem Durak is an ethnic Kurdish singer from Cizre, Turkey. She is well-known throughout her community for teaching local folk songs in the Kurdish language to young children in sing-alongs. Kurds are one of Turkey’s most heavily persecuted minorities, with a long history of tensions between Kurds and the governments of Turkey, Iraq, and Syria, where sizable minorities live.
Up until 1991, the Kurdish language was entirely banned in Turkey. A law passed that year allows the language for communication but bans the purposefully vague “spreading of propaganda.”
To the Turkish government, which even banned the word “Kurd” until the 1990s (calling them “Mountain Turks” instead) simply singing was unacceptable. Nûdem was arrested in 2015, and charged under the vague notion of propagandizing because the songs she sang were in her own... (Continues)
Album: DAISYWHEEL (2019)
Nûdem Durak is an ethnic Kurdish singer from Cizre, Turkey. She is well-known throughout her community for teaching local folk songs in the Kurdish language to young children in sing-alongs. Kurds are one of Turkey’s most heavily persecuted minorities, with a long history of tensions between Kurds and the governments of Turkey, Iraq, and Syria, where sizable minorities live.
Up until 1991, the Kurdish language was entirely banned in Turkey. A law passed that year allows the language for communication but bans the purposefully vague “spreading of propaganda.”
To the Turkish government, which even banned the word “Kurd” until the 1990s (calling them “Mountain Turks” instead) simply singing was unacceptable. Nûdem was arrested in 2015, and charged under the vague notion of propagandizing because the songs she sang were in her own... (Continues)
Black the night, I am bound
(Continues)
(Continues)
2024/3/6 - 08:49
Song Itineraries:
From Kurdistan
The Story of Nudem Durak
Written and performed by Claus Zimmermann at the F-Dur event "Free Nudem Durak" at Barmbek-Basch/Hamburg.
Set Nudem free
(Continues)
(Continues)
2024/3/5 - 23:29
Song Itineraries:
From Kurdistan
Song for Nudem Durak
A children on their swings, a hero always wins, she´s singing
(Continues)
(Continues)
2024/3/5 - 23:19
Song Itineraries:
From Kurdistan
The Little Bird and the Tyrant
The war against the Kurds...
Nûdem Durak is a ethnic Kurdish singer living in Cizre, Turkey. She is well-known throughout her community for teaching local folk songs in the Kurdish language to young children in sing-alongs.
In April 2015, Nûdem Durak was sentenced to ten-and-a-half years in prison for the charge of “promoting Kurdish propaganda” by performing in her native language. In July of 2016, with no additional charges or convictions, her sentence was increased to 19 years.
*
Nûdem Durak è una cantante curda originaria di Cizre, in Turchia. È conosciuta nella sua comunità per aver insegnato canti popolari curdi ai bambini in sessioni di canto corale.
Nel mese di aprile 2015, Nûdem Durak è stata condannata a dieci anni e mezzo di carcere con l'accusa di "propaganda curda" per essersi esibita nella sua lingua madre. Nel luglio del 2016, senza ulteriori accuse o condanne, la sua pena è stata aumentata a 19 anni.
Nûdem Durak is a ethnic Kurdish singer living in Cizre, Turkey. She is well-known throughout her community for teaching local folk songs in the Kurdish language to young children in sing-alongs.
In April 2015, Nûdem Durak was sentenced to ten-and-a-half years in prison for the charge of “promoting Kurdish propaganda” by performing in her native language. In July of 2016, with no additional charges or convictions, her sentence was increased to 19 years.
*
Nûdem Durak è una cantante curda originaria di Cizre, in Turchia. È conosciuta nella sua comunità per aver insegnato canti popolari curdi ai bambini in sessioni di canto corale.
Nel mese di aprile 2015, Nûdem Durak è stata condannata a dieci anni e mezzo di carcere con l'accusa di "propaganda curda" per essersi esibita nella sua lingua madre. Nel luglio del 2016, senza ulteriori accuse o condanne, la sua pena è stata aumentata a 19 anni.
Once there was a bird, her name was Nudem,
(Continues)
(Continues)
Contributed by John Dierickx 2024/3/5 - 17:45
Song Itineraries:
Free Birds, From Kurdistan
Kobane ist nicht alleine
2020
Aus den Trümmern in Kobanê (Continues)
Contributed by Dq82 2024/1/13 - 12:35
Song Itineraries:
From Kurdistan
Lorê
[2016]
Peyvan û Muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Silbûs û Tari
Albûm / Album : Diaspora
Il genocidio degli Ezidi
Nel 2014 l’Isis assalì Šengal massacrando 5 mila persone. 7mila donne ezide furono ridotte in schiavitù e brutalizzate dai combattenti dell’Isis, vittime di aggressioni sessuali. Vennero costrette a convertirsi all’Islam e a sposarsi con la forza ai combattenti dell’Isis. Le donne che tentavano di scappare sono state punite con lo stupro di gruppo.
Migliaia di donne e bambini furono venduti nei mercati degli schiavi nelle città siriane. I ragazzi di età maggiore di sette anni in su furono separati dalle madri e deportati in campi dove veniva loro praticato il lavaggio del cervello per essere addestrati come soldati.
Šengal è stata riconquistata nel novembre 2015 dalle forze curde e dai combattenti ezidi. 350mila persone ... (Continues)
Peyvan û Muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Silbûs û Tari
Albûm / Album : Diaspora
Il genocidio degli Ezidi
Nel 2014 l’Isis assalì Šengal massacrando 5 mila persone. 7mila donne ezide furono ridotte in schiavitù e brutalizzate dai combattenti dell’Isis, vittime di aggressioni sessuali. Vennero costrette a convertirsi all’Islam e a sposarsi con la forza ai combattenti dell’Isis. Le donne che tentavano di scappare sono state punite con lo stupro di gruppo.
Migliaia di donne e bambini furono venduti nei mercati degli schiavi nelle città siriane. I ragazzi di età maggiore di sette anni in su furono separati dalle madri e deportati in campi dove veniva loro praticato il lavaggio del cervello per essere addestrati come soldati.
Šengal è stata riconquistata nel novembre 2015 dalle forze curde e dai combattenti ezidi. 350mila persone ... (Continues)
Min hebû yek lorîkek, çav reş û gulî morî
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2023/11/4 - 23:31
Song Itineraries:
Child Abuse, From Kurdistan
Quando gli uomini
Quando gli uomini stavano bene
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2023/10/30 - 09:20
Song Itineraries:
From Kurdistan
Orso
(2020)
Canzone scritta per la raccolta “Her dem amade me – Siamo sempre pronti” un disco per Orso
Canzone scritta per la raccolta “Her dem amade me – Siamo sempre pronti” un disco per Orso
Ho visto troppe guerre
(Continues)
(Continues)
2023/10/29 - 22:48
Song Itineraries:
From Kurdistan
Jin Jiyan Azadì
[2021]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gianfranco Domizi - Marzia Schenetti
Album / Albumi: Ritratti di donne
Marzia Schenetti
RITRATTI DI DONNE
2021
- Un posto migliore
- Jin Jiyan Azadì
- Una donna non può
- Solo il vero rende liberi [La ballata di Paola Regeni]
- Tutto il bene del mondo
- Con un raggio di sole negli occhi
- Giuliana
- Ascolta ragazzo
- Anche questa volta ragazze c'han fregato
- Jole
Il brano dedicato alle donne combattenti curde è stato prodotto a dicembre 2022 e fa parte della raccolta "Ritratti di Donne".
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Gianfranco Domizi - Marzia Schenetti
Album / Albumi: Ritratti di donne
Marzia Schenetti
RITRATTI DI DONNE
2021
- Un posto migliore
- Jin Jiyan Azadì
- Una donna non può
- Solo il vero rende liberi [La ballata di Paola Regeni]
- Tutto il bene del mondo
- Con un raggio di sole negli occhi
- Giuliana
- Ascolta ragazzo
- Anche questa volta ragazze c'han fregato
- Jole
Il brano dedicato alle donne combattenti curde è stato prodotto a dicembre 2022 e fa parte della raccolta "Ritratti di Donne".
Dare una terra al mio popolo,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Ma 2023/9/21 - 15:31
Song Itineraries:
From Kurdistan
Jin Jiyanê
Nûarîn
Jin jiyan ava kiriye
(Continues)
(Continues)
Contributed by Lucone 2023/7/13 - 22:04
Song Itineraries:
From Kurdistan
Lêzan
2023
Sahira
(musica e testo di Giulia Tripoti e Claudio Merico)
L’undicesima canzone dell’album SAHIRA (Karkum Project 2023) è dedicata ad una ragazza curda immaginaria di nome Lêzan, che non può vivere con il suo amore a causa delle divisioni e discriminazioni territoriali. Rimangono vivi in lei l’amore per il suo popolo e per la sua terra.
Sahira
(musica e testo di Giulia Tripoti e Claudio Merico)
L’undicesima canzone dell’album SAHIRA (Karkum Project 2023) è dedicata ad una ragazza curda immaginaria di nome Lêzan, che non può vivere con il suo amore a causa delle divisioni e discriminazioni territoriali. Rimangono vivi in lei l’amore per il suo popolo e per la sua terra.
Storie di muri. Visibili o non visibili. Storie di separazioni forzate.
Io sono sulla montagna e ti vorrei qui accanto amor mio. Ma tu sei di là, forzatamente da me separato.
Avete visto sui giornali le mille fotografie di noi, le belle ragazze kurde ed avete capito molto poco della nostra lotta ma più della nostra avvenenza.
Oggi non vi chiedete quante di noi sono rimaste uccise ma continuate a dirvi: Quanto erano belle!…
Sono sola sulla montagna, sempre più sola e tu non sei con me.
Io sono sulla montagna e ti vorrei qui accanto amor mio. Ma tu sei di là, forzatamente da me separato.
Avete visto sui giornali le mille fotografie di noi, le belle ragazze kurde ed avete capito molto poco della nostra lotta ma più della nostra avvenenza.
Oggi non vi chiedete quante di noi sono rimaste uccise ma continuate a dirvi: Quanto erano belle!…
Sono sola sulla montagna, sempre più sola e tu non sei con me.
Quando Lêzan sale alla montagna
(Continues)
(Continues)
2023/4/1 - 22:49
Song Itineraries:
Anti War Love Songs, From Kurdistan
La Città del Sole
Album: Pierpaolo Capovilla e i Cattivi Maestri (2022)
Lorenzo Orsetti era un giovane toscano appassionato della causa del Rojava. L'hanno ammazzato quei fanatici dello Stato Islamico, nel villaggio siriano di Al-Baghuz Fawqani, nei pressi del confine con l'Iraq, la mattina del 18 marzo 2019. Orso e Tekoşer i suoi soprannomi di battaglia. Lorenzo è stato un partigiano del socialismo contemporaneo, del Confederalismo Democratico, degli ideali di uguaglianza e giustizia che ancora scuotono cuori e coscienze nel mondo.
“La Città del Sole” è un ringraziamento, una orazione funebre, un atto d'amore nei confronti di un giovane uomo morto ammazzato per i suoi ideali, e per il suo immenso coraggio. Un coraggio, vorrei dire, non istruito dall'odio per un nemico pur spaventoso, ma dall'amore per un popolo, il popolo curdo, il più straordinario esempio di resistenza socialista alla violenza dell'imperialismo.... (Continues)
Lorenzo Orsetti era un giovane toscano appassionato della causa del Rojava. L'hanno ammazzato quei fanatici dello Stato Islamico, nel villaggio siriano di Al-Baghuz Fawqani, nei pressi del confine con l'Iraq, la mattina del 18 marzo 2019. Orso e Tekoşer i suoi soprannomi di battaglia. Lorenzo è stato un partigiano del socialismo contemporaneo, del Confederalismo Democratico, degli ideali di uguaglianza e giustizia che ancora scuotono cuori e coscienze nel mondo.
“La Città del Sole” è un ringraziamento, una orazione funebre, un atto d'amore nei confronti di un giovane uomo morto ammazzato per i suoi ideali, e per il suo immenso coraggio. Un coraggio, vorrei dire, non istruito dall'odio per un nemico pur spaventoso, ma dall'amore per un popolo, il popolo curdo, il più straordinario esempio di resistenza socialista alla violenza dell'imperialismo.... (Continues)
Posso farti una domanda
(Continues)
(Continues)
2023/3/18 - 14:13
Song Itineraries:
From Kurdistan
Jı te dûr im
[2001]
Peyvan û Muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Beytocan
Albûm / Album: Te Nadin Mi
Kurdayetî
Nel suo Kurden und Kurdentum: Zeitgeschichte eines Volkes und seiner Nationalbewegungen / Curdi e curdismo: storia contemporanea di un popolo e dei suoi movimenti nazionali, pubblicato dal Deutsches Orient-Institut nel 1986, l’etnologo Erhard Franz, particolarmente esperto in questioni del Vicino Oriente, definiva Kurdayetî con la seguente espressione: “concetto curdo che esprime il passaggio dalla consapevolezza dei curdi di se stessi come popolo all'attività culturale e politica”. La stessa parola è usata anche in soranî : کوردایەتی. In tedesco è Kurdentum, in inglese Kurdishness, in francese kurdicité. In italiano si può rendere con “identità curda” anche se qualcuno usa il termine “curdicità”.
E’ una parola che ricorre frequentemente... (Continues)
Peyvan û Muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel:
Beytocan
Albûm / Album: Te Nadin Mi
Kurdayetî
Nel suo Kurden und Kurdentum: Zeitgeschichte eines Volkes und seiner Nationalbewegungen / Curdi e curdismo: storia contemporanea di un popolo e dei suoi movimenti nazionali, pubblicato dal Deutsches Orient-Institut nel 1986, l’etnologo Erhard Franz, particolarmente esperto in questioni del Vicino Oriente, definiva Kurdayetî con la seguente espressione: “concetto curdo che esprime il passaggio dalla consapevolezza dei curdi di se stessi come popolo all'attività culturale e politica”. La stessa parola è usata anche in soranî : کوردایەتی. In tedesco è Kurdentum, in inglese Kurdishness, in francese kurdicité. In italiano si può rendere con “identità curda” anche se qualcuno usa il termine “curdicità”.
E’ una parola che ricorre frequentemente... (Continues)
Ji te dûr im, te nabînim
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2022/12/30 - 11:45
Song Itineraries:
Exiles and exilees, From Kurdistan
Lê Yarê
Anonymous
[traditional]
Peyvan û Muzîk / وشە و مۆسیقا / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Söz ve müzik / Sanat ja sävel:
Bênav / بێ ناو / Anonimo / Anonymous / Anonyme / Isimsiz :
Stranbêj / گۆرانیبێژ / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Tarafından gerçekleştirilen / Laulavat:
Yalda Abbasi
Dedicata a
Jîna 'Mahsa' Amini / جینا 'مهسا' امینی , curda iraniana assassinata il 13/09/2022 dal regime teocratico iraniano
Curdi iraniani: oppressi ieri e oggi
Le vicende dei Curdi che vivono in Iran sono in genere meno note rispetto a quelle dei Curdi distribuiti tra Turchia, Iraq e Siria. Le zone dell’Iran in cui si concentrano circa 12 milioni di Curdi sono sostanzialmente due. La prima è costituita dalle regioni occidentali, in ordine da nord a sud: Azerbaijan-e Gharbi, Kordestan, Kermanshah, Ilam, per una superficie totale di 111mila kmq. La seconda è il Khorasan,... (Continues)
Peyvan û Muzîk / وشە و مۆسیقا / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Söz ve müzik / Sanat ja sävel:
Bênav / بێ ناو / Anonimo / Anonymous / Anonyme / Isimsiz :
Stranbêj / گۆرانیبێژ / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Tarafından gerçekleştirilen / Laulavat:
Yalda Abbasi
Dedicata a
Jîna 'Mahsa' Amini / جینا 'مهسا' امینی , curda iraniana assassinata il 13/09/2022 dal regime teocratico iraniano
Curdi iraniani: oppressi ieri e oggi
Le vicende dei Curdi che vivono in Iran sono in genere meno note rispetto a quelle dei Curdi distribuiti tra Turchia, Iraq e Siria. Le zone dell’Iran in cui si concentrano circa 12 milioni di Curdi sono sostanzialmente due. La prima è costituita dalle regioni occidentali, in ordine da nord a sud: Azerbaijan-e Gharbi, Kordestan, Kermanshah, Ilam, per una superficie totale di 111mila kmq. La seconda è il Khorasan,... (Continues)
Ez ku îro pir xemgîn im lê yarê
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2022/12/28 - 10:37
Song Itineraries:
Exiles and exilees, From Kurdistan, Violence on Women: just like and worse than war
Hewlêr
[1999]
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Hozan Serhad
Album / Albumi: Hewlêr
Interpretata anche da / Also performed by / Autre interprète / Laulaakin: Mîr Perwer [2020]
Nota testuale. Rispetto alle versioni del testo date in rete (sia per l'originale di Hozan Serhad, sia per la versione di Mîr Perwer e di altri), è stato trascritto il testo così come risulta dall'ascolto. Tutte le traduzioni e versioni vi sono state uniformate.
La canzone è stata scritta e cantata da Hozan Serhad (1970-1999); il testo risale al 1999, lo stesso anno della morte dell'artista. Hozan Serhad, nome d'arte e di battaglia di Süleyman Alpdoğan, nato a Zêtka il 24 luglio 1970, è stato un celebre artista e combattente curdo; sostenitore prima, e militante poi del PKK, pratica la tembûra ed altri strumenti fin dall'età di sette anni; così come pratica la lotta attiva fin dall'età... (Continues)
Parole e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Hozan Serhad
Album / Albumi: Hewlêr
Interpretata anche da / Also performed by / Autre interprète / Laulaakin: Mîr Perwer [2020]
Nota testuale. Rispetto alle versioni del testo date in rete (sia per l'originale di Hozan Serhad, sia per la versione di Mîr Perwer e di altri), è stato trascritto il testo così come risulta dall'ascolto. Tutte le traduzioni e versioni vi sono state uniformate.
La canzone è stata scritta e cantata da Hozan Serhad (1970-1999); il testo risale al 1999, lo stesso anno della morte dell'artista. Hozan Serhad, nome d'arte e di battaglia di Süleyman Alpdoğan, nato a Zêtka il 24 luglio 1970, è stato un celebre artista e combattente curdo; sostenitore prima, e militante poi del PKK, pratica la tembûra ed altri strumenti fin dall'età di sette anni; così come pratica la lotta attiva fin dall'età... (Continues)
Hewlêr, lorîka dayîkan
(Continues)
(Continues)
2022/12/25 - 19:42
Song Itineraries:
From Kurdistan
Carta a Kobane
[2017]
Lletres i música / Gotin û muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Sílvia Tomàs
Interpretada per / Ji hêla ve hatî lîstin / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Sílvia Tomàs Trio
Album: Carta a Kobane
Una perla rimasta pressoché accantonata. Non stupisce che la cantautrice provenga dalla Catalogna, una terra con una storia di repressioni ed una lunga tradizione libertaria.
La canzone è ispirata alla vita di una diciannovenne curda del Rojava, Narin. Le parole sono il testo di una lettera che Narin scrive alla madre. Tra lotte e quotidianeità la canzone è un inno alla vita per l’affermazione della dignità del popolo curdo che paga a caro prezzo la scelta dell’autodeterminazione.
Nell’ Amministrazione autonoma della Siria settentrionale e orientale / Rêveberiya Xweser a Bakur û Rojhilatê Sûriyey , territorio meglio... (Continues)
Lletres i música / Gotin û muzîk / Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel :
Sílvia Tomàs
Interpretada per / Ji hêla ve hatî lîstin / Interpreti / Performed by / Interprétée par / Laulavat :
Sílvia Tomàs Trio
Album: Carta a Kobane
Una perla rimasta pressoché accantonata. Non stupisce che la cantautrice provenga dalla Catalogna, una terra con una storia di repressioni ed una lunga tradizione libertaria.
La canzone è ispirata alla vita di una diciannovenne curda del Rojava, Narin. Le parole sono il testo di una lettera che Narin scrive alla madre. Tra lotte e quotidianeità la canzone è un inno alla vita per l’affermazione della dignità del popolo curdo che paga a caro prezzo la scelta dell’autodeterminazione.
Nell’ Amministrazione autonoma della Siria settentrionale e orientale / Rêveberiya Xweser a Bakur û Rojhilatê Sûriyey , territorio meglio... (Continues)
Ha arribat una carta marcada
(Continues)
(Continues)
Contributed by Riccardo Gullotta 2022/8/18 - 09:40
Song Itineraries:
From Kurdistan
Gridu de vittoria
[1998]
Dall’ album “Liberos, rispettatos, uguales”
Il testo originale in sardo è introvabile, si inseriscono le parti in italiano della versione con Francesco Di Giacomo, anche lui siniscolese di nascita (ma romano d'adozione)
Dall’ album “Liberos, rispettatos, uguales”
Il testo originale in sardo è introvabile, si inseriscono le parti in italiano della versione con Francesco Di Giacomo, anche lui siniscolese di nascita (ma romano d'adozione)
Di quale grave colpa si saranno macchiate queste genti
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/6/28 - 10:41
Song Itineraries:
From Kurdistan, The Palestinian Holocaust
Sê Jinên Azad
[2008]
Gotin û Muzîk: Delîla Meyaser
Albûm: Jinên Azad (Free Women [1])
Song in memory of Zîlan (Zeynep Kınacı 1972–1996), Kurdish guerrilla self-immolated in an attack on the Turkish army, and Meryem Hazar Çolak (Meryem, 1963-1997), a Kurdish guerrilla who fell in combat.
Gotin û Muzîk: Delîla Meyaser
Albûm: Jinên Azad (Free Women [1])
Song in memory of Zîlan (Zeynep Kınacı 1972–1996), Kurdish guerrilla self-immolated in an attack on the Turkish army, and Meryem Hazar Çolak (Meryem, 1963-1997), a Kurdish guerrilla who fell in combat.
Ewekî sozê xwe kirî bû yek
(Continues)
(Continues)
Contributed by giorgio 2022/6/18 - 09:01
Song Itineraries:
From Kurdistan
Viyan
2017
Negro es el Poder
Viyan Peyman (originally Gülistan Tali Cinganlo) was a Kurdish singer and fighter with the Women's Protection Units (YPJ) who was killed fighting the Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL) in Syria in 2015.
Cinganlo was from the town of Maku, in Iranian Kurdistan. Before the Syrian Civil War, she was a teacher. Cinganlo was a folk singer, and wrote her own music in traditional Kurdish folk style. She was known as a dengbêj, a folk singer or storyteller, for her songs about the Kurdish resistance to the Islamic State in the Rojava-Islamist conflict, and her fellow fighters who had died.
Negro es el Poder
Viyan Peyman (originally Gülistan Tali Cinganlo) was a Kurdish singer and fighter with the Women's Protection Units (YPJ) who was killed fighting the Islamic State of Iraq and the Levant (ISIL) in Syria in 2015.
Cinganlo was from the town of Maku, in Iranian Kurdistan. Before the Syrian Civil War, she was a teacher. Cinganlo was a folk singer, and wrote her own music in traditional Kurdish folk style. She was known as a dengbêj, a folk singer or storyteller, for her songs about the Kurdish resistance to the Islamic State in the Rojava-Islamist conflict, and her fellow fighters who had died.
Viyan en pasarelas de metralla bailando,
(Continues)
(Continues)
Contributed by Dq82 2022/4/6 - 10:45
Song Itineraries:
From Kurdistan
Nexşe Mîrzo
KOMA WETAN: UNA BAND CURDA NELL’UNIONE SOVIETICA
Gianni Sartori
Più passa il tempo - e fermo restando che sulla Rivolta di Kronstadt (Кронштадтское восстание) e sulla Machnovščina (махновщина) non cambierò MAI opinione - devo ammettere che in fondo in fondo (ma proprio in fondo eh !) la vecchia URSS non era poi così malaccio. Quasi quasi sottoscrivo quanto dichiarato da quella vecchia Volpe (o era il Gatto?) di Putin quando, parlando del Comunismo sovietico, disse che “chi non ne prova un pò di nostalgia non ha cuore, ma chi lo rimpiange non ha testa” (vado a memoria)
Tra l’altro mi sembra una parafrasi di quanto diceva Clemenceau dell’anarchismo: “Chi non è non è stato anarchico a vent’anni non ha cuore, chi lo è ancora a quaranta non ha testa” (sottoscrivo sostanzialmente).
Per esempio, tornando all’URSS, garantì non solo la sopravvivenza fisica del popolo armeno, ma anche delle sue... (Continues)
Gianni Sartori 2022/1/9 - 10:48
Revolution
SEQUESTRI DI PERSONA IN BASHUR E CONDANNE IN ROJHILAT NON PIEGANO LA RESISTENZA CURDA
Gianni Sartori
Sembrerebbe proprio che il Bashur (il Kurdistan del Sud, entro i confini iracheni), oltre a venir periodicamente invaso e occupato dai militari di Ankara, sia divenuto anche “terreno di caccia” per le spie e i servizi segreti turchi (e presumibilmente anche per quelli iraniani) che sequestrano, torturano e talvolta eliminano impunemente militanti curdi.
Naturalmente non sono i soli. In materia di sequestri di persona anche l’esercito regolare turco non va tanto per il sottile.
In questi giorni altri due giovani curdi sono stati arrestati nei pressi di Sîdekan (governatorato di Erbil) e portati - ci si chiede con quale parvenza di legalità - in territorio turco. Accusati di essersi trovati “senza autorizzazione in una zona militare”, in realtà i due cugini stavano semplicemente portando... (Continues)
Gianni Sartori 2022/1/4 - 10:57
Guernica
ALMENO QUARANTA COMBATTENTI CURDI ASSASSINATI DAI GAS ASFISSIANTI UTILIZZATI DA ANKARA NEL 2021
Gianni Sartori
Anche se talvolta viene spontaneo porsela, qualsiasi domanda, qualsiasi perplessità (del genere: ma ne varrà davvero la pena? Come possono sperare di sconfiggere un tale avversario…?) sarebbe fuori luogo.
Nella resistenza curda - almeno per chi possiede un minimo di memoria storica - sopravvive e si alimenta quella che un filosofo francese, parlando della lotta di liberazione del popolo algerino, definì “dignità umana”. Quella residua almeno.
Possiamo simpatizzare o dissentire, per esempio, dal progetto del Confederalismo democratico. Possiamo mantenere qualche riserva sulle strategie e alleanze adottate in Rojava.
Ma possiamo soltanto inchinarci di fronte al sacrificio dei militanti curdi che, difendendo il loro popolo, la loro Terra, in realtà difendono l’Umanità. Quella... (Continues)
Gianni Sartori 2021/12/30 - 16:00
Kobane
KOBANE TRA ATTACCHI CON I DRONI E MINACCE DI NUOVE INVASIONI
Gianni Sartori
Sarà stata anche una coincidenza, ma l’attacco turco del 25 dicembre contro un’abitazione nel distretto di Şehîd Peyman (a est di Kobane) che è costato la vita a cinque persone, (due al momento dell’attacco, altre tre il giorno dopo per le ferite riportate) ha tutta l’aria di una ritorsione per un attentato già pianificato dallo Stato islamico, ma sventato dalle FDS.
Questi i nomi delle cinque vittime, forniti dall’Amministrazione autonoma del Nord e dell’Est della Siria (AANES): Nûjiyan Ocalan, Viyan Kobanê, Rojîn Ehmed Îsa, Mirhef Xelîl Îbrahîme un giovane chiamato Walid (di cui non si conosce ancora il nome completo).
Tutti loro militavano nel Movimento delle giovani donne o nel Movimento dei giovani rivoluzionari.
Almeno quattro degli altri feriti sono ancora all’ospedale.
Mentre gli abitanti di Kobane scendevano... (Continues)
Gianni Sartori
Sarà stata anche una coincidenza, ma l’attacco turco del 25 dicembre contro un’abitazione nel distretto di Şehîd Peyman (a est di Kobane) che è costato la vita a cinque persone, (due al momento dell’attacco, altre tre il giorno dopo per le ferite riportate) ha tutta l’aria di una ritorsione per un attentato già pianificato dallo Stato islamico, ma sventato dalle FDS.
Questi i nomi delle cinque vittime, forniti dall’Amministrazione autonoma del Nord e dell’Est della Siria (AANES): Nûjiyan Ocalan, Viyan Kobanê, Rojîn Ehmed Îsa, Mirhef Xelîl Îbrahîme un giovane chiamato Walid (di cui non si conosce ancora il nome completo).
Tutti loro militavano nel Movimento delle giovani donne o nel Movimento dei giovani rivoluzionari.
Almeno quattro degli altri feriti sono ancora all’ospedale.
Mentre gli abitanti di Kobane scendevano... (Continues)
Gianni Sartori 2021/12/27 - 15:57
Cappuccio rosso
ALTRI TRE PRIGIONIERI POLITICI CURDI MORTI NEL GIRO DI SEI GIORNI (Garibe Gezer, Abdülrezzak Şuyur et Halil Güneş)
Gianni Sartori
Quando il 13 dicembre del 1980 il giovanissimo militante del Türkiye Devrimci Komünist Partisi (Partito Comunista Rivoluzionario della Turchia) Erdal Eren venne impiccato, la sua vera età (16 anni) venne falsificata dalle autorità turche per poterlo giustiziare impunemente.
Il ragazzo era stato arrestato con una ventina di altri militanti di sinistra durante una manifestazione e accusato della morte di un soldato.
Colui che ne aveva patrocinato l’impiccagione ( e che non certo impropriamente venne definito il “Pinochet turco”), il generale golpista Kenan Evren, aveva così commentato: “Avremmo forse dovuto incarcerarlo e nutrirlo a vita invece di impiccarlo?”.
Quasi con le stesse parole veniva in questi giorni commentata la morte - il 9 dicembre nel carcere... (Continues)
Gianni Sartori 2021/12/15 - 18:02
Rojava
L’AIA: GIOVANI CURDI ENTRANO NELLA SEDE DELL’ORGANIZZAZIONE PER LA PROIBIZIONE DELLE ARMI CHIMICHE (OPCW)
Gianni Sartori
Il 3 dicembre una cinquantina di appartenenti a TCS e TEKO-JIN (i movimenti delle Gioventù Curde in Europa) hanno voluto denunciare con un atto spettacolare di disobbedienza civile l’utilizzo di armi chimiche (un crimine di guerra secondo le Convenzioni internazionali) da parte dell’esercito turco nel Kurdistan del Sud (in territorio iracheno) e il sostanziale silenzio delle agenzie internazionali.
L’Aia, nei Paesi Bassi, è stata teatro di un vero e proprio assalto al palazzo dove risiede l’Organisation for the Prohibition of Chemical Weapons (OPCW), oggetto il 16 novembre di un’analoga manifestazione alla cui conclusione uno striscione di denuncia veniva appeso alla facciata.
Come ha precisato un esponente di TCS l’occasione era stata fornita dallo svolgimento del... (Continues)
Gianni Sartori 2021/12/5 - 16:54
Marşa Rojava [Destana Kobanê]
Kendal Maniş
Così come a Ovest, per i Curdi - e non solo - qualche "problema" anche a Est
di / by Gianni Sartori
di / by Gianni Sartori
Gianni Sartori 2021/10/21 - 08:46
Rojava Libero
Osservatorio Repressione: Curdi denunciano l'utilizzo di gas proibiti dalla Convenzione di Ginevra da parte dell'Erdoganistan (un tempo detto "Turchia", ndr)
Gianni Sartori 2021/10/19 - 10:03
Yazidi
CURDI YAZIDI ANCORA SOTTO TIRO
(GIANNI SARTORI)
La storia è nota, ma forse non abbastanza. Rinfreschiamo per gli smemorati.
Risale al 2014 uno dei momenti peggiori per la comunità dei curdi yazidi di Shengal (Iraq del Nord).
In agosto qui venivano massacrati dai tagliagole di Daesh oltre cinquemila uomini e rapiti almeno seimila e settecento tra donne e bambini. Le donne come sabaya, schiave sessuali – non si conta il numero di quelle che si sono suicidate – i bambini per essere addestrati a combattere (anche contro i loro stessi fratelli).
Crimini consentiti – in base ai demenziali parametri jihadisti – in quanto si trattava di “miscredenti”.
Senza dimenticare i circa tremila desaparecidos, le migliaia di sfollati e le innumerevoli fosse comuni ancora da riaprire (un’ottantina quelle già individuate).
Nella sovrana indifferenza dell’Occidente in generale e dell’Europa in particolare.... (Continues)
Gianni Sartori 2021/8/18 - 17:32
Song for the YPJ
NON SI PLACA LA VIOLENZA IN ROJAVA:
ATTACCO DELLE HRE CONTRO UN BLINDATO TURCO PER VENìDICARE LA DISTRUZIONE DI SEHID VESTA
(Gianni Sartori)
Ovviamente non ci auguriamo la morte di nessuno. Tantomeno di poveri cristi in divisa – non sappiamo se volontari o di leva – che magari della questione curda ne capivano poco o nulla. Soltanto le bugie della propaganda di Stato. Poveri cristi che – è scontato – adesso verranno pianti dalle loro famiglie.
Quindi nessun commento tipo “chi semina vento raccoglie tempesta”. Anche perché coloro che han versato odio, razzismo e intolleranza nei confronti dei curdi sono gli attuali detentori del potere di Ankara. Non la “mano d’opera”, la manovalanza utilizzata.
Certo. E’ pacifico che questo episodio contribuirà ad alimentare ulteriormente la spirale dell’odio mettendo in sordina la possibilità di una dignitosa soluzione politica del conflitto.
Stando... (Continues)
Gianni Sartori 2021/7/26 - 00:11
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“Il narratore che sono io - spiega Massimo Vietri - ma che in qualche maniera rappresenta anche la società occidentale, racconta ed esprime la propria ammirazione ed il profondo rispetto per questa donna libera, allo stesso tempo ne riconosce la forza e la potenza sociale, contrapponendola alla propria debolezza “che combatti con i denti anche per noi che siamo spenti”.
Donne di Kobane, l'ultimo singolo dei Lumanera: l'8 marzo la presentazione