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Before 2009-10-26

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La Tani

La Tani
[1978]
Album: Cancionero Prohibido De Patxi Andión

Mentre anche in questi giorni si susseguono le aggressioni ai danni di omosessuali, mentre i cattolici integralisti fascisti, come Ruggiero scorrazzano sulle reti televisive dando addosso ai "froci", mentre la Binetti, pure su questo tema, è passata al PdL senza essere però stata espulsa dal PD, mentre l'ONU condanna l'Italia perchè il governo e la maggioranza che lo sostiene continua a rimandare dolosamente il varo della legge contro l'omofobia, mentre il Vaticano riaccoglie nel suo materno grembo lefebvriani e tradizionalisti anglicani ma si oppone alla depenalizzazione universale del reato di omosessualità, mentre molti, troppi, si occupano indebitamente della sessualità altrui invece di pensare alla propria, ecco una canzone che descrive che incubo fosse la vita di un omosessuale nella Spagna ("frocio" tanto per i fascisti che per i comunisti) e nell'Europa degli anni 70...
"Perdóneme, inspector:
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/21 - 14:27

Otro gorrión

Otro gorrión
[1976]
Album "Viaje de ida"

Il tempo difficile e sanguinoso della transizione democratica in Spagna.
Morto Franco, i suoi accoliti non mostravano di voler farsi da parte e, anzi, preparavano in grande stile il proprio riciclaggio nelle nuove istituzioni (vedi la parabola politica del democristiano Adolfo Suárez, da falangista a primo presidente della monarchia parlamentare dopo Franco), la polizia e le organizzazioni paramilitari fasciste (come l'Alianza Apostólica Anticomunista, l'Antiterrorismo ETA, i Grupos Armados Españoles, i Guerrilleros de Cristo Rey, il Batallón Vasco Español e i Comandos Antimarxistas) ammazzavano per le strade operai e militanti di sinistra...

Questa canzone, in particolare, si riferisce alla prima vittima della repressione post (o tardo) franchista, il giovane Teófilo del Valle, operaio calzaturiero, ucciso dalla polizia il 24 febbraio 1976 ad Elda, nella provincia di Alicante, mentre con altri compagni manifestava in strada nel corso di uno sciopero...

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Un Febrero frío, atardecido,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/21 - 13:09
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El maestro

El maestro
[1973]
Album "A donde el agua"

In Spagna, dopo la fuga di re Alfonso XIII (1931) e la vittoria elettorale del fronte popolare, si inaugurò la breve stagione della cosiddetta "seconda repubblica", stroncata dalla guerra civile e dalla successiva vittoria dei fascisti di Francisco Franco nel 1939.
In quegli anni, la Institución Libre de Enseñanza formò e inviò nelle scuole di Spagna nuovi insegnanti, specie nelle aree rurali dove l'analfabetismo era altissimo, a sostituire i preti che tradizionalmente si occupavano dell'istruzione dei bambini... Con l'avvento del fascismo, questi maestri rurali che insegnavano a leggere, scrivere e far di conto con un approccio umanista, socialista e scientifico furono spazzati via e i preti furono rimessi al loro posto...

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
Con el alma en una nube
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/21 - 11:08
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Danza de los orangutanes

Danza de los orangutanes
[1973]
Album "Vidas ejemplares"
Testo e musica di Moncho Alpuente y Jorge Krahe

Una divertente e ferocissima satira della classe dirigente spagnola e del suo entourage durante la dittatura franchista.
Inutile dire che la canzone non fu apprezzata e anzi censurata e alcuni membri de "Las Madres del Cordero" (espressione spagnola che significa la ragione reale che sta dietro i fatti), poi "Desde Santurce a Bilbao Blues Band" passarono un po' di tempo nelle questure e nelle galere del regime... I fascisti normalmente non apprezzano l'ironia e non sanno ridere, specie di sè stessi...

Trovata sul blog di Gustavo Sierra Fernández
(monos haciendo ruidos)
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/21 - 10:13
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The Ballad Of John Henry Faulk

The Ballad Of John Henry Faulk
[1963]
Testo pubblicato su Broadside Magazine n.26 del maggio 1963
Canzone inclusa nel disco "Phil Ochs: The Broadside Tapes 1" pubblicato nel 1989.



La canzone racconta, una volta tanto, della vittoria di un singolo contro un sistema organizzato di controllo e repressione.
Il protagonista di questa storia è John Henry Faulk, un giornalista, sceneggiatore e conduttore radiofonico della CBS che alla fine degli anni 50 rischiò di essere una delle tante vittime delle liste di proscrizione (blacklists) stilate dal senatore Joseph McCarthy, dove venivano inclusi tutti i personaggi pubblici in odore di comunismo...
Ma John Henry Faulk non si diede per vinto e, aiutato finanziariamente da diverse personalità del mondo dello spettacolo e della radiotelevisione (tra cui pure Edward R. Murrow, vice-presidente della stessa CBS), diede battaglia legale e nel 1962 la vinse, ottenendo in prima istanza... (Continues)
I'll tell you the story of John Henry Faulk.
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/21 - 09:02
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If You Miss Me At The Back Of The Bus

If You Miss Me At The Back Of The Bus
SI NO EM TROBES DARRERA L'AUTOBÚS
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/20 - 14:37
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A galopar

A galopar
[1969]
Album "Paco Ibáñez 3"
Il testo è costituito dalla poesia di Rafael Alberti "Galope", scritta durante la guerra civile spagnola.

Questa poesia/canzone fu uno degli inni del "piccolo maggio" spagnolo del 1968.
Las tierras, las tierras, las tierras de España,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/20 - 13:34
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Contra la por

Contra la por
CONTRE LA PEUR
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/20 - 11:17
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In The Ghetto

In The Ghetto
I miserabili

di Massimo Gramellini, da La Stampa del 20 ottobre 2009

A Napoli un bambino è morto a sei anni di povertà. Veniva dall’isola di Capo Verde, ma sapeva già leggere e scrivere in italiano. Era educato, ordinato, molto pignolo, dicono le maestre. Amava il disegno e sognava di fare l’ingegnere. Si chiamava Elvis, come l’eroe del rock. Lo hanno trovato per terra, in una stamberga di venti metri quadri, i polmoni intasati dalle esalazioni di un piccolo braciere. Da quando l’Enel aveva staccato la corrente che alimentava la stufetta elettrica, quel fuoco improvvisato e velenoso era diventato l’unica fonte di riscaldamento di tutta la famiglia. Non c’era altro calore, non c’era più cibo. Ed Elvis se n’è andato così, addosso alla madre agonizzante, la testa appoggiata al ventre da cui era uscito sei anni prima per la sua breve e infelice partecipazione alle vicende del pianeta Terra.

Mi... (Continues)
Alessandro 2009/10/20 - 07:55
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Elegía a un tirano

Elegía a un tirano
[1976]
Album "No me llames extranjero"
¿Adónde irás tirano? Adónde irás?
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/20 - 07:50
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No me llames extranjero

No me llames extranjero
[1976]
Album "No me llames extranjero"
No me llames extranjero, por que haya nacido lejos,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/20 - 07:49
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Nella chiesa di Bellusco

Nella chiesa di Bellusco
sono un musicista da 15 anni e posso dire che per conto mio questa è una delle canzoni più belle e commoventi sulla guerra.
é di un intensità rara.
Stefano 2009/10/19 - 14:42
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Zimbabwe

Zimbabwe
[1979]
Album “Survival”

Marley scrisse questa canzone mentre la Rhodesia bianca e razzista di Ian Smith era costretta a scendere a patti con la guerriglia della maggioranza nera. Nella primavera del 1979 il regime dell’apartheid firmò un accordo con le due fazioni del fronte patriottico, lo ZANU di Robert Mugabe e lo ZAPU di Joshua Nkomo, intesa patrocinata dal vescovo nero Abel Muzorewa. Il 1 dicembre 1979 anche la vecchia potenza coloniale, la Gran Bretagna, fu costretta a riconoscere la nascita dello Zimbabwe. Anche Bob Marley fu invitato ad Harare per prendere parte ai festeggiamenti per l’indipendenza e tenne un grande concerto libero, anche se con un giorno di ritardo a causa dei disordini e del trambusto che certi eventi epocali portano inevitabilmente con sé…
Ma nella canzone di Marley traspare anche la preoccupazione per la forte rivalità fra le fazioni armate artefici della lotta... (Continues)
Every man gotta right to decide his own destiny,
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/19 - 13:40
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Gimme Hope Jo'anna

Gimme Hope Jo'anna
DAME ESPERANZA, JO'ANNA
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/19 - 10:14
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Yo te nombro: Libertad

Yo te nombro: Libertad
Il poeta Joan Oliver i Sellarès, alias Pere Quart, tradusse in catalano la poesia "Liberté" di Paul Éluard... il cantatutore catalano Ramón Muntaner la mise in musica.

Testo trovato sul blog di Gustavo Sierra Fernández
ESCRIC EL NOM
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/19 - 09:33
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La historia os arrincona

La historia os arrincona
[1977]
Album "Choca la mano!"

Un LP che raccoglie le canzoni di Elisa Serna proibite durante il franchismo... E perchè questa fosse proibita non devo nemmeno spiegarvelo...

Testo trovato sul blog di Gustavo Sierra Fernández
A medida que la historia os arrincona
(Continues)
Contributed by Alessandro 2009/10/19 - 08:03
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Ma mi

Ma mi
Την μουσική την έγραψε ο Φιορέντσο Κάρπη, καλός ιταλικός μουσικός. Το κείμενο, ο σκηνοθέτης ο Τζόρτζο Στρέχλερ, πολύ σπουδαίο πρόσωπο της μεταπολεμικής θεατρικής λογοτεχνίας στην Ιταλία.

Ο Στρέχλερ ύδρησε, μαζί με τον Πάολο Γκράσι, το περίφημο "Μικρό Θέατρο του Μιλάνο", λίγους μήνες μετά την απελευθέρωση της βόριας Ιταλίας (Απρίλη του 1945) από τους Γερμανούς και από τους φασιστές, στο ίδιο μέγαρο, στην οδόν Ροβέλλo 2, που, στα σκοτεινά χρόνια της γερμανικής κατοκής ( 8 Σεπτέμβρη 1943 - 25 Απρίλη 1945) ήταν η έδρα μιάς αιματηρής φασιστικής ομάδα (η "Μπάντα Μούτι"), ειδική για βασανιστίρια των πολεμιστών της Εθνηκής Αντίσταση. Προς τους Ιταλούς ο Στρέχλερ ήταν κάτι όμοιο με τον Κάρολο Κούν πρoς τους Έλληνες, δηλαδή προφήτης δημιουργός καὶ δάσκαλος ενός καινούριου πολιτισμού.

Το τραγούδι γράφτηκε σε διάλεκτο του Μιλάνου, και γρήγωρα τo αγάπησαν και το τραγούδησαν οι Μιλανέζοι, οι οποίοι... (Continues)
Gian Piero Testa 2009/10/18 - 18:36




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