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Before 2016-7-26

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800 588 605

800 588 605
[2016]

Album : Il lato ruvido

Dopo l'ultima sentenza che ha assolto i responsabili della morte di Giuseppe Uva, vogliamo mostrarvi in anteprima il video del brano "800 588 605", che è il numero verde di ACAD, l'associazione contro gli abusi in divisa che noi stiamo sostenendo e vi chiediamo di sostenere.
Così i Punkreas hanno presentato in anteprima rispetto al loro disco questo brano...
Hai sentito la notizia Mario è stato beccato
(Continues)
Contributed by dq82 2016/7/22 - 09:49
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Bombregn

Bombregn
POMMISADE
(Continues)
Contributed by Juha Rämö 2016/7/22 - 08:48
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L'Internationale

L'Internationale
MACEDONE [3] / MACEDONIAN [3]

Текст: Ежен Потје (Париз, 1871).
Музика: Пјер Дежејте (1888).
Онлајн верзија: мај 2005.
Транскрипција: Здравко Савески
da marxist.org

Во борба, вие робје земни, [1]
(Continues)
2016/7/21 - 19:19
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Qui in questa terra

Qui in questa terra
Breve canto-invocazione scritto dalle donne ebree italiane nel blocco femminile di Auschwitz-Birkenau.
Sulla melodia dell’HaTikvah, oggi inno nazionale israeliano, composta nel 1888 da Samuel Cohen (1870-1940), un ebreo rumeno, e a sua volta basata su di un canto popolare italiano cinquecentesco, noto come “La Mantovana” (o “Fuggi fuggi fuggi”)
La versione di Frida Misul, ebrea livornese, fu sostanzialmente confermata anche da Settimia Spizzichino (1921-2000), anche lei deportata ad Auschwitz-Birkenau in seguito al rastrellamento del ghetto di Roma avvenuto il 16 ottobre 1943.
Il recupero di questo canto è dovuto all’impareggiabile lavoro del pianista e compositore Francesco Lotoro, uno dei massimi esperti mondiali di musica concentrazionaria.

Testo trovato nel programma di sala dello spettacolo “Tutto ciò che mi resta. Il miracolo della musica composta nel lager”, concerto per il Giorno... (Continues)
Qui in questa terra triste e maledetta soffrono molto i figli d’Israele.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/21 - 16:36
Song Itineraries: Extermination camps

Février - Les pauvres

Février - Les pauvres
[1895]
Versi di Émile Verhaeren (1855-1916), poeta belga fiammingo di scrittura francese
Nella raccolta “Les Visages de la vie”, pubblicata nel 1899
Messi in nusica da alcuni compositori non molto noti, come Francis Bousquet (1890-1942) e Joseph Jongen (1873-1953).
Il est ainsi de pauvres coeurs
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/21 - 09:27
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E anche al mi' marito

Anonymous
E anche al mi' marito
Questa violenta testimonianza popolare contro la guerra del '15-'18 (nel momento in cui ci si rendeva conto che essa rispondeva solamente agli interessi nazionalistici borghesi) in realtà è stata raccolta dal Canzoniere Pisano nel 1967 da un contadino anonimo nelle campagne intorno a Pisa e il titolo corretto è: E ANCO AR MI MARITO.
Flavio Poltronieri 2016/7/20 - 22:30
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Tramonta o sole

Tramonta o sole
Dodi registrò lo stesso canto pure dalla voce di Betta Ceccarelli che aveva sentito nella campagna di Arezzo. Il contadino non maledice l'innocente sole a cui si rivolge così direttamente, è un canto di ribellione generato probabilmente dopo la battitura del grano.
Flavio Poltronieri 2016/7/20 - 22:21
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Refugees

Refugees
Un grande concerto pomeridiano in una discoteca di S. Martino B. A. 1970
Credo
La pista era lí
V. D. G. G.era lì
E a ventanni non é uno scherzo...
marco 2016/7/20 - 11:24
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Elegia żydowskich miasteczek

Elegia żydowskich miasteczek
Scusate, credo che la musica originale di questa poesia non sia di Antonina Krzysztoń (cui oltre tutto il brano è stato attribuito) ma di Szymon Laks (Varsavia 1901 - Parigi 1983), compositore e violinista polacco, ebreo.

Arrestato dai nazisti a Parigi (dove viveva dal 1929), Laks fu deportato ad Auschwitz l'anno seguente. Lì divenne il direttore dell'orchestra del campo e sopravvisse.

L'"Elégie pour les villages juifs" fu composta nel 1961 su testo in francese dell'amico Henri Lemarchand, che lo adattò a partire dalla poesia originale di Słonimski

A proposito di Szymon Laks si legga questa testimonianza del figlio André.

Se l'attribuzione della musica a Laks fosse corretta - come credo, ma verificate - allora il brano andrebbe assegnato a lui o, in subordine, all'autore del testo originale.
Bernart Bartleby 2016/7/20 - 08:46
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The Ghost Of Tom Joad

The Ghost Of Tom Joad
Ieri sera al Circo Massimo una incredibile versione acustica, arrivata dopo un'ora passata a cantare e a ballare.



Lo spettacolo e' durato in totale quasi quattro ore!
2016/7/18 - 17:06

Muselmane

Muselmane
Ho provato a cercare qualche notizia su Karl Szamek, ma (perlomeno in Rete) temo che resterà una ricerca vana. Quanto al cognome, però, pur essendo senz'altro di forma slava (e specificamente polacca), non è affatto detto che si tratti di un polacco; molti tedeschi, ad esempio, portano cognomi slavi e polacchi. Saluti cari.
Riccardo Venturi 2016/7/17 - 23:31
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Jacques Dutronc: On nous cache tout, on nous dit rien

Jacques Dutronc: On nous cache tout, on nous dit rien
[1966]
Parole di Jacques Lanzmann (1927-2006), scrittore, sceneggiatore, paroliere e pittore
Musica di Jacques Dutronc
Nel suo album del 1966, comunemente noto con il titolo della canzone d’apertura, “Les play-boys”




Stavo pensando a tutte le balle che ci hanno raccontato i questi decenni, dalla prima guerra del Golfo del 1990-91 fino dall’autogolpe di Erdowahn di qualche ora fa... Ci nascondono tutto, non ci dicono nulla, più si sa e più non si sa niente, non ci informano davvero su di nulla...
On nous cache tout, on nous dit rien
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/17 - 22:55

Die Unentwegten

Die Unentwegten
Versi di Kurt Tucholsky, credo risalenti a poco dopo la fine della Grande Guerra o ai primissimi anni 20. Non sono riuscito a trovare la data esatta. Facile che siano stati pubblicati sulla Weltbühne allora diretta da Siegfried Jacobsohn.
Musica di Hanns Eisler, composta nel 1959 (“Die Unentwegten / The Stalwarts”, in “Songs to Texts by Kurt Tucholsky”)
Testo trovato su Lieder.net

Grandissima presa per il culo che Tucholsky riservava ai sostenitori dei vertici militari tedeschi (l’OHL, Oberste Heeresleitung, il Comando Supremo incarnato da gentaglia come Paul von Hindenburg ed Erich Ludendorff), incompetenti e vigliacchi (Tucholsky si riferiva precisamente alle disfatte in Marna e a diversi altri guai combinati dai nostri durante la Grande Guerra) e bugiardi (giacchè non si erano mai assunti le loro responsabilità e, anzi, le avevano scaricate sulle forse d’opposizione, comunisti ed anarchici... (Continues)
Ein blinder Mann ist zu bedauern,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2016/7/17 - 22:35
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Rigurgito antifascista

Rigurgito antifascista
Rispondo a Don...."Non ho mai visto nessun camerato o mio amico di destra andare in giro con le bretelle...sono forse rimasti agli anni '90?" La canzone è del '93...Una deficenza cronica di questo grado solo un fascismo può mostrarla...

Se la merda fosse oro, Forza Nuova che tesoro...
Emanuele 2016/7/17 - 20:21
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Change

Change
2016
Change, il nuovo singolo di Christina Aguilera il cui ricavato verrà donato alle famiglie delle vittime della strage di Orlando.
When I was young I would look in the mirror
(Continues)
Contributed by Dq82 2016/7/17 - 13:19




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