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Song Itinerary Lunatics and lunatic camps: Lagers, troubles, repression, freedom

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Anna, te scrivo

Anna, te scrivo
2018
Temuto come grido atteso come canto

Voce e fisarmonica Gualtiero Bertelli

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’.... (Continues)
Anna, te scrivo da l'isola
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:23
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Euridice

Euridice
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
I miei fratelli morivano
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:13
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Mentre il mare danza

Mentre il mare danza
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Odore di morte, odore di merda, disinfettante
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/10/6 - 16:07
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Torquemada

Torquemada
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Torquemada Torquemada
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 11:33
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Caminanti

Caminanti
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Viandanti senza una via
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 11:13
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Teste legate

Teste legate
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Due cani corrono insieme
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 11:04
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Alice, la bambina

Alice, la bambina
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Vivo bloccata, corda e corridoio
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 10:54
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L'isola

L'isola
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Amici vi parlerò dell'Isola
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/13 - 10:01
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Debora

Debora
2018
Temuto come grido atteso come canto

Dopo Non al denaro non all’amore né al cielo, che la genialità di Fabrizio De André portò all’attenzione del pubblico italiano, questo lavoro si può definire, a buon titolo, l’autentica ‘Spoon River’ italiana. Si parla di morti, questo è chiaro, ma i personaggi coinvolti non sono “morti e basta”. Loro sono morti due volte: la prima volta perché malati ed internati in un manicomio; la seconda volta perché ‘gli ospiti’, i reclusi, di origine ebraica, furono deportati ed uccisi. Tutti i personaggi raccontati nell’album hanno vissuto, o meglio, abitato, nell’isoletta di San Servolo, pittoresca oasi di terra della laguna veneta. Abitavano in una struttura molto antica, adibita a monastero per circa mille anni, ma che nel 1715 venne adibita ad ospedale militare e dopo neanche dieci anni venne trasformata in ‘manicomio’. E con questa destinazione è rimasta,... (Continues)
Cade su di me la tua rabbia,
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/9/12 - 17:10
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Ti ricordi Nina

Ti ricordi Nina
E CHIAMATELE MATTE!

Fosdinovo, 6 agosto 2018. Alessio Lega e Rocco Marchi presentano in concerto la nuova versione di E ti chiamaron matta, lo storico album di Gianni Nebbiosi riarrangiato a 46 anni dalla sua pubblicazione, a 10 anni dalla sua prima riproposizione e a 40 anni dalla legge Basaglia.

Due bambine, sotto il palco, se lo sono ballato tutto, dall'inizio alla fine. Da In un anno e più d'amore a Emigrato su in Germania. E non zampettato: proprio ballato, a tempo, con una grazia meravigliosa e strabiliante, seguendo la musica con circonvoluzioni e figure.

Non credo che il professor Gianni Nebbiosi se lo sarebbe, un giorno, mai immaginato. Destino ha voluto che fossi in posizione per riprenderli tutti e quattro, i due artisti che eseguivano quelle terribili e bellissime canzoni, e le due bambine che le ballavano.

E chiamatele matte!

[RV]
Riccardo Venturi 2018/8/8 - 19:57
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Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]

Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]
Anne Woodall

"This is a less literal translation, but one that attempts to transmit some of the poetic quality and lilting rhythm of the original, hopefully without sacrificing meaning." (Anne Woodall)
THE BLASPHEMER
(Continues)
Contributed by Anne Woodall 2018/4/12 - 21:04
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Lepre (Cattura della)

Lepre (Cattura della)
[1992]
Nell'album "Üstmamò" pubblicato nel 1993
Fidati di me
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2018/3/31 - 20:43
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Il pazzo

Il pazzo
2001
Lillipuziani
Le scimmie come sempre son sedute sul terrazzo
(Continues)
Contributed by Dq82 2018/2/5 - 11:47
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No futur

No futur
[2017]
Il brano che apre “Droit dans le mur” l'ultimo album (uscito nel gennaio scorso) della punk band dell'Hauts-de-Seine.
Anche se il significato è identico, il titolo non è qui all'inglese, come nelle strofe di God Save The Queen dei Sex Pistols, per intenderci...
No problemo è invece in slang angloispanico americano...

“Mon passé est sordide, mon présent est un cauchemar, heureusement j'ai pas d'avenir. No futur.” (LSM)

Direi che la canzone potrebbe inserirsi non solo nel percorso “Morte al lavoro!” ma anche in quelli sulla “Guerra del lavoro”, sul “Lager dei matti” e sulle “Galere del mondo”, che per tanta gente senza futuro, senza speranza, questo mondo è un vero manicomio, una galera a cielo aperto...
Tous les matins quand je me réveille, no problemo
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/7/18 - 21:00
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Villejuif

Villejuif
[1973]
Scritta da Alice Dona (compositrice e cantante) e Sylvain Lebel (paroliere)
Nell'album di Reggiani intitolato “Bon à tirer”

A Villejuif, in Val-de-Marne, alla fine dell'800 fu creata la prima UMD (acronimo per Unités pour malades difficiles) di Francia, un ospedale psichatrico per malati mentali giudicati pericolosi per sé stessi o per la collettività. Fautore di questo modello organizzativo fu il dottor Henri Colin. Il centro è ancora esistente e si chiama “Établissement public de santé Paul-Guiraud”, intitolato ad un altro psichiatra attivo fino agli anni 50 e uno dei primi a privilegiare il trattamento farmacologico nella “cura” (più che altro la sedazione) del dolore mentale.
Nel racconto di Serge Reggiani l'ospedale psichiatrico, e quello criminale in particolare, diventa il paradigma dell'istituzione totale, della repressione, di ogni regime.

Il testo della canzone l'ho... (Continues)
Je n’vous écris pas de Grèce
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2017/7/3 - 21:20
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Asylum

Asylum
[2012]
Written by Lita Ford and Gary Hoey
Scritta da Lita Ford e Gary Hoey
Album: Living Like a Runaway
Walking through these halls
(Continues)
2017/6/19 - 03:18
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Io so che un giorno

Io so che un giorno
Μετέφρασε στα Ελληνικά ο Ρικάρντος Βεντούρης
10-05-2017 12:53

Αυτή η μετάφραση είναι μια από τις πρώτες θαρρώ από τα τραγούδια του 'Ιβαν Ντέλλα Μέα. Την άρχισα στο τρένο από Μπολόνια στο Πράτο στις 8.5.2017 ενώ άλλοι ταξιδιώτες ξεμωραίνονταν με το smartphone. Κυττάζοντάς τους ήρθε στο νου μου αυτό το τραγούδι. [PB]
ΤΟ ΞΕΡΩ ΘΑ 'ΡΘΕΙ
(Continues)
2017/5/10 - 13:00
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Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]

Un matto [Dietro ogni scemo c'è un villaggio]
"Antologia Spoon River", Państwowy Instytut Wydawniczy, Warszawa 1981
FRANK DRUMMER
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/3/15 - 12:55
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Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]

Un blasfemo [Dietro ogni blasfemo c'è un giardino incantato]
"Antologia Spoon River", Państwowy Instytut Wydawniczy, Warszawa 1981
WENDELL P. BLOYD
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2017/3/15 - 12:44
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Uguaglianza

Uguaglianza
The Gang
2016
Calibro 77




Dq82 2017/1/29 - 11:59
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Vincent (Starry, Starry Night)

Vincent (Starry, Starry Night)
COME UN ANNO FA
(Continues)
2017/1/19 - 23:36
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Mastrogiovanni

Mastrogiovanni
Maestro morì in psichiatria a Vallo della Lucania: in appello condannati 11 infermieri

Sentenza d’Appello per il decesso di Francesco Mastrogiovanni ,che fu bloccato per quattro giorni in ospedale: confermate condanne per sei medici, pene ridotte. I Radicali: "Ora legge Mastrogiovanni"

In primo grado erano stati tutti assolti ma la corte d'Appello di Salerno ha invece deciso che anche gli undici infermieri imputati nel processo per la morte del maestro elementare Francesco Mastrogiovanni hanno avuto delle responsabilità per il trattamento inumano e la morte dell'uomo.
Si tratta di Maria D'Agostino Cirillo, Maria Carmela Cortazzo, Antonio De Vita, Giuseppe Forino, Alfredo Gaudio, Antonio Luongo, Massimo Minghetti, Nicola Oricchio, Raffaele Russo, Massimo Scarano a Antonio Tardio. Mastrogiovanni è deceduto il 4 agosto del 2009 dopo quattro giorni di ricovero nell'ospedale di Vallo della... (Continues)
Io non sto con Oriana 2016/11/15 - 21:33

Shock Treatment

Shock Treatment
1969
Broadside #97, aprile-maggio 1969
Twelve hundred people or more every year -In hospitals & clinics will die in their beds
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/11/9 - 14:49
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E qualcuno poi disse

E qualcuno poi disse
Terapia o tortura?
(estratto da La fabbrica della cura mentale – elèuthera 2013)
di Piero Cipriano

[...]
Il rapporto tra torturato e torturatore non è, talvolta, molto diverso dal rapporto che lega il ricoverato in SPDC con lo psichiatra che lo lega al letto.
Trascriverò, in corsivo, alcune considerazioni di Françoise Sironi, una delle maggiori esperte al mondo in tema di tortura, tratte dal suo libro, Persecutori e vittime. Proverò a riformulare le sue stesse affermazioni, adattandole al mondo dell’assistenza psichiatrica.
Come si può curare chi è stato vittima di torture? Io la riformulo: come si può pensare di curare chi ha subìto un ricovero psichiatrico, magari coatto, dove è stato immobilizzato, legato, sedato, addormentato con una terapia del sonno? Come può la psichiatria curare una vittima della psichiatria? Come può lo psichiatra curare ciò che lui stesso ha prodotto?
La... (Continues)
daniela -k.d.- 2016/10/23 - 14:04
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Il Cantico dei Matti

Il Cantico dei Matti
Nizza - Ma perché l'avevo mandata non finita quella volta ?

(non lo sappiamo, abbiamo eliminato comunque la vecchia versione...) [CCG Staff]
LE CANTIQUE DES FOUS
(Continues)
Contributed by Daniel(e) Bellucci - 12092016 - Nizza - Ma perché l'avevo mandata non finita quella volta ? 2016/9/12 - 23:58
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I matti

I matti
Chanson italienne – I matti – Francesco De Gregori – 1987



Les fous, les fous ; que peut bien raconter une chanson sur les fous ?, dit Lucien l’âne en ridant le front.

Oh, plein de choses. Il y a d’ailleurs beaucoup de chansons à propos des fous et de la folie. Encore qu’il faille distinguer la folie individuelle, cette manière particulière d’être : parfois, maladie, parfois, meilleure santé mentale. Écoute bien ce qu’en disait Pascal, le philosophe auvergnat – je le cite de mémoire : « Quelle étrange folie que de n’être point fou ». La formulation n’est peut-être pas parfaite, mais c’est bien le sens. Il est de ces folies qui sont des maladies et qui engendrent de grandes souffrances et d’autres qui relèvent de la divergence de pensée d’avec l’ordre ambiant – et qui peuvent faire naître de plus grandes souffrances encore. Et puis, il est des folies collectives – ce sont les plus terribles... (Continues)
LES FOUS
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/4/1 - 18:45
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Ti regalerò una rosa

Ti regalerò una rosa
Chanson italienne – Ti regalerò una rosa – Simone Cristicchi – 2007

Une autre chanson qui parle de folie et d’asiles.

Moi, dit Lucien l’âne, je trouve cette nouvelle version plus jolie…
JE T’OFFRIRAI UNE ROSE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2016/3/30 - 13:09




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