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Before 2014-5-30

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Ride Away

Ride Away
[seconda metà dell’800]
Testo tradizionale del Sud degli USA
Arrangiamento e musica di Bruce “Utah” Phillips (1973)
Nel quadruplo disco compilativo intitolato “Starlight On The Rails: A Songbook” pubblicato nel 2005.

Una canzone che Utah Phillips ascoltò dalla voce di un’anziana donna in qualche Stato del Sud.
Una giovane donna, rimasta sola ad accudire un vecchio in una villa ormai decadente nel Sud degli USA, risponde ad una lettera del suo amato che è partito in cerca di fortuna all’Ovest…

In apparenza si tratta solo di una storia di amore e di abbandono ma in realtà racconta di quali furono le conseguenze della Guerra Civile americana (1861-1865), la cruenta guerra fratricida che causò più di 600.000 morti e 400.000 feriti. I reduci della Confederazione sconfitta spesso non avevano nemmeno più una casa o una proprietà dove tornare e ricostruirsi una vita: i reduci dell’Unione vittoriosa... (Continues)
Remember the morning got spurred your great stallion
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/27 - 16:27
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Катюша

Катюша
Anche nel brano "Russian Reggae", tra le citazioni e vocalizzi della cantante Nina Hagen, dopo le note della canzone popolare russa, la "Kalinka", viene ripresa la melodia del "Эй, ухнем!", il canto dei battellieri del Volga.
Nonché la forza espressiva paragonabile ai lanciarazzi russi : D
krzyś 2014/5/27 - 14:36
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It Could Be a Wonderful World

It Could Be a Wonderful World
[anni 50]
Parole di Lou Singer (Louis C. Singer, 1912-1966), songwriter newyorkese.
Musica di Hy Zaret (Hyman Harry Zaritsky, 1907–2007), liricista e compositore newyorkese.
Nel disco di Pete Seeger del 1963 intitolato “Children's Concert At Town Hall”
Incisa anche dalla folksinger Rosalie Sorrels nel suo disco intitolato “Somewhere Between” del 1964.
If we could consider each other
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/27 - 13:38
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Il gioco dei grandi

Il gioco dei grandi
1999
Grazie di tutto
Giocano con te ma non ti vedono
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/5/27 - 12:57
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U.S.A.

U.S.A.
1999
Grazie di tutto
I fumi che si alzano da una terra bruciata
(Continues)
Contributed by Donquijote82 2014/5/27 - 12:49
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Coraggio amor mio

Coraggio amor mio
2009
Aedo malinconico ed ardente, fuoco ed acque di canto vol. III

Un lamento italiano contro la guerra composto probabilmente al tempo della prima coscrizione obbligatoria napoleonica intorno al 1800, frutto sempre della ricerca di Gastone Pietrucci.

Non serve una traduzione in quanto è assolutamente comprensibile.

si trova nel volume Canti popolari romani di Giggi Zanazzo Torino/Roma 1907 (pagina 107, numero 200)

L' informatrice di Gastone Pietrucci è stata Anna Maria Centi Teodosi (1944) che ha sentito questo canto dalla madre Giuseppina Centra Centi (1904-1995) originaria di Montelanico (Roma)
Sei bella nell'occhi
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/5/27 - 12:46
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Goodbye Joe Hill

Goodbye Joe Hill
[1967?]
Parole e musica di Bruce “Utah” Phillips.
Trovo la canzone nel disco della folksinger Rosalie Sorrels intitolato “If I Could Be The Rain” del 1967.

Una canzone dedicata a Joe Hill, il grande agitatore sociale e cantautore ucciso dallo Stato dell’Utah nel 1915, Tom Joad, il protagonista di “The Grapes of Wrath” (“Furore”) di John Steinbeck e poi del film di John Ford, Gene Debs (1855-1926), storico leader dell’Industrial Workers of the World (IWW) ed Ammon Hennacy (1893-1970), cristiano pacifista ed anarchico che fu il fondatore della “Joe Hill House”, casa di accoglienza del Catholic Worker Movement a Salt Lake City presso cui Utah Phillips lavorò per 8 anni.
Goodbye, Joe Hill, we've had some good times here.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/27 - 12:11
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Jesse’s Corrido

Jesse’s Corrido
[1962]
Parole e musica di Utah Phillips (1935-2008), pubblicate nel 1973.
Trovo la canzone, in ordine temporale, nel disco della folksinger Rosalie Sorrels intitolato “If I Could Be The Rain” del 1967, nel disco di Utah Phillips intitolato “El Capitan” del 1975 e nel suo quadruplo disco compilativo intitolato “Starlight On The Rails: A Songbook”.
Anche nel disco collettivo intitolato “Long Gone”, tributo a Bruce “Utah” Phillips realizzato nel 2010.

Una canzone dedicata a Jesse Garcia, un giovane ispanico cresciuto da orfano e finito in galera a Salt Lake City a soli 16 anni per stupro ed omicidio. In prigione Jesse Garcia divenne uno strumento nelle mani dei più forti, che lo usavano come oggetto sessuale e per i lavori sporchi. Quando emerse uno scandalo per un grosso giro di droga all’interno della struttura penitenziaria, Jesse Garcia e un altro ragazzo, tal Rivenberg, furono incaricati... (Continues)
On the corners together you’ll find us,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/27 - 11:31
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La socialdemocrazia

La socialdemocrazia
Chanson italienne – La socialdemocrazia - Claudio Lolli – 1977

Texte et musique de Claudio Lolli
Album: Disoccupate le strade dai sogni

Social-démocratie est un mot-valise, un mot fourre-tout et le reste. Donc, Lucien l'âne mon ami, dans social-démocratie, il y a social et démocratie. Pour le social, passe encore, avec un peu de bonne volonté, on peut envisager la chose – et il y en a quand il faut apaiser les gens. Alors, on fait du social, on fait dans le social. C'est un genre, en politique ; il complète l'éventail. Mais le vrai problème, c'est la démocratie, le pire système qui soit...

Quoi ? Qu'est-ce que tu dis, Marco Valdo M.I. mon ami, tu renies la démocratie ? Je n'aurais jamais cru ça... Je te croyais opposé à toute forme de dictature, je te croyais libertaire et je croyais que tu ne méprisais pas les gens...

Mais tu as raison, Lucien l'âne mon ami, tu as raison sur tout cela.... (Continues)
LA SOCIAL-DÉMOCRATIE
(Continues)
Contributed by Marco Valdo M.I. 2014/5/26 - 23:03
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La mauvaise herbe

La mauvaise herbe
JERBATA
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/5/26 - 22:43
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No TAV

No TAV
donquijote82 2014/5/26 - 19:54
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Funeral Train (Scofield Mine Disaster)

Funeral Train (Scofield Mine Disaster)
[1973]
Parole e musica di Utah Phillips (1935-2008).
Trovo la canzone nel quadruplo disco compilativo intitolato “Starlight On The Rails: A Songbook”.
Anche nel disco collettivo intitolato “Long Gone”, tributo a Bruce “Utah” Phillips realizzato nel 2010.

Il 1 maggio 1900 a Scofield, Utah, si verificò un’esplosione in un pozzo nella Winter Quarters Mine. Di per sé lo scoppio uccise “solo” 4 minatori ma produsse una spaventosa concentrazione di monossido di carbonio che si diffuse in tutte le gallerie attraverso il sistema di aerazione danneggiato. Il bilancio fu terribile: quasi 250 minatori persero la vita.

E il pensiero va agli oltre 300 (e forse molti di più) minatori turchi uccisi in una miniera di carbone a Soma, mentre Erdogan minimizzava (“questo tipi di incidenti sono cose ordinarie”) e i suoi scagnozzi insultavano e picchiavano i parenti delle vittime e reprimevano le manifestazioni... (Continues)
May the first was bright and clear,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/26 - 16:02
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Las primeras compañeras

Segunda Generacion de Insurgentes de la EZLN
Dal blog Espoir Chiapas
En la Tierra mexicana con historias verdaderas,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/26 - 16:00
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Al niño guerrillero

Segunda Generacion de Insurgentes de la EZLN
Dal blog Espoir Chiapas
La luna y las estrellas iluminan en la noche,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/26 - 15:56
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Los gobiernos traidores

Segunda Generacion de Insurgentes de la EZLN
Dal blog Espoir Chiapas
Compayo, aquí les voy a contar,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/26 - 15:51
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Juntos vamos a luchar

Segunda Generacion de Insurgentes de la EZLN
Dal blog Espoir Chiapas
"Vamos, vamos, vamos compañeros,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/26 - 15:46
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Tropical de la Radio Amanecer

Segunda Generacion de Insurgentes de la EZLN
Dal blog Espoir Chiapas

"La Radio Amanecer, FM de tu radio,
con programas diferentes, con saludos y complacencias.
La radio transmitiendo canción revolucionaria,
con canciones de amores, música tradicional. "

Caracol 2 de Oventik Zona Altos de Chiapas,
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/26 - 15:40
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El Mario y la Ruth

Segunda Generacion de Insurgentes de la EZLN
Dal blog Espoir Chiapas
Voy a contar una historia, escuchen bien
(Continues)
Contributed by adriana 2014/5/26 - 15:22
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Alto a la violencia

Alto a la violencia
[1999]
Nel disco autoprodotto intitolato “Música para la Resistencia”

La citazione introduttiva è tratta dal comunicato dell’Ejército Zapatista de Liberación Nacional (EZLN) intitolato “Estamos como en diciembre del 1993”, datato 8-11 ottobre 1994, ripreso integralmente anche in Declaración de principios.
“Es necesaria una cierta dosis de ternura
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/26 - 14:53
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Free Until They Cut Me Down

Free Until They Cut Me Down
[2004]
Parole e musica di Samuel Beam.
Nell’album intitolato “Our Endless Numbered Day”

L’“Albero del Diavolo” è una grossa quercia secolare esistente (anche se dalle immagini più recenti si direbbe piuttosto morta) nei pressi di Bernards Township, cittadina del New Jersey.
Il grande albero è circondato da un alone di mistero e di lugubri leggende. Pare che il suolo dove cresce sia particolarmente caldo, tanto che la neve non ci si ferma mai, e questo lascerebbe supporre che proprio lì si trovi la porta dell’infermo… Inoltre si racconta (e questo sembrerebbe più reale) che a quell’albero i “klaners” della zona fossero soliti linciare ed impiccare afroamericani e schiavi ribelli.

In questa canzone è un giovane nero a finir linciato per via di una relazione, anzi, forse di un semplice passaggio dato ad una donna bianca: “Quando gli uomini mi porteranno all’albero del diavolo, io continuerò... (Continues)
When the men take me to the devil tree
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/26 - 13:27
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Declaración de principios

Declaración de principios
[1994]
Parole del Subcomandante Marcos, a conclusione del comunicato dell’EZLN intitolato “Estamos como en diceimbre del 1993”, datato 8-11 ottobre 1994.
Musica di Santiago Feliú (1962-2014), cantautore cubano, fratello di Vicente Feliú.
Nell’album di Santiago e Vicente Feliú intitolato “Ansias del alba”, 1997.

Nei giorni scorsi, durante la commemorazione di José Luis Solís López detto "Galeano", un maestro rurale della base d’appoggio zapatista trucidato nel corso di uno scontro intercomunitario da simpatizzanti del Partito Rivoluzionario Istituzionale, il Subcomandante Marcos – incappucciato come al solito, ma con un’inedita benda pirata su di un occhio - ha annunciato la propria “morte” come portavoce dell’EZLN:

“[…] Y ha dicho que hemos venido, como Comandancia General del Ejército Zapatista de Liberación Nacional, a desenterrar a Galeano.
Pensamos que es necesario que uno de nosotros... (Continues)
Es necesario cierta dosis de ternura
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/26 - 10:02
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Đurđevdan / Ђурђевдан

Anonymous
Đurđevdan / Ђурђевдан
Bronisława Wajs, ps. Papusza nel ritratto di Krystyna Jóźwiak - Gierlińska

L'anno scorso è uscito da noi il film di Joanna Kos-Krauze e Krzysztof Krauze, intitolato "Papusza", dedicato a questa poetessa Rom polacca.

Krzysiek Wrona 2014/5/26 - 07:05
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Dyktator

Dyktator
[1983]
Testo di Bogdan Olewicz
Musica di Zbigniew Hołdys
Nell'album "I Ching"
Il testo trascritto all'orecchio da YT. È facile indovinare a chi si riferiva Olewicz, anche se non si pronunciava il nome del personaggio. Alla memoria di W.J. : )
Świat jest lepszy wtedy kiedy śpię
(Continues)
Contributed by Krzysiek Wrona 2014/5/26 - 03:46
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Love Has Found a Way

Love Has Found a Way
Album: "Twelve Dreams of Dr. Sardonicus" (1970)

A determinedly optimistic message celebrating the power of love in a world filled by war and other forms of violence. The choice between the gun and the sun is a simple but effective contrast.

altrockchick
Waves are crashing on the sea
(Continues)
2014/5/25 - 23:17
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Michè

Michè
Ed eccone un altro:

Mirto Crosia (Cosenza) - Un giovane di 29 anni, Vincenzo Sapia, è morto a mezzogiorno dopo una colluttazione con due carabinieri intervenuti per calmarlo dopo che aveva dato in escandescenze. La Repubblica del 24 maggio 2014

Anche questo l'hanno "calmato" per sempre...
La versione ufficiale, per il momento, è che si sia trattato di un infarto... La vittima in passato aveva sofferto di problemi psichici... La trama è quella di un film dell'orrore già visto decine di volte...
Bernart Bartleby 2014/5/25 - 20:47
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The Kill

The Kill
dalla raccolta di B-side "No, Virginia..." del 2008

Dal "cabaret punk brechtiano" della cantante Amanda Palmer, una canzone ironica ma apertamente politica e ricca di citazioni (Sex Pistols, Clash...), dedicata evidentemente agli Stati Uniti, all'"american way of life" e all'impero militare da George Washington a Bush...

Pat Sajak è il conduttore del programma telesivivo "Wheel of Fortune" quindi "Put Pat Sajak back in office..." vuole essere una critica alle sovrapposizioni tra spettacolo e politica (e pensare che da noi il Berlusca voleva fare Mike Bongiorno senatore a vita...).
I am anarchist
(Continues)
2014/5/24 - 22:49

Bruciato in piazza dalla Santa Inquisizione

Antiwar Songs Blog
Bruciato in piazza dalla Santa Inquisizione
“La farina dal Diàul” (La farina del Diavolo), è una canzone del gruppo friulano Braùl che narra la storia purtroppo realmente accaduta di Domenico Scandella, detto “Menocchio” (in friulano “Menòcjo”), mugnaio di Montereale Valcellina, in provincia di Pordenone, che visse nel XVI° secolo. Sosteneva straordinarie tesi sia sull’origine dell’Universo che sulla presenza e il ruolo […]
Antiwar Songs Staff 2014-05-24 19:47:00
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Soldier's Things

Soldier's Things
Dal 1983 questo straordinario artista non ha mai fallito.
E questo è davvero un semplice raccontino devastante: tutta la paura, il sangue, e le esperienze di battaglia di un uomo finite in una scatola del monte dei pegni a un dollaro al pezzo. E nel canto della voce di Tom Waits, ogni oggetto elencato sembra ingrossare sempre più il dolore e rivelare l'inutilità di una qualsiasi guerra, in un qualsiasi luogo, per una qualsiasi causa. Dentro quella scatola c'è il valore di chi è morto in combattimento e il ringraziamento della propria patria.
LE COSE DI UN SOLDATO
(Continues)
Contributed by Flavio Poltronieri 2014/5/24 - 08:44
Two tracks take us back to the dark ages of Inquisition. The first tells the history of Menocchio, an Italian miller burned at the stake for his philosophical teachings. The second is a remarkable song by chilean group Quilapayún about the trial of Galileo Galilei.

Many thanks to Flavio Poltronieri for his precious contributions.
Lorenzo Masetti 2014/5/24 - 00:58
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Patriot Game

Patriot Game
Avete ascoltato la versione di Tony Coe, contenuta in "Les Voix d'Itxassou"? Se non lo conoscete, procuratevi questo meraviglioso disco militante, credo che ben difficilmente avrete sentito i canti rivoluzionari del mondo suonati così, ve lo garantisco!
Flavio Poltronieri 2014/5/23 - 19:55
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Malicorne: L'auberge sanglante

Malicorne: L'auberge sanglante
Riccardo
ho testé ricevuto, e subito ti giro, questa missiva:

23 gennaio:

Sono ancora tutto scosso dall'avventura terrificante,questa storia è vera, che mi s'impicchi se c'è una sola menzogna, non ho cambiato una parola..... anzi gli ultimi versi sono di pura invenzione, ma non modificano niente dell'orribile avvenimento e ho pensato che avrebbero terminato la canzone in una maniera più romanzesca. Jeanneton non aveva alcuna intenzione di sposarmi e la mia valigia conteneva di tutto tranne che soldi. Ci siamo solamente giurati amicizia eterna con dei trasporti molto calorosi (evito i dettagli). Che la sorte abbia pietà di questi disgraziati locandieri e che riservi a Jeanne tutta la fortuna del mondo.

Adélard Rousseau
Flavio Poltronieri 2014/5/23 - 17:50
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It's A Long Way Down To The Soupline

It's A Long Way Down To The Soupline
Presente nella 30ma edizione del “Little Red Song Book” dell’IWW di Chicago (1968).
Sulla melodia della celebre “marching song” “It's a long, long way to Tipperary” (1914).

Non credo che questa canzone sia degli anni 60, quelli del “Boom”, ma che piuttosto risalga a quelli intorno alla grande crisi del 1929, considerata l’immagine dei lavoratori disoccupati in coda per una scodella di zuppa… Comunque è una bella canzone, divertente e parecchio utopistica (e “luddista”), in cui si immagina un mondo al rovescio dove i lavoratori hanno ottenuto la giornata di quattro ore e la proprietà delle aziende, e dove sono i vecchi padroni a fare la coda alla Caritas…
Bill Brown was just a working man like others of his kind.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/23 - 14:32
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We Have Fed You All for a Thousand Years

Anonymous
We Have Fed You All for a Thousand Years
[1918 o 1919]
Canzone di autore anonimo (forse William Dudley Haywood, detto "Big Bill", 1869-1928, dirigente dell’IWW a Chicago), presente nalla 15ma edizione del “Little Red Song Book” dell’IWW (Industrial Workers of The World).
Musica di Rudolf Von Liebich (suppongo un immigrato tedesco a Chicago)
E’ anche il brano che dà il titolo ad un disco di Utah Phillips del 1983.

Big Bill Haywood, che è probabilmente l’autore del testo di questa canzone, è stato un’importante figura del sindacalismo statunitense. Con Arturo Giovannitti e Carlo Tresca fu uno dei protagonisti dello storico sciopero dei tessili a Lawrence, “The Bread and Roses Strike”.

L’ingresso degli USA nella Grande Guerra offrì il pretesto alle autorità per reprimere con ferocia l’IWW, che si era schierato sul fronte anti-interventista: secondo la legge federale del 1917, chiamata “Espionage Act”, 165 membri dell'IWW furono... (Continues)
The working class will never be free until it can blow the whistle for the parasites to go to work. The IWW, through organization, can make this possible.
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/23 - 13:22
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Scissor Bill

Scissor Bill
[1913]
Versi di Joseph Hillström, nato Joel Emmanuel Hägglund, meglio conosciuto come Joe Hill.
Sulla melodia della popolare “Steamboat Bill” (di Arthur Collins, 1911)
Canzone presente sul “Little Red Song Book”.
Interpretata anche da Joe Glazer e Mats Paulson.

Scissor Bill è il prototipo del lavoratore sfruttato, malpagato, frustrato che invece di provare a capire e di trovare la soluzione nella lotta e nell’organizzazione si rifugia, quando va bene, nel qualunquismo e sennò nel nazionalismo (“L’italia agli italiani!”) nel razzismo (“Sono i negri che ci portano le malattie!”) e nell’odio verso i “diversi”, dagli stranieri (“Sono i rumeni che ci rubano il lavoro!”) agli omosessuali (“Brutto frocio, stammi a due metri dal culo!”)…
Insomma, la manovalanza di ogni fascismo… E infatti questa canzone del grande Joe Hill – “Murdered by the Authorities of the State of Utah, Novembre 19, 1915” – mi ha fatto subito tornare in mente l’altrettanto illuminante Das Lied vom SA-Mann di Bertolt Brecht e Hanns Eisler.
You may ramble 'round the country anywhere you will,
(Continues)
Contributed by Bernart Bartleby 2014/5/23 - 12:07
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Soldati

Soldati
Grida nella notte
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2014/5/23 - 11:18




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