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Before 2004-11-17

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Ventiquattro megatoni

Ventiquattro megatoni
[1962]
Détournement di Umberto Eco
Sul motivo di Ventiquattromila baci
(Celentano/Ciacci, 1961)

Tra le multiformi attività di Umberto Eco c'è stata anche quella di autore di canzonette, perlopiù parodie di canzoni conosciute in chiave satirica (ricordiamo anche "Tuppe tuppe colonnello" dedicata allo scandalo della costruzione dell'aeroporto di Fiumicino). Questa è sull'aria di "Ventiquattromila baci" di Adriano Celentano.
Son ventiquattro megatoni
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:45
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Valpreda è innocente

Valpreda è innocente
[1972]
Testo e musica di Franco Trincale
Dall'album "Canzone Nostra".


Per maggiori notizie sulla strage di Piazza Fontana si veda l'introduzione a La ballata del Pinelli [Ballata dell'anarchico Pinelli, o Il feroce questore Guida].

L'arresto di Pietro Valpreda, il 16 dicembre 1969 (quattro giorni dopo la strage di Piazza Fontana), segna il vero e proprio inizio della strategia della tensione, e della relativa repressione poliziesca che uno stato in mano quasi totalmente, nei suoi vari apparati, agli elementi più oscuri legati al fascismo nazionale e internazionale ed ai servizi segreti mette in atto per creare le basi di un colpo di stato caldeggiato dagli Stati Uniti e dalla CIA (ricordiamo che quegli sono gli anni della "strategia dei golpe" a livello internazionale: Grecia e Cile sono gli episodi paradigmatici) nel nome della "lotta anticomunista".

Pietro Valpreda è naturalmente... (Continues)
La verità del dodici dicembre
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:35

Tutti sapete quell'otto settembre

Reg. di Gian Paolo Borghi e Giorgio Vezzani, 1982, inf. Armando Mezzini, autore e cantore popolare, nato a Pieve di Roffeno di Vergato nel 1911, al tempo residente a Riola di Vergato, contadino, quindi operaio delle ferrovie e di nuovo in tarda età agricoltore.

(Da: La musica dell'Altraitalia)
Tutti sapete quell'otto settembre
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:30
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Tutti quei monti che io cavalcai

Anonymous
Canto di resistenza romagnolo.
Tutti quei monti che io cavalcai
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:28
Song Itineraries: Deserters
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Tu lo sai compagno a Marzabotto

Tu lo sai compagno a Marzabotto
Incisa da Cristina Rapisarda e il Nuovo canzoniere Milanese nell'album "Compagno Vietnam" (1966).
Il boia di Sant'Anna di Stazzema e di Marzabotto: Walter Reder detto "Il monco"

(Alessandro)
Tu lo sai compagno a Marzabotto
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:26
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Torna a casa americano

Torna a casa americano
La canzone era stata, sulla scorta delle informazioni reperite sulla "Musica dell'altra Italia", inserita finora come anonima, e con un testo largamente incompleto. Le informazioni erano inoltre in diverse parti errate. Riportiamo comunque la parte esatta della vecchia introduzione, espunta da quelle errate:

"Canzone, sicuramente di autore [...], è stata probabilmente cantata per le prime volte nel 1951, anno della venuta del gen. Eisenhower a Parigi e a Roma (gennaio), qualche mese dopo l'aggressione alla Corea (giugno 1950). Venuta che diede luogo a grandi manifestazioni popolari antiamericane sia in Francia che in Italia.

Lee Dayton era allora rappresentante del Piano Marshall in Italia e Harry Truman era il Presidente degli Stati Uniti."

La canzone è in realtà stata scritta da Fausto Amodei. Riportiamo a tale riguardo le informazioni provenienti dal sito del Gruppo Pane e Guerra,... (Continues)
Per le strade e le città
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:21

Tante storie si sente cantare

Tante storie si sente cantare
L'autore è un poeta popolare di Castelfranco di Sopra, Arezzo. Reg. di Dante Priore, Terranuova Bracciolini, 1978, inf. Lorenzo Gori.

Il testo fa riferimento alla fucilazione da parte dei tedeschi, nel 1944, a Pulicciano, frazione di Castelfranco di Sopra. di tre ostaggi (il parroco don Bianco Cotoneschi, il contadino Alfredo Calcinai e l'artigiano Primo Giusti, quest'ultimo scampato fortunosamente alla morte).

(Da "La musica dell'Altraitalia")
Tante storie si sente cantare
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:17
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Tall al Zaatar

Tall al Zaatar
Parole di Perazzini-Bernieri - Musica di Eliseo

Si veda anche la "Cantata Rossa per Tall al Zaatar" di Giulio Stocchi e Gaetano Liguori.
Tall El Zaatar sulla collina
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 01:14
Song Itineraries: The Palestinian Holocaust
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Tapum

Anonymous
Tapum
Di questo celeberrimo canto della prima guerra mondiale fu fatta una versione durante la guerra partigiana, ovviamente adattata alla situazione. La versione non è mai stata incisa e ne riprendo il testo dalla "Musica dell'Altraitalia".

(Riccardo Venturi)
Questa sera si va in azione
(Continues)
2004/11/14 - 01:13
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Soldato Nencini

Soldato Nencini
Parole e musica di Enzo Jannacci.
nell'LP "Sei minuti all'alba" del 1966
Soldato Nencini, soldato d'Italia
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 00:55
Song Itineraries: fuckin' conscription

Soldai che va alla guerra

Anonymous
Dal repertorio del Duo di Piadena.
Soldài che va alla guerra
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 00:53
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Siam tutti bagnati

Anonymous
Siam tutti bagnati
Canto della prima guerra mondiale registrato nel 1970 da Gianno Bosio a San Lorenzo Guazzone di Piadena.

Interpretata dal gruppo del Nuovo Canzoniere Milanese nello spettacolo del 1971 intitolato “Il bosco degli alberi. Storia d'Italia dall'Unità a oggi attraverso il giudizio delle classi popolari”, scritto da Franco Coggiola (1939-1996), astigiano, etnomusicologo e archivista, e Gianni Bosio (1923-1971), mantovano, storico e socialista.
(Bernart Bartleby)
Siam tutti bagnati
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/14 - 00:47
Song Itineraries: World War I (1914-1918)
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Era Natale

Era Natale
bella
davvero
bravi ragazzi
siete cisti
sidra 2004/11/13 - 22:13
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La guerra di Piero

La guerra di Piero
CASATENOVESE / CASATENOVO BRIANZA DIALECT - Lele de Casanöv

La (stupefacente) versione della canzone nel dialetto brianzolo di Casatenovo (LC) inviataci da "Lele de Casanöv" (Gabriele di Casatenovo).
Ancora grazie a Lele per la sua fatica.

The (amazing) version in the Brianza dialect of Casatenovo, Lecco, made and contributed by "Lele de Casanöv" (Gabriele of Casatenovo).
Thanks to Lele for his work.

La (surprénante) version dans le dialecte lombard de Casatenovo Brianza (province de Lecco) préparéet et envoyée par "Lele de Casanöv" (Gabriele de Casatenovo).
Merci à Lele pour son travail!

LA GUERA DE PEDER
(Continues)
Contributed by Lele de Casanöv 2004/11/13 - 22:00

S'eri là fœura che lavoravi

Anonymous
S'eri là fœura che lavoravi
Canzone contro il servizio militare, reg. in Brianza dal Gruppo "Il Portone" di Vimercate. "Pelà la foeuja" significa sfrondare i gelsi; "capèlla" è un soprannome dei coscritti.
Da: La musica dell'Altraitalia)

Canzone brianzola poco nota, è stata registrata, con altre più conosciute, dal gruppo “Il Portone“ di Vimercate (v. Canzun su la lobbia). E’ incisa anche nella Milanese vol. 10. Essa ripropone il tema tipico del contadino che pensa a lavorare e ignora la guerra. E da notare l'espressione 'pelà la foeuja', cioè sfrondare i gelsi: evidentemente nell‘800 in Brianza la foglia più importante era quella del gelso che nutriva i bachi da seta, tanto da diventare la foglia per antonomasia. "Capèlla' o "capellòn" erano soprannomi dati ai coscritti.

Commento tratto da “La mia morosa cara. Canzoni popolari milanesi e lombarde”, a cura di Nanni Svampa, 1977 (ultima riedizione 2007)

(Bernart Bartleby)
S'eri là fœura a pelà la fœuja
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi 2004/11/13 - 18:20
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Sei minuti all'alba

Sei minuti all'alba
SEI MINUTI ALL'ALBA
(Continues)
2004/11/13 - 18:12
A new feature of the website: the news!
Lorenzo Masetti 2004/10/30 - 15:02
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זאָג ניט קײנמאָל

זאָג ניט קײנמאָל
Zog nit keynmol
[1943]
Testo di Hirsh Glik
Musica di Dimitri Pokrass
[dalla canzone russa То не тучи — грозовые облака,
o Терская походная, con parole di Aleksej Surkov, 1935]
Lyrics: Hirsh Glik
Music: Dimitri Pokrass
[based upon the Russian song То не тучи — грозовые облака, or Терская походная, lyrics by Aleksej Surkov, 1935]
מלים : הירש גליק
מנגינה: דן ודמיטרי פֿוקאַרס

La canzone fu scritta da Hirsh Glik all'età di 21 anni, quando ancora si trovava nel ghetto di Vilnius e divenne in breve tempo celeberrima, nonché l'inno del movimento di resistenza partigiana ebraica agli assassini nazisti.

E' generalmente associata all'insurrezione del ghetto di Varsavia, ma le sue origini sono a Vilnius (Vilna), la rivolta del cui ghetto scoppiò proprio quando arrivarono le notizie da Varsavia. Fu registrata per la prima volta nel 1946 a cura della Commissione Storica Ebraica di Monaco... (Continues)
זאָג ניט קיינמאָל אַז דו גייסט דעם לעצטן וועג,
(Continues)
Contributed by Riccardo Venturi -0001/11/30 - 00:00
Song Itineraries: Ghettos




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