Il working title di “Canzone di Alekos” era Canzone degli eroi, credo la risposta stia lì: i miei eroi, oggi, sono tutti quelli “noti o sconosciuti” capaci di sacrificare sé stessi per un ideale, per una lotta civile, o anche solo per non cedere a un ricatto.
[1969]
Testo e musica / Lyrics and music / Paroles et musique / Sanat ja sävel: Karel Kryl
Album / Albumi: Bratříčku, zavírej vrátka
Con l'album di Karel Kryl, Bratříčku, zavírej vrátka (“Chiudi il cancello, fratellino”) abbiamo avuto più volte a che fare in questo sito. Non poteva essere altrimenti: si tratta di un album di canzoni fondamentali non solo per la storia artistica e umana dell'autore e della canzone in lingua ceca, ma anche -mi azzardo a dire- per la Storia in sé dell'allora Cecoslovacchia. Le canzoni dell'album furono scritte tra il 1967 e il 1968: che cosa sia stato quel periodo in Cecoslovacchia non è necessario dirlo. Qualche canzone (ad esempio questa) fu scritta dopo il fraterno aiuto sovietico del 21 agosto 1968 -da qui il provocatorio titolo dell'album, un neanche tanto velato invito a levarsi dalle scatole, che fu pubblicato nel marzo del 1969 (due mesi dopo il gesto... (Continues)
Ho riesumato i rudimenti di ceco che ho studiato un bel po' di anni fa per tradurre questa canzone. So che ci saranno diversi errori, ma proprio per questo ho deciso di pubblicarla così da poter ricevere correzioni o commenti da qualcuno più esperto di me." [Francesco]
Prima di tutto grazie da parte mia e di tutto il sito per avere inviato questa canzone e la tua traduzione. Una sola cosa: ti era come “rimasto nella tastiera” il suo titolo completo, che è Podivná ruleta (la canzone era comparsa con un misterioso “Podi”). Abbiamo ovviamente provveduto a ripristinarlo.
Per quanto riguarda la traduzione, accogliendo il tuo stesso invito introduttivo (che ho spostato nella sezione della traduzione), ho provveduto ad effettuare qualche intervento, mettendo anche qualche piccola nota chiarificatrice. In realtà, neppure il mio ceco è tutto quel granché; per una traduzione veramente “comme il faut” bisognerà aspettare Stanislava, la nostra specialista (che è di madrelingua ceca). I miei sono quindi interventi provvisori, che ho riportato in corsivo per individuarne meglio la posizione nel testo.
Esistono su Lyricstranslate due traduzioni di questo... (Continues)
“This is a poetic translation - deviations from the meaning of the original are present (extra words, extra or omitted information, substituted concepts).”
Grazie Riccardo per aver provveduto a correggere e arrichire la traduzione! sapere che esiste una comunità attiva che valorizza e rende disponibili testi tradotti altrimenti intorvabile mi riempie il cuore di gioia.
Innanzitutto grazie Francesco per esserti voluto occupare di una canzone di Karel Kryl e complimenti per la traduzione. So per propria esperienza che è un'impresa davvero ardua.
Contrariamente a quello che dice Riccardo, mi sembra di poter apportare ben poco alla vostra opera comune già di per sé magistrale, per di più essendo voi due madrelingua italiani siete riusciti a riprodurre benissimo il linguaggio di Kryl e dargli quella fluidità ed espressività che merita.
Naturalmente accolgo con immenso piacere l'invito di riguardare le parti in corsivo e dare la mia opinione. Ecco qui alcune riflessioni:
Slogan – per me azzeccatissimo, è proprio quello. Si riferisce agli slogan di propaganda creati ad hoc di cui erano riempiti tutti i discorsi pubblici.
Il verbo “si sedevano” l'avete usato all'imperfetto che, correggetemi se sbaglio, dà quell'idea di azione ripetuta... (Continues)
Accogliendo tutte le correzioni / integrazioni di Stanislava, ma al contempo volendo redigere una “nuova versione”, ecco qua il risultato (naturalmente, passibilissimo di ulteriori correzioni / integrazioni / migliorie da parte di chiunque). “Versione” significa che si tratta di un'interpretazione: come traduzione letterale può andare quella già presente tenendo conto delle osservazioni di Stanislava, mentre la versione le accoglie ma con una resa più organica alla lingua italiana. [RV]
[1969]
Testo / Lyrics / Paroles / Sanat: Anna Andreoli
Musica / Music / Musique / Sävel: Dimitri Yordanov
Single: Fonit SPF 31241 La ragazza di Praga / Quando capirai
Ragazza di Praga, ti ho amata (Continues)
Contributed by Dq82 + CCG/AWS Staff 2022/2/11 - 10:10
Ah, Lucien l’âne mon ami, nous voilà de retour à Prague.
Oui, Marco Valdo M.I. mon ami, finalement avec tes chansons, on est devenus des enfants d’Herbert Georges Wells, de véritables voyageurs temporels.
Quoi, dit Marco Valdo M.I., mais nous n’avons pas de machine ?
Certes, dit Lucien l’âne, nous n’avons pas de machine, mais nous avons les mots. Nous ne voyageons pas en peau et en poils, mais en chanson. Souviens-toi, à Prague, on y était déjà venus bien sûr quand on parlait d’Ilse Weber, Karel Kryl et d’autres, mais aussi en pèlerins pèlerinants avec Matthias, Matěj, l’Arlequin amoureux dont tu contas les aventures entre Marengo (1800) et Austerlitz (1815), au travers des lettres du Lieutenant : La Lettre de Marengo et La Lettre d’Austerlitz. On y était revenus avec Le Parti que créa pour les élections de Prague... (Continues)
L'album Rakovina (Cancro) è il secondo album di Karel Kryl, uscito nel 1969 già in esilio in Germania. Secondo cs.wikipedia, la maggior parte delle canzoni è stata composta ancora in Cecoslovacchia nel biennio 1968-69, e rappresentano una reazione agli avvenimenti di agosto 1968. Il disco ha raggiunto la Cecoslovacchia con false copertine (sembrava un disco di musica classica) per raggirare la censura.
È uno di quegli album che, in un certo senso, si potrebbero classificare per intero come “album contro la guerra”. Ad oggi, questo sito ospita due brani dell'album: Marat ve vaně e Tak vás tu máme, bratři
Nella canzone che dà il nome all'intero album, Kryl usa il paragone di una malattia subdola per parlare dell'occupazione come di un male che si insinua nella società e la scompone in silenzio.
Zní hlasy soudních znalců a padlých andělů, (Continues)
nationality: stateless, Ivan Král si divideva tra la sua Praga dove era tornato a fare il produttore e il musicista e gli Stati Uniti che alla fine gli avevano concesso la cittadinanza. È morto ieri a 71 anni.
Una valle che brucia
Il working title di “Canzone di Alekos” era Canzone degli eroi, credo la risposta stia lì: i miei eroi, oggi, sono tutti quelli “noti o sconosciuti” capaci di sacrificare sé stessi per un ideale, per una lotta civile, o anche solo per non cedere a un ricatto.
Alekos Panagulis, Lelia Perez, Jàn Palach e Giancarlo Siani, che cito nel testo, sono solo alcuni esempi; molti di più ce ne sono, “noti o sconosciuti”, a cui dico “grazie e chiedo scusa per tutto”.
Unòrsominòre: un brontolone con la chitarra elettrica