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Before 2013-9-2

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Indocumentado

Indocumentado
‎[1992]‎
Scritta da Álex Lora
Nell’album eponimo.‎
Siempre fui un vagabundo sin ocupación
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/29 - 13:00
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Vulesse addeventare nu brigante

Vulesse addeventare nu brigante
No davvero, le altre versioni in italiano sono sbagliate, lasciate solo quella di Carmen:
per' = piede, non petto;
'nguacchiare = sporcare (lett. pasticciare), non scagazzare (altrimenti si perde la finezza xD).
palomma = colomba, non gabbiano, i gabbiani stanno sulle coste, i briganti nell'entroterra, forse nessun brigante ha mai visto un gabbiano in vita sua;
tamorra = tamorra (un tipo di tamburo, in italiano si può lasciare tamorra), NON TARANTOLA per carità!

Ciao
Marco 2013/8/29 - 12:10
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American Hearts

American Hearts
‎[2007]‎
Scritta da A.A. Bondy e Band of Ghosts.‎
Nell’album eponimo

“… E se il tuo Dio fa la guerra, allora non è il Dio che conosco io. Cristo non avrebbe mai ‎mandato dei ragazzi a morire…”



Che sia qui il Dio sanguinario dei Bin Laden oppure quello guerrafondaio dei Bush, poco importa...
We were raised by wolves
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/29 - 11:02
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Le peuple à l'oeil

Le peuple à l'oeil
[2012]

Album :Prison dorée
Les flics au pied, l'armée au doigt
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/29 - 10:55
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Ma petite couturière

Ma petite couturière
[2012]

Un texte sublime sur des airs de délocalisations, désindustrialisation, chômage, crise … , résolument engagé donc …
Chants et Luttes
Ma petite couturière
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/29 - 10:23
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J'aime pas travailler

J'aime pas travailler
[2012]

Album :Prison dorée
J'aime pas travailler debout
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/29 - 09:40
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Pardon Madjid

Pardon Madjid
[2007]

Album :Du simple au néant

Cantata con Magyd Cherfi degli Zebda
Pardon Madjid ! c'était un peu ma faute,
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/29 - 09:11
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Un gamin

Un gamin
[2012]

Album :Prison dorée
Si tu savais d'où je venais
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/29 - 09:05
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Causes perdues

Causes perdues
[2010]

Album :Causes perdues et musiques tropicales
Tu ne verras plus ceux qui luttaient ensemble
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/29 - 08:53
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Le combat ordinaire

Le combat ordinaire
[2009]

Album:Le sens de la gravité
Huit heures par jour vissé à ma machine
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/29 - 08:32
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Killing An Arab

Killing An Arab
Not sure I agree with the interpretation of this song as being anti-war. I've always seen it as a song about the moment at the beach written in L'étranger. The 'beach scene' was not, in my view, making any statement about war, but rather how absolutely estranged the main character was from seeing any measure of meaning to life.
Kelly 2013/8/29 - 05:57
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Standing in the Way of Control

Standing in the Way of Control
[2006]
Scritta da Beth Ditto, voce della band.
Dall’album eponimo.

Beth Ditto è dichiaratamente lesbica ed è nota per il suo supporto ai movimenti LGBT e femminista.
Scrisse questa canzone come reazione all’introduzione nella Carta costituzionale americana del cosiddetto “Federal Marriage Amendment”, con cui l’amministrazione Bush mirava a rendere fuorilegge i matrimoni omosessuali:

“Nobody in the States was that surprised or shocked by what Bush did, but it made everyone I know feel helpless and cheated. I wrote the chorus to try and encourage people not to give up. It’s a scary time for civil rights, but I really believe the only way to survive is to stick together and keep fighting.”

“Nessuno negli States si è stupito di quello che Bush ha fatto, ma comunque ognuno di noi è rimasto sconfortato e ingannato. Ho scritto il coro per cercare di incoraggiare le persone a non mollare. È... (Continues)
Your backs against the wall
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 23:48
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
15b. Hoşçakal (Versione turca dei Bandista)
15b. Hoşçakal (Turkish version by Bandista)




Versione turca del gruppo Bandista dall'album Daima! del 2011
Turkish version by Bandista from the album Daima! (2011)
Gün penceremde, uyandı güneş
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/8/28 - 23:16
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People, Turn Around

People, Turn Around
‎‎[2007]‎
Nell’album “Ode To Sunshine”‎
Eighteen and jaded with guns in their hands
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 16:15
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The War

The War
‎[2005]‎
Parole e musica di Ben Nichols‎
Nell’album intitolato “Nobody's Darlings”‎

Canzone in cui Ben Nichols, leader di questa country-punk rock di Memphis, sintetizzò i racconti di ‎guerra di suo nonno…‎

“Il prete disse: - Ragazzi, chi verrà ucciso stanotte stasera siederà col Signore in Paradiso – E ‎uno gli rispose: - Prete, vieni qua, vieni anche tu a mangiare la minestra insieme a noi!... Non sono ‎mai stato a tavola con Dio, quel che mangia lui non è di mio gusto, che ho maledetto il suo nome ‎ogni volta che ho potuto e credo che sia proprio per questo che sono ancora vivo…”
I got drafted at 19
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 15:55
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Living in an Ugly World

Living in an Ugly World
‎[1994]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “Spring Again”‎

We're living in an ugly world
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 15:25
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Song for Anne Frank

Song for Anne Frank
‎[1994]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “Spring Again”‎

Come, lock the door up tight, the night's for sleeping
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 15:21
Song Itineraries: Extermination camps
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Liberation

Liberation
‎[1994]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “Spring Again”‎



Canzone sulla Germania dopo il 1989, dopo il comunismo, dopo la caduta del Muro… Dopo, per ‎molti tedeschi dell’est, cadde però anche la speranza o l’illusione che Occidente e società capitalista ‎fossero sinonimi di Libertà: “Libertà non è mai ciò che appare. Quello di cui tutti abbiamo ‎bisogno è Liberazione”

"Ku’damm" è l'abbreviazione con cui è noto il Kurfürstendamm , viale di Berlino che fin dagli anni 30 è stato il cuore commerciale della città...
He saw them coming through the Berlin Wall
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 15:15
Song Itineraries: The Berlin Wall, 1961-1989
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It's a Wonderful Day

It's a Wonderful Day
‎[1997]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “The Journey”‎
It's a wonderful day for dumping our rubbish
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 14:57
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The Centurion

The Centurion
‎[1997]‎
Parole e musica di Harvey Andrews
Nell’album intitolato “The Journey”‎

Il secolo in questione è il 900, il “Secolo di Sangue”…‎

“I bombardamenti aerei sulle città sono stati il sonoro del millenovecento… Questo ‎millenovecento è stato un secolo di filo spinato e sbarre” (Erri De Luca)‎
I was born in 1900,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 14:51
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The Rose of York

The Rose of York
‎[1974?]‎
Scritta da Ken Thompson e Leslie Hale (?)‎
Nell’album con Leon Rosselson intitolato “That's Not the Way It's Got to Be” (1975), in ‎seguito riproposto dalla Paredon Records con il diverso titolo “Songs of Life from a Dying British ‎Empire” (1981).‎





La Rosa della Yorkshire che più non fiorirà è il paese che ha perso gran parte della sua gioventù ‎nelle trincee della Grande Guerra…‎

Il Lord Kitchener citato nell’ultima strofa è Horatio Kitchener, 1st Earl Kitchener (1850-1916), alto ‎ufficiale che combattè in tutte le guerre, da quelle coloniali in Sudan, Sudafrica ed India fino alla ‎prima guerra mondiale, nel corso della quale trovò la morte affondando con la sua nave bersagliata ‎da un sommergibile tedesco… L’immagine di Lord Kitchener corrisponde in Gran Bretagna a ‎quella dello Zio Sam americano: era proprio lui ad apparire sui manifesti di reclutamento inglesi ‎pronunciando “Britons! Lord Kitchener wants you! Join your Country’s Army! God Save The ‎King!”‎

My name it is Mark Bennett, I am a Yorkshire man
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 14:19
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Jack of All Trades

Jack of All Trades
Scopro sul sempre ottimo Mudcat Café che il Boss potrebbe qui aver tratto ‎ispirazione da una ballata ottocentesca inglese intitolata proprio ‎‎Jack of All Trades e della quale esistono numerose ‎versioni con localizzazioni diverse: Londra, Dublino, Birmingham, Nottingham, ecc…‎

Una versione che vorrei qui proporre è quella scritta da John Hasted (1921-2002, un fisico atomico ‎con la passione per le folksong) e incisa da Ewan MacColl con The Critics Group nel loro ‎disco del 1967 intitolato “Sweet Thames Flow Softly”. Poi anche da Leon Rosselson e ‎‎Roy Bailey in “Songs of Life from a Dying British Empire” del 1981. La melodia è quella ‎di una canzone di strada irlandese, “Dublin Jack of All Trades”, per l’appunto.‎

La propongo come contributo “filologico” al brano di Bruce Springsteen e anche per gli ultimi ‎versi: “Sono uno che ha girato dappertutto ed ha imparato ogni mestiere. E se... (Continues)
Bernart 2013/8/28 - 13:46
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Vajont: La ballata di Longarone

Vajont: La ballata di Longarone
[1969]

Testo di Beppe Chierici - Musica di Daisy Lumini

Sul Vajont vedi anche I fantasmi di pietra.

Un testo "moderno" su una vicenda "moderna". Longarone è un nome recente e vivo nella coscienza popolare, che ancora una volta ha visto umiliato il suo desiderio di giustizia. Ma in questo appunto la ballata diviene, al pari delle canzoni medievali, un discorso senza tempo, o meglio, di sempre: come di sempre è il lamento del contadino, della tessitrice, del vignaiolo. Di sempre è il desiderio di giustizia: ma è di sempre la prepotenza di chi giustizia nega, perché è il più torte.
Si dice che un giorno
(Continues)
Contributed by adriana 2013/8/28 - 12:36
Song Itineraries: War on Earth
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Batte la spola

Batte la spola
‎[1978]‎
Una canzone contenuta nel disco “Un giorno come tanti altri”..‎

La canzone inglese Poverty Knock mi ha ricordato la famosa scena del telaio assassino nel film ‎‎“Madonna, che silenzio c’è stasera” diretto da Maurizio Ponzi nel 1982 e interpretato dall’attore ‎toscano.‎
E’ in quel film che Francesco gira per Prato in cerca di lavoro e, naturalmente, finisce in una ‎fabbrica tessile dove ha uno scontro, per fortuna senza conseguenze, con un telaio lancia-spolette… ‎

Per gli operai tessili veri - nell’Inghilterra di fine 800 o nell’America dei primi del 900 o a Prato in ‎anni molto più recenti - molto spesso bambini o bambine (per via delle mani più piccole ed abili coi ‎fili), perdere dita o mani a causa delle spolette era invece cosa all’ordine del giorno…‎

Batte la spola, batte la spola ‎
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 12:14
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So soll es sein - So wird es sein

So soll es sein - So wird es sein
Naturalmente se a qualcuno interessa, ho finalmente terminato anche l'introduzione a quest'ultima canzone di Chausseestraße 131. Con questa cosa, il lavoro sull'album di Wolf Biermann è terminato.
Riccardo Venturi 2013/8/28 - 10:59
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Das Barlach-Lied

Das Barlach-Lied
Grazie della traduzione e delle dettagliate e preziose informazioni.
2013/8/28 - 10:18
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Palaces of Gold

Palaces of Gold
‎[1968]‎
Parole e musica di Leon Rosselson‎
Nell’album intitolato “A Laugh, a Song, and a Hand-Grenade”, con Adrian Mitchell.‎

Una canzone ispirata all’autore da The Aberfan Coaltip Tragedy, un terribile disastro minerario avvenuto nel Galles nel ‎‎1966. Non ne furono vittime dei minatori, ma i bambini della scuola della cittadina mineraria di ‎Aberfan investita da una gigantesca frana di detriti di lavorazione del carbone…‎

“Se toccasse ai figli dei banchieri, o dei manager, o dei magistrati di vivere in baracche ‎pidocchiose, o di andare in scuole fatiscenti, o di giocare in strade fangose e luride, o di morire ‎sepolti vivi sotto la frana di una miniera, se toccasse a loro allora le le cose cambierebbero molto in ‎fretta… ma non tocca a loro, che vivono in palazzi dorati, tocca agli altri, ai figli del popolo, dei ‎lavoratori. A loro consiglio di darsi da fare – democraticamente, civilmente, s’intende! - per nascere ‎figli di ricchi e potenti…”
If the sons of company directors,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/28 - 08:58
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Idzie wojna

Idzie wojna
E' un'oltraggio a tutta la umanità, vince di nuovo l'animalesco volto della civiltà europea sulle ragioni del suo ragionevole passato. E' un brutto giorno...sono desolato

https://www.youtube.com/watch?v=U3LcB1NRl5Q

ma quale Europa... de 'sto cazzo!!!!

https://www.youtube.com/watch?v=U3LcB1NRl5Q
Krzysiek Wrona 2013/8/28 - 01:40
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Epitafium dla Brunona Jasieńskiego

Epitafium dla Brunona Jasieńskiego
[1982]
Testo e musica: Jacek Kaczmarski
Lyrics and music: Jacek Kaczmarski
Paroles et musique: Jacek Kaczmarski
Sanat ja sävel: Jacek Kaczmarski

Album / Albumi: Mała Arka Noego

Europa się wędzi niby łosoś królewski
(Continues)
Contributed by Krzysztof Wrona 2013/8/28 - 00:39
Song Itineraries: The Gulag Archipelago
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Alessio Lega: Straniero

Alessio Lega: Straniero
dai cessi del mondo :)
krzyś 2013/8/28 - 00:24
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Libertà mi fa schifo se alleva miseria

Libertà mi fa schifo se alleva miseria
Ecco, siamo arrivati al punto che non ce ne frega niente della cosidetta "libertà". Come siamo ridotti...
Ma la canzone molto bella
krzyś 2013/8/28 - 00:17
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History Lesson

History Lesson
[1965]
Parole e musica di Leon Rosselson
La prima incisione del brano si trova in “Three City Four” album eponimo del gruppo composto da Martin Carthy, Leon Rosselson, Ralph Trainer e Marian McKenzie.
Leon Rosselson lo reincise da solo nell’album intitolato “A Laugh, a Song, and a Hand-Grenade” del 1968.
Testo trovato su Mudcat Café

“According to a note in my first (1966) songbook, this song grew out of memories of history lessons at my school on the edge of Parliament Hill Fields. The tedious recital of facts and dates and great men's deeds is just the sort of history our present rulers would like to reinstate.”

“Secondo quanto mi appuntai nel mio primo libretto di canzoni, risalente al 1966, questa canzone nacque dal ricordo delle lezioni di Storia che si tenevano nella mia scuola nei pressi di Parliament Hill Fields a Londra. La noiosa recitazione mnemonica di date ed imprese di personaggi celebri è proprio il genere di insegnamento della Storia che i nostri governanti vorrebbero ripristinato oggi”
Leon Rosselson
History lesson it's time to remember
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/27 - 23:15
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Sun Is Also a Warrior

Sun Is Also a Warrior
The Sun Is Also A Warrior
1986
Two men walked on the beach in the sun.
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/8/27 - 20:35
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Senza catene

Senza catene
instant song - agosto 2013

Questa canzone l'ho scritta ripensando, ad una frase del papa durante la recente visita fatta a Lampedusa l'8 di luglio scorso. Una domanda che è mi ha colpito nel profondo: "Chi ha pianto per le giovani mamme che portavano i loro bambini?" riferendosi ai 25.000 migranti morti in questi anni nella traversata verso l'Italia. Ho ripensato così alla triste e particolare storia di Samia Yusuf Omar, una ragazza somala di ventuno anni appena compiuti, atleta che aveva partecipato nel 2008 alle Olimpiadi di Pechino nei 200 metri piani. Samia era incinta al quarto mese, ed è morta su un gommone che la portava dalla Libia verso il nostro paese, il 17 marzo del 2012 al largo dell'isola di Lampedusa, dove è stata poi sepolta col suo piccolo.

In particolare mi colpirono di questa vicenda le dichiarazioni dell'anziano medico Giuseppe Saviano che soccorse al largo Samia, ormai... (Continues)
Da venti giorni
(Continues)
Contributed by DoNQuijote82 2013/8/27 - 19:17
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Bella Ciao

Anonymous
Bella Ciao
La versione di Anita Lane
Anita Lane's version


2013/8/27 - 17:03
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John Wayne Was a Nazi

John Wayne Was a Nazi
‎[1980]‎
Singolo inciso quando la band si chiamava ancora Stains, poi riproposto l’anno seguente come ‎MDC.‎



Canzone sentitamente dedicata alla celeberrima icona dell’ “americanità”, deceduta l’anno ‎precedente…‎

‎“I believe in white supremacy, until the blacks are educated to a point of responsibility. I don't ‎believe giving authority and positions of leadership and judgment to irresponsible people ... I don't ‎feel we did wrong in taking this great country away from [the Native Americans] ... Our so-called ‎stealing of this country from them was just a matter of survival. There were great numbers of people ‎who needed new land, and the Indians were selfishly trying to keep it for themselves.”‎

‎“Credo nella supremazia dell’uomo bianco, almeno fino a quando i neri non avranno acquisito ‎responsabilità. Non credo che si possa dare il potere di guidare la nazione a della gente ‎irresponsabile…... (Continues)
John Wayne was a Nazi
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/27 - 16:30
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Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας

Απλά μαθήματα πολιτικής οικονομίας
Ancora grazie, Krzysiek Wrona. Aggiungo una cosa, di cui tener conto: non sempre la mia scelta va a una canzone perché la giudichi particolarmente bella e dica cose con le quali concordo. In tal caso sono molto felice e lo sono ancora di più, se mi dicono di aver fatto una buona traduzione. Ma, per quanto mi è possibile, cerco anche di fare in modo che il nostro "giacimento" greco riesca un poco a documentare - dal versante musicale - diversi periodi, sensibilità, atteggiamenti e stili della vicenda politica, sociale e culturale dei nostri amati vicini.
Gian Piero Testa 2013/8/27 - 16:17
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Till We Meet Again

Till We Meet Again
‎[1918]‎
Parole di Raymond B. Egan (1890-1952), cantautore statunitense.‎
Musica di Richard A. Whiting (1891-1938), compositore statunitense.‎
Numero 1 nelle classifiche americane tra 1918 e 1919 nell’interpretazione del cantante canadese ‎Henry Burr (1882-1941).‎

Canzone che, pur nel suo sentimentalismo, preludeva alla fine della Grande Guerra divoratrice di ‎uomini…‎
There's a song in the land of the lily,
(Continues)
Contributed by Bernart 2013/8/27 - 15:51
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Çapulcular oldu mu meydanlara doldu mu?

Çapulcular oldu mu meydanlara doldu mu?
27 agosto 2013
ERANO TEPPISTI, RIEMPIVANO LE PIAZZE?
(Continues)
2013/8/27 - 14:51




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